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Autore: Kiyu    02/07/2017    1 recensioni
Seguito di "Solo un sogno"
Tratto dal testo: - Perché?- si chiese mentre con una mano raggiungeva la sveglia spegnendola, per poi sollevarsi e restare seduto sul letto mentre con le mani sfregava il viso.
“Perché mi tormenti ancora?”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Solo un sogno … che si avvera
 
 
“Mi mancherai” e vide il moro abbracciarlo per poi riappropriarsi delle sue labbra.

“Naruto” pronunciò il moro dopo essersi distaccato affannato.

Il biondo si risvegliò di colpo tutto sudato, mentre percepiva il suono della sveglia espandersi nella stanza.

- Perché?- si chiese mentre con una mano raggiungeva la sveglia spegnendola, per poi sollevarsi e restare seduto sul letto mentre con le mani sfregava il viso.

“Perché mi tormenti ancora?” sussurrò alla stanza vuota sapendo che infondo nessuno poteva sentirlo. Era ormai una settimana esatta, da quando quel sogno era riemerso dalla sua memoria e lo tormentava non riuscendo a spiegarsi il perché.

Erano passati ormai dodici anni dall’ultima volta che aveva visto Sasuke e dieci anni dall’ultima volta che si erano sentiti.

Era cresciuto, non era più un ragazzino, aveva un lavoro adesso, una casa cui pensare. Le relazioni ne aveva avute, ma non erano mai andate a buon fine, quindi viveva da solo rispetto ai suoi amici che ormai si erano sposati tutti.

Si sollevò dal giaciglio e si avviò nel bagno e dopo una doccia ritornò nella sua stanza per prepararsi, per poi dirigersi verso l’asilo.

 
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“ Naruto-sensei” sentì pronunciare dalla vocina di una sua alunna.

“Cosa c’è Mikan-chan?” gli sorrise Naruto abbassandosi mentre la bambina gli indicava l’ingesso.

“C’è un signore che la cerca” gli rispose la bambina per poi allontanarsi e avviarsi allo scivolo nel giardino in cui la classe stava facendo ricreazione.

Naruto la guardò andare via, prima di dirigersi verso la collega li accanto “Haru devo allontanarmi un attimo, per favore controlla tu i bambini” gli chiese e all’accenno affermativo si allontanò.

Raggiunto l’ingresso, trovò un signore con un completo che attendeva, era di spalle e non comprese chi fosse.

“Salve, come posso aiutarla?” domandò il biondo avvicinandosi e quando l’uomo si voltò, per un attimo Naruto sentì il proprio respiro bloccarsi.

“Ciao Naruto” lo salutò l’uomo.

 Capelli moro un po’ più lunghi di come se li ricordava Naruto, occhi pece che non erano cambiati, solo la presenza delle occhiaie al di sotto di essi, mostravano gli anni passati e un sorriso sereno sul viso che per lui era la cosa più meravigliosa.

“Sasuke …” sussurrò rimanendo bloccato con la bocca spalancata.

“Sì, Naruto sono io” confermò il moro “E’ da tanto che non ci vediamo” continuò guardandolo attentamente i capelli dell’altro un po’ più corti di come li portava un tempo, gli occhi sempre di quel turchese che lo guardavano sorpreso e labbra che mostravano un sorriso malinconico.

“Sì, hai ragione” affermò il biondo.

“Naruto-sensei!” un bambino gli andò incontro prendendolo per il grembiule “L’intervallo è finto” annunciò prima tirarlo verso la classe.

“Aspetta Yuri-kun, arrivo subito” gli accarezzò i capelli biondi per poi rivolgersi verso il moro “Devo andare adesso” dichiarò prendendo la mano del bambino.

“Ti aspetto dopo il lavoro al fiume” proferì salutandolo e andando via.

Dopo averlo salutato, Naruto rientrò nella classe con i propri pensieri tormentati dall’incontro con il moro. Tante domande lo invasero e sapeva che solo Sasuke poteva dare delle risposte.

