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Autore: Evola Who    30/06/2017    2 recensioni
Endor, città sugli alberi degli Ewok. Notte.
Luke, Han, Leia, Chewbe, Lando e tutti i ribelli hanno festeggiato la sconfitta dell’impero, la distruzione della seconda morte nera e la morte dell’imperatore. Luke ha convertito Darth Vener al lato chiaro della forza dopo aver saputo di essere suo figlio. Hanno festeggiato la pace insieme. E per Han e Leia è ora di recuperare il tempo perduto...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Principessa Leia Organa
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Leia, Han & Co.'
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Our first night on
Endor
 
 
Endor, città sugli alberi degli Ewok. Notte.

Luke, Han, Leia, Chewbe, Lando e tutti i ribelli hanno festeggiato la sconfitta dell’impero, la distruzione della seconda morte nera e la morte dell’imperatore.

Luke ha convertito Darth Vener al lato chiaro della forza dopo aver saputo di essere suo figlio. Hanno festeggiato la pace insieme ai nuovi allearti, ovvero gli Ewok. Questi, per ringraziare i nostri eroi, hanno costruito delle capanne sugli alberi a grandezza d’uomo.
 
Dopo la festa un Ewok portò Han e Leia insieme alla loro capanna: era di legno, grande come una stanza, al centro si trovava un materasso di foglie, coperto da un lenzuolo verde e la luce proveniva da candele sparse nella stanza.

Quando l’Ewok se andò, Han disse con tono ironico, guardando la capanna: “Beh… carina. Un po’ rustica ma… carina”.

Leia entrò, ed Han la seguì, ma andò a sbattere allo stipite della porta. Era fatta a grandezza d’uomo nella media, ma non per un uomo altro quanto Han.

Leia rise, mentre lui entrò, abbassandosi per non sbattere di nuovo la testa: “Davvero divertente” disse e sbuffò.

“Ti sei fatto male?” chiese lei, continuando a ridere.

Han si massaggiò la fronte, dicendo: “Sì, ma ho dovuto affrontare di peggio”.

Leia sorrise, si alzò in punta di piedi per baciare la fronte di Han. 

Lui la guardò meglio: portava i capelli sciolti, con un’unica treccia sopra la testa che le scendeva sul corpo. Indossava un vestito di bash con le maniche bianche, uno spacco nella gonna che avrebbe potuto lasciare ben poco all’immaginazione e quella scollatura a “V” lunga fino al petto.

Han si rese conto che era la prima volta che vedeva Leia vestita in un modo un po’ più succinto, a differenza dei soliti abiti che indossava ogni giorno.

La guardò negli occhi, dicendo: “Sai, non ti avevo mai vista con i capelli sciolti…”.

Leia lo guardò un po’ sorpresa da quella affermazione.

“Sei bellissima” aggiunse Han, accarezzando la treccia.

Lei abbassò lo sguardo, con le guance arrossate, dicendo: “Grazie…”.

Han sorrise e la baciò castamente sulle labbra, abbracciandola.

Quando si staccò dal bacio, Leia domandò: “Ti va di sederti?” e indicò il materasso.

“Se quel materasso non si romperà sotto il mio peso… allora sì” rispose Han, ironicamente.

Leia rise e si sedettero insieme sul bordo del letto, che stranamente era comodo. Han notò lo spacco della gonna del vestito di Leia, che lasciava le gambe scoperte e ben poco all’immaginazione…

Han voleva baciarla, buttarsi tra le sue braccia, dicendo quanto le fosse mancata, e voleva fare l’amore con lei. Notò che Leia era un po’ tesa, con la testa bassa e le guance arrosate. Han capì che era pensierosa per qualcosa e forse poteva sapere anche per cosa…

Han la chiamò, ma lei alzò la tesa e disse: “Han, posso farti una domanda?”.

Lui rimase un po’ sorpreso e confuso da quella richiesta: “Certo”.

“Quando sei stato congelato nella grafite… che cosa sognavi o pensavi?” lo guardò negli occhi.

Han rimase confuso da quella domanda, ma capì che era incuriosita di sapere se era riuscito a sognare qualcosa in quei sei mesi. Così ci pensò e rispose: “Non lo so. Era un strano sogno, molto confuso… tra deserto, grotte, massi giganti che mi seguivano e una specie di arca che se veniva aperta tutti i passeggeri morivano sciolti…” fece una piccola risata, guardando in basso.

