GENERAZIONE
La tempesta che squassa il mio corpo
Nella mente è coltre di neve:
Un fulmine, che cada sul cuore,
Subito muta in ghiaccio bollente.
Il cielo esplode di stelle. Rinascono
Nuove, bagnate di linfa vitale
Da secoli e secoli; l'uomo, creatura
Tremenda, mai si abbandona.
E di ciò l'animo è grato
Compiacendosi dell'infetta follia
Nata da Onore, non da chi generò.
Da quando vivemmo di stenti
Avventurandoci, reciproci, sull'altro,
Ogni piacere è un matrimonio tra morti.