 
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Finite le ore di lavoro, Naruto si ritrovò a percorrere la strada per raggiungere il fiume con un’ansia e un batticuore che non provava da anni.

Arrivato, notò subito il moro, era disteso nell’erba e si ritrovò a pensare che gli anni sembrassero non essere passati, di ritrovarsi lì come ragazzo del liceo mentre raggiungeva il moro su quella riva.

Si avvicinò e Sasuke si accorse subito del suo arrivo.

“Ciao Sensei” dichiarò divertito verso l’altro.

“Smettila di prendermi in giro sembri un pinguino vestito così” lo rimbeccò infastidito sedendosi.

E si ritrovarono lì seduti a raccontarsi tutti gli anni passati in poco tempo, come se la distanza non avesse messo nessuna barriera fra loro. Sasuke aveva raggiungendo la vetta della sua carriera nell’azienda in cui lavorava, diventando il capo, era lo scapolo d’oro dell’azienda a detta delle college ed era tornato per riposare dalla vita caotica della città.

Era sera quando il silenzio ricadde fra loro mentre fissavano il fiume fin quando il biondo non iniziò a ridacchiare mormorando un “Ora capisco”.

“Cosa?” domandò il moro incuriosito.

“Non prendermi in giro, ma è da una settimana che ti sto sognando” pronunciò arrossendo un attimo dopo comprendendo ciò che aveva pronunciato.

“Voglio dire un ricordo di noi l’ultima volta qui su questa riva" specificò.

“Sì, mi ricordo” pronunciò immerso nei propri pensieri Sasuke.

“Sai, quel giorno ebbi l’impressione che tu mi baciasti” confessò involontariamente il biondo, troppo preso dal  ricordo del sogno per poi bloccarsi capendo la cavolata che aveva detto. - Sono un cretino!- s’insultò mentre voltava lo sguardo verso il moro, notando fissarlo attentamente.

Cerco di balbettare qualcosa di sensato per cambiare argomento ormai rosso in viso dall’imbarazzo “E anche se fosse?” lo bloccò il moro, avvicinandosi al biondo. “Cosa?” mormorò Naruto guardando sorpreso Sasuke.

“Se io quel giorno …” iniziò il moro ormai vicino al viso del biondo fermandosi a due dita dalle labbra del biondo “… Ti avessi baciato tu cosa avresti fatto?” e Sasuke sentì la risposta di Naruto attraverso le sue le labbra. Le lambì lentamente, lasciando che le lingue si conoscessero e danzassero, mentre le mani iniziarono a conoscere il corpo uno dell’altro. Quando si staccarono affannati il moro sorrise “Questo è inaspettato” sussurrò dando un bacio a stampo ancora al biondo.

“Lo è” confermò il biondo allacciando le braccia al collo dell’altro per poi singhiozzare “Ti prego, fa si che non sia solo un sogno” e Sasuke lo distaccò quel poco da sé per poterlo baciare ancora una volta “Questo non è un sogno Naruto o almeno forse lo è … Un sogno che si avvera” confidò il moro asciugando le lacrime del biondo che gli sorrideva acconsentendo e abbracciarlo subito dopo cadendo distesi sul prato erboso baciandosi ancora.

E tutti gli anni lontani sfumarono come nulla, perché erano di nuovo insieme e questa volta non c’era nessun tipo di amore non corrisposto o lacrime dovute ad addii per delle partenze improvvise, c’erano solo loro due e un amore sbocciato.



 
Note dell’autrice:

Salve a tutti! Ebbene ho scelto di fare un seguito per questa storia non solo perché mi dispiaceva per il povero Naruto (che faccio sempre soffrire nelle storie ^^”) ma anche per ryanforever che desiderava un happy ending.
Spero che vi sia piaciuta e che mi lasciate un piccolo commento per sapere cosa ne pensate. Sempre un saluto e un abbraccio,
Kiyu
   
 
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