Leia rise, si avvicinò a lui in un modo pericoloso, con un piccolo sorriso e gli occhi scuri che nascondevano uno sguardo pieno di lussuria. Han lo notò, ma cercò di non farci caso, altrimenti si sarebbe buttato su di lei, strappandole quel vestito di dosso, anche se così avrebbe fatto solo la figura di un animale senza sentimenti. Ma quella era Leia, la donna che amava e che gli aveva salvato la vita più volte: si meritava tutto il rispetto possibile.

Così, disse con tono ironico, guardandosi intorno: “Non è strano che gli Ewok ci abbiano concesso una capanna per noi? Insomma… gli altri hanno una capanna singola, noi invece… una insieme. Non è strano?”.

“Veramente… ho chiesto io di avere una capanna per noi” rispose, guardando in basso.

Han rimase più che stupito da quella rivelazione. Aveva chiesto lei una capanna per dormire insieme?

“Ah…” disse, un po’ teso “E come mai?”.

“Perché voglio dormire con te” rispose lei, guardandolo negli occhi e posando una mano sulla guancia di Han “Voglio fare l’amore con te” aggiunse piano, con tono dolce, come un sussurro.

Han rimase paralizzato, non si sarebbe mai aspettato una proposta così aperta da lei. Lo voleva, lo voleva da quando l’aveva conosciuta, ma soprattutto, da quando si era innamorato di lei.

Per la prima volta nella sua vita non sapeva come reagire. Anzi, sapeva come reagire, ma sarebbe sembrato solo un cafone, animale, aggressivo.

Così decise che sarebbe stata lei a fare il primo passo.

“Allora… sono tuo” disse, guardandola negli occhi.

Leia era un po’ sorpresa da quel grande senso di libertà.

Allora si avvicinò a lui, cominciando a dargli un bacio casto sulle labbra, poi intorno al viso, mettendo le sue mani sulle guance di Han, mentre lui le mise le braccia intorno alla sua schiena, abbracciandola completamente.

“Sai che ho pensato?” disse lei, continuando a baciarlo sul viso.

“Che cosa?” chiese Han, un po’ perso dai suoi baci.

“Alla nostra prima notte. Prima di andare su Bespin” lo guadò negli occhi.

Han rimase confuso da quel discorso ma lei continuò: “Ti ricordi quando eravamo sul Falcon, poco prima di partire per Bespin e ci siamo baciati?” guardò in basso con un piccolo sorriso.

Han comico a ricordarsi, dicendo: “Dove ti sei nascosta da me per tutto il giorno? Finché non ti ho sentito durante la notte che eri ancora sveglia per quell’incubo?”.

“Dove non volevo andare su Bespin perché nel mio incubo sarebbe successo qualcosa di orribile e volevo andare da Luke?” aggiunse Leia, ricordandosi quell’episodio.

“Forse avremmo dovuto ascoltare quell’incubo…”.

“Non potevamo saperlo, Han” gli carezzò il viso con la mano.

“Ma poi, ci siamo chiarati dopo quel bacio, dicendo ‘quello che è successo sul Falocn, resterà solo nel Falcon…” aggiunse Han, sorridendo.

“Però, mi hai proposto di dormire insieme a te” disse Leia, guardandolo con aria maliziosa.

“Ma solo dormire insieme per farti sentire meglio dopo quell’incubo” specificò Han, un po’ goffo.

Leia rise per come lo aveva specificato e disse: “Ha funzionato… anche fin troppo…” guardò in basso con aria inespressiva, ma con gli occhi malinconici.

Han lo notò e rimase confuso dall’ultima frase.

“Quando sei stato congelato nella grafite per sei mesi sentivo la mancanza di quel contatto. Il calore del tuo corpo, il tuo abbraccio che mi stringeva, il tuo cuore che batteva mentre ero appoggiato al tuo petto e il tuo respiro caldo…”.

Han si ricordò di quella notte: vederla rilassata e tranquilla mentre dormiva, il suo respiro lento e leggero, la bocca semi aperta e il suo petto che si alzava ed abbassava, come se si sentisse al sicuro.

E lui la abbracciava forte, pensando che avrebbe voluto proteggerla da qualsiasi male possibile. Proprio in quel momento aveva capito che si era follemente innamorato di lei.

