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Autore: ballerina 89    04/07/2017    0 recensioni
Dopo una tranquilla cenetta di famiglia i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare il loro ennesimo viaggio nel tempo. Questa volta però non verranno catapultati nel passato ma bensì nel futuro. Siete pronti a scoprire cosa succederà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rincasarono dopo cena in modo tale da lasciare un po' di privacy  ai nuovi fidanzatini. 
Quando entrarono in casa li trovarono sul divano intenti a guardare un film.
- Era ora che tornaste! - disse Regina vedendoli - Vi stavamo aspettando per la cena ma poi la fame ha preso il sopravvento e...
- Tranquilli, abbiamo già mangiato. I bimbi avevano fame e li abbiamo portati al Mc.
- Che gusti barbari! Volete vedere un film con noi? Dai... non fatevi pregare! Lo so che state facendo di tutto per lasciarci soli, ma così ci fate sentire in imbarazzo
- E va bene! Che film sia - sentenziò Snow - Ma prima accompagno i bimbi a mettere il pigiamino! - e cosi dicendo prese i due bimbi e si recò al piano superiore.
- Io penso di declinare l'invito. - continuò Emma - Vorrei provare a dormire anche se so che sarà fuori questione! Qualcuno qui dento - disse toccandosi la pancia - ha scambiato il giorno per la notte.  Di giorno non si muove mai... dorme beata, la sera si sveglia e fa capriole ininterrottamente! 
- Allora siediti con noi e facci compagnia se sai già come andrà a finire!  Dai!!!  Non farti pregare! 
-E va bene mi hai convinto, ma voglio il divano. 
- Prego accomodati pure - disse facendole posto - Ci stiamo anche in quattro, quindi capitano vieni a fare compagnia alla nostra panciona. 
Aspettarono Snow con i bambini dopodichè iniziarono a guardare un film mangiando schifezze e roba varia.  ad un certo punto Emma si giro verso Killian e disse
- Guarda! - Si alzò la maglia scoprendo la pancia e facendogli notare un piccolo bozzo che sporgeva e si muoveva 
- Cos'è quello? -  chiese preoccupato!
- E' il suo pugno!
- O mio Dio.... davvero? E' fantastico! 
- Ti faccio vedere un'altra cosa, dammi la mano! - La prese e se la porto sulla pancia dando dei piccoli colpetti. Tre secondi dopo la bimba si mosse nuovamente tirando fuori questa volta un piedino. -penso che stia stretta!
- Beh... deve resistere ancora un po' questa signorina - disse dandole un tenero bacio sulla pancia. 
- Papà che fai? - chiese Leila con tono arrabbiato conoscendo già la risposta.
-  Amore salutavo la tua sorellina che si è appena svegliata. Vieni qui... - disse allungando le braccia verso di lei per prenderla in braccio - guarda che ti faccio vedere. - si avvicinò ancora un po arrabbiata verso i suoi genitori, ma quando vide la bambina muoversi in quel modo cambiò subito umore e cominciò a a giocare con la pancia della mamma facendo muovere la sorellina 
- Guardate tutti! Guardate tutti!!!! - gridò - si muove!
- Fa impressione Swan! - commento Regina ridendo - Potresti chiamala Emily,  ricorderà l'esorcista. 
- Non si chiama Emily, lo ha già un nome... vero mamma? 
- Emmm... si certo! Vuoi dirlo anche a loro?
- No mamma. Prima finiamo la scritta con le lettere di legno colorate da mettere al muro. 
- Come vuoi tu piccolina! - rispose baciandole la testa.
- Ti sei data al bricolage? - commentò sarcastica Regina
- Non sfottere!
Tornarono alla visione del film dopodiché visto che la bimba cominciava a dare segni di cedimento Emma si alzò per prenderla e portarla di sopra ma Killian la fermò. 
- Faccio io! Tu  non devi fare sforzi.
- Sai tranquillo, vedi il film! E' leggerissima tanto... non mi creerà problemi.
- È sempre uno sforzo. Per favore, fammi star tranquillo, non sono ancora pronto all'idea di doverti veder far nascere nostra figlia. Gli altri hanno almeno un preavviso di nove mesi...
gli sorrise dolcemente -  Tranquillo, io non sono ancora pronta a partorire di nuovo. Comunque ok, vai tu! -  prima di fargliela prendere in braccio però gli diede un sonoro bacio sulla guancia -  Buonanotte cucciolina.
- Buonanotte mamma! 
Killian sparì al piano di sopra con la sua prncipessa insieme a David e Neal mentre il resto del gruppo mise in pausa il film aspettando il loro ritorno.
- Dite che riusciremo a risolvere questa sitazione?
