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Autore: Nikki Potter    13/06/2009    6 recensioni
Ancora nessuno sa come sei morto, mi piace credere che hai combattuto da eroe, fino all’ultimo, che ti eri reso conto del male che avevi fatto, dell’errore commesso.
Mi piace credere questo perché, anche se non l'ho mai ammesso con nessuno, ti ho sempre voluto bene.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sirius-Il mio fratellino
Il mio fratellino

Mi sveglio di soprassalto. Sono sudato fradicio e il cuore batte all’impazzata. Di nuovo dopo tutto questo tempo ti ho sognato. Ho sognato te, il tuo viso, il tuo sorriso…
Ancora non ci credo che te ne sei andato, che mi hai lasciato qui da solo…qui con i sensi di colpa, perché io se solo avessi voluto avrei potuto salvarti…e invece sono rimasto qui, fermo, a vederti sprofondare, a vederti rovinare la vita con le tue stesse mani fino a quando non è stata interrotta. Ancora nessuno sa come sei morto, mi piace credere che hai combattuto da eroe, fino all’ultimo, che ti eri reso conto del male che avevi fatto, dell’errore commesso.
Mi piace credere questo perché, anche se non l'ho mai ammesso con nessuno, ti ho sempre voluto bene. Sei sempre rimasto il mio piccolo fratellino Reg, che quando cadeva si sbucciava il ginocchio e si metteva a piangere urlando il mio nome in attesa di essere consolato e curato da me. Il mio fratellino a cui leggevo e raccontavo tante storie inventate e avventurose per farlo addormentare o divertire.
Mi strofino gli occhi lucidi con la manica del pigiama, sono anni ormai che non piango, da quando è morto James. Tu, come Remus, mi avresti detto che non fa bene tenere tutto dentro, che è meglio sfogarsi con qualcuno. Ma l’unico con cui volevo e voglio sfogarmi sei tu. Ma tu non ci sei più. Te ne sei andato per sempre, in un posto dove io non posso ancora raggiungerti.
Sospiro, mi alzò e vado in bagno a darmi una rinfrescata. Mi lavo il viso con dell’acqua fresca e poi mi guardo allo specchio.
È incredibile la nostra somiglianza, tutti facevano fatica a distinguerci, più che altro si basavano sui capelli, i miei leggermente più lunghi e disordinati dei tuoi e sul fatto che io ero più alto. Avevamo gli stessi lineamenti del viso, gli stessi occhi grigi, la stessa espressione carismatica, la stessa testardaggine…
Distolgo lo sguardo dal mio riflesso e scendo le scale verso la cucina. Ma all’improvviso mi blocco. Quasi automaticamente mi dirigo verso l’arazzo dei Black e il mio sguardo fissa il tuo viso sorridente con sotto la targhetta:
Regulus Arcturus Black
1961-1979
Senza nemmeno essermene accorto, ho allungato la mano per toccare quelle parole segnate nel mio cuore e per sfiorare l’immagine del tuo viso. Sembri così felice…sento una fitta al petto e i miei occhi tornano lucidi.
“Regulus…” sussurro con voce incrinata.
Senza nemmeno rendermene conto, una lacrima scende a rigarmi il volto. Una lacrima che esprime tutto il mio dolore.
Un giorno ci rincontreremo, questa è una promessa fratellino.



Questa è la seconda fic che scrivo su Regulus e Sirius. Mi lasciate un commentino per sapere se vi è piaciuta??
Nikki Potter
  
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