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Autore: vicy_dp    28/06/2017    0 recensioni
Dalla storia : "Una tirata d'orecchio. E' buffo come abbia ancora mantenuto quell'abitudine, ma non posso mancare all'appuntamento e quindi ricambio il gesto. Sono proprio curiosa di sapere cosa aveva da dirmi quella sera e perché abbia scelto di dirmelo con quel gesto [...]. Comunque una cosa è certa, Maxon sa sempre sorprendermi."
Contiene Spoiler per chi non ha letto The One e successivi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America Singer, Maxon Schreave, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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É proprio vero che il tempo vola quando si sta bene, quando si vive in una casa circondati da amore, dalle persone che ti stanno accanto e ti apprezzano per quello che sei, che ti fanno ridere per un niente, che la mattina ti salutano con un bacio, che ti sostengono nelle tue scelte.

É proprio vero che quando sai apprezzare al meglio le cose che la vita ti regala allora sì che sei davvero felice, quando un sorriso di un bambino ancora incosciente di quello che fa diventa il più bel regalo che tu possa ricevere.

Ma ho detto bambino?

Sì il tempo vola, per davvero. E ora che è passato più di un anno da quella fantastica settimana piena di sorprese organizzata da Maxon mi ritrovo ancora a sorridere al ricordo di quei giorni che resteranno sempre tra i più speciali che io abbia mai vissuto. E continuo a ricordarli ora che i miei due piccoli gemelli continuano a piangere nelle mie orecchie, che necessitano di tutta la mia attenzione e del mio amore che non sono mai stanca di donargli. Eadlyn e Ahren, e con quali altri nomi potevo chiamarli?, sono il regalo più bello che la vita mi abbia mai fatto. 

Il mio unico momento di pace della giornata è finalmente arrivato, li ho messi a dormire e mi allontano in silenzio, non prima di aver acceso la radiolina che mi consente di sentire ogni loro rumore, beandomi dei loro visi rilassati un'ultima volta prima di chiudere la porta e dirigermi nella sala da pranzo dove mi aspettano tutti per la cena. A palazzo ovviamente viviamo io e Maxon, Rachel è qui ormai stabilmente, ma tutte le occasioni sono buone per far venire qui la mia famiglia e infatti stasera ci sono due posti in più occupati da mia madre e da May che mi abbraccia forte appena varco la soglia. Mi avvicino al mio posto dando una carezza alla morbida guancia di Maxon mentre passo e quando mi siedo noto il posto vuoto in più accanto a me, e guardo mia sorella con fare interrogativo. "Ah non chiederlo a me!" si difende "Maxon non ci ha voluto dire di chi fosse" "Lo sai vero che dopo la storia della sorpresa del mio viaggio di nozze non mi fiderò mai più di te vero?" E lei ride e mi fa l'occhiolino, la sesta sorpresa di Maxon fu portare me e  tutta la mia famiglia al completo in un ristorante spettacolare e May mi spiegò che non aveva risposto alla mia lettera in quella settimana perché Maxon aveva paura che si potesse tradire su quella sera e sulla sorpresa del giorno dopo. Ricordo di aver passato la serata a domandarmi quale potesse essere l'ultimo regalo, ma di non averci più pensato quando, tornata dopo cena, non mi avevano permesso di entrare nella nostra stanza a causa di una perdita d'acqua e avevo dormito con mia mamma e mia sorella, come ai vecchi tempi. 

La notte la passai ad accarezzare i capelli alla mia piccola May, facendo anche a lei le confidenze sul viaggio di nozze, sui posti che sognavo e per tutta risposta avevo ricevuto una risata fragorosa per la quale dava la colpa al solletico che le stavo provocando. Ma fu il giorno dopo che finalmente capii, quando trovai una scia di cartoncini della solita fantasia che avevo seguito per tutto il palazzo fino al giardino e oltre, senza mai alzare lo sguardo da terra per paura di perderne uno. Quando mi accorsi che non c'era l'ombra di un altro indizio e alzai finalmente lo sguardo caddi a terra dallo stupore. Un'enorme mongolfiera si ergeva al di fuori del palazzo e la mia famiglia, le persone che lavorano con noi, Rachel e ovviamente Maxon erano tutti rivolti verso di me, continuavo a non capire. I pezzi del puzzle si unirono quando mio marito si avvicinò a me, invitandomi a salutare tutti per poi intraprendere la prima tappa del... nostro viaggio di nozze. Avremmo volato sulla mongolfiera fino ad un aeroporto e da lì saremmo stati portati ovunque avessimo voluto. Ero incredula, e non smettevo di ringraziare e fare domande. Le conclusioni a cui arrivai furono che quella settimana ci eravamo visti così poco perché aveva passato le giornate a organizzare tutto, che la perdita d'acqua non era altro che una scusa per farmi allontanare e permettere a Rachel di farmi la valigia e che il mio sogno si stava realizzando.
Il viaggio fu semplicemente meraviglioso, e continuo a ricordarne ogni singolo particolare.

Mentre sono intenta a farmi avvolgere dai miei dolci ricordi sento mia sorella che mi tocca la spalla e indica la porta che si sta spalancando, per farmi finalmente scoprire a chi fosse destinato il posto vuoto e con il suo passo sicuro, ma elegantissimo, entra Bee, la mia nuova amica direttore d'orchestra. Salto immediatamente dalla sedia per correre ad abbracciarla, dopo averla conosciuta al concerto aveva pranzato qui e in poche ore avevamo legato tantissimo, ma era subito dovuta ripartire per impegni di lavoro ed era la prima volta che la rivedevo da allora. "America!! Che bello rivederti,mi sei mancata tanto!!" La stringo forte. "Anche tu! Non vedo l'ora di farti conoscere i gemelli e poi tu devi raccontarmi di tutti i posti in cui sei stata". 

Ci sediamo finalmente a tavola ed è in momenti così semplici che mi ricordo quali sono le cose importanti, quali sono le persone che voglio sempre al mio fianco e grazie alle quali non ho paura. So che ci aspetta una vita in ogni caso faticosa, so che i ribelli non ci daranno pace, che ho dei meravigliosi bambini da proteggere, so che subiranno i giudizi di tutti i cittadini e che non saranno piccoli per sempre, che la più grande prenderà il mio posto e dovrò insegnarle al meglio come comportarsi e difendersi da tutto ciò che potrebbe rovinare la sua felicità. So che ci aspettano tanti impegni e ne ho avuto la prova in questo ultimo anno in cui, nonostante la gravidanza, ho assunto tutti i miei compiti, so che nulla di quello che ci circonda è certo e vale la pena godersi tutto minuto per minuto, che la vita è fatta di attimi, belli e brutti, e vale la pena viverli tutti, che basterà poco a ricordarmi quali sono le cose importanti per le quali vale la pena lottare, senza mai mollare.

Quando tutti si sono ritirati nelle proprie stanze io e Maxon ci concediamo qualche minuto solo per noi prima di sprofondare nel sonno, che sarà spesso interrotto dai bambini chiaramente, e tutto quello di cui ho voglia è perdermi nei suoi occhi e abbandonarmi ai miei pensieri. "Qualcosa ti turba?" mi dice lui sfiorandomi il viso.

"Maxon tu mi ami?".

Penso che la domanda lo lasci spiazzato, è una cosa che siamo tanto abituati a dirci che la domanda può risultare quasi inutile, quindi mi affretto a continuare. 

"Mi ami? Nel senso, mi ami anche ora che sono stanca e ho le occhiaie? Che ho il corpo sformato dal pancione che avevo? Mi amerai quando sarò ancora in queste condizioni quando avremo altri figli?" E qui mi fermo un attimo perché non ne avevamo mai parlato, ma è chiaramente un desiderio di entrambi. "E.." 

Mi posa un dito sulle labbra. "Ti amo. Sì, ti amo, posso giurarlo. Come sei stata, come sei e come sarai. So che la vita è un po' un tunnel buio, di cui non sappiamo com'è la fine e come sarà la strada per arrivarci, ma so che voglio percorrerla con te, non dimenticarlo"

Sorrido, sa sempre cosa dire e i suoi occhi trasmettono tutta la sincerità del suo, del nostro, amore.

"E quindi.. in questo tunnel così difficile mi starai accanto, sempre? Fino alla fine?"

 

"Fino alla fine."




 

The End.




 

Spazio autrice

Non so cosa sto provando in questo momento, questa storia è stata una sfida, è stata difficile e non poche volte ho deluso chi mi seguiva con i miei aggiornamenti così lontani, ma non posso che ringraziare chi è arrivato fin qui.

Sono immensamente felice di ciò che ne è venuto fuori, una storia breve ma nella quale c'era tutto ciò che volevo dire, che volevo trasmettere. Questi due personaggi che amo così tanto, come li vedo io, e sono felicissima di aver avuto il coraggio di condividerlo con tutti voi.

Grazie a chi commenta e mi strappa i più bei sorrisi, e a chi legge in silenzio.

Grazie a chi mi ha dato i più svariati consigli e a chi, nella mia vita "reale", ha ispirato il carattere di qualcuno e poi proprio altri personaggi. Tutte persone davvero fondamentali per me.

Grazie. Con tutto il mio cuore.

Non ho finito di scrivere, per niente. Scrivere mi piace, ho solo capito che le storie a capitoli non vanno bene per me e tutti i miei impegni. Mi incentrerò quindi su delle One Shot, delle storie singole, sia su argomenti proprio diversi, ma soprattutto  vorrei scrivere dei "Missing Moments" di questa storia, quindi riprendere in maniera più approfondita dei momenti in particolare che ho già trattato o cose di cui non ho mai parlato ma che voi siete curiosi di scoprire. Potete chiedermi qui nei commenti tutto ciò di cui vorreste che io scrivessi, i momenti della storia che volete conoscere più a fondo o cose che avreste voluto che io aggiungessi.

Scrivetemi poi il vostro momento preferito di questa storia.

Ancora immensamente GRAZIE.

Vi voglio bene e a presto. Xxxx <3

 
  
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