NOTE e AVVISI:
Zau gente!!! Eccomi tornata con una nuova shot...^_-
Ma prima i ringraziamenti a chi ha commentato e letto
"Per Sempre...", vi confesso che l'ho riletta a qualche giorno di
distanza e devo ammettere che dovevo essere proprio molto molto depressa quella
sera... *_* Comunque sia, grazie 1000 a tutti!!! ^_^
Ho una sola cosa da dirvi a proposito di questa
shot...stranamente, anzi, mooooolto stranamente non è una lemon (cosa moooolto
insolita per me... /me maniaca)... spero di aver messo un pairing adeguato...si
accettano suggerimenti per un eventuale modifica ^_-...
A presto gente!!
Zauuuuu!!
Baci, Jenny.
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~ KISS ME ~
Potter era semi-sdraiato su uno dei tanti divanetti posti
in Sala Grande in occasione di quella festa. Era il 15 marzo, ed era
l'anniversario della caduta di Voldemort; era trascorso un anno esatto.-Malfoy,
potresti levare la TUA mano dai MIEI capelli!?- sbottò irritato Harry cercando
di sfuggire ai tocchi del Serpeverde.
-Mmmm, no Potter...- rispose semplicemente il biondo
continuando a far vagare le dita nella capigliatura dell'altro, già abbastanza
spettinata.
Tutti i presenti guardavano la scena con gli occhi
spalancati dalla sorpresa, incapaci di dire qualsiasi cosa.
Quel silenzio di tomba fece sentire terribilmente in
imbarazzo Harry, facendolo arrossire visibilmente.
-Vedi che ti piace?- gli sibilò beffardo Malfoy.
-Ma va' al diavolo una volta per tutte...- sbuffò il
Grifone.
-E allora perchè non te ne vai?- lo sfidò il biondo.
-Forse perchè mi sei seduto in braccio?- replicò
sarcastico il moretto.
-Ooh, credevo che tutti quei muscoli servissero a
qualcosa...evidendemente fanno solamente scena...- osservò maligno l'altro.
-Ma si può sapere che vuoi?- domandò esasperato Harry cercando
di alzarsi facendo forza sui gomiti.
Con un ghigno poco rassicurante Draco fece scorrere
lentamente la mano dalla nuca del moretto lungo il collo, sfiorando la mascella
e scendendo poi fino al petto, spingendolo nuovamente nella posizione
originaria.
-Sai benissimo cosa voglio da te Potter...- gli sussurrò
avvicinandosi pericolosamente e causando l'ulteriore imbarazzo del Grifone.
-E tu conosci già la mia risposta...- sbottò contrariato
Harry, tentando di nuovo di alzarsi.
-Infondo non ti ho chiesto nulla di così complesso...- lo
schernì il Serpeverde con uno strano scintillìo nelle iridi color ghiaccio.
-Hai forse paura Potter?- aggiunse poi ghignante.
-Certo che no!- ribetté stizzito il moretto, rassegnadosi
a dover rimanere imprigionato.
-E allora qual'è il problema?- domandò il biondo facendo
scorrere le dita sul petto muscoloso del "rivale" che non rispose.
Quell'incertezza non sfuggì alla Serpe, che decise di non lasciar perdere.
-Ti da più fastidio il fatto che ti abbia chiesto di
baciare un ragazzo, o che quel ragazzo sia io?- insisté maligno Draco.
-E' che...che non voglio farlo!- replicò deciso dopo
qualche istante di esitazione.
-Ne sei completamente sicuro?- chiese suadente
avvicinandosi al volto arrossato di Harry.
Ormai erano a pochi centimetri di distanza e parecchi in
sala li osservavano scioccati. Da quando Malfoy e Potter avevano così tanta ...confidenza?
Senza realmente concepire le sue stesse azioni, Harry
anullò quei pochi centimetri che li separavano, facendo connettere le loro labbra
in un casto bacio senza lingua.
Piacevolmente sorpreso Draco sorrise a quel contatto,
sentendosi però poi sbalzare da quella posizione. Senza tante cerimonie il
moretto si staccò da lui e lo spinse giù dal proprio corpo, alzandosi e
andandosene furioso dalla grande sala. I presenti si erano raggelati a quella
vista e ora guardavano alternativamente un Potter infuriato e un Malfoy
estremamente confuso da quella reazione.
Dopo che Harry fu uscito dalla porta, gli sguardi si
concentrarono sul biondo, ancora seduto sul divanetto.
-Che diamine gli hai fatto!?- gli sbraitò addosso Ron
avvicinandosi rosso di rabbia.
