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Autore: Astral Della Rovere    26/06/2017    1 recensioni
"Sam non ha dimenticato ciò che Lucifero gli ha detto nella gabbia: “Cosa farai una volta che ci avrai aiutato con Amara?”, “Magari mi trasferisco a Los Angeles, risolvo crimini…”. Non può davvero fare questo, non Lucifero!"
E se davvero Lucifero avesse deciso di abbandonare la sua vecchia vita dopo lo scontro con Amara? E se Lucifer Morningstar, affascinante proprietario del Lux e capace consulente civile dell'LAPD fosse lo stesso Lucifero che conoscono i Winchester?
Prima parte della Serie "Evolution".
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'EVOLUTION'
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CAPITOLO 13

 

 

Crowley sistema la mappa di Los Angeles sul pavimento.  

 

- Sei sicuro che questa roba funzioni? - chiede Dean osservando i preparativi poco convinto.

 

Il demone lo guarda di traverso - Come prego?

 

Lucifer osserva il cagnolino e sorseggia il whisky.

-Tranquilli...è magia di sangue di New Orleans. - rassicura distratto al cacciatore. La vicenda al distretto lo sta ancora perseguitando, l’aver manipolato la memoria di quelle persone lo disturba.

 

Crowley, soddisfatto, prende il coltello premendosi la lama contro il palmo fino a inciderlo in profondità. Prima che il sangue inizi a colare sulla mappa recupera la piuma che Dean gli tende e che s’impregna del liquido caldo. Sulla carta si forma una piccola pozza rossa che prende vita strisciando senza lasciare traccia non appena finisce di mormorare qualcosa in una lingua sconosciuta.

Quando si ferma il sangue è raggrumato alla periferia della città, in una strada immersa nella zona industriale, sulla Roadrunner Loop Trail. Crowley lascia che la mano guarisca e guarda con disgusto quell’impiastricciamento rosso che stringe in mano.

 

- Piantala di fare lo schizzinoso! - lo punzecchia Dean divertito dall’espressione schifata del demone che si gira guardandolo male.

 

- Ti devo ricordare le scene che hai fatto questa notte per un po’ di sangue?

 

Il sorriso imbecille scompare dalla faccia di Dean che per non diventare bordeaux si schiarisce la gola e cambia argomento. - Quindi ora che si fa? Lo andiamo a prendere?

 

Sam fissa il fratello con sguardo inquisitorio, ma preferisce non indagare sulla frase di Crowley.

-Quello che sappiamo è che lì, in Roadrunner Loop Trail, da qualche parte ci sono le ali. Io dico di andare in avanscoperta, scovarle e preparare delle trappole per catturare il nephilim. - dice pratico fissando Cass e Lucifer. - Non lo uccideremo, ma non possiamo lasciarlo andare via così. Voglio fargli delle domande, e se riusciamo renderlo inoffensivo.

 

Il Diavolo guarda Sam apprezzando lo sforzo che sta facendo. Certo non sono pronti per farsi una scopata insieme, ma è già qualcosa il fatto che non lo guarda più con odio.

 

- Si, anche io vorrei sapere chi sia quel nephilim e perché sia venuto qui dal futuro. Diciamocelo, i viaggi temporali non sono poi così frequenti al di fuori dell’ambiente angelico e demoniaco, voglio sapere chi l’ha mandato qui e perchè.

 

-0-

 

Quando gli altri lo raggiungono, Crowley li sta aspettando sul bordo della strada seduto su di un  tronco tagliato di uno di quegli alberelli rinsecchiti che crescono nel paesaggio brullo.

 

Il primo a parlare è Castiel che osserva l’ambiente intorno a loro.

-Le hai trovate? Non sento la presenza del nephilim…

 

L’angelo gli si avvicina con quel vestito da damerino e per un secondo gli passa di nuovo per la mente quanto sarebbe facile spedirli a cercare nella grotta sbagliata.

Annuisce. - Il Mezzosangue non è qui.

 

Lucifer lo osserva avvicinandosi lentamente, una mano nella tasca dei pantaloni e l’altra intento a reggere una sigaretta.

