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Autore: sophen    03/07/2017    0 recensioni
"Domani ore nove approssimativamente avrò finito l’esame orale di maturità e sarò libera."
Per ora mi limito a impazzire nell'attesa della libertà.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domani ore nove approssimativamente avrò finito l’esame orale di maturità e sarò libera.

Gli ultimi due giorni li ho passati a scrivere la tesina che non avevo nemmeno iniziato.

Ok premettiamo che non vado troppo bene a scuola. Principalmente perché la scuola di per se non mi interessa, la trovo un metodo di insegnamento grezzo e superficiale. Ed è il suo metodo di giudizio che ancor più mi rende insoddisfatta. So di avere buone capacità logiche e manuali, e non studiando per nulla probabilmente è soltanto questo il motivo per cui sto per affrontare la maturità dopo non esser mai stata bocciata e non aver mai avuto un debito. Bizzarro che però proprio ora nel momento in cui sarebbe più importante ripassare non riesco, sono andata in panico, e, la cosa davvero divertente è che sono andata in panico proprio perché mi sentivo troppo tranquilla.

Il panico. Fino a 8 mesi fa non avrei mai detto che questo poteva essere l’elemento che più mi stava accompagnando nella mia vita, pensavo tutti i miei problemi fisici (svenimenti sui mezzi pubblici e depressione) fossero legati alla mia costante pressione bassa, e quelli psicologici (crisi di rabbia, violenza e pianti) fossero legati agli ormoni ed al mio ex idiota che si sfogava su di me per qualsiasi cazzata accadesse. Purtroppo quando stai letteralmente impazzendo l’unico modo in cui non vorresti essere considerato dagli altri è proprio “pazzo”, perché il pazzo perde di credibilità, ma non solo nei confronti degli altri, pure nei confronti di se stesso, non pensate che alla fine di una delle mie crisi psicotiche non mi sia mai chiesta ‘Perché faccio così? Che senso ha? Cosa mi manca per stare bene? ’.

Poi l’illuminazione, ecco che i miei genitori si rendono conto di ciò che sta accadendo, una volta provata la pressione durante uno dei miei “malesseri” essa si rivela al posto che bassa estremamente alta, paura generale e sensi di colpa da parte dei miei, subito dal medico, gli parlo dei miei problemi, ecco perlomeno mi ha  aiutato  a definirli in qualche modo, ovvero attacchi di panico, causa della mia eccessiva emotività e probabilmente della mia tendenza a tenere tutto dentro, mi prescrisse lo xanax e tanti saluti.

Ovviamente non ho mai toccato quella merda. Di merda ne ho presa altra, meno merda dello xanax ma sempre merda. Ora ho smesso, anche se i problemi non sono svaniti, mi sono appena fatta due tagli abbastanza profondi uno per dito nel tentativo ansioso di aprire una boccetta di litio (oligoelemento) la seconda in dieci minuti. Poi… poi mi son detta ‘cazzo ora scrivo così domani mattina dopo l’orale rileggo ciò che ho scritto e rido ’.

Spero di ridere domani, dopo l’orale.

L’importante e stare calmi, mi dicono, la cosa forse non mi rassicura affatto semplicemente perché è la stessa cosa che ho sempre detto io agli altri, magari è solo un caso.

Non devo farmi prendere dal panico, si ma se non ripasso, panico o non panico andrà male lo stesso, di certo bene non può andare, non ho ancora ripassato nulla, e, in realtà, non ho preparato nemmeno la presentazione per la tesina. Stanotte non dormo.

Non per il panico ovviamente, la passerò a studiare, come al solito d’altronde, sono proprio un idiota, a questo punto potevo dormire stamattina al posto che alzarmi alle sette, che poi tutto ciò che concretamente ho fatto oggi è stato rilegare la tesina, come ha fatto a passare un intera giornata senza che io facessi altro? Ho tentato di studiare sì, ma senza nessun risultato concreto, cosa cavolo ho combinato tutto il giorno? Possibile non mi ricordi? Possibile che stessi semplicemente reprimendo il panico che pensavo di non avere? Beh notizia fantastica, devo ammettere.

Che poi è solo uno stupidissimo colloquio orale, dai, come se fosse il primo, come se non riuscissi a parlare davanti ai prof, nah io ho sempre avuto la parlantina, soprattutto sotto pressione ho sempre dato il meglio di me, ma questa volta è come se dovessi andare al patibolo, domani mi chiederò seriamente perché io abbia fatto tutte ste storie, in fondo è una semplice nottatina in bianco a preparare il mio esame, poi alle otto il colloquio e appena finito saluto tutto e tutti e dritta a casa sotto le coperte e sei libera. Non è impossibile insomma, l’hanno fatto tutti prima di te, perché proprio tu non dovresti riuscire?

Ora, non voglio essere quell’eccezione che conferma la regola quindi comincia la mia notte in bianco di studio, buona notte.

  
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