Anime & Manga > Yuri on Ice
Ricorda la storia  |      
Autore: aprile12    28/06/2017    2 recensioni
Yuri ha vinto. È riuscito a incantare il pubblico in un modo inimmaginabile, nessuno è riuscito a staccare gli occhi da quella figura danzante con leggerezza sul ghiaccio candido. E questo mi infastidisce parecchio. Dovrei e essere felice di vedere il mio pupillo avere tanto successo, ma non sono contento, proprio per niente. Fiero, certo, ma allo stesso tempo non voglio che tutti nella sala possano vedere, ammirare l’ eros di Yuri.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Yuri ha vinto. È  riuscito a incantare il pubblico in un modo inimmaginabile, nessuno è riuscito a staccare gli occhi da quella figura danzante con leggerezza sul ghiaccio candido. E questo mi infastidisce  parecchio. Dovrei e essere felice di vedere il mio pupillo avere tanto successo, ma non sono contento, proprio per niente. Fiero, certo, ma allo stesso tempo non voglio che tutti nella sala possano vedere, ammirare l’ eros di Yuri.
 Il ragazzo si muoveva sulla pista come se ispirato da qualcuno, completamente assorto nel far capire il proprio amore. Speravo egoisticamente di essere proprio io la persona a cui Yuri pensava con tanto sentimento. Eppure era consapevole di quanto questo fosse irrealistico… Probabilmente gli piaceva una ragazza, carina con tanto di capelli lunghi e sorriso smagliante.
 
-Mi dispiace se sono scivolato quella volta- dice Yuri mentre attraversa la porta d’ ingresso con il borsone in spalle.
Lo guardo confuso non capendo affatto a cosa si stia riferendo. Ha vinto, credo che non possa essere andata meglio di così.
-Quando ero in pista ho commesso un errore…ho vinto lo stesso ma probabilmente come mio coach non me la farai passare liscia- precisa Yuri abbassando lo sguardo sulle proprie scarpe.
Nonostante abbia incantato tutti è ancora cosi insicuro? Oh è dannatamente carino… e se non fosse altrettanto dannatamente poco professionale  lo starei già baciando su quelle morbide labbra per fargli capire quanto è perfetto e soprattutto importante per me. Quando venivo qui dalla Russia l’ idea che mi sarei potuto innamorare così perdutamente di lui non mi è passata nemmeno per l’ anticamera del cervello. Ora però credo che non riuscirei a vivere senza la possibilità di vedere Yuri ogni giorno.
-Quel errore non ha avuto alcun significato ai miei occhi. Sei stato perfetto- Rispondo cercando di mantenere un tono che non rivelasse più del dovuto i miei sentimenti.
Il ragazzo davanti a me alza  la testa di scatto, con occhi scintillanti mi osserva. Quando vorrei poter prendere il suo mento tra le mani, baciarl...No No No!!! Mi schiaffeggio mentalmente. Non voglio spaventare Yuri . Ho troppa paura che se scoprisse quello che provo potrebbe provare disgusto.
Ho sempre indossato la maschera del ragazzo spensierato che flirta come se niente fosse, ma in realtà sono così insicuro…
-vai a sederti sul divano io preparo qualcosa da bere. Dobbiamo festeggiare!-  dico sorridendo mentre mi dirigo verso la cucina.
Quel ragazzo sarà la mia fine. Con quel sorriso smagliante che non pensa neanche di avere. Quel sorriso che illumina le mie giornate come nient’ altro ci riesce…sono fottutamente innamorato.
Non oso pensare a come potrei continuare a vivere se Yuri mi dovesse rifiutare…sempre che un giorno riuscirò a raccogliere il coraggio necessario per confessarmi.  Voglio poter vivere ogni istante della mia vita con lui, guardarlo vincere tutte le gare che lo aspettano, stringerlo tra le mie braccia mentre lo guardo dormire e svegliarlo la mattina con un bacio. Se mai dovesse ricambiare i miei sentimenti rimarrò per sempre al suo fianco.  Una volta finito il Gran Prix Finale potrei magari aprire una piccola scuola di pattinaggio  oltre a continuare a fare da coach a Yuri.
Ma ovviamente tutto questo solo nel caso in cui non verrò rifiutato.
 
 
Siamo in spiaggia, seduti sulla sabbia morbida a guardare il mare.
-Cosa vuoi che sia per te? Una figura paterna?- chiedo mantenendo un tono neutro. Per fortuna sento un no come risposta.
-Un fratello? Un amico?- continuo a chiedere ma non sembra che io abbia indovinato.
-Il fidanzato allora. Cercherò di fare del mio meglio- dico sorridendo sperando Yuri capisca che sono serio, non lo sono mai stato di più in vita mia. Non ho ancora il coraggio di dichiararmi chiaramente, senza giri di parole con un semplice “ti amo”. Sono solo due semplici parole eppure…così difficili da pronunciare.
Mi si stringe il cuore quando sento il ragazzo di cui sono così profondamente innamorato negare anche questa volta. Insomma, capisco che in realtà possa non avermi semplicemente preso sul serio, ma fa male lo stesso. Ho troppa paura che l’ unico sentimento che Yuri ha per me è ammirazione e niente di più.
-Yuri, se ti sposti di tre centimetri ci stiamo entrambi- gli faccio notare.
Il giovane si sposta immediatamente come se avesse preso una scossa diventando tutto rosso.
-Scusa, ero pensieroso e non ti avevo visto arrivare- mi risponde velocemente come per paura che mi arrabbi. Come potrei provare minimamente ira nei confronti di questo piccolo amore che ho davanti?
-A cosa stavi pensando? Sono il tuo coach, dovrei sapere se qualcosa ti turba- chiedo usando la solita scusa, pensando nel mentre a quanto vorrei solo sostituire la parola “coach” con “ ragazzo”.
-Oh a niente di interessante… è solo che ho letto alcuni commenti sul mio conto su internet- Mentre lo dice non mi guarda, tiene gli occhi puntati a terra.
Mi avvicino al ragazzo e lo cingo con un braccio. Non so cosa abbia letto, ma ricordo bene quando pure io cominciavo a essere famoso e sono andato a vedere cosa scrivessero di me. Certo, per la maggior parte commenti su quanto sono figo e tweet di adolescenti arrappate che vogliono avere dieci figli con me ma c’erano anche insulti per varie ragioni e per la maggior parte infondate. Le persone sanno essere spietate quando sono comodamente nascoste dietro allo schermo del computer.
-Se vuoi parlarne…- propongo sperando che Yuri non si chiuda in se stesso e per fortuna comincia a parlare.
-è solo che credo di star compromettendo la tua immagine ecco…vedi…- spinge il cellulare verso di me.
Mi viene da ridere. In che modo questo meraviglioso ragazzo dovrebbe esattamente compromettere una qualsiasi cosa? Guardo lo schermo del apparecchio e scorro con lo sguardo le giganti lettere all’ inizio dell’ articolo:  “Viktor Nikiforov come coach  Yuri Katsuki”. Prendo il cellulare in mano per poter andare giù a leggere il testo. Subito sotto il titolo trovo una foto di noi due per strada. Yuri con un caffè in mano mentre mi indica qualcosa e io invece di guardare da quella parte fisso il ragazzo al mio fianco con tenerezza e amore. È una bella foto.
Subito sotto inizia l’ articolo vero e proprio: “Viktor ha una relazione con l’ emergente Yuri Katsuki? Come ha fatto l’ anatroccolo giapponese a incantare il principe che tutte le ragazze sognano?”.
Distolgo lo sguardo dal articolo. Rimaneva ancora parecchio testo da leggere, ma mi è bastato l’ inizio per capire che il tutto era solo uno stupido gossip omofobo messo su solo per sminuire Yuri. Quello che non  mi è chiaro è il perché il ragazzo pensi che questo possa in qualche modo turbarmi…
-Senti, scusami…se preferisci non mi avvicinerò a te piu del necessario in pubblico ecco…non voglio rovinare la tua immagine-  mormora Yuri allontanandosi il più possibile da me.
Scivolo sul divano verso di lui per poi prendergli il mento con una mano e costringerlo a guardarmi.
-ehi, non c’è niente in tutto questo che comprometta minimante la mia immagine. Poterti essere accanto è il più grande onore della mia vita quindi permettimi di rimanere al tuo fianco- sussurro avvicinando il mio viso al suo. Posso sentire il respiro veloce e caldo di Yuri fondersi con il mio, più calmo e rilassato – Yuri, sono profondamente e irrimediabilmente innamorato di te. Non c’è niente di te che non ami, davvero. Sei la persona più meravigliosa che io abbia mai incontrato-
Sorrido per l’ emozione di aver finalmente detto a Yuri la verità. Non pensavo che ci sarei mai riuscito, e invece il tutto è venuto fuori in un modo così facile e naturale. Sono ancora più felice quando vedo il volto del ragazzo illuminarsi.
-Viktor…io…ti amo anch’io- dice lentamente, come dosando ogni parola con cura. Diventa tutto rosso ed è la cosa più tenera del mondo.
Sento il mio cuore battere più forte, non sono mai stato così emozionato. Non resisto e mi avvicino ulteriormente mentre Yuri chiude le palpebre.
-sei mai stato baciato?- dico fermandomi un millimetro dalle sue labbra, sfiorandole ad ogni parola.
-no, tu?-
-si, ma non ho mai provato niente…in tutta la mia vita non ho mai amato nessuno come te e di conseguenza non ho mai ricevuto un bacio vero, di quelli che ti fanno tremare e perdere il fiato- mormoro prima di unire le nostre labbra.
Yuri sussulta leggermente quando gentilmente comincio a baciarlo. Sento una sua mano sul collo mentre l’ altra si insinua tra i miei capelli. Mi sono chinato solo per dargli un bacio dolce e casto, ma una volta che  lo sento gemere a contatto con la mia bocca sento un incendio, un uragano dentro di me. Scorro leggermente la lingua sulle sue labbra che si schiudono lasciandomi entrare. La sensazione della lingua di Yuri a contatto con la mia mi fa impazzire, sento il bisogno di averlo ancora più vicino. Credo che anche lui pensi lo stesso, infatti lo sento mettersi a cavalcioni sulle mie ginocchia.  Con un’umida scia di baci e morsi scendo lungo il suo collo per poi risalire  fermandomi subito sotto la mandibola e succhiando la pelle morbida. Yuri si lascia sfuggire gemiti timidi ma ben presto si dimentica della timidezza e comincia a gemere a gran voce. È musica per le mie orecchie ma sono anche consapevole che se sua madre tornasse a casa in questo momento la situazione sarebbe alquanto imbarazzante. Yuri però sembra essersi dimenticato di essere nel bel mezzo del salotto e infila le sue mani sotto la mia maglia facendo dimenticare il mondo intero pure a me. Le sue mani calde sulla mia pelle sono una sensazione per cui vale la pena vivere.
Un rumore mi fa alzare la testa di scatto. Qualcuno sta entrando. Anche Yuri sembra essersene reso conto, molto velocemente scende dalle mie ginocchia e si precipita per terra. Certo che poteva anche sedersi sul divano penso mentre mi sistemo meglio cercando di apparire il più normale possibile.
-Avete già finito l’ allenamento?- chiede la madre di Yuri entrando.
-si, siamo tornati da poco- rispondo mentre guardo il ragazzo più giovane fare qualcosa di indefinito per terra.
-Yuri caro, perché sei sul pavimento?- la madre alza un sopracciglio vedendo il figlio ai piedi del divano.
-oh, sai, stavo controllando…ecco…-
Adesso alzo il sopracciglio pure io sempre più curioso di sentire la risposta.
-la qualità del parquet- conclude Yuri diventando rosso.
Cerco di trattenere una risata mentre la madre del ragazzo aggrotta la fronte. Forse sarebbe meglio se andassimo da qualche altra parte ecco…
Mi metto in piedi porgendo una mano a Yuri aiutandolo ad alzarsi e insieme ci incamminiamo verso camera mia. Veniamo fermati a metà strada dalla donna che si avvicina al figlio con fare indagatore.
-Yuri, quello per caso  è un succhiotto?-
Oddio…e io che volevo evitare situazioni imbarazzanti…
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: aprile12