 

-Vuoi dire che non ti è venuta voglia di scappare con le mie ali? Davvero? - dice con un sorrisino sardonico.

 

Crowley per tutta risposta si alza e gli va incontro senza distogliere lo sguardo dagli occhi del Diavolo. Gli prende la sigaretta dalle dita e voltandosi tira una lunga boccata. - Da questa parte. - risponde incamminandosi.

 

Lucifer lo segue ridendo deliziato, per nulla colpito dalla sfacciataggine del piccolo burocrate. In fondo gli piace. Sam guarda il fratello e, nella comodità dei loro abiti usuali, si sistema meglio il borsone con le armi e le trappole mettendosi in coda. Dean scuote la testa perplesso da quel siparietto e iniziando a dubitare che sia stata una buona idea mandare Crowley in avanscoperta, quella storia potrebbe anche essere una trappola in fondo. Il dubbio aumenta quando arrivano all’imboccatura di una grotta scavata nella roccia carsica. Nel buio che lo acceca potrebbe esserci nascosto di tutto, compreso un plotone di demoni pronto a fargli la pelle.

- Sammy, le torce - dice rivolto al fratello con un’occhiata che spera esprima tutta la sua perplessità. Il fratello, con un cenno d’assenso, prende due torce dalla borsa e ne porge una a Dean. Nemmeno lui si sente al sicuro.

 

-Sono vicine, le sento - li informa il Diavolo con una punta di agitazione nella voce.

 

- Andiamo prima noi - si fa avanti Dean con la torcia accesa in una mano e nell’altra la pistola lanciando un’occhiata di traverso al demone seguito dal fratello.

 

L’ingresso della grotta è stretto ma si apre quasi subito su di una sala piuttosto ampia e sul fondo la torcia di Dean incontra uno spesso panno scuro che copre l’intera parete. Dean si avvicina fino a tirare il panno che cade rivelando le ali appese alla meno peggio agli spuntoni di roccia.

 

-Oh andiamo! Ma tu guarda...povere ali mie, ma cosa vi hanno fatto? - Lucifer si precipita verso le sue ali indignato toccandole con affetto. - Povere piccole, papà è qui!

 

- E tu saresti il Diavolo? - chiede ironico Crowley guardandolo mentre abbraccia le sue piume.

 

-Vuoi la prova, cagnolino? - gli risponde Lucifer con una voce che non ha più nulla del preoccupato proprietario di quelle appendici. I suoi occhi hanno una luce pericolosa. -Sono decisamente incazzato! Guarda! Le mie piume...sono tutte in disordine! - finisce per ruggire.

 

-Va bene - interviene infastidito Sam, -vediamo di sbrigarci e prepariamo le trappole. Lucifer, allontanati dalle ali. Dean, ricoprile. - pratico come sempre, l’uomo comincia ad estrarre dal borsone le giare di olio sacro e la polvere rituale per disegnare la trappola angelica. Lucifer gli scocca uno sguardo offeso, ok questa nuova situazione di sopportazione, ma addirittura dargli ordini…

 

-Dean! - Castiel si gira all’improvviso verso l’apertura della grotta teso e allarmato mentre il cacciatore torna ad alzare la pistola verso Crowley pronto ad affrontare l’intero Inferno. Il demone non se n’è nemmeno accorto perché gli volta la schiena fissando la luce con la lama angelica in mano. Lucifer si tende pronto allo scontro pure lui, dritto e saldo sulle gambe.

 

- Che cazzo hai fatto, Crowley? - esclama Dean facendo voltare il demone - dammi una buona ragione per non ammazzarti ora.

 

- Ma… - il demone è senza parole.

 

-Arriva! E non è solo…- la voce profonda e minacciosa di Castiel riporta la mente di Dean all’apertura della grotta ma non si decide ad abbassare l’arma.

 

- Il nephilim, coglione! - esclama Crowley riprendendosi e sentendo l’incazzatura salire davanti all’ottusità del cacciatore.

