Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Violetta_    26/06/2017    7 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota: Possibile spoiler per chi non ha visto l'ep 918


Palestra









<< Non mi rispondere con quel tono! >>
<< Mamma se continui a fare quelle espressioni corrucciate ti verranno le rughe >>

Shiho si bloccò: era difficile che le venissero le rughe con le sembianze di bambina ma d'altro canto i ragionamenti di quel ragazzo le erano sempre sembrati strani.

Poggiò le spalle contro il muro accanto alla porta d'ingresso dell'appartamento e prese il cellulare.




Sono fuori casa tua...





Masumi, intenta a digitare sullo schermo del cellulare, inclinò la testa di lato schivando un coltello che si conficcò nel muro alle sue spalle e sbuffò vistosamente guardando verso la porta.






Potresti anche entrare. Non mordono e hanno le pistole conservate.





A Shiho scappò un sorriso.






Ti aspetto giù.





Masumi guardò torvo sua madre e suo fratello, poi prese la giacca.

<< Io esco. Non vi accapigliate e non lanciate oggetti >>

Quei due non la ascoltarono nemmeno troppo intenti a fulminarsi con lo sguardo reciprocamente
.

<< Ok bella chiacchierata. Quando uscite chiudete la porta >>




***




Shiho era sulla moto intenta a giocare ad ungry birds.


<< Che problemi ha tuo fratello? >>

Lei non rispose, si limitò a ridacchiare in modo nervoso.

<< Ti sei assicurata che non abbiano bombe a mano dentro le tasche? >> infierì ulteriormente la scienziata.


Masumi assottigliò gli occhi e portò le mani sui fianchi.

<< Ah-ah-ah. Divertente >> disse con sarcasmo.

Si misero entrambe il casco e accesero le rispettive moto andando sfrecciando per le strade in direzione di Yokohama.

Comunicavano tramite il microfono posto nel casco.

<< La palestra è piccola ed è anche poco conosciuta quindi potrai studiare in pace. Poi ce ne andiamo a mare >>
<< Perfetto >>

Shiho adorava il mare. Le dava un senso di libertà e le trasmetteva calma.
Più che nuotare preferiva stare stesa sulla sabbia con un ombrellone per evitare l'insolazione di pochi anni prima, magari con un buon estratto di carota freddo ed una rivista in mano, cosa che con la compagnia di Sera-chan sicuramente non avrebbe potuto fare.

Probabilmente la ragazza l'avrebbe trascinata in acqua senza nemmeno aspettare che si abituasse alla temperatura, l'avrebbe convinta a giocare con la palla e a fare luuunghe e stremati nuotate.
Per questo aveva accettato di accompagnarla in palestra prima, sperava che si stancasse per poter rilassarsi sulla sabbia almeno per un'oretta buona

<< Come mai ti non alleni in una palestra più vicina? >>
<< Ho sentito Shu-nii che ne parlava al telefono e ho fatto una ricerca su internet. Gli istruttori sono veramente bravi ed ha il pregio di avere delle piccole palestre riservate >>
<< Mh... ok >>
<< ...chissà forse più tardi lo incontriamo >>

Il primo impulso di Shiho fu quello di frenare la moto e fare un rapido dietrofront, il suo silenzio doveva essere risultato piuttosto eloquente poiché Masumi si affrettò a rettificare.

<< Sto scherzando. Doveva andare a casa di Shinichi. Verso quest'ora dovrebbe iniziare un documentario sulla vita di Holmes >>

Uh se li immaginava quei due sul divano l'uno accanto a l'altro. Shinichi con un succo d'arancia ghiacciato e l'altro con un bicchiere di -e in quella frazione di secondo non se ne rese nemmeno conto ma sul suo volto si tinse un piccolo sorriso- bourbon.

Forse Sonoko più che di lei avrebbe dovuto sospettare di Subaru.

<< A che pensi? >>
<< Secondo me quei due sarebbero tanto teneri come coppia: tuo fratello cucina roba indigesta e Shinichi mangia rischiando un'intossicazione per non offenderlo. Come due sposini... >>

Masumi per poco non perse in controllo della moto che sbandò in modo evidente.

<< Piantala! >>


Arrivarono a destinazione ed entrarono nella struttura.
La hall era piuttosto spartana con una ragazza dietro il bancone intenta a leggere una rivista sportiva.
Non appena incrociò lo sguardo di Masumi poggiò la rivista.

<< Avete prenotato? >>
<< Ho parlato con lei a telefono. Sera >>

La ragazza annuì e digitò velocemente sulla tastiera del computer posto sulla scrivania, poi le diede una schedina elettronica.

<< 35 >> disse indicandole il corridoio.
<< Arigatò >>




*




<< Forza Masumi alza di più quella gamba! >>

Shiho roteò gli occhi al cielo.

Avere un'intera stanza solo per loro era una cosa carina, avevano più privacy rispetto ad una palestra tradizionale, ma quell'istruttore gridava come un ossesso ed aveva un tono di voce decisamente sgradevole.
Sera sembrava si stesse divertendo mentre lei si era mesa seduta in un angolo col suo libro in mano.
Aveva finito il capitolo nonostante le urla e gli incitamenti di quell'odiosa persona.
Cercò nella borsa e si accorse di aver finito l'acqua.