- Di che situazione parlate ? - si intromise Robin non capendo
- Niente tesoro... nulla di importante! Comunque non so voi ma io sto una meraviglia, te Snow sei l'emblena della felicità tra figli e nipoti vari e te Emma sembri rinata. Quindi boh non so perchè ancora... va bene avete capito quello che intendo.
- La verità? Ora come ora mi dispiacerebbe allontanarmi da lei... 
- io continuo a non seguirvi... continuò Robin
- Avrei dovuto seguire un caso fuori città!
- Nelle tue condizioni? - chiese perplesso
In effetti faceva acqua da tutte le parti quella scusa... 
- Inizialmente avevo accettato scatenando l'ira della tua fidanzata e di mia madre. Abbiamo discusso molto su questa situazine, non volevano che andassi e nonostante inizialmente ci sono rimasta alquanto male alla fine ho capito che non avevano poi così tanti torti. Non si tratta del fatto che sono incinta.. sono sicura che sarei riuscita a tenerla al sicuro. La cosa che mi ha fatto cambiare idea è stata Leila. Non sono pronta a lasciarla sola, cosi con grande mie care ragazze vi comunico che ho rinunciato -  Si riprese.
- Finalmente una buona notiza! dichiaro risolta questa stressante situazione - sentenziò Regina facendo così credere così a Robin che fosse davvero quella la situazione di cui stavano parlando prima
 - Ora scusate ma vado a stendermi un po', mi sta letteralmente prendendo a calci questa peste.  a domani
- Buonanotte e tranquilla... la tua camera è intatta
- Buono a sapersi! Notte...
***
Il mattino seguente andò Snow a svegliare i bambini per andare a scuola ma Leila non voleva minimamente saperne 
- Dai amore di nonna è ora di alzarsi!
- No!
- Farai tardi a scuola!
- Non voglio andarci a scuola! Voglio stare a casa con la mamma! - disse con la testa sepolta sotto il cuscino
- Oggi pomeriggio starai con mamma tutto il tempo che vorrai ma ora dobbiamo andare a scuola... 
- NO! HO DETTO DI NO! - Disse uscendo dal letto per andare di corsa  in camera dei suoi genitori e intrufolarsi nel loro letto
- Ma buongiorno principessa! - disse Killian che era già sveglio - Come mai qui?
- Scusa...  - fece capolino Snow dalla porta della camera - mi è scappata! Non vuole andare a scuola oggi.
- Come mai signorina?
- Voglio stare qui con mamma! Voglio aiutarla a fare le cose per la sorellina!
- Potete farle insieme oggi pomeriggio tesoro.
- No! Per favoreeeee - disse unendo le manine a mo di preghiera
- Dai, non fare i capricci! La scuola è importante ed è giusto che tu vada. La mamma e la sorellina non scappano, le troverai qui ad aspettarti con ansia quando tornerai.
- No no no! Voglio stare con la mamma adesso! Quando arriverà la sorellina non potrò più passare tutto il tempo con lei.
- Ma che dici?  Non è assolutamente vero tesoro, ne abbiamo già parlato. Non cambierà nulla nei tuoi confronti quando arrivera la sorellina. 
- me lo prometti?
- Certo tesoro, come puoi minimamente immaginare che non ci sarà posto per te! Tu sarai sempre la principessa di mamma e papà ok?
- Ok
- Ci cambiamo per la scuola adesso? 
- No! Non ci vado! 
- Che problema familiare c'è in corso? - chiese Emma svegliandosi
- Mamminaaaaa! Buongiorno!  Ti voglio tanto tanto bene!
- Che ti serve dolcezza? -chiese scrutando il suo sguardo da furbetta 
- Voglio restare a casa con te oggi! Domani vado a scuola. Giuro! 
- Tesoro preferirei andassi a scola anche oggi. Ti prometto che quando tornerai  a casa passeremo tutta la giornata insieme, farmo tutto quello che vuoi.
- Ma mamma...
- No, no no signorina, andiamoci a preparare dai! 
- NOOOOOOO! - gridò iniziando a piangere disperatamente facendo sentire in colpa tutti in quella stanza. Emma Killian e Snow si guardarono negli occhi cercando di mettersi d'accordo sul da farsi. Arrivarono alla conclusione che effettivamente la bimba stava vivendo un periodo particolare della sua vita. Non volevano si sentisse esclusa o abbandonata con l'arrivo dell'altra bimba 
- E va bene ma solo per oggi! Non ti ci abituare...
- Davvero posso mamma? - chiese continuano a sinhiozzare
- Si! Ora però asciuga questi occhietti! Le principesse non piangono!
- Grazie mamy! Possiamo anche restare tutti e tre nel lettone?
- Certo che si! Forza... sotto le coperte!