 

-Merda! - esclama Sam. È troppo tardi per le trappole. Afferra la pistola e con l’altra mano cerca nel borsone il loro asso nella manica. Certo, usare il generatore di impulsi iperbolico non è pratico tenendo conto di tutti gli altri alleati soprannaturali. Se per sbaglio colpisse questo Lucifero con un corpo materiale, cosa succederebbe? E se Cass si trovasse nella traiettoria del raggio? -Tenetevi lontani dal nephilim, lasciatelo a me! - esclama per sicurezza.

 

Tutto ad un tratto l’entrata si oscura e una decina di umani fanno irruzione nella grotta, tutti portano l’inconfondibile segno della maledizione della ferocia, l’impetus bestialis: occhi iniettati di sangue ed emorragia dagli stessi. Come delle furie si gettano contro i profanatori del rifugio del loro padrone.

Dean sposta di appena un millimetro la canna della pistola e un proiettile sibila accanto all’orecchio di Crowley prima di piantarsi nel cranio del primo malcapitato. Il demone si gira di scatto, la lama angelica nella mano mentre Lucifer, terrificante nella sua ferocia, si è già gettato nella mischia certo nella sua arroganza angelica. Con poche ma efficaci mosse due dei corpi maledetti sono già a terra in evidente difficoltà. Castiel, subito dietro al fratello, a colpo sicuro affonda la sua lama angelica nei petti di coloro che sono a terra. Sam cerca con lo sguardo il nephilim ma non lo trova.

- Dov’è? -urla al fratello. Nella penombra e con la confusione non è sicuro di non esserselo fatto scappare.

 

Dean è alle prese con un corpo a corpo e anche potendo non saprebbe cosa rispondere al fratello. Un uomo sulla quarantina, capelli scuri brizzolati e vestito da impiegato lo ha atterrato e cerca di strangolarlo. Le sue mani sono tenaglie sul collo dell’uomo che si sforza nel tentativo disperato di recuperare la pistola a pochi centimetri dalla mano. Vedendo il fratello in difficoltà, Sam prende la mira con la pistola sparando un proiettile che si infila nella spalla dell’assalitore, quel tanto che basta per allentare la presa sul collo di Dean che riesce a sopraffarlo recuperando l’arma e piantandogli un proiettile nel petto.

Approfittando della mischia, lento e implacabile, il loro nephilim avanza bisbigliando una qualche sorta di incantesimo. Un attimo dopo una nuvola nera si avvolge intorno ai due angeli impedendo loro ogni movimento. Crowley estrae la lama dall’ultimo cadavere con un movimento secco appena in tempo prima che una forza lo schiacci contro la roccia bloccandogli ogni movimento.

 

Dean si lancia contro Samael sparando a vuoto proiettili che sembrano perdersi nell’aria.

- Sammy! - urla un momento prima di venire sbattuto per terra e rotolare privo di sensi.

 

Sam, approfittando del fatto che il nephilim è occupato con gli altri suoi compagni, è pronto in posizione e dopo pochi secondi ha già attivato il generatore di impulsi iperbolico. La concentrazione necessaria non è eccessiva quanto invece l’impiego di energie fisiche. Un fascio di luce dorata si dirige contro il nephilim che, incredibilmente, riesce a contrastarlo, ma questo basta a distrarlo dal mantenere i precedenti incantesimi liberando i due angeli e il demone dalle loro costrizioni. Per un attimo Samael si blocca immobile, l’espressione tesa in una smorfia di sorpresa e dolore mentre una lama angelica gli lacera la schiena.

 

Improvvisamente, la resistenza avvertita da Sam cessa di essere e può liberare il fascio di energia.

- Crowley, spostati! - fa appena in tempo a gridare prima che l’arma colpisca Samael.

 

L’avviso di Sam però arriva tardi, dove prima c’era il demone ora c’è il nulla: Castiel si è già gettato sul suo compagno di indagini allontanandolo dal pericolo.

Samael si accascia a terra ferito e impotente mentre Sam si appoggia alla roccia per non cadere a sua volta, sfinito dall’utilizzo del generatore.

