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Autore: Bleach Girl    12/06/2009    3 recensioni
Due ragazzi, una dichiarazione e una torta di mele. Riuscirà il giovane Ewan in questa missione, che a prima vista pare impossibile, superando tutte le insidie che un frutto rosso può provocare?
Una commedia scolastica, fresca e senza pretese. Ovviamente yaoi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come mangiare una buona mela

C
ome mangiare una buona mela


Non è che Ewan Hawthor non amasse i dolci, anzi.

Fin da piccolo, aveva sempre avuto la passione per tutto ciò che fosse zuccheroso, perdendosi nei negozi di caramelle rapito da quei piccoli involti colorati e luccicanti, o passando ore con il naso incollato alla vetrina delle pasticcerie.

Quando poi era giù di morale, nulla lo faceva sentire meglio che impastare e creare, la terrina di cioccolato in una mano e quella con la crema pasticcera nell'altra, uno sbaffo di farina perennemente sul naso.

Eppure, non riusciva a spiegarsi come mai quella piccola, graziosa torta di mele lo facesse sentire così male.

[ - San Valentino? E allora? -
- E' una festa, Ewan -
- Si, questo lo sapevo -
- Quindi? -
- Quindi cosa, Eric? -
- Quindi cos'hai intenzione di fare con... -
- Non dirlo! -
- ...Harvey Crown?! -
- Non potevi resistere, eh? -
- No. Allora, cosa farai? -
Scosse la testa.
- Nulla -
- Oh, andiamo Ewan! E' il momento perfetto per dichiararti! -
- Non sperarci nemmeno -
- Ma perchè, dai? -
- Perchè no. E' ridicolo, e scoppierà a ridermi in faccia -
Sbuffò.
- Sei un grandissimo idiota. Chi te l'ha detto? -
- Il numero di ragazze con le quali esce -
- E quante sono quelle con le quali ha avuto una storia seria? Eh? -
 Silenzio.
- Appunto, vedi che ho sempre ragione? -
Ridacchiò.
- Tranne quando parli -
- Potresti preparagli dei cioccolatini! -
- No, non penso che riuscirò a-... -
- Oppure ripiegare su dei biscotti fatti in casa, credo -
- Ehi, ma mi ascolti?! Ho detto che-... -
- Ci sono!  Una piccola torta, di quelle che ti riescono una meraviglia! -
- Ho detto di-... -
- Allora perfetto! Vai e mettiti al lavoro! E non scordarti che devi scrivere anche un biglietto! - ]

Si passò la mano infarinata nei capelli, prima di entrare nella doccia e attivare il getto d'acqua.
- Che stupidaggine -
La sera precedente era rimasto alzato fino a tardi per cercare una torta che fosse adatta alla situazione e credeva di non aver mai penato così tanto per scegliere un dolce.

Cioccolato o crema? Frutta o crostata? Crema di cacao o crema chantilly? Decorazioni? Scritte con la glassa? Fiorellini di zucchero?
Ma perchè non esisteva una torta "Quando a San Valentino volete dichiararvi a un ragazzo che probabilmente ve la tirerà dietro" ?

Eppure, proprio mentre stava per buttare all'aria i ricettari e mandare tutto a quel paese rassegnandosi a passare un'altro San Valentino guardando malinconico le ragazze riempire Harvey di cioccolata, lo sguardo gli cadde sulla fruttiera posata poco distante.
Era piena di mele.

E, non si ricordava neppure come, poco dopo si trovava di fronte ad una calda e profumata torta di mele.
Dorata e fumante, avrebbe messo l'acquolina in bocca a tutti; a tutti, tranne che a lui, che in quel momento la guardava come se dovesse saltargli al collo e aggredirlo.


La scuola, quella mattina, aveva un che di esageratamente romantico.
L'odore di zucchero si sentiva dal giardino principale, e le ragazze erano eleganti come non mai nelle loro classiche divise di sempre.
Ewan si appoggiò al muro, imponendosi di calmarsi.
Gettò uno sguardo alla cartella che teneva in mano, e al pensiero di quella soffice e cremosa fetta di torta che vi riposava, si sentì se possibile ancora peggio.