Sbuffò.

Sicuramente Masumi ne avrebbe avuto ancora per un po' quindi decise di non disturbarla.
Si alzò uscendo dalla stanza e si guardò intorno alla ricerca di un distributore di bibite.

Era una palestra, di sicuro ce n'era uno.

Si mise a girovagare per i corridoi con aria piuttosto annoiata, benché quella struttura fosse piccola, i corridoi erano fatti male, in modo piuttosto intricato come un labirinto e poi erano tutti uguali, senza un poster, una pianta o qualcosa che favorisse l'orientamento.
Aprì una porta convinta che portasse ad un altro corridoio.
Si bloccò sgranando gli occhi.




Ma era davvero lui?




Rei stava tirando pugni ad un sacco da boxe.

Sapeva che il ragazzo fosse uno sportivo, glielo aveva accennato lui stesso durante qualche pausa pranzo.
I due ormai andavano d'accordo ed anche se non mancavano mai di tirarsi qualche frecciatina reciproca.

Ad ogni colpo il sacco oscillava in maniera evidente mentre le ciocche bionde ricadevano scompigliate sulla fronte.

Era coperto da dei pantaloni sportivi neri. Solo dai pantaloni.

I suoi lineamenti delicati, motivo per cui ogni tanto lo prendeva in giro definendolo una ragazza, in quel momento erano totalmente celati da uno sguardo duro e i denti serrati.
Ogni singolo muscolo del suo corpo era in tensione, le braccia si muovevano velocemente contro il sacco, i muscoli dei pettorali ed gli addominali erano perfettamente definiti.
La ragazza inclinò la testa e notò che era imperlato da gocce di sudore che andavano scendendo sempre più gi...




Si girò di scatto e si mise una mano sul viso. Ma che stava facendo?



Lei non era così, non era una superficiale.



Mettersi a fissare come una bambinetta. Ma che cavolo!




Si allontanò velocemente da quel corridoio ringraziando il cielo di non essere stata vista.

Finalmente dopo pochi minuti trovò il distributore, si trovava al piano superiore il maledetto.

Prese una bottiglietta di the verde e ne bevve due lunghi sorsi.
Stava per avviarsi quando un ragazzone intento a parlare al telefono in modo concitato uscì da una delle stanze correndo in modo piuttosto goffo e le diede uno spintone senza nemmeno accorgersene.

Shiho era vicino alla rampa di scale e, complici le zeppe e l'effetto sorpresa, perse l'equilibrio.
Chiuse gli occhi d'istinto aspettandosi di ruzzolare per giù le scale.
Dopo un paio di secondi però aveva ancora l'osso del collo intatto.

Riaprì un occhio e si ritrovò davanti due occhioni azzurri che la fissavano con aria piuttosto divertita.
Rimase spiazzata.

<< Ciao >> disse secca.
<< Ciao >> rispose lui con un tono di voce decisamente più allegro.

Rei si era preso una pausa dall'allenamento per prendere qualcosa da bere e aveva visto la scena giusto in tempo.
Con uno scatto l'aveva raggiunta e l'aveva presa al volo.

Shiho non poté fare a meno di notare che era ancora senza maglietta.

<< Sei vestita in modo decisamente inadeguato per questo posto >> disse lui scrutandola.

In effetti la ragazza oltre alle zeppe aveva addosso un paio di pantaloncini jeans e una maglietta con spalline sottili viola.

<< Ho accompagnato una persona >> disse continuando con quell'atteggiamento freddo che celava il suo disagio.
<< Ah capisco. In effetti non ti ci vedo a frequentare un posto del genere >>


Lei lo fissò con sguardo truce.



Ma la stava prendendo in giro?




<< Pensi di mettermi giù adesso? >>
<< Ma certo madame >>

Il ragazzo scese gli ultimi tre gradini poi le fece poggiare i piedi per terra.

<< E comunque prego. Non c'è di che. Non c'è bisogno di ringraziare. Ho solo evitato che ti rompessi l'osso del collo >>




*



<< Shi scusami ho perso più tempo del solito. Spero tu non ti sia annoiata >> Disse Masumi sistemando il suo borsone.

Shiho era rientrata nella palestra da pochi minuti.

<< Decisamente no >> disse con un sorrisetto stampato in faccia.

Masumi la guardò stranita.

<< Tutto ok? >>
<< Certo. Andiamo a mare forza >> rispose con aria serafica avviandosi verso l'uscita della palestra.

























***
Angolo dell'autrice.

Shiho ha appena scoperto che oltre ai neuroni ha degli ormoni (stavano lì, nascosti e sedati da qualche parte).
Il fatto che si siano incontrati è stata una semplice (e fortuita) coincidenza. Rei non la sta pedinando.

Che dite? Carino? Spero di si.

Ne approfitto per ribadire i miei ringraziamenti a tutti i lettori e a tutte le persone che hanno commentato la storia, non avrei mai immaginato di ricevere tante recensioni per una flash. Grazie ragazzi.
Che dire, a presto. Bacioni.

Violetta_
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Violetta_