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Autore: Haiwan    01/07/2017    2 recensioni
« Non sono un eroe. Non sono come te e Chat, vedo come la gente mi guarda. Hanno paura di me »
« Ma cosa dici? Tu sei un eroe, anzi, un supereroe! E sei esattamente come me e Chat Noir e anche di più »
« Lady ha ragione, anche se in fatto di bellezza nessuno può battermi »
« CHAT!! »
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Spero vi piaccia :3
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Coincidenze?
 

« Buongiorno, parigini! Ed ecco le notizie del giorno: questa notte alcuni testimoni hanno affermato di esser stati aggrediti da una misteriosa creatura, sentiamo alcune testimonianze »
« Oh, ma certo! Era una bestia enorme! Sarà stata alta due metri, se non di più! »
« Aveva degli artigli spaventosi, ma la cosa peggiore era la bocca! Con quei denti orribili.. uh! Ho ancora i brividi! »
« Sembrava avere una forma umana.. ma allo stesso tempo animalesca.. e aveva la pelliccia, ne sono sicura »

"Sarà un altro akumizzato..?"
« Marinette! Sbrigati o farai tardi di nuovo! »
« Sì mamma! Ho quasi finito! »

Scuola Françoise Dupont
« Marinette! Che è successo oggi? Sei arrivata in tempo! » Esclamò Alya sorpresa, dandomi una pacca amichevole sulla schiena.
« Hehe, hai visto? Persino io, Marinette Dupain-Cheng sono in grado di arrivare per tempo a scuola! Ma piuttosto, non vedo Adrien.. »
« Quando sono arrivata non c'era, e nemmeno Nino l'ha visto, ma non preoccuparti, sono certa che arriverà »

"Se non fosse stato per Plagg sarei già a scuola! Maledetto il suo stomaco e maledetto Camembert!"
Non so cosa successe quella mattina, chiamatelo 'Fato' o 'Destino' fatto sta che mentre mi preparavo per la scuola improvvisamente mi lanciai di peso sul divano e senza accorgermene mi sedetti proprio sopra una scatola di Camembert, aperta tra l'altro, e mi imbrattai i pantaloni di quel puzzolente formaggio.
Naturalmente poi persi ancora tempo nel levarmi gli indumenti e cercarne altri puliti, e così uscii di casa più tardi del solito.
Durante il viaggio guardai fuori dal finestrino e dato che quel giorno il 'Gorilla' prese la macchina e non la Limousine. Non aveva i vetri oscurati perciò le persone da fuori potevano vedere all'interno del veicolo.
Prese la solita strada, ma qualcosa attirò la mia attenzione, qualcosa di davvero insolito per me.
Vidi una ragazza sopra a uno skateboard andare a una velocità davvero elevata, quasi come un'auto. La sua espressione era sicura e decisa, sapeva quello che stava facendo. Improvvisamente il suo sguardo si spostò nella mia direzione, probabilmente si era accorta che la stavo fissando, e i nostri occhi s'incrociarono. La sua espressione mi sorprese, perché non era da "Che hai da guardare?" ma era piuttosto sorpresa e.. incantata? Probabilmente mi conosceva, visto che sono su quasi tutte le riviste di Parigi, perciò la sua reazione non era una novità per me.
Feci un sorriso e la salutai con la mano, lei fece lo stesso ma quello che successe dopo mi spiazzò sul posto.
In pratica lei per tutto quel tempo non aveva guardato dove andava e andò dritta a sbattere contro un cartellone e di conseguenza si fece un volo per terra.

