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Autore: Phlox    28/06/2017    0 recensioni
Noora é seduta su una panchina e rigira i capelli fra le dita. Sospira, mentre accanto a lei le sue amiche si divertono spensierate e la vita va avanti. Ma lei continua a pensare a William, a come le preparava la cioccolata calda prima di andare a dormire, ai momenti passati assieme e a come lui non c'era più. Perché lei era andata via.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Noora sposta una ciocca sottile dei suoi capelli dietro l'orecchio, sospirando.
"Forse tagliarli é stato un errore", pensa, perché sembrano non crescere più. O forse dovrebbe tagliarli di nuovo, perché si dice che é quello che una donna fa quando vuole cambiar vita.
Se solo fosse vero. Se solo fosse facile.
Se solo non avesse dovuto volare fino alle calde cittá della Spagna per sentirsi un po' più viva, un po' più amata, per cambiare vita.
Se solo non volesse cambiarla ancora, anche adesso che era tornata ad Oslo, forse meno accogliente ma pur sempre casa sua.
Noora ha ripreso a mangiarsi le unghie, una per una, ed é quello che sta facendo ora. Seduta su una panchina, guardando le altre ragazze giocare insieme. "Finisco di ripetere le ultime pagine di Storia e poi vi raggiungo" ha detto loro, per poi perdersi nei suoi pensieri, come sempre ultimamente. In fondo loro sapevano, avevano capito tutto, ed era evidente dalle occhiate che si lanciavano o dagli sguardi di tristezza mista a compassione che le rivolgevano quando qualcuno le chiedeva come stesse 'il suo ragazzo'.

Ed in un attimo William era lì, con il cappuccio della felpa in testa ed il ciuffo castano che sembrava coprirgli gli occhi, la giacca di pelle ed un sorriso accennato mentre le porgeva la mano.
"Non mi interessa" diceva, "Il London Eye é una delle tappe più importanti qui a Londra, devi salirci con me" e Noora lo implorava di smetterla, perché lei soffriva di vertigini e lui lo sapeva bene, ma mentre la ragazza protestava ridendo, giá sapeva che nulla avrebbe funzionato. William era così, poteva convincere chiunque a fare di tutto ma soprattutto le trasmetteva un senso di sicurezza che le avrebbe permesso di fare qualsiasi cosa.
Trasferirsi ancora una volta in una cittá del tutto nuova, cambiare scuola, affrontare le vertigini di fronte al panorama più mozzafiato che avesse mai visto, mentre i due si tenevano per mano. Era la loro avventura questa. La loro nuova vita, una nuova possibilitá per entrambi. Se solo avesse saputo, se solo avesse colto i segni, se solo avesse potuto evitare ciò che poi era successo.

Le luci di Londra sembravano meno nitide ora, e anche i fiocchi di neve che le cadevano sul cappotto scuro mentre tornava da scuola o le pozzanghere che si formavano accanto alla fermata del bus; le tazze di the caldo davanti alla televisione, anche se preferiva la cioccolata calda, ma quella era per le sere in cui William era a casa e potevano berla insieme. Quelle rarissime sere in cui William non era troppo preso dalle scartoffie o da ció che il padre credeva 'fosse meglio per lui', e lei non doveva dormire sola, in un letto troppo grande, in un posto che non conosceva.
Noora non aveva paura, era triste.
Voleva solo qualcuno in quelle sere. Voleva le sue amiche e voleva non aver paura che William le stesse sfuggendo di mano.
Proprio durante una di quelle sere, Noora ha deciso di andar via e di tornare a casa.
Senza William. Senza nessuno.
Londra era diventata troppo fredda per lei.


Noora alza lo sguardo dagli appunti di storia che non stava realmente osservando, ed ecco che Eva le fa cenno di raggiungerle ed unirsi a loro, mentre Sana le rivolge un timido sorriso.
Ci sarebbero tante cose a cui pensare, e tanti ricordi da passare al setaccio, come fossero oggetto di studio, come se potessero tornare. Ma William non é lì, ed i suoi occhi scuri non la stanno guardando. Non é lui quello che la stava chiamando dall'altra parte, né quello che ogni mattina le dava il buongiorno. William non é lì a prepararle la cioccolata calda, a baciarla sotto gli occhi di tutti, a tenerle la mano mentre le confessa i suoi pensieri più strani. William non é lì, bensì fra le strade di Londra. In un ufficio a chissá quale piano o chissá con chi, e anche se a lei sembra strano, é questa la sua vita adesso. La fine della scuola, i piani per il futuro, il suo gruppo di amiche.
"E in fondo anche questo va bene", pensa poggiando il quaderno sulla panchina e mettendosi in piedi per raggiungere le altre, "Va benissimo così".

   
 
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