Ignorandolo Draco si alzò lentamente e lo guardò
sprezzante, mentre Weasley veniva trattenuto da una intimorita Granger.
L'attenzione della sala fu attirata in quel momento da Finnigan, che aveva
inavvertitamente causato il crollo di un'intera parete di addobbi. Con un
veloce gesto della bacchetta Vitius fece tornare tutto a posto, ma quando i
presenti si voltarono di nuovo in direzione di Malfoy, vi trovarono solamente
l'aria.
-Cosa?...Ma dove diavolo è finito?- domandò confuso il
rosso mentre la Grifondoro lo lasciava andare.
Camminando nel corridoio fuori dalla sala comune, Draco
si sentiva terribilmente simile a quei stupidi prestigiatori babbani che si
fingono maghi e scompaiono davanti agli occhi di bambini distratti.
Arrivato alla base delle scale si fermò; dove poteva
essere andato Potter? E poi, perchè diavolo lo stava seguendo?
Sembrava davvero furioso poco prima, e si disse che
voleva scoprirne il perché.
Ma a chi voleva darla a bere? Era sempre stato bravo a
fingere con gli altri, ma non con se stesso. In realtà voleva parlarci, ne
aveva bisogno. Anche se non lo avrebbe ammesso, qualcosa dentro di sé si era
spezzato quando Potter gli aveva rivolto uno sguardo carico di rabbia e odio
prima di andarsene. Perché aveva reagito così? Certo non si era aspettato che
saltasse di gioia, anzi, a dire la verità si aspettava che Potter lo mandasse
definitivamente al diavolo levandoselo di dosso malamente. E infondo l'aveva
fatto, ma dopo averlo baciato...
Scosse la testa cercando di fare ordine nei suoi confusi
pensieri, mentre cominciava a salire le scale ancora indeciso su che direzione
prendere. Una volta giunto in cima, prese meccanicamente il corridoio che
conduceva verso le altre rampe; si decise ad avviarsi verso quella che sapeva
essere la zona dov'era situato il dormitorio Grifondoro.
Senza rendersene conto passò davanti ad un orribile
quadro di una signora grassa, inveendole contro perchè non stava zitta.
-Ehi tu, signorino! Porta un po' di rispetto! Sono qui da
molto tempo più di te!- esclamò stizzita la donna dipinta.
-Su questo non ho dubbi...- commentò con una leggera
smorfia di disgusto Malfoy, notando il non proprio "perfetto" stato
di conservazione della conice.
-Che vorresti dire screanzato!?- sbraitò lei notevolmente
offesa.
-Ma si può sapere che diavolo hai da urlare!?- sbottò
infastidito Draco.
-Ti ho già detto di portare rispetto...altrimenti io...-
ma la donna si interruppe quando il quadro si mosse, lasciando uscire un
incuriosito Potter.
-Ora litighi pure con i quadri?- chiese ghignando
divertito.
-Va' al diavolo Potter!- soffiò Malfoy d'impulso.
-Come vuoi...- assumendo di nuovo un'espressione
arrabbiata, si voltò per tornare nella sua sala comune.
-No! Aspetta...- esclamò Draco.
-Che vuoi?- domandò secco il moretto fermandosi sulla
soglia.
-Devo parlarti- rispose risoluto. -Puoi uscire di lì?-
-Perchè non entri tu?- chiese senza particolare
intonazione il Grifone osservando la faccia sorpresa del biondo. -Scherzo
ovviamente...Non metteri mai in pericolo i miei compagni di casa...- aggiunse
completamente serio dopo alcuni istanti di raggelante silenzio, uscendo e
lasciando che il passaggio si richiudesse.
-Sono davvero così pericoloso?- domandò Malfoy con un
ghignetto divertito.
-Dovevi parlarmi...coraggio, sbrigati...- tagliò corto il
moro, lasciando stupito e un po' deluso l'altro, che ovviamente non lo diede a
vedere.
-Non davanti a questa..."cosa"...- disse
disgustato indicando il quadro, che assunse una posa offesa.
Harry annuì e silenziosamente si incamminò, affiancato
dall'altro.
-Si può sapere che ti è preso? Perchè te ne sei andato?-
chiese improvvisamente Malfoy. A quella domanda il volto di Potter si contrasse
in una smorfia di rabbia.
-Hai anche il coraggio di venire a vantarti delle tue
vittorie?- sbottò stizzito fermandosi nel bel mezzo del corridoio, sotto gli
occhi leggermente spaesati dell'altro.
-Vantarmi delle mie vittorie?- domandò confuso il biondo.
