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Autore: embracemezay    01/07/2017    1 recensioni
Isak nota uno sbalzo d’umore in Even e decide di affrontarlo.
[Evak] [1.1K] Traduzione.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Il permesso dell'autrice
 

 
 
 
Isak capisce subito che Even ha un debole nello sbatterlo contro il muro.  Posso assicurarvi che Isak non sta lamentandosene ma è interessante.
 
Pensa che potrebbe avere qualcosa a che fare col fatto che lui è un po’ più basso rispetto ad Even. Gli viene in mente con molta costernazione.
 
Ma ecco che Isak non può davvero lamentarsene mentre Even lo tiene premuto contro il muro impegnato a baciarlo.
 
Quando sono stesi nel letto, ad Even piace essere più vicino al cuscino rispetto ad Isak. Gli dà l’opportunità di gettare lo sguardo in basso quando guarda Isak. Questo è qualcosa che Isak gli lascia fare dal momento in cui non c’è nessun problema per lui.
 
In tutti i modi, Isak ha ultimamente notato che Even non fa più queste cose. Non sbatte più Isak contro il muro e quando sono sdraiati nel letto, a Even piace sedersi e incrociare le gambe piuttosto.
 
In un primo momento, Isak non ci pensa perché non è neanche certo che questo cambiamento possa essere spiegato. Ma poi, nota che Even è leggermente più giù.
 
“Che succede?”, chiede Isak finalmente mentre sono stesi sul suo letto. Correzione: Isak è sdraiato sul suo stomaco e Even è seduto sul cuscino con le gambe incrociate.
 
“Che succede con cosa?”, chiede Even inarcando un solo sopracciglio.
 
Isak sospira. “Ti stai comportando diversamente.”

“Ti stai inventando tutto,” gli dice Even e ritorna a fare… qualsiasi cosa stia facendo con il pezzo di carta nella sua mano.

“Me ne parleresti se qualcosa andasse storto, vero?” dice Isak per accertarsi.

“Certo,” gli dice Even senza sollevare lo sguardo dalle sue mani.

Gli occhi di Isak raggiungono le mani di Even che piegano il foglio. Oh, pensa. Origami.

“Non ho potuto fare a meno di notare che ti stai comportando diversamente,” riprova Isak e lancia un’occhiata al viso di Even.

Le sue labbra fremono ed i suoi occhi si concentrano ancora di più su quel pezzo di carta che presto sarà qualcosa.

“Non so davvero di cosa tu stia parlando.”

Isak sospira ancora. “Even,” dice e sposta il suo corpo in modo da sedersi con le gambe incrociate allo stesso modo. E poi ha un’idea.

Onestamente è un’idea abbastanza stupida. Probabilmente non dovrebbe farlo.

“Sì?”

“Sono eccitato,” dice Isak.

Oh, quindi adesso vuoi guardarmi, pensa e deve fermarsi dal ruotare gli occhi.

“Ci è voluto poco,” constata Even lentamente ma c’è luccichio affamato nei suoi occhi.

“E non ci sarà nessuno qui per un’altra ora,” gli dice Isak.

“Quindi cos’hai in mente?” chiede Even e lentamente mette giù il pezzo di carta che sembra sia destinato a diventare un uccello.

Isak incontra gli occhi di Even. “Mi sbatteresti contro il muro di nuovo?”

Gli occhi di Even si spalancano. “Cosa?”

“Lo sai, come facevi sempre?”

“Ti piaceva?” chiede Even.

“Non era chiaro?” replica Isak, inarcando il suo sopracciglio sinistro.

Even sospira. “Questo è ciò di cui volevi parlare,” chiarisce.

Isak solleva le spalle. “Beh, sì. E forse scopare prima che i miei compagni di stanza tornino.”

“Sei più alto,” dice Even all’improvviso. Lo riporta indietro.

“Quindi?”

“Quindi, non hai bisogno di essere sollevato contro il muro,” gli dice Even lentamente.

Oh, pensa Isak.

“Seriamente?” gli domanda Isak incredulo. “Sei – sei triste perché sono diventato più alto?”