Quel giorno avevo deciso di farmi un giro sullo skateboard per rendere più divertente il mio giro da turista nella meravigliosa Parigi.
Andai in centro e feci lo slalom tra le persone, sempre stando attenta a non urtarle o a passarci troppo vicino. Poi svoltai a destra e la strada era completamente deserta, così aumentai la velocità e spinsi sempre di più con il piede.
Era una sensazione meravigliosa: il vento tra i capelli, la sensazione di pericolo, l'adrenalina che mi scorreva nelle vene.. era meraviglioso!
Però in quel momento fu interrotto da una strana sensazione, come... se qualcuno mi stesse osservando; mi guardai in giro, ma non vidi nessuno su quella strada, poi improvvisamente un rumore alla mia sinistra attirò la mia attenzione e vidi un'imponente macchina grigio scuro che stava accelerando.
Ma non fu tanto l'auto in sé a turbarmi, quanto la persona all'interno.
Un ragazzo, sui sedici anni, aveva i capelli di un colore paragonabile ai campi di grano, e gli occhi verde chiaro.. quegli occhi.. .
"È.. è lui..? Oh cazzo sì è lui! Ommioddio! E adesso che faccio?! Co-cosa.. mi sta salutando?! P-perché mi saluta?? Argh, riprenditi e saluta anche tu!"
Le mie labbra formarono un timido sorriso e ricambiai il saluto, ma qualcosa interruppe bruscamente quel momento.
Mi accorsi solo all'ultimo momento di quel cartellone rigido, non ebbi il tempo di svoltare o fare qualsiasi cosa e accadde l'inevitabile: mi scontrai contro quell'oggetto.
Data l'elevata velocità presi una bella botta e scivolai per colpa delle ruote della tavola e caddi all'indietro. Fortunatamente riuscii a girarmi sul fianco, in modo da non battere la testa al suolo, ma il mio gomito subì tutto il peso del mio corpo e attutì la caduta, sentii un male atroce in quel punto. 
« Ooooii... i-il goooomitooo! Uff! Mi sono slogata qualcosa.. » Mormorai dolorante mentre mi sdraiavo sulla schiena. Avevo il sole in faccia e così non vidi che qualcuno si era avvicinato a me.
« Hey? Tu vas bien? Tu m'entends? » Disse una voce, era un maschio, probabilmente giovane.
« ....eh? Cosa? » Chiesi, cercando di guardare l'interlocutore, riuscii a vedere solo una sagoma ma quando questa si accucciò accanto a me e la sua testa coprì il sole riuscì a scorgere due iridi verdi che mi osservavano senza alcuna espressione di scherno o irrisoria, ma piuttosto si leggeva una grande preoccupazione.
Il mio cuore perse un battito.
Era lo stesso ragazzo che era nell'auto.
« Ça va? » Ripeté lui. Nel frattempo il mio cervello era esploso e dovevo rimettere a posto i pezzi, ma purtroppo quello che uscì dalla mia bocca era completamente diverso da quello che avevo pensato.
« Oh, sì! Cioè yes! Cioè no, ja! Da! Oh, dannazione! Oui! Oui! Je vais bien » Dissi balbettando, e come se non bastasse feci una confusione immensa con le lingue.
Il biondino mi guardò un po' confuso ma non ci fece troppo caso (almeno così ho sperato) e mi aiutò ad rialzarmi.
« Merci » Dissi mentre passavo le mani sui vestiti per mandare via la polvere.
« Sei sicura di stare bene? Hai fatto un bel volo.. » Mi chiese lui, nel frattempo io raccolsi tutta la mia buona volontà per ricordarmi le cose da dire in francese e di non fare ulteriori figuracce.
« Sì sì! Sono sicurissima, piuttosto.. non era il caso che fermassi la macchina per me.. » Mormorai distogliendo lo sguardo.
« Era il minimo, dopotutto è anche colpa mia se sei andata a sbattere » Disse passandosi una mano tra i capelli, era sia imbarazzato che dispiaciuto.
Gli sorrisi e rimanemmo a guardarci per una manciata di secondi. Ce l'avevo lì, davanti a me.. Adrien Agreste.. non potevo crederci. Il mio cuore batteva all'impazzata.
Quel momento fu interrotto abbastanza bruscamente a causa del suo autista che suonò il clacson.
« Oh, adesso devo proprio andare.. ci vediamo allora, e stai attenta » Disse lui avviandosi verso l'auto.
« Direi che questo è un giorno da ricordare.. » Sussurrai mentre raccoglievo il mio skate.

« CHE COSA HAI FATTO?! » Urlò il Kwami dal pelo argenteo.
« Eddai, Wolfie! Non ho fatto niente di male! E poi è stato assolutamente casuale! » Esclamai con le mani avanti, cercando di giustificarmi.
« E menomale che ti avevo detto di non attirare l'attenzione! Ma cosa devo fare con te? » Sospirò esasperato.
Quando tornai a casa raccontai quello che era successo allo spiritello dato che aveva notato che avevo il braccio dolorante, peccato che non aveva preso bene la notizia del mio incontro con il modello francese.
« Senti, non è successo nulla, va bene? Sono caduta e lui mi ha aiutata. Tutto qui. Anzi, è stato anche molto gentile.. » Dissi per provare a convincerlo, ma niente da fare.
« Te ne prego, non fidarti troppo di lui.. oggi sei uscita senza di me ma d'ora in poi sarò la tua ombra, intesi? » Domandò con tono severo.
« E sai cosa vuol dire questo? » Chiesi alzando un sopracciglio.
« Sì, lo so. Ma non ho scelta » Rispose molto seccato.
« Allora ti prendo il collare e il guinzaglio, mio caro cagnolino » Decretai, sottolineando l'ultima parola, inutile dire che mi guadagnai un'occhiataccia da parte del Kwami.
Vedete, lui non era un Kwami come gli altri, ovvero tenero e piccolo e capace di volare, come avrebbe dovuto essere, no.. lui era un animale vero e proprio, dimensioni comprese.
Infatti era un bellissimo lupo dal manto grigio con sfumature argentee su tutto il corpo, e gli occhi erano di un giallo acceso, meravigliosi.
Il suo vero nome era Ronn ma io lo chiamavo Wolfie, sia per proteggere la sua identità e sia perché mi piaceva di più chiamarlo così. Ormai era il suo soprannome.
« Che cosa umiliante.. » Mormorò mentre gli mettevo un collare di cuoio marrone scuro con la targhetta identificativa.
« Be', parole tue: "Non dobbiamo attirare l'attenzione". Pensi che passeremo inosservati se ti lasciassi libero e senza collare? » Domandai, anche se era retorica.
« No, ovviamente no.. ma è comunque seccante, prova tu ad avere una cosa che ti stringe il collo tutto il giorno » Ringhiò il lupo. Non potevo dargli torto, ma era l'unico modo per risultare 'normale'. Anche a Milano facemmo la stessa cosa e quando mi chiedevano la sua razza ogni volta rispondevo una cosa diversa. Certe volte dicevo che era un Cane Lupo Cecoslovacco, altre che era un Cane Lupo di Saarloos, altre che era un incrocio con un Pastore Tedesco, insomma a momenti non sapevo più cosa inventarmi. 
« Stai tranquillo, Wolfie.. ritornerai come prima, ne sono sicura » Dissi dolcemente mentre gli accarezzavo la testa.
« Già, mi auguro che questa missione abbia successo.. e ricordati di levarmi il collare prima di trasformarti, o il tuo- »
« O il mio Miraculous potrebbe danneggiarsi » Finii la frase al posto suo, ormai sapevo a memoria le sue raccomandazioni. « Lo so, non sono così distratta, su.. »
La nostra conversazione fu interrotta da un brusco movimento di Wolfie, infatti si voltò di scatto verso la finestra con le orecchie ben dritte e tese in avanti.
« È risalito in superficie, è tornato all'attacco » Disse serio. Immediatamente gli sfilai il collare e lo gettai sul comodino con noncuranza.
Era arrivato finalmente il momento di un po' d'azione.
« Wolfie, trasformami! »


Tana di Haiwan


Bonjour! :3
Eeeed eccoci qua, è stato rivelato il nuovo Kwami: Ronn, o Wolfie, come preferite. A me piacciono entrambi x3.
Come mai la sua forma è diversa dagli altri Kwami? Che potere potrà mai avere? E perché prova astio verso Adrien? La ragazza prova qualcosa per lui?
Uhm, ok forse dovrei smetterla xD
Ovviamente ringrazio
 GeneraleKesserling, cosa farei senza di te, mio buon amico? :'(
E ringrazio anche chi ha recensito e chi ha messo la storia tra le preferite e seguite. Vi adoro ♥

Un abbraccio e alla prossima! Godetevi l'estate! :D

 
Perdonatemi per possibili errori grammaticali
   
 
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