Mamma e figlia passarono l'intera mattinata nella camera della futura nascitura a terminare le decorazioni per il suo arrivo. Sistemarono i vestitini e una marea di peluche in modo da dare tocco di vivacità alla cameretta, finalmente scoprì anche lei il nome della piccolina ma decisero anche poi con l'arrivo di killian di farlo dire a Emma e Killian del futuro quando sarebbe stato il momento.
***
 Il pomeriggio mentre Regina, Robin, Emma, Killian, David e Snow di concedevano del sano relax tra coppie, Henry porto al parco i bambini.
- Mi raccomando! Non vi allontanate per nessun motivo! - Si sedette su una panchina e iniziò a leggere un libro. 
- Ciao amore! Disse poco dopo una ragazza alta e mora guardandolo - Scusa se poi ieri a scuola non ci siamo potuti vedere ma è stato un casino! Il professore di matematica ci ha tenuto in classe anche durante l'intervallo.
Da quelle parole capì che doveva essere la sua fidanzata del futuro. Ebbe la conferma quando lei lo baciò 
- Tranquilla non preoccuparti! - rispose lui con voce un po' tremante! 
- Che fai qui? 
- Sono venuto a portare mia sorella e il mio piccolo zio al parco a giocare. 
- Sei un bravo fratello... oltre che un bravo fidanzato 
- Te che ci fai qui? - non sapeva davvero cosa dire, come comportarsi, ma doveva risultare il più naturale possibile per non destare sospetti.
- Avevo delle commissioni da fare, ti ho visto e mi sono fermata. Mi sei mancato da morire in questi giorni che non ci siamo visti. - Disse abbracciandolo
- Mi sei mancata anche tu! - rispose anche se fondamentalmente non la conosceva. Parlarono per un' oretta buona e da quel poco Henry cominciò ad invaghirsi di quella ragazza. Ci furono una serie di baci, coccole e tenerezze. Era una sensazione nuova per lui, differente dall'esperienza vissuta con Violet ma la cosa sembrava non dispiacerli affatto. Tornò alla realtà quando senti sua sorella piangere disperata. 
- Leila! - Esclamò alzandosi in piedi e cercandola con lo sguardo 
- Che c'è? - domadò la ragazza
- È mia sorella la bimba che sta piangendo. Torno subito! - in men che non si dica  raggiunse la bimba che ne frattempo correva nella direzione d'uscita del parco. 
- Oiiiii dove vaiii! - disse trattenendola per un braccio - Non puoi andare via da sola. È  pericoloso. Ci sono le macchine! - la rimproverò
- Voglio andare da mamma!
- Perché che è successo? Hai litigato con Neal?
- No!
- E allora? Perché questi lacrimoni? 
- Ho paura!
- Di cosa amore?
- Dei pirati!
- Amore, non ci sono pirati qui!
- Si invece! 
- Qualcuno stava giocando ai pirati per caso e hai avuto paura?
- No si è avvicinato un pirata... ECCOLOOO! -  disse indicando un uomo che si stava avvicinando verso di loro con Neal che lo teneva per mano.
- Ciao Henry! - disse l'uomo 
- Leila amore, è lui che dici?
La bambina di nascose dietro al fratello e continuò a piangere disperata. - ANDIAMO VIA HENRY! ti pregooooo!!!
- Eiii principessa! - la prese in braccio cercando di consolarla - Lui è Spugna! Fa parte dell'equipaggio di papà! Non è cattivo
Non voleva sentire ragioni. - Voglio la mamma voglio la mammaaaaaaa!!!
- Scusala! E' ancora traumatizzata per quella storia... le passerà! 
- Nessun problema! Mi dispiace se le ho messo paura. Scusati con il capitano da parte mia!
- Non ce ne sarà bisogno vedrai... a presto! -  lasciò Neal ad Henry e andò via 
- Posso tornare a giocare? - chiese Neal quasi infastidito per quell'interruzione 
- Certo vai pure! E tu? Vuoi andare a giocare con Neal e gli altri bimbi?
- No!
- Mmmh vediamo cosa possiamo fare! Vorresti conoscere la mia fidanzata? - Annui asciugandosi le lacrime - Ok andiamo allra!  
- Scusa se ti ho fatto aspettare
- Figurati! Ecco la bella sorellina di cui mi parlavi! Ciao piccolina io sono Sofia tu come ti chiami?
- Leila... - rispose timidamente nascondo il viso nel'incavo del collo di Henry
- Piacere di conoscerti Leila, ma lo sai che sei bellissima? - la bimba sorrise - Ci vieni a giocare un po' con me e Henry? - Annui di nuovo. - Andiamo su altalena  dai!
Trascorsero così un bel pomeriggio. Tornarono a casa che era quasi ora di cena.
Sofia era di strada così decise di incamminarsi con il fidanzato e i bimbi accompagