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Autore: BlazingStarR3D    29/06/2017    0 recensioni
Andrea Alvarez vive a Arbor City, una pacifica cittadina maritmica dove vive una vita normale con la sua famiglia.
Quando però durante una notte a osservare le stelle uno strano elmo di origini extraterrestri preciptia.
Il ragazzo si ritroverà a diventare un eroe per aiutare la sua città e lo spazio nei panni Star Centurion.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Foresta di Arbor City 
"Ed ora cosa faremo? Come torneremo a casa?"disse lei continuando a piangere nelle braccia del ragazzo il quale guardava la ragazza con pietà perchè non sarebbe mai più tornata a casa con la sua famiglia.

"Perchè... non state a casa nostra? Fino a nave riparata"

"Cosa?"disse la guardia del corpo confusa.

"Cosa!?"urlò il fratello agitato per ciò che aveva sentito dal fratello minore.

"Grazie!"disse la principessa stringendolo tra le braccia.

"Andrea... vieni qui due secondini per favore"disse portandolo dietro agli alberi.
 "Scusate principessa, io e il  centurione torniamo subito!"disse sorridendo in maniera quasi maniacale"sei diventato scemo? Ok la gentilezza, ok la compassione ma come diciamo a mà e pà che dobbiamo ospitare una principessa aliena ed una guardia del corpo armata da testa e piedi!"disse agitando le braccie rimproverando il fratello ancora con il costume"E TOGLITI QUEL SECCHIO DALLA TESTA!"
"Non sò come!"disse smettendo di volare e ritornando con i vestiti che aveva prima"Forse così..."disse in maniera ironica guardando il fratello.
"Ora l'altro problema: i nostri ospiti! Dì a loro che non è possibile"disse indicando i due alieni mentre stavano cercando qualche pezzo salvo dai detriti.
"Non potremmo spiegarlo a mamma e papà?"disse il giovane.
"Oh sì dai! Chiamiamoli, vedrai che non saranno più nella dannata pelle di ospitare degli alieni a casa! MA CHE DIANTRE TE DICE EL ENCÉFALO TONTO!"urlò in spagnolo il fratello arrabbiato per l'idea.
"Puoi smetterla di parlare in spagnolo, sai credo che loro non ci capiscono..."disse indicando gli ospiti extra terrestri.
"Sai una cosa, dillo tu a mà vedremo cosa ti dirà, su principessa E.T e robocop venite!"disse andando verso la macchina.

Andrea si avvicinò alla creatura di cristallo con l'elmo in mano per capire il motivo della sua trasformazione.
"Spexrta, come mai sono tornato normale?"chiese con l'elmo tra le mani.
"L'energia si è scaricata...tra un paio di ore sarà di nuovo carico." disse il nettuniano esaminado l'elmo.
"Puoi spiegarmi questa storia dei centurioni stellari, cosa sono precisamente?"domandò curiosamente il ragazzo.
"Ok , ti racconterò tutta la storia:"
Tempo fà ancora prima che il vostro pianeta fosse abitato dall'austropoliteco la razza eletta e superiore degli Aughesiani la quale osservava e registrave i miglioramenti delle varie speci della galassia, decise di creare un  guardiano per proteggere le specie inferiori come la vostra: Krin di Sparxle, il primo dei centurioni ed eletto del pianeta di Sparxle.
E così crearono il primo degli elmi : forgiato da una Nova esso racchiudeva al suo interno la potenza di mille stelle, concedeva a chiunque lo indossasse di solcare i cieli più velocemente di qualunque nave creata e di comandare l'energia stellare,l'energia più potente dell'universo, come arma offensiva e più l'elmo era indossato dallo stesso guerriero più la forza e la durata aumentava.
Dopo svariati anni, quando sulla terra c'era  quello che voi chiamate medioevo c'erano già pìù di un centurione, erano un corpo di mille centurioni infallibili che donavano altri elmi ad i guerrieri più degni dei vari pianeti. 
Sul pianeta di Sparxle ci fù uno dei più potenti centurioni Draxa discendente diretto di Krin della casata di Sparxle: i reali del pianeta.
Esso si fece vari nemici, molti dei quali vennero sconfitti tranne uno: Maximus Rex, uno dei tiranni spaziali più potenti mai visti; soggiogattore di pianeti e distuttore di vite, esso riuscì a prendere l'elmo che passò poi nella sua dinastia per un millenio fin quando non passò ad Maximus Ex Nhilo discendente di Rex.

"Quindi c'è lui dietro l'attacco di 7, vero?"chiese credendo di avere una certezza.

"No, Maximus Ex Nihilo è morto disintegrato durante l'esposione della sua flotta, lo sò perchè è mia la colpa. Prima ero anch'io come 7, un essere spregievole e senza pietà con l'intersse di guadagnare fama e fortuna.
Volevo avidamente l'elmo e così lo rubai per rivenderlo a Sparxle il quale consiglio però mi arrestò per infliggermi pena capitale ma sua maestà il re annullò la pena con il suo voto il quale rese nullo il volere del consiglio e da quel giorno servo la famiglia reale, per ripagare il debito che ho nei suo confronti..."
"Questa è la storia completa, serve altro?"disse voltandosi verso il ragazzo.
il ragazzo annuì solamente e si mise a guardare la principessa che sembrava rinfreddolita.

"Tieni"disse mettendo la sua felpa sulle spalle. "Questa è più utile a te che a me."disse facendo uno smagliante sorriso verso la ragazza.
"Ehy Romeo, muoviti! La macchina ci aspetta."disse il fratello girando lle chiavi sul dito facendo arrossire il fratellino.
"Cos'è questo mezzo?"disse parlando della Buick Rivera del 71 modificata con il motore esterno riverniciata di nero con un motivo a ad onde di vari blu sopra.
"Parli di"Nicole"? È splendida vero, quando l'ho presa era un rottame ma adesso ha una potenza di 600 cavalli, arriva a 200 miglia orarie, una forza della meccanica!"disse accarezzando il cofano della sua amata auto.
"Ma beve come un cammello..."disse il fratellino prendendo posto sul sedile del passegero accanto al conducente.
"Non si agiti altezza è la carrozza più sicura che esista"disse il servitore aprendo per lei la portiera.
"Questo mezzo è usato per muoversi nelle strade del mondo signora, come i dischi di trasporto su Sparxle."spiegò la guardia del corpo alla sedendosi sul sedile di dietro insieme a Andrea.
"Fantastico!"disse la ragazza felice come una pasqua sedendosi sul sedile della vettura.

Intanto i genitori dei ragazzi si erano svegliati ed avevano notato la scomparsa dei loro figlie li aspettavano fuori casa agitati.

"Sono loro! Eccoli! Grazie a Dio!"disse una donna alta dalla pelle chiara e capelli tinti di rosso correndo verso l'auto insieme ad un uomo robusto dai capelli marroni con un leggero pizzetto e pelle leggermente scura.
"Hanno qualcuno in macchina, chi sono?"disse vedendo incuriosito gli ospiti "Perchè uno ha una sorta di tuta?E l'altra è una ragazza! Andrea si è trovato una ragazza!"disse rivolgendosi alla moglie.
"Ma, Pà devo dirvi una cosa, forse non ci crederete ma lo diremo lo stesso."disse Andrea col fratello maggiore il quale stava cercando di sostenere il fratellino.

DOPO LA SPIEGAZIONE ED ESSERE ENTRATI NELLA PIZZERIA

"COSA?!"dissero in coro i genitori reagendo alla storia dei due fratelli.
"Ci credi scemi Andrea!?"disse il padre al figlio.
"Signor Alvarez, vostro figlio non stà mentendo"disse levandosi il casco e mostrando il suo volto facendo impressione alla madre.
"Sò bene che faccio paura per voi ma vostro figlio è stato eroico ad aiutarmi nel momento del bisogno, ha ignorato il fatto che lo stavo attaccando e mi ha aiutato. Puoi tenerti l'elmo, ho scoperto che tu sei degno quanto altri guerrieri pur essendo giovane."disse Spexrta mentre parlava ad i genitori alzandosi dalla sediolina rossa della pizzeria piegata dal suo peso.
"O diantre! È vero allora, da dove venite da Tatooine?"disse curiosamente l'uomo.
"No, io vengo da Nettuno e la signorina è la principessa Amalia di Sparxle ha capito la nostra missione ma ora siamo costretti a rimanere qui la ringrazio comunque del suo tempo signore, signora..."disse facendo un educato cenno di saluto alla donna e facendo alzare la ragazza la quale si avvicinò ad Andrea.
"Tieni...grazie per avermela prestata"disse provando a restituire la felpa al ragazzo.
"No, tienila tu. Il clima del pianeta è strano e non voglio che tu ti prenda un malanno."disse porgendole la felpa.
"Aspettate voi due!"disse la madre  a i due alieni.
"Julio, non hanno dove andare, sono senza casa  lei è una ragazzina ; fare questo è crudele potremmo dargli la soffitta non la usiamo mai."disse cercando di convincere il marito.
"Ok rimanete con noi! Ma fino a quando la soffitta non verrà pulita dormiranno nelle camere dei ragazzi: la principessa con Juan, non voglio scherzi."disse indicando il figlio minore.
"Grazie signore!"disse la ragazza stringendo l'omaccione ispanico con molta forza.
"Wow, sei più forte di quanto non sembri..."disse ansimando.
"Sù, tutti a nanna! E ognuno dorme con chi vuole..."disse guardando male il marito.
Amalia dormiva con Andrea su una poltrona vicino al materasso che guardava in maniera stranita come se non sapesse cosa fare.
"Vuoi dormire tu sul materasso? Io posso dormire volentieri sulla poltrona se ti fà piacere, aspetta non è che vuoi  un pigiama? Almeno puoi dormire meglio senza rovinare il tuo vestio; puoi cambiarti nel bagno è in fondo al corridoio prima porta a sinistra."disse porgendole un pigiama dal colore rosso.
"Grazie, di tutto ho letto che gli umani sono senza cuore ma non è vero."
"Sai, sono cose che si dicono: avvolte sento che gli alieni sono verdi col testone e mettono strani aggeggi in...beh, in posti non belli!"disse cambiando subito argomento.
"Vostra madre è stata gentilissima ad ospitarci, grazie...spero che non saremo un peso per la vostra famiglia"disse il nettuniano usando un cacciavite per aggiustare il suo elmetto parlando col fratello maggiore il quale si era fatto il codino per tenere i lunghi capelli neri per dormire ed era già in pigiama.
"Non agitarti; perchè Amalia è qui?"disse incuriosito il ragazzo sedendosi sulla sedia vicino al computer.
"Me l'hanno chiesto i suoi genitori sospettavano un complotto per ucciderla: è la prima in linea di successione del trono, molti potrebbero attentare alla sua vita e pensavano che il vostro pianeta fosse perfetto per evitare danni da gente pericolosa data la vostra tecnologia da età della pietra, senza offesa."disse continuado ad armeggiare con il suo elmetto.
"Tranqui, e hai dei sospetti su chi voler attentare la principessa?"disse voltandosi verso di lui.
"Karnak, il generale fratello di sua maestà, era lui il primo della fila prima che lei nascesse e sempre lui ha spedito l'elmo qui facendoci allontanare dando colpa ad un servo."disse riprovando a mettersi l'elmo per provare tutti i sensori.
"Funziona tutto."disse togliendo l'elmo e poggiandolo sulla mensola
L'umano andò a dormire sul suo letto mentre il Nettuniano si riposava su un divanetto.
"Che giornata assurda: prima un elmo dallo spazio mi cade dal cielo, poi un alieno cerca di riprenderselo, poi un cyborg cerca di rubarlo e uccidermi ed ora due alieni vivono con me!
" Speriamo non sia sempre così..." disse Andrea sul tetto a guardare le stelle perchè non riusciva a prendere sonno per via della giornata troppo movimentata.

IL GIORNO DOPO. ORE 05:45

"Sveglia! Sveglia! Ragazzi e ospiti da pianeti diversi sveglia!"disse la madre passando prima dalla camera di Andrea e poi per quella di Juan notando l'assenza di Spexrta nella camera.
"Juan!"disse la donna.
"Cos... che stà succedendo? Ehilà mà che c'è?"disse il figlio ancora assonato e con gli occhi semi chiusi.
"Dov'è Spex?"chiese la madre ispezionando la camera.
"Non ne ho idea, aspetta dov'è Spexrta?"chiese come se non avessa capito ciò che la madre gli stava dicendo.

Quando dalla finestra entrò agilmente l'essere di cristallo senza armatura con una sorta di tuta viola che ricopriva tutto tranne la testa ed una cintura ed  degli stivali.

"Signora, Juan ; ero uscito di casa a fare un pò di esercizio sono tornato presto"disse uscendo dalla porta.
"Come fà ad allenarsi?Non ha muscoli o sbaglio?"disse Juan alzandosi e guardandolo usicre.
"Aspetta! Spex, come hai fatto a non farti notare?"chiese la donna.
"La mia tuta mi permette di cammuffarmi per un periodo di almeno due ore, così non passo osservato e posso allenarmi."disse lui facendo una pausa e poi riprendendo"Spex?"disse incuriosito.
"Sai è un soprannome?"disse lei mentre scendeva dalle scale.
"Cioè?"disse alzando un sopraciglio.
"È quando abbreviano il tuo nome in maniera amichevole, sai per essere amici..."disse lui prendendo le pantofole.
"Non mi dispiace...anzi è un bel soprannome, grazie signora!"disse andando verso la camera di Andrea per vedere come stava la ragazza di cui era tutore.
"Dormito bene signora?"chiese affacciandosi dalla porta.
"Sì stò bene, grazie dai scendiamo a fare colazione Andrea!"disse esortando il ragazzo ad alzarsi dalla sua poltrona dandogli delle spintarelle.
"Arrivo...fammi solo riprendere la vita nel corpo."
"Andrea, dove hai messo l'elmo?"chiese l'essere di cristallo al ragazzo.
"Sulla mensola vicino al PC nello zaino non ti agitare!"disse lui mentre usciva dalla porta.
"Andrea, Amalia buon giorno! Come avete dormito?"chiese il padre mentre prendeva il caffè dalla tazza.
"Benissimo signore! Ho dormito nel letto di suo figlio era comodissimo, è stato un pò stretto ma poi mi sono abituata!"disse mentre il fratello e il padre guardavano Andrea con uno sguardo del tipo "If you know what i mean".
"Ha dormito solo lei, io mi sono messo sulla poltroncina! Porci..."disse bevendo il succo d'arancia.
"Zitti, quello sei tu Andrea!"disse la madre  alzando il volume della televisione.
"Buooooon giorno Arbor City! Vi parla il vostro Mike Chase con una notizia calda, calda di giornata riguardante il bosco della nostra cittadina che è stato luogo di un combattimento tra esseri di un'altro pianeta il quale combattimento è stato ripreso da una coppia di campeggiatori i quali erano totalmente colpiti, come il sottoscritto naturalmente, ma una cosa è certa; Star Centurion ti ringraziamo per aver protetto la gente."disse il giornalista con un sorriso smagliante in volto.
"Quel tipo si è trovato una fonte di notizie, e quindi svanisce la mia possibilità di vederlo sparire...peccato."disse il padre in maniera delusa sorseggiando il caffè.  
"Beh, io vado a scuola. Ciao!"disse prendendo la cartella.
"Perchè oggi non fai fare un giro della città ad Amalia? Sarebbe carino."disse la madre bevendo il caffè.
"Ma la scuola?"chiese in tono confuso.
"Approffita dei limoni che la vita ti offre tonto..."sussuro Juan sorseggiando il cappuccino.
I due ragazzi uscirono dalla casa per fare un tour della città quando vide un uomo pallido, capelli bianchi e lunghi, occhi marroni e denti gialli e storiti vestito con una canotta unta e sporca ed occhiali larghi tenuti da una cintura di pelle ormai rovinata e degli scarponi senza lacci e ricoperti di  fango che portava una scatola di arnesi tecnologici.
"Attenta, non passargli vicino"
"Perchè?"
"È Helmut Malnia: un professore squilibrato, non fà altro che starsene chiuso in casa sua a fare esperimenti perchè sarà uscito?"disse l'italo-ispanico.
"Ehy! Quelli sono pezzi della nostra nave!"disse avvicinandosi allo scienziato cercando di riprendersi la propria roba.
"Giù le mani stupida! Come osi provare a rubare la mia roba!"disse con una voce nasale lanciandola via presa subito da Andrea"insegna alla tua fidanzatina che non deve toccare gli adulti pizzaiolo!"disse entrando in casa sua che era opposta alla pizzeria.
"Stai bene Amalia?"chiese il ragazzo.
"Sì, grazie...avevi ragione è davvero strano!"disse spolverandosi il vestito.
"Ehy mocciosi! Io vado al lavoro, Amalia vuoi vedere dove lavoro?"domandò.
"Sì! Sì! Sì!"disse sorridendo"Saliamo di nuovo sulla carrozza?"disse entusiastissima all'idea di risalire sull'automobile.
"Certo, salite niños! Mackie avrà aperto."disse con le chiavi prendendo posto al sedile del conducente.
Dopo venti minuti di viaggio in auto i ragazzi raggiunsero
"Ehy Mackie!"disse scendendo dalla macchina per abbracciare l'amico biondo della sua stessa altezza .
"Juan, sei arrivato ed hai portato tuo fratello con un'ospite. Fidanzati?"disse con un sorrisetto malizioso.
"BASTA CON QUESTA STORIA!"disse tutto rosso.
"Perchè non sei a scuola?"disse mentre prendeva delle bombolette.
"Deve farmi un tour della città signore!"disse la ragazzina.
"Chiamami Mackie, Mackie Glison. È un piacere conoscerti; da dove vieni?"disse lui agitando lo bomboletta spray.
"Vego da...Mpmhph!"disse cercando di parlare con la mano di Andre sulla bocca.
"Viene dalla Francia!"disse nervosamente.
"Fico! Ehy, avete visto quel bimbo col secchio che menava il robot? Da paura amici!"disse iniziando a dipingere una Harley Davidson.
"Sì da paura!"disse il fratello.
"Perchè mi hai tappatto la bocca?"sussurò la ragazza.
"Meno sanno di te meglio è!"contunò lui sussurando.
"Meglio andare Amelia, la città è grande; ciao ragazzi e buon lavoro!"disse afferando il braccio della principessa.