“Non triste,” lo corregge Even. “Sono solo… beh… se ti sbattessi contro il muro, non saremmo più capaci di baciarci così tanto.”

“Perché sono più alto.”

Even fa spallucce ed evita di guardare Isak.

Isak non è abbastanza sicuro su cosa rispondere. E’ così stupido.

“Ti piaceva essere più alto di me,” realizza Isak e lo condivide con il suo ragazzo. “Era qualcosa che ti eccitava, vero?”

Even fa ancora spallucce ma Isak nota come le sue guance si tingono di rosa.

“Lo vedo,” fa un sorrisetto Isak. “L’uomo dei miei sogni si eccitava segretamente per essere più alto di me.”

“Non era qualcosa di eccitante e basta,” borbotta Even, le sue mani cercano il suo origami in corso. “Mi piaceva e basta. Eri carino.”

“Oh, e non sono carino adesso?” chiede Isak, fingendo di essersi offeso.

“Non così tanto,” gli dice Even, questa volta con un sorrisetto. “Intendo dire, riesco a vedere nelle tue narici adesso e non è così carino.”
 
Isak si lancia contro Even, afferrandolo per le guance premendo un bacio contro le sue labbra. “Vuoi che sia io a sbatterti contro il muro ora?”

Mentre Even non risponde a parole, Isak è sicuro abbia risposto attraverso la stretta rafforzata della sua mano nei suoi capelli.

E questo è ancora qualcosa di cui Isak non può lamentarsi.

 
                                                                                                                           ******
 
Sono seduti nella caffetteria assieme agli altri. “Gli altri” adesso includono non solo Jonad, Mahdi e Magnus ma anche Vilde, Noora, Eva, Sana e Chris.
 
Jonas e Mahdi stanno parlando della festa di fine anno mentre Magnus e Vilde si stanno scambiando alcune imitazioni di gatti penose. Isak non si è mai preoccupato di chiederlo ma è convinto che ci sia qualcosa di esplicito dietro che non è sicuro di voler confermare.

Le altre ragazze stanno parlando entusiasticamente di un film di cui Isak non ha sentito parlare.

Even gli dà un colpo col gomito. “Hai sentito di quella ragazza del primo anno che ha dato un calcio nelle palle ad uno della tua classe?”

Isak si acciglia. “No, perché?”

“Apparentemente ha detto qualcosa che non avrebbe dovuto dire,” Eva si unisce alla conversazione. “Frida gli ha dato un calcio nelle palle ed è andata via come se non fosse successo nulla.”

“Ouch,” Isak sussulta. “Spero lo meritasse.”

“Spero di non fare mai nulla per meritare una tale cosa,” dice Mahdi.

“Anch'io,” concorda Even e si prende la libertà di aggiustare il cappellino di Isak.

“Comunque, avete notato quant'è diventato alto Isak nell'ultimo periodo?” chiede Eva con un sorrisetto. “Issy è un ragazzo alto adesso.”

Gli altri ridono mentre il viso di Isak diventa rosso come un semaforo.

“Stai zitta, Eva,” borbotta.

“L'hai notato, Even?” chiede, inclinando la testa. I suoi capelli rossi cadono oltre le sue sue spalle.

Even ride sotto i baffi. “Credimi, l'ho notato.”

Isak scuote la testa lentamente. “Stai zitto.”

E concludono il discorso così.

Nonostante tutto, Isak è abbastanza felice di essere più alto. Non deve sollevare lo sguardo per guardare gli altri, e non si sente più il ragazzo piccolino della classe.

Mentre è segretamente contento di ciò, sa che Even non lo è più.

“Devi smetterla di continuare a crescere,” sussurra Even nel suo orecchio quando gli altri tornano alla conversazione precedente.

“Forse tu dovresti cominciare a crescere,” replica Isak prima di lasciare un bacio sulla sua guancia. “Devi restare al passo."*
 
Durante le settimane successive Isak vede Even mangiare più broccoli di prima.







*devi restare al passo = you gotta catch up (frase dalla quale prende spunto il titolo di questa one-shot)
 
  
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