- Che stupidaggine. -

L'avrebbe mangiata per merenda, certo. Far sparire le prove. Cosa gli stava passando per la testa di dichiararsi a Harvey Crown?
Il solo pensiero di riuscire a trovarlo senza amici al seguito era già improbabile.
Che accettasse quella torta dalle sue mani, impossibile.

Un fulmine rosso gli saltò al collo, e per poco non lo fece sbilanciare
- Ewan! Cos'hai già di prima mattina, per essere così giù? Che c'è, hai le tue cose? -
- Eric! - protestò il giovane, tirandosi nervosamente indietro i capelli biondi - lo sai benissimo perchè sono così! -
- Oh, già! Oggi è il grande giorno! -
- Non chiamarlo così! -
- Ok, allora il grande giorno della tua disfatta! -
- Tante grazie per l'incoraggiamento! -
- Chi è che dovrebbe incoraggiarti? - si intromise una giovane ragazza, sopraggiunta da dietro.

- Becca! Sei arrivata appena in tempo per vedere il nostro Ewan che si rovina con le sue stesse mani! -
Rebecca Rosewood alzò un sopracciglio, e li guardò con aria indagatoria.
- Stai zitto Eric! Non è nulla, Becca, lui adora straparlare di prima mattin-... -
- Ewan ha deciso di dichiararsi ad...indovina chi! - esclamò Eric, spuntandogli da dietro la spalla
- Eh? Chi? - chiese la ragazza incuriosita, spostandosi una ciocca viola brillante dietro all'orecchio.
- Nulla, non è davvero ness-... -
- Har-ve-y Cro-wn - sillabò Eric, sporgendosi in avanti e circondando le spalle dell'amico con un braccio.
La ragazza sgranò gli occhi.
- Oddio! Hai deciso di...insomma...ad Harvey Crown! Oh, Ewan! Non puoi immaginare quanto questa notizia mi renda felice! Coraggio, vai e colpisci! Faccio il tifo per te! - aggiunse, saltandogli al collo.

- E-ehi! - protestò il biondino, cercando di rimanere in equilibrio e di bilanciare con il suo esile corpo il peso dei due amici.
Indietreggiò, urtò il muro e mise il piede su un sasso. Barcollò su sè stesso per un'istante e poi crollarono tutti e tre a terra
- Ahia, che botta! - mormorò, cercando di rialzarsi
- Sei ubriaco forse? - rise Eric, spostando le gambe da sopra Rebecca che cercava di riettersi in piedi - guarda che non ti ha ancora rifiutato, è inutile che affoghi i tuoi dispaceri nell'alcool! -


La pausa pranzo non era mai stata così crudelmente veloce ad arrivare, pensava  Ewan mentre attraversava il giardino come se dovesse andare alla forca.
Eccolo lì, sotto un albero a mangiare, miracolosamente solo.
- O adesso o mai più - pensò, sentendo il cuore accellerare vertiginosamente.
- E-ehm...c-ciao Harvey! - balbettò, stringendo il soffice involto fra le mani, che teneva nascoste dietro la schiena.
Un paio di occhi color pioggia si alzarono stupiti per osservarlo, e un sorriso gentile si distese sulle labbra sottili e rosse del ragazzo
- Oh, ciao Ewan -

Il biondo stava per replicare, quando una cosa fra le mani del ragazzo più grande lo fece interrompere
- Ehm...cosa stavi mangiando di buono? - chiese interrogativo
Lui lo guardò per un secondo, prima di sbuffare un sorriso
- Oh, ti riferisci a questa? - disse, alzando la mano per mostrargli una mela verde, mordicchiata svogliatamente - è una mela. E lì - aggiunse, indicando il proprio cestino -  c'è un'insalata di mele, della macedonia di mele e delle fette di mela -
- Oh. Come mai così tante mele? - si informò cauto Ewan.

Harvey sospirò, e giocherellò con una ciocca nera che gli cadeva sugli occhi.
- Vedi, ieri è venuto a trovarmi mio nonno, che abita in campagna, e ci ha portato delle mele. Centinaia di mele, oserei dire.
E siccome a mia madre non piacciono, io e mio padre dobbiamo finirle tutte prima che vadano a male. Quindi mangio mele sempre e dovunque, a pranzo, a colazione e durante gli spuntini -
Fece una pausa e storse il naso
- Non ne posso più delle mele - concluse

Il pacchetto ormai era stropicciato dai lati, e di sicuro anche la fetta al suo interno doveva essersi spiaccicata un po'.
Ruotò su se stessa nel vuoto, per poi tornare alla posizione di prima, mentre due occhi tristi la osservavano dall'altra parte del braccio appoggiato sulla balconata.

- Non ne posso più delle mele -

- E' inutile - mormorò Ewan, rivolto a nessuno in particolare.
Il terrazzo era vuoto, erano tutti ritornati nelle classi.
Ormai, quella torta la poteva anche buttare. E con essa, la sua speranza di un buon San Valentino.
- Forse  è stato meglio così - bisbigliò, prima di lasciare la presa

- Non ne posso più delle mele -

Con una voglia di piangere crescente, seguì  l'involto cadere nel vuoto, proprio mentre...
- Harvey! ATTENTO! - gridò allarmato.
Troppo tardi.
Harvey Crown, in ritardo per la sua lezione di matematica, fu colpito da un misterioso e profumato fagotto volante.

Scese le scale tre a tre, incespicò, cadde e si rialzò, riprendendo a rotololare giù
- Non è possibile! - pensava disperato. Perchè non gliene andava una giusta?
Già vedeva i titoli del giornale " Tragedia di San Valentino - ragazzo ucciso da torta di mele killer"
Superò l'atrio correndo e si fiondò nel cortile sul retro
- Harvey! - urlò, sperando di vederlo in piedi
Ma non c'era.
- Harvey? - ripetè perplesso, guardandosi attorno

- Era tua la torta, Ewan? - chiese indagatoria una voce dietro di lui
Sobbalzò, si voltò ed esclamò rasserenato
- Harvey! I-io...cioè, scusa, m-mi dispiace ma non ti avevo visto! S-sono davvero mortificato, ti giuro che non vole-... -
- Era davvero buona! - lo interruppe l'altro, sorridendo inaspettatamente.
Ewan spalancò gli occhi perplesso.

- Oh, scusa, non avrei dovuto mangiarla? - si preoccupò il moro - è che sopra il biglietto c'era scritto il mio nome, quindi ho pensato che... -
- Oh, no, no! Cioè, si, l'avevo fatta per te... in teoria, ma... - si sistemò timido una ciocca bionda dietro all'orecchio e riprese - ma poi tu mi hai detto che non sopportavi più le mele, e così io...-
Una risata sincera lo interruppe
- Si, ma non quelle cotte! Oh, ci eri rimasto male? Scusami Ewan - aggiunse, passandogli scherzoso una mano fra i capelli.
Il cuore di Ewan saltò un battito.

- S-scusami...sarà stata tutta ammaccata... - farfugliò
- Era la torta di mele più buona che io avessi mai mangiato - asserì sincero Harvey

Il biondo si morse il labbro, sentendosi arrossire
- Dici sul serio? -
- Sono serissimo - rispose il moro. - E a proposito - continuò, allacciandogli la vita con le braccia.
- S-si? -  ebbe il tempo di farfugliare Ewan, prima che un leggero bacio lo cogliesse di sfuggita
- Buon San Valentino - gli sussurrò Harvey

Quel giorno, durante tutta la lezione di inglese, Ewan guardò un punto imprecisato fuori dalla finestra, sorridendo ogni volta che si mordicchiava il labbro inferiore.
Le labbra di Harvey, pensò, sapevano di mela.


Fine



***
E' una commedia scolastica fresca, senza troppe pretese e senza la mia adorata lemon. E' semplicemente la storia di un San Valentino un po' fuori dal comune, ma che in fondo è romantica un po' come tutte. Spero vi siate divertiti a leggerla, come io mi sono divertita a scriverla.

Ringrazio innanzitutto Koge-Donbo per la meravigliosa storia di Pita Ten.
Ringrazio Ewan e Harvey, e gli auguro di passare un sereno San Valentino. Ma forse lo stanno già facendo.
Ringrazio (?) il mio vicino che ha dato una festa scascia, che mi ha impedito di dormire e quindi mi ha fatto finire seduta al computer a scrivere questa storia.

E ringrazio voi, che avete letto fin qui; i pomodori sono a destra, e le uova a sinistra. Ma spero vi sia piaciuta.
Bleach Girl

  
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