Scritta per il Prompt del Lunedì di Il giardino di Efp.
Prompt:
Prompt generici: -"Ti costa così tanto ammettere le tue paure? "
Pomeriggi movimentati
“Non sono sicura che sia
una buona idea” sussurrò Amy. Si
strinse uno dei due codini mori e chinò il capo.
“A me sembra davvero
un’idea carina” ribatté Camille. Si
mise una ciocca di capelli biondo miele dietro l’orecchio e
si passò il
rossetto rosa acceso sulle labbra piene.
“Nyl, ammettilo, vuoi farlo
solo perché hai paura di un
rifiuto. Guarda che lui ti ama proprio per come sei, non hai bisogno di
sembrare una ragazza” borbottò Fanny. Mie dei
fogliettini dei fogliettini di
carta tra le dita dei piedi di Nyl.
“Non è
così. Voglio semplicemente essere carino per Fean”
ribatté Nyl. Si sporse in avanti, facendo cigolare il letto
sotto di sé. Prese
un rossetto rosso acceso e se lo mise sulle labbra.
“T-tu sei
sempre… troppo femminile…”
biascicò Amy. Batté un
paio di volte le palpebre e mise delle forcine tra i capelli arancioni
di Nyl,
togliendogli delle lunghe ciocche da davanti al viso.
“Nyl, ti
costa così
tanto ammettere le tue paure? Noi capire, sappiamo quanto ci
tieni a Fean.
Se ti spezzasse il cuore…” disse Fanny indurendo
il tono.
Amy rabbrividì,
scivolò indietro sul lenzuolo candido
sfiorando una limetta per le unghie, rosa chiaro con disegnini
floreali, e si
nascose dietro Camille.
Nyl prese uno smalto violetto,
schioccò la lingua sul palato
e negò con il capo. Ne afferrò uno giallo ocra e
sospirò pesantemente.
“Anche se mi rifiutasse non
ne dipenderebbe la mia vita.
Stasera è una sera come le altre. Anche se mi dichiarassi
inutilmente, saprei
che ho fatto il possibile.
Io voglio sempre essere il
più carino possibile per lui e
per me stesso” ribatté. Afferrò uno
smalto rosa confetto e sorrise, lo aprì ed
iniziò a metterselo nelle unghie del piede con i fogliettini.
“Anche a me vestirmi e
truccarmi fa stare meglio.
Sinceramente lo capisco.
Anzi, sembreremo due stupende
sorelle, ne sono sicura” disse
gentilmente Camille.
Nyl le sorrise, le sue iridi azzurre
brillarono.
Fanny incrociò le braccia
sotto il seno, stretto dalla
camicia da notte bianca che indossava.
“Quindi vuoi dirmi che tu,
che avevi paura persino di non
ricevere i regali da Babbo Natale da piccolo, ora non hai per niente
paura?”
domandò. Piegò di lato il capo, facendo
ondeggiare i suoi lunghi capelli
violetti.
“So di non essere una
racchia come te” la punzecchiò Nyl,
mettendo dei fogliettini anche nell’altro piede.
Fanny colpì Nyl in testa
con un cuscino.
Amy strillò ed
incassò il capo tra le spalle, nascondendosi
completamente dietro Camille.
Nyl scoppiò a ridere,
rotolò sul letto stringendosi la
pancia. La sua maglietta blu gli ricadeva larga sul corpo smagrito, un
po’ di
smalto schizzò macchiandogli i pantaloncini a righe.
“Così spaventate
Amy. Fanny, ormai il tuo fratellino è
cresciuto, smettila di fare la mammina apprensiva” disse
Camille. Recuperò lo
smalto, prima che si versasse sulle coperte e lo chiuse.
Amy si strinse le ginocchia strette
dalla sua tutina
aderente grigia e deglutì.
“Certo che i pomeriggi con
voi sono sempre davvero tanto
confusionari” mormorò.
“In caso Fean mi dovesse
rifiutare davvero, avrò sempre voi
e i nostri pigiama party” disse Nyl, rialzandosi in ginocchio.