-Esatto Malfoy... Non ti è bastato mettermi in ridicolo
davanti a tutti? No, devi anche infierire! E io che pensavo...- sbraitò Potter
rabbioso.
-E tu che pensavi...- lo incoraggiò il biondo.
-Lascia stare...- replicò infastiditò l'altro. "E io
che pensavo ti volessi scusare...sempre il solito stupido!"
-Mi vuoi spiegare come
esattamente ti ho messo così in ridicolo?- chiese Malfoy un po' risentito.
-Costringendomi a baciarti davanti a tutti! Dovevi
proprio? Ma si può sapere che diavolo ti è preso?- sbottò Harry
-Costringerti? Fino a prova contraria hai la
responsabilità e la padronanza delle tue azioni signorino, io non ti ho costretto! Potevi benissimo liberarti di
me come hai fatto poco prima di fuggire!- ribatté stizzito il Serpeverde.
-Io non sono fuggito!- obbiettò subito Potter.
-Ah no? Strano, sai mi era sembrato...Ma infondo è
normale baciare qualcuno e poi andarsene come niente fosse!- esclamò sarcastico
Malfoy.
-E quello tu lo chiami baciare?- domandò ironico il
moretto.
-Stai cambiando discorso...Tu non ti sei ribellato quando
potevi benissimo farlo, e lo hai dimostrato!...Perchè? Se è tanto ridicola e
imbarazzante l'idea di baciarmi,
perchè non te ne sei andato!?- nelle ultime parole Harry giurò di sentire una
vena di delusione nella voce di Draco.
-Non è per te...- mormorò sconfitto il Grifondoro,
arrendendosi alle parole del rivale. Tanto che aveva da perdere? Mancavano
pochissimi mesi alla fine del loro settimo anno, poi non si sarebbero più
rivisti.
-Cosa vuoi dire?- domandò il biondo imponendosi di
tornare ad un tono di voce più basso.
-Credi sia bello dover baciare per la prima e unica volta
qualcuno che ti piace davanti a tutta la scuola!?- sbottò Harry distogliendo
poi lo sguardo e rendendosi conto di essere arrossito, aspettandosi di sentire
la gelida risata cristallina di Draco spandersi nel corridoio e frantumare
definitivamente il suo cuore.
Invece quello che sentì fu la mano di Malfoy sulla
propria guancia. Lentamente lo guardò in volto e vide che stava sorridendo; si
sentì leggermente rincuorato.
-Non sapevo fosse così
importante per te...- mormorò il biondo a pochi centimetri dalle sue
labbra.
-E per te cos'era, un gioco?- chiese Harry ferito, senza
però distogliere lo sguardo.
Draco si avvicinò ancora di più, socchiudendo gli occhi e
spostando la mano sulla spalla del moretto.
-Baciami Potter...- gli sussurrò molto vicino alle
labbra.
Harry si mosse istintivamente verso quelle sottili e
seducenti labbra, lambendole con le proprie; lentamente accarezzò il labbro
inferiore del compagno con la lingua, in una muta richiesta che fu subito
accolta. La bocca di Draco si aprì, lasciando libero accesso al moretto che
timidamente cercò la lingua dell'altro, scatenandone la reazione. C'era una
sorta di timore, di imbarazzo nei suoi movimenti incerti, ma queste sensazioni
svanirono non appena sentì la mano di Draco dietro la nuca passare nei propri
capelli accarezzandoli dolcemente; le mani del moretto andarono a cingere la
vita del biondo, attirarandolo maggiormente a sé. Si separarono lentamente,
guardandosi negli occhi.
-Grazie...- mormorò quasi impercettibilmente Malfoy,
accarezzando una guancia al moretto, che lo guardò confuso.
-Di...di cosa?- farfugliò l'altro.
Il biondo si avvicinò ghignate al suo orecchio e
bisbigliò -Della seconda possibilità...-
A quella frase il Grifone sorrise e si allontanò.
-Quale seconda possibilità? Sei ancora convinto che
quello di prima fosse un bacio?- domandò divertito.
-Effettivamente...- constatò il Serpeverde con un mezzo
sorriso. -Che ne dici di tornare giù ora? Sarebbe un peccato perderci la festa
in tuo onore.- aggiunse con un ghignetto strafottente.
-Non hai risposto alla mia domanda...- mormorò un po'
incerto Harry.
Il silenzio calò per un attimo nel corridoio, mentre
Draco si avvicinava di nuovo al Grifone.
-No, non era affatto un gioco...- rispose Malfoy
sorridendo genuinamente.
A quelle parole un sorriso si fece strada sulle labbra di
Potter, mentre si incamminava lungo il
corridoio, diretto di sotto; il biondo lo affiancò dopo pochi istanti.
-Sai, stavo pensando, dopotutto di queste feste ce ne
saranno per vent'anni...sei proprio sicuro di volerci andare Potter?- domandò
malizioso poco dopo.
Harry lo guardò per un attimo, poi sorrise di nuovo.
-Certo Malfoy, infondo è in mio onore, come potrei
mancare?- rispose ironico.
Il biondo lo guardò alzando un sopraciglio, limitandosi
ad osservarlo; non era certo la risposta che si era aspettato.
-Non guardarmi così....Eddai, su, fammi contento...-
ridacchio Harry con il tono più infantile che gli riuscì.
Bloccandosi Malfoy scoppiò a ridere e gli cinse la vita
con un braccio, attirandolo a sé.
-Sei davvero un idiota Potter... e va bene, andiamo di
sotto...tanto so cosa hai in mente...- commentò con aria saccente.
-Davvero? Cosa?- domandò ingenuamente Potter,
sghignazzando sotto i baffi.
-Mi vuoi offrire come vittima sacrificale a
Lenticchia...- rispose Malfoy in tono drammatico.
-Cretino...- scoppiò a ridere Harry, ancora stretto nel
suo abbraccio, che aveva ricambiato.
-Ehi, come ti permetti? E comunque tu ridi, ma quel pazzo
mi stava per scorticare quando te ne sei andato...- esclamò fintamente offeso.
In risposta Harry continuò a ridere affondando il viso
nell'incavo tra la spalla e il collo di Draco. Lentamente le risae si calmarono
e lui cominciò a bearsi del calore emanato dal corpo del biondo, desiderando di
non doversi mai separare. Rimasero qualche minuto in quella posizione: le
braccia di Draco circondavano la vita di Harry, e quelle del moretto cingevano
il collo del compagno.
Un rumore improvviso li fece sobbalzare e si separarono.
-E' solo Mrs Purr...- osservò Potter seccato da
quell'interruzione. -Coraggio, andiamo di sotto...-
-Uff, allora non c'è modo di convincerti eh?- sbuffò
Malfoy.
Sorridendo beffardo, come un bambino dopo aver appena
combinato una marachella, Harry si incamminò, seguito dal''altro.
Giunsero in Sala Grande pochi minuti dopo, e tutti si
voltarono a guardarli. Senza fare minimamente caso agli sguardi indagatori e
sorpresi degli studenti, Potter si diresse verso il divanetto dove erano seduti
i suoi amici. Non sapendo cosa fare, Draco si appoggiò alla parete, osservando
il moretto calmare Weasley e rassicurare la Granger; ben presto Blaise Zabini e
Pansy Parkinson gli si avvicinarono, chiedendo se fosse tutto ok. Accorgendosi
che era rimasto in dietro, Potter tornò verso di lui,con passi calmi e
calcolati, guadagnandosi altre occhiate incerte. I più pessimisti temevano che
potesse scoppiare una furiosa lite tra i due, con tanto di maledizioni e
incantesimi; gli ottimisti pensavano alle solite scaramucce da adolescenti in
piena tempesta ormonale.
Niente di più lontano dalla realtà.
Una volta giunto di fronte al biondo, gli sorrise
lascivo, totalmente ricambiato.
-Che c'è da sorridere tanto Potter? Hai battuto la
testa?- lo schernì Draco.
Senza rispondere si avvicinò ulteriormente, intrappolando
il biondo tra sé e la parete, sotto gli sguardi sconcertati e sospettosi dei
due Serpeverde.
-Baciami Malfoy...-gli sussurrò lascivamente poco prima
di sentire le labbra del ragazzo di nuovo sulle sue. Assaporò nuovamente la
lingua dell'ex-rivale, stuzzicandola molto più disinvolto delle volta
precedente; un sorriso fece capolino sulle labbra di Malfoy, che con un colpo
di reni si allontanò dalla parete, spingendovi un Potter troppo impegnato per
reagire.
Si separarono a corto d'aria, senza riuscire a trattenere
un sorrisetto. Lentamente scrutarono la folla che era ammutolita e Draco ghignò
leggermente quando Harry gli prese la mano, sgusciando dalla posizione in cui
era "intrappolato".
-Se volete scusarci...noi avremmo un impegno...-commentò
beffardo Potter guidando fuori dalla Sala Grande il biondino che lo fissava
lascivamente negli occhi.