Per fortuna non ha distrutto il nephilim, l’esito dell’utilizzo di quell’aggeggio su di qualcosa che non sia totalmente angelo o demoniaco non è sicuro…

Dean gli lancia uno sguardo preoccupato, ha fatto appena in tempo a vedere Cass rotolare addosso a Crowley e nella confusione per un momento ha creduto che stessero lottando. Si sarebbe lanciato in aiuto dell’angelo ma una fitta di dolore alla gamba sinistra gli ha dato il tempo di capire la situazione e il sollievo ha fatto passare in secondo piano ogni altra considerazione. Ciò non di meno, riesce a trovare la lucidità per trascinarsi fino al borsone e recuperare le manette ricoperte di simboli magici.

Con uno sguardo d’intesa a Lucifer gliele lancia prima di lasciarsi cadere a terra. Deve aver preso una botta piuttosto forte perché la schiena gli va in pezzi ogni volta che respira.

Il Diavolo prende al volo le manette e, nell’avvicinarsi al nephilim, non può fare a meno di sentire una piacevole sensazione di complicità e di appartenenza, quella lotta è stata davvero corroborante. Senza troppi complimenti afferra le braccia di Samael portandogliele sulla schiena ferita e ammanettandolo. Il nephilim emette appena un gemito di dolore e un attimo dopo anche Castiel è vicino al fratello con ancora la spada angelica in mano.

-Non è niente rispetto a quello che ti meriteresti, stupida creatura! Ringrazia che non ti strappi la spina dorsale e la usi per picchiartici a morte! - ruggisce compiaciuto.

 

Nel frattempo Sam si è trascinato al fianco del fratello. -Dean...tutto bene?

 

Dean annuisce anche se il dolore lo obbliga a deglutire per ricacciare indietro le lacrime. - Cass! - riesce a chiamare riempiendo i polmoni con uno sforzo.  

 

-Cass! - gli fa eco il fratello con più voce allarmato per il pallore dell’uomo, ma un attimo dopo ad arrivare è il demone che si piega sull’umano tastandolo in cerca della ferita.

Dean urla quando il demone trova la frattura nella coscia ma è molto peggio quando arriva alle costole.

 

- Uhu… - borbotta il demone - sei messo male, scoiattolo - poi voltandosi verso i due fratelli - datti una mossa, pettirosso! Prima che alla scimmietta collassino i polmoni…

 

Castiel ha ancora una mano sulla schiena del nephilim ormai guarito quando sente i Winchester chiamarlo e la diagnosi del demone. -Dean! - in un attimo l’angelo è al fianco del suo amico e comincia a occuparsi di lui con premura. -scusami Dean, sono qui adesso.

 

Non appena sente l’angelo accanto a sé il dolore si allenta. Si sforza di riaprire gli occhi per incontrare lo sguardo rassicurante dell’amico.

 

Anche Lucifer si avvicina a loro trascinando Samael per i capelli.

-Come sta? - chiede a Crowley cercando di dissimulare la preoccupazione nella voce.

 

Il demone è in piedi accanto al Diavolo e guarda il pennuto accovacciato dove un momento prima c’era lui. Si stringe nelle spalle - Tante scene per una botta...

 

Lucifer lo guarda di traverso con solo un velo di disapprovazione.

-Sei un idiota, lo sai? Un vero, piccolo, triste idiota. - dice abbassando la voce.

 

Crowley lo guarda perplesso, poi borbotta tra i denti - Baciami il culo, rammollito.

 

-Succhiamelo, cagnolino. - controbatte Lucifer facendo l’occhiolino al demone.

 

- Magari più tardi.

Angolino delle autrici

Siamo finalemtne giunti allo scontro con il nephilim, uno scontro che ha lasciato morti e feriti sul campo, ma nessun problema se si ha a disposizione un angioletto come Castiel :D 

Come andrà a finire, adesso, con Samael? Chi è in realtà?

Lo scopriremo presto! 

Leggeteci e recensite, recensite e recensite!

Astral e OcaPenna

 

 


   
 
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