“Quando ti hanno congelato nella grafite… per tutti quei sei mei, non ho fatto altro che ricordami dell’episodio e speravo che, un giorno, avrei potuto riviverlo…”.

Aveva gli occhi bassi, che nascondevano un’aria malinconica nel suo viso inespressivo. Han ascoltò tutto con attenzione; in quel momento si sentì terribilmente in colpa, non solo perché Leia aveva sofferto per la sua mancanza, ma anche per quello che era successo nel palazzo di Jabba, dove per salvarlo, non solo sia lei che Luke avevano rischiato la vita, ma che quell’essere schifoso di Jabba l’aveva costretto di indossare quel costume da schiava (che a detta di Leia) lasciava ben poco all’immaginazione. Si rese conto che era colpa sua se era finta in quella situazione.

Han le prese le mani, la guardò negli occhi con aria malinconica, dicendo: “Mi dispiace”.

Leia rimase confusa e domandò: “Per cosa?”. 

“Per tutto. Per tutto quello che hai sofferto per colpa mia” specificò tutto.

Leia capì e, con tono dolce, disse: “Non è colpa tua, Han”.

Lui la guardò con aria sorpresa e ascoltò.

“Non è colpa tua quello che è successo al palazzo di Jabba. Era tutto un piano di Luke e ne siamo usciti vivi. Poi, ho ucciso Jabba con la sua stessa catena con la quale mi teneva imprigionata” fece un sorriso sodisfatto.
Han rimase sorpreso, ormai conosceva il fato forte, determinato e esplosivo di Leia. Ricambiò il sorriso, dicendo: “Allora perché non ti ho conosciuto prima per ucciderlo? Sai quanti problemi mi avresti tolto?” risero entrambi.

“E poi…” continuò Leia, quando smisero di ridere “Non devi sentirti in colpa, perché è normale sentire la tua mancanza. Soprattutto se si tratta di una persona che ami” fece un piccolo sorriso “In fondo, tu non sentiresti la mia mancanza se fossi costretta a dirti addio?”. 

“Mi saresti mancata solo dopo avermi detto ‘addio’” disse Han, con tono sincero.

Leia rimase colpita da quella frase, sorrise e lo baciò. All’inizio fu un bacio casto e tenero, ma quando diventò più appassionato Leia gli sfilò il suo gilet.

Han la fermò, dicendo subito: “Leia, sei sicura di quello che vuoi?”.

Non che Han non volesse fare l’amore con lei, anzi, lo desiderava più di qualsiasi altra cosa, ma aveva paura di rovinare tutto, o peggio, di farle del male.

“Sì, Han. È quello che voglio” rispose sicura, guardandolo negli occhi, come se stesse leggendo la sua anima.

“Ho aspettato e desiderato per sei mei questa notte. In più è un giorno di festa, l’imperatore è morto, l’impero è finto e l’universo è in pace. Voglio festeggiare facendo l’amore con te” fece uno dei sorrisi più belli che aveva.

Lui rimase stupito dalle sue parole, capì quanto lo amasse, così per ricambiarlo la baciò, continuando il bacio appassionato di poco prima. Han cominciò ad accarezzarle la schiena, mentre Leia gli sfilava la maglietta, carezzandogli a sua volta la schiena.

Han la fece sdraiare, prendendo a baciarla sul collo, mentre accarezzava le sue gambe dalla spaccatura del vestito, mentre lei gemeva. Han le tolse il vestito e la guardò: il suo copro era magro, ma aveva tutte le curve formose e perfette nei posti giusti, il seno piccolo e sodo, i capezzoli rosa e dritti e i capelli scuri sparsi dappertutto.

Era stupenda, una visione bellissima, forse troppo bella per essere reale. Solo allora notò lo sguardo di Leia: con gli occhi bassi e le guance arrosante. Capì che si vergognava un po’, così si avvicinò al suo orecchio, dicendo: “Sei bellissima, Leia” lo guardò, sorridendo.

Leia ricambiò il bacio appassionato, accarezzando la sua schiena finché non arrivò ai pantaloni, gli scacciò la cintura e glieli tolse. Fu Han ad imbarazzarsi in quel momento, era consapevole di non avere un corpo perfetto
.
Per lei era più che perfetto: non era molto muscolo, ma aveva un corpo ampio e possente, con spalle large e braccia spesse che la facevano sentire al sicuro quando la abbracciava. Lo trovava veramente molto sexy in quel momento. 

“Sei stupendo, Han” sussurrò lei, carezzandolo di nuovo sul viso, mente gli sfiorava il petto.

Han si perse nei suoi baci, le accarezzò i capelli, intrecciò le gambe su quelle di Leia e si unirono. Mentre lui le baciava il collo fino ad arrivare al petto e carezzava le sue forme. Leia gemeva, sussurrando il suo nome più volte, continuando a fare l’amore con lui.
 
Ore dopo…

Ormai era l’alba, le candele erano tutte consumate e la luce del sole si intravedeva della piccola finestra.
Han e Leia erano esausti, stanchi e spossati, ma felici.

Leia era distrutta e addolorata, ma contenta, non avrebbe mai pensato che il sesso potesse essere così travolgente, divertente e appassionante, ma anche romantico, se fatto con la persona che si ama. Si sentiva al settimo cielo.

Han era stanco, ma si sentiva la persona più felice e tranquilla di tutto l’universo. Era da anni che non faceva l’amore con una persona che amava veramente. Dopo che Jabba era morto e si era congiunto con Leia, finalmente poteva sentirsi sollevato.

Guardò Leia appoggiata sul suo petto, mentre le accarezzava dolcemente la schiena. Lei aprì gli occhi, guardò Han sorridendo e disse, con tono dolce: “Buongiorno, principessa”.

“Buongiorno, canaglia” rispose lei.

Risero e si diedero un bacio sulle labbra, rimanendo abbracciati. Erano sereni, ma Han voleva farle una domanda importante, così, in maniera un po’ imbranata, le chiese: “Allora… come ti è sembrato?”.

“Che cosa?” chiese Leia, ingenuamente, ma capendo a che cosa si riferiva Han.

“Beh… tutto quello che è successo…” disse Han, un po’ impacciato.

“Cioè, il sesso?” domandò senza vergona.

Han capì che lo stava stuzzicando e che si stava divertendo.

“Sì, quello…”.

Leia rise, mentre Han la fulminò con gli occhi.

“Sai? Se ridi ho il dubbio su quello che sia stato per te!” rispose, offeso.

“Dai, Han, pensavo che non ci fosse bisogno di dirtelo” disse Leia, prendendogli la mano con un sorriso dolce: “È stupendo, tu sei stupendo. Non sai da quanto tempo desideravo questa notte con te…”.

Han rimase stupito, ma contendo, la baciò e quando si staccò, le disse con tono profondo: “Anche per me è stato stupendo. Davvero indimenticabile, non immagini quante volte ho desiderato questa notte…” cominciò a baciarla, riprendendo a coccolarsi.

“Allora? Stiamo insieme senza problemi o ci sono altri problemi?” domandò Han, mentre le carezzava i capelli.

“Penso che potremo stare insieme senza nessun tipo di problema, a meno che non sbuchi fuori una tua vecchia ex che ti vuole di nuovo” rispose Leia, ironica.

“Credo che tutte le mie ex mi vogliano morto” rispose Han  

“Allora impedirò certo loro di farlo” risero.

Poi a Leia venne un dubbio, così disse: “Han?”.

“Sì?”.

“Ti ricordi quando mi hai chiesto se amavo Luke? E volevi rinunciare a me per restare con lui?”.

“Sì” rispose Han, ricordandosi la scena.

“Davvero lo avresti fatto?” chiese seriamente.

“Sì” rispose convinto “Non potevo certo obbligati ad amarmi” la guardò negli occhi e continuò “In fondo, se ami veramente qualcuno, a volte la si deve lasciare andare per vederla felice” fece un piccolo sorriso.

Leia rimase ammirata delle sue frasi, ricambiò il sorriso e lo baciò, dicendo: “Ti amo”. 

“Ti amo anche io”.

Si baciarono, ritornando ad abbracciarsi e si addormentarono, sentendosi finalmente in pace.  

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Note:
Ecco una nuova storia su Han e Leia un pò
"piccante" ;)
Devo dire che è stato molto difficile scrivere
questa storia, e forse si può notare
leggendo. Ma io ci volevo provare e 
spero che sia venuto bene e che vi sia
paicuto!
:) 
E questo è l'inizio della mia serie
su Han e Leia ;)
Evola

   
 
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