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Autore: Nene_92    28/06/2017    17 recensioni
 INTERATTIVA - (ISCRIZIONI CHIUSE )
(la storia fa parte della serie "Grimm")
 
Inghilterra, 2022
Eleonore Grimm, durante un pomeriggio passato con i nipoti, racconta loro la fiaba di Cappuccetto Rosso. Quello che non si aspetta è di trovare, in mezzo al diario di Jacob, una misteriosa lettera che sembra essere indirizzata proprio a lei.
 
Durmstrang, 1802
Per la prima volta nella storia, Hogwarts viene lasciata fuori dal Torneo Tremaghi.
Quell'anno infatti, a giocarsi la Coppa saranno gli Istituti di Durmstrang, Ilvermony e Murrinh-Patha.
Tra i tanti studenti desiderosi di partecipare, si trovano anche loro: Jacob e Willhelm Grimm, i famosi fratelli delle fiabe "horror" babbane.
Hanno solo 17 anni, non sono ancora famosi. O almeno non lo sono ancora nel mondo babbano, visto che nel mondo magico la loro famiglia è invece nota da secoli come "il terrore dell'Europa".
Eppure, gli eventi che li travolgeranno quell'anno, saranno proprio lo stimolo che li porterà a scriverle.
.
Volete sapere come? Non vi resta che leggere.
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto, Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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Prima di lasciarvi alla lettura mi scuso per un mio errore: "Malia" è diviso in due parti, il capitolo precedente e questo.
Come molti di voi hanno giustamente notato, la prima parte si ricollegava alla storia del Pifferaio Magico.
E' questa invece che si riferisce ai Musicanti di Brema (ovviamente ho corretto).

Chiedo venia!

ps: non ho dato lo stesso spazio a tutti gli OC nel capitolo. Da adesso fino alla terza prova darò molto spazio alle fiabe e ognuno avrà un suo ruolo. Peccato che alcuni abbinamenti fatti dall'inizio mi siano saltati con delle scomparse -.-' ma vedrò cmq di fare il possibile

Buona lettura!



- Malia (I musicanti di Brema) -







Andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi sfavillanti del gatto per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello perché prendesse fuoco. Ma il gatto se n'ebbe a male e gli saltò in faccia, sputando e graffiando. Il brigante si spaventò a morte e tentò di fuggire dalla porta sul retro, ma là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba; e quando attraversò dl corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l'asino gli diede un bel calcio con la zampa di dietro; e il gallo, che si era svegliato per il baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: "Chicchiricchì!" Allora il brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e disse: "Ah, in casa c'è un'orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce e sulla porta c'è un uomo con un coltello che mi ha ferito alla gamba; e nel cortile c'è un mostro nero che mi si è scagliato contro con una mazza di legno; e in cima al tetto il giudice gridava: 'Portatemi quel furfante!'

(Fratelli Grimm, I musicanti di Brema)




Notte tra il 28 febbraio e l'1 marzo 1803, cortile di Durmstrang



"Oh Merlino! La barriera del nostro preside!" Realizzò in quel momento Trystifer "Se si scontrano tutti contro di lei, cosa...?" 
Non riuscì neanche a concludere quella frase, orripilato dalle possibili conseguenze della sua ipotesi.

(da cap 17 - "Malia (Il pifferaio magico)" )







Trystifer si pentì immediatamente non solo di aver espresso il concetto ad alta voce, ma anche solo di averlo pensato.

Perchè gli studenti sotto malia in quel momento non potevano averlo sentito, giusto?

Erano troppo presi da quella musica, che era penetrata nelle loro menti, costringendoli a fare cose che mai e poi mai avrebbero fatto in condizioni normali. 
E che in quel momento li aveva costretti a dividersi in due colonne distinte.

La prima si stava dirigendo verso il lago. 
Ghiacciato.

E la seconda, esattamente come nelle sue peggiori previsioni, verso la barriera
Quella elevata dal Preside di Durmstrang per la sicurezza degli studenti rimasti. 
La stessa che quelle vite, in quel preciso momento, le stava invece soltanto mettendo in pericolo.
La stessa che nessuno di loro era mai riuscito ad infrangere.


Eppure gli studenti sotto malia continuavano indisturbati la loro marcia silenziosa, con passi scanditi da quella melodia che riuscivano a sentire soltanto loro.

E niente sembrava in grado di farli tornare alla ragione. O anche solo farli fermare.












Willhelm continuava a muoversi per il cortile come un'anima in pena, avanti e indietro.
Fino a quel momento non aveva fatto nulla di concreto per intervenire, limitandosi a monitorare la situazione, cercando di capire quale fosse lo scopo di tutto quello.

Senza riuscire a venirne a capo.

Senza mai staccare per troppo tempo lo sguardo da suo fratello, che però preferiva rivolgere tutta la sua attenzione a quel mantello rosso.


Forse fu proprio perchè era troppo distratto dalle circostanze che si accorse troppo tardi di ciò che stava per succedere.




-*-*-*-




"Kathleen!"

Era una voce lontana, molto lontana, quella che la stava chiamando.

"Kathleen!" 

Forse la voce si era avvicinata, ma proprio di pochissimo. 

"Kath!" 

Un lungo tunnel oscuro, la mancanza di ossigeno, il buio. E poi... la luce.

Sbattendo le palpebre ripetutamente e tossendo violentemente, la Campionessa Australiana aprì gli occhi, trovandosi così stesa a terra, sul pavimento freddo e polveroso dell'infermeria scolastica. 

Dal dolore che le trasmettevano le ossa, capì di essere stata schiantata. 
Se da uno stupeficium oppure da qualcuno che l'aveva fatta sbattere violentemente contro ad un muro, non ne aveva idea.

Non ne aveva il minimo ricordo.

Forse era semplicemente svenuta, collassata dopo l'insieme delle forti emozioni provate in quella giornata. 
In fondo, era uscita solo da poche ore dalle grinfie della seconda prova.

"Kath, come ti senti?" 

Sbattendo di nuovo le palpebre, la ragazza riuscì finalmente a mettere a fuoco la figura di Kyle. Era stato lui a chiamarla incessantemente, permettendole così di ritornare indietro da quel tunnel buio nel quale era sprofondata.

"Io... bene... penso..." Rispose balbettante, accorgendosi solo in quel momento di quanto la sua gola fosse secca. "Cosa... cosa è successo Kyle?" Domandò incerta, iniziando a tremare come una foglia.

O forse stava già tremando prima. Non ne aveva idea.

"Io... non lo so."




-*-*-*-




"Fermo! Fermo Patton! Cosa vuoi fare?" Tyler provò davvero a trattenere il suo amico, ma capì ben presto che qualsiasi cosa avesse cercato di fare per fermarlo non sarebbe servita a nulla.

Patton Powell era appena entrato nella modalità che pensava gli potesse calzare meglio: delle giovani fanciulle erano in difficoltà e senza il tuo intervento non sarebbero sopravvissute.

Nella sua testa era chiarissimo che doveva essere lui a dover intervenire. 
Così come era matematicamente certo che, se non lo avesse fatto, nessuna di loro sarebbe riuscita a sopravvivere.

Fu per quel motivo che, ignorando completamente le parole di Tyler, che si trovava al suo fianco e che stava cercando di trattenerlo in ogni modo possibile, lo scostò bruscamente da sè, dirigendosi praticamente di corsa verso Livvy, la prima della colonna che si stava dirigendo verso la barriera.

"Fermati Livvy! Per Isotta, fermati!" Urlò con tutto il fiato che aveva in gola, attaccandosi contemporaneamente al corpo della ragazza, cercando di usare la sua forza fisica per spingerla a terra e bloccarla. "Stai andando dritta contro la barriera!"

Tutto inutile.




Ma il gatto se n'ebbe a male e gli saltò in faccia, sputando e graffiando


Ah, in casa c'è un'orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce



"Sei pazzo Powell? Cos'è che non ti entra in testa del fatto che sono sotto Malia?" Sentì la voce di Liam sbeffeggiarlo da lontano, cercando di convincerlo - a suo modo - a ritornare indietro. "Finirai solo per farti male tu!"

Ignorando anche lui, anzi in un certo senso rafforzato nella sua testardaggine da quelle parole, Patton si girò appena, cercando di fare con Helene ciò che aveva appena fallito con Livvy.

Venendo respinto all'indietro anche dalla ragazza, con una forza che, in una situazione normale, la purosangue non sarebbe mai riuscita a sfoggiare.




l'asino gli diede un bel calcio con la zampa di dietro




Fu solo quando si ritrovò davanti alla terza ragazza, un volto circondato da una chioma rossiccia che non aveva mai visto, che finalmente sembrò comprendere che quella cosa andava probabilmente oltre le sue possibilità.

La rossa seguiva sì gli altri, in una marcia inesorabile in direzione della barriera, ma era accucciata su se stessa, ringhiante, come se stesse imitando i movimenti di un cane. Oppure di un lupo




là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba




"Protego!"
Prima che le fauci della ragazza, già pronte a scattare, si potessero chiudere sulla sua gamba, Liam, imprecando a non finire, era sopraggiunto al suo fianco, evocando un incantesimo scudo ed impedendo così alla lupa di poter andare oltre, respinta dalla barriera che il Caposcuola aveva temporaneamente creato.

Come se niente fosse successo, Sascha si girò su se stessa, riprendendo tranquillamente la sua marcia silenziosa a quattro zampe. 

"Andiamo Powell!" Gli ordinò Liam, dandogli un potente strattone al braccio, vedendo che il ragazzo continuava a non muoversi, fissando con aria stralunata la ragazza che si stava man mano allontanando. 
"No... no..."
"Andiamo ho detto!"
Con l'aiuto di Tyler, che si trovava a poca distanza, i due americani tirarono su il ragazzo - ancora sotto shock - prendendolo per le ascelle.

Cercando di riportarlo verso gli altri studenti, che avevano assistito immobili alla scena, altrettanto sotto shock.





il gallo, che si era svegliato per il baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: "Chicchiricchì!"







Non fu il canto del gallo a risuonare poco dopo, per segnare l'ora del giudizio.
Fu un verso stridulo, sofferente, disperato. Prolungato.

Il verso di una sirena - una naiade - fuori dall'acqua.

Il verso sofferente di qualcuno che, nonostante la sua natura lo richiedesse a gran voce, non riusciva a trasformarsi, per mostrare così a tutti le sue vere sembianze.

La trasformazione che avrebbe potuto salvarle la vita.

Ma che, essendo rimasta bloccata dall'effetto della malia, scatenò la situazione opposta.
Con un crack, il ghiaccio del lago si ruppe.

Ed Elizabeth, incapace di trasformare se stessa, vi sprofondò dentro.

Per sempre.


-*-*-*-

"Annulla la barriera."

A quella richiesta, fatta da una voce che non sentiva da troppo tempo, Elijah si girò accigliato.
Jacob, con le braccia incrociate, si trovava al suo fianco, intento ad osservare accuratamente la situazione come lui.

Non si parlavano da settimane, ovvero da quando l'aveva quasi ucciso, in preda alla rabbia.
Jacob non l'aveva neanche guardato in faccia, continuando a scrutare tutto ciò che stava accadendo in quel momento nel cortile.

E gli aveva appena dato un ordine.


Non era stata una richiesta.
Era stato un ordine.

"No." Rispose secco.

"Vuoi che si schiantino sulla barriera, riducendosi in polvere?" Domandò incredulo il ragazzo, stringendo i pugni per la rabbia.
"Hai paura di non poterti più scopare la tua cagna, Jacob?" Replicò lui, mentre un ghigno si deformava sulle sue labbra "A quanto pare dovrò ringraziare chi sta facendo tutto questo, visto che sta finalmente realizzando qualcosa di buono."
"Livvy ed Helene sono purosangue per Morgana!" Sbraitò suo nipote incredulo "Non posso crederci che le sacrificheresti entrambe solo per fare un dispetto a me!"
"Helene ha una cotta stratosferica per tuo fratello, cosa che in passato ha già disturbato sia i miei piani che quelli di Philippe." Rispose lui pacato, gettandogli un'occhiata di sufficienza. "E Livvy... beh, non l'hai detto proprio tu che si tratta di una estranea? Quasi sicuramente diventerà una strega delle tenebre, quindi, con la sua morte, verrà estirpato un male ancora prima che questo abbia la possibilità di nascere." Continuò a spiegare divertito, mentre osservava Patton venire preso a calci, graffi e pugni dalle ragazze che stava tentando inutilmente di salvare. "Ma, ovviamente, la parte che mi piace di più riguarda proprio la tua... cagnolina. Quindi, per rispondere alla tua domanda, sì: le sacrificherei senza esitare. Lo sto già facendo."

In quell'esatto momento un urlo agghiacciante - l'urlo di Elizabeth - preludio di ciò che stava per accadere, si sollevò per aria, mentre il ghiaccio iniziava a spaccarsi sotto ai suoi piedi, sempre più velocemente.

E Jacob si ritrovò a dover fare una scelta. Non poteva salvare tutti.
O la barriera o il lago.

Ovviamente scelse la barriera.


-*-*-*-

"NOOO! Elizabeth! Elizabeth! LIZZIEEEE!"

Per quanto Clementine si agitasse ed urlasse, cercando di sporgersi il più possibile lungo la crosta del lago - che nel frattempo aveva ricominciato a congelarsi - non riusciva a vedere altro che la superficie dell'acqua nera del lago, debolmente illuminata dalla luna e dalla sua bacchetta.

"Non può essere affogata! Non può essere affogata!" Continuava ad urlare al nulla, mentre Christopher, con le lacrime agli occhi, cercava di trattenerla, per impedirle di fare la medesima fine. "Il fiume a Durmsburg era ghiacciato quanto questo ma ti ha salvato!" Continuò ad urlare istericamente "Ti ha salvato Chris! ... Si è trasformata e ti ha salvato! ... Perchè ha salvato te... se poi non ha salvato se stessa?" Continuò singhiozzando, ormai priva di lacrime, mentre il ragazzo non riusciva neanche a formularla, una risposta.

Anche solo respirare, per lui, era diventato ormai troppo doloroso.

"Non può essere morta, non può essere morta, non può essere morta! ... LIZZIEEE!"


-*-*-*-



"Come stai?" Domandò Camille allungando una coperta a Livvy, che immediatamente le sorrise riconoscente.

Finchè era rimasta sotto l'effetto della malia, non aveva di certo prestato attenzione al caldo o al freddo.
Ma, non appena Jacob si era attivato per eliminare la barriera, l'effetto della malia era scomparso immediatamente da tutti i soggiogati e lei si era resa conto di essere a piedi nudi sulla neve, con la sola camicia da notte addosso.

"Non lo so... io... ho fatto del male a qualcuno?" Domandò preoccupata, corrugando la fronte.

"Hai soltanto dato qualche graffio al tuo compagno, quando ha provato a fermarti." Cercò di rassicurarla Bianca "Sai, quello strano che è convinto che le piante ci stiano attaccando." Sospirò roteando gli occhi.
"Powell ha provato a fermarmi mentre ero sotto malia?" Esclamò incredula Livvy, sgranando gli occhi. "Allora è più pazzo di quello che pensavo."

"E adesso sta sbraitando contro Liam per essere intervenuto a sua volta per salvarlo, dicendo che aveva la situazione completamente sotto controllo." La informò Camille, senza però riuscire a ridere come avrebbe fatto nella medesima situazione in un qualsiasi altro momento. 

Le urla di Clementine, che ancora non si era spostata di un millimetro dal lago, rieccheggiavano per il cortile. Non era proprio il momento di fare ironia.

Ma di quella frase, Livvy percepì solo una cosa. "Liam ha salvato Patton? Ma cosa... cos'è che mi sono persa esattamente, mentre quella fottuta malia ha assunto il controllo del mio cervello?"

-*-*-*-

Reyna stava abbracciando Helene, che dal momento in cui si era risvegliata dalla malia - dal momento in cui aveva preso consapevolezza di tutto ciò che era accaduto fino a quel momento - non aveva smesso per un attimo di piangere.

Ma purtroppo, a parte continuare ad abbracciarla, sussurrandole parole di conforto all'orecchio che suonavano vuote ed inutili persino a lei, la Black non era proprio in grado di fare di più.

"Ho fatto... ho fatto del male a qualcuno per caso?" Balbettò la rossa, con gli occhi lucidi.
"Hai tirato un calcio a Patton, ma ti posso assicurare che se l'è ampiamente cercata." Cercò di minimizzare l'inglese, non volendo aumentare in alcun modo il suo disagio. "Ha provato a fermarti mentri andavi verso la barriera." Aggiunse a mo' di spiegazione, interpretando in modo corretto il tremolio del suo corpo, pronto nuovamente al pianto.

"Non ce la faccio più Reyna. Ne sono successe troppe quest'anno." Balbettò ancora Helene "Domani mattina scriverò alla mia famiglia e poi andrò dal Preside per ritirarmi." Annunciò con voce ferma "Non ce la faccio più a stare qui."


-*-*-*-


"Sascha?"

Anche se la voce l'aveva già riconosciuta, solo dopo aver sbattuto ripetutamente le palpebre la lupa riuscì a mettere a fuoco la figura di Jacob, inginocchiato accanto a lei.

Perchè era sdraiata a terra? Non era una sera di luna piena...

Immediatamente il suo sguardò volò verso il cielo, domandandosi se non avesse per caso sbagliato il conteggio.
Ma la luna, a tre quarti, confermò che il suo calcolo era giusto.

"Cos'è successo?" Domandò debolmente, cercando contemporaneamente di rialzarsi in piedi.
Ma immediatamente un capogiro la respinse verso terra.

"Eri sotto malia." Rispose il Grimm, afferrandola al volo. "A quanto pare dovrò aggiungere anche questo, alle tue lezioni sulla magia." Considerò tranquillo. "Riesci a reggerti in piedi da sola?" Le domandò gentilmente, non mollando la presa dalla sua schiena.

Con notevole imbarazzo, la ragazza si rese conto di non riuscirci.
Tremava troppo violentemente per riuscire a reggersi da sola sulle sue gambe. Ma non aveva voglia di comunicarlo a Jacob, dandogli un altro motivo per essere derisa.
Anche se, pensandoci bene, era da un bel po' che il ragazzo aveva smesso di farlo.
Più o meno da quando aveva deciso di aiutarlo, fornendogli il sangue di vampiro.

"Ok ho capito, non riesci." Si rispose lui da solo "Facciamo così allora." Decretò sollevandole le gambe e prendendola in braccio, mentre in risposta il volto di Sascha diventava dello stesso colore dei suoi capelli. "Non ti ci abituare però."


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Come avrete capito, i personaggi di Helene ed Elizabeth sono fuori dall'interattiva. 
Sto valutando se riaprire le iscrizioni oppure no, perchè siamo circa a metà storia e se mi scompare qualcun altro non riuscirò a portarla avanti... voi cosa ne dite? 

Domanda per voi (perchè non ve ne faccio una da un po' e non va bene)... quale fiaba dei Grimm vorreste vedere realizzata? (magari che si leghi proprio al vostro OC) --> risposte per MP!

  
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