I due iniziarono a girare per la città vedendo vari luoghi come : la spiaggia, la scuola, la sala giochi e per ultimo la chiesa.

"Questa è la chiesa: qui veniamo a pregare Dio ogni domenica e a volte anche a Natale."disse parlandole.
"Dio? Natale? Cosa sono?"domandò con una faccia confusa ed infantile.
"Natale è una festa terrestre che festeggia la nascita di Gesù cristo il salvatore e Dio è suo padre. Su Sparxle non avete religione?"chiese curioso di sapere.
"L''avevamo, poi è andata in disuso in favore delle scoperte della scienza...".

Intanto  nella sua casa umida e sporca del Dr Malnia stava costurndo uno strano marchingegno con i pezzi  della nave di Amalia mentre ascoltava "Nessun dorma" di Turandot cantata da Luciano Pavarotti.

"All' alba vincerò! Viiiiiiiiiiiiiiinceòòòòòòòòòòòò!"disse andando a tempo in maniera stonata il dottore prima di essere interrotto  dal bussare della porta.
"Proprio ora mentre ho finito il mio lavoro mi devono interrompere!"
"Malnia! Apri subito, mi devi tre mesi d'affitto vecchio maniaco!"disse una voce femminile di una donna sui 50.
"È PRONTO A DARMI QUELLO CHE DEVO AVERE?!"disse una donna con i capelli grigi corti ed un barboncino in mano.
"Signora Dobeay! I miei fondi servono per scopi più nobili che per far ingrassare lei ed il suo botolo!"disse istericamente.
"Come osi vecchio fallito! Una volta eri uno scienziato ora sei un pazzo che fà esperimenti su topi e insetti solo perchè non è riuscito a vincere un premio!"
"Come mi ha chiamato?"disse con tono calmo.
"FALLITO!"urlò lei indicando il corpo ossuto con una mano mentre con l'altra reggeva il cane.
"Ah è così, allora sarà lei la prima ad ammirare il nuovo ordine mondiale"disse mettendosi in testa uno strano casco  e calandosi degli occhialetti ed andando verso una teca con uno scarabeo.
"Ammiri come questo Dynastes Hercules o Scarabeo Erculeo, diventa una creatura superiore"disse premendo un bottone sul casco facendo crescere a livelli enormi l'insetto che spaccò la sua teca e fece spaventare il cane della donna che scappò.
"Allora? Chi è il fallito!?"disse lanciando una risata maniacale e salendo a cavallo del suo mutante"Ed ora andiamo mio primo essere!"e spiccò il volo facendosi notare non poco sopratutto da Spexrta il quale si infilò l'armatura e prese l'elmo dalla camera di Andrea."Ora Anthony Danvers, vengo a prendere il mio premio"
"Che era quello, un extraterreste?"
"Non ne ho idea signora...ma non lascerò che faccia del male a lei, la sua famiglia e alla principessa!"disse mettendosi l'elmo prima di rendersi invisibile e volare contro l'insetto che era troppo veloce.
I due ragazzi erano davanti al museo di Arbor City quando sentirono uno strano ronzio in cielo prima di notare l'enorme insetto che stava atterando verso l'edificio.
"Che diantre è quello?"disse vedendo l'insettone atterato d'avanti ai ragazzi che si girò verso i ragazzi quando Andre si mise a fare da scudo ad Amalia mettendosi come scudo.
"Ehy un pizzaiolo galante! Se tu proteggi lei chi proteggerà te?"disse prima di essere colpito da Spexrta con un pugno che volò via verso un palazzo insetto compreso per poi passare l'elmo ad Andrea che lo mise in testa per trasformarsi.
"Amalia nasconditi!"disse Andrea mentre caricava l'energia.
"Non credo proprio! Spex, hai trovato la mia lama?"domandò lei alla guardia del corpo.
"No signora, ma ho trovato le sue pistole erano volate su un albero ma le ho trovate questa mattina."disse passando le fondine dalle quali la ragazza estrasse delle pistole laser rosa con il manico azzuro e varie decorazioni come cuori.
"Vado a prenderlo!"disse mettendosi un elmo simile a quello di Spexrta però rosa con un cuore al centro con un solo occhio nel mezzo per poi correre verso il dottore e sparare laser fucsia.
Il ragazzo rimase sorpreso dal tutto.
"Secondo te era una principessina indifesa? L'unico motivo per cui 7 l'ha rapita era perchè l'ha sorpresa, forza andiamo ad aiutarla!"disse volando contro il mutante.
"Subito!"disse volando contro il coleottero e sparando vari raggi d'energia"È resistente!"disse lui con una voce più acuta.
"Andatevene immediatamente, voglio solo ciò che merito!"urlò il dottore.
"Ciò che meriti è la prigione pazzoide!"urlò colpendolo con i raggi d'energia.
"Smettila di ronzarmi attorno, nano volante! Danvers la deve pagare!
Anche se quel secchio che ti ritrovi in testa è stuzzicante, lo sfilerò via dal tuo cadavere senza vita..."disse in sella al suo scarabeo.
Intanto Spexrta estrasse una spada dal gomito come fece contro Andrea infilzando negli occhi la creatura facendola precipitare contro il cancello dello zoo cittadino
"Stupida bestia inutile, troverò un rimpiazzo..."disse con un ghigno in volto per poi entrare nel recinto degli elefanti e mutarne uno che divenne il triplo più grosso  con zanne più lunghe che avevano assunto delle diramazioni simili a quelle di un cervo circondato da altre bestie.
"Andiamo al museo mio pachiderma!"disse cavalcando l'animale che iniziò a caricare furiosamente verso la destinazione prima che Andrea volasse verso di lui tentando di fermarlo.
"Fermo Dumbo!"disse aumentando l'energia del volo"Non ti muovi di qui!"urlò lui.
"Sicuro, colpiscilo!"ordinò al pachiderma che alzò la proboscide con l'intento di colpire il giovane centurione fermato dal nettuniano con dei dischi esplosivi che indebolirono l'animale che iniziò ad indietreggiare per poi essere colpito sul muso e far cadere il pazzo recuperato immediatamente.
"Fine dei giochi!"disse il ragazzo colpendo con un raggio d'energia la macchina mutante.
"Non potete farlo! Io sono il più grande genio che il globo abbia mai visto, dovreste essere onorati di respirare il mio stesso ossigeno!"disse prima di essere stordito da un colpo di pistola.
"Ha finito..."disse la ragazza togliendo il casco e rinfoderando le armi.
"Muoviamoci, le autorità locali saranno qui a breve..."disse la guardia del corpo saltando.
"Posso salire?"chiese la ragazza.
"Certo! Tieniti forte!"disse mentre si preparava a volare.
"Non finisce qui ragazzino! Uscirò e poi ti ucciderò e avrò la mia vendetta!"disse maledicendo l'eroe.

PIÙ TARDI A CASA.

La famiglia stava pranzando quando alla TV davano il servizio della lotta contro il folle.
"Quindi...questa roba di combattere contro pazzi, alieni e altre robe la farete ogni giorno?"disse la madre mentre preparava la cena.
"Tranquilla signora, penserò io ad addestre Andrea, non sono un centurione ma sò come lottare!"disse l'essere di cristallo rivolto alla donna.
"Questo non è molto d'aiuto..."disse continuando.
"Tranquilla mà, cosa può esserci di peggio la fuori?"disse il ragazzo ottimista ignorando che un'astronave di origine sconosciuta era atterata nei pressi della foresta.
Dalla nave emerse una strana creatura che era vestito come Andrea ma con un elmo con tre punte che puntavano in alto e una fisionomia enorme.
"Qui Krona, sono arrivato sulla terra, attendete sviluppi nella missione...il bersaglio è sicuramente qui."disse comunicando al suo elmo l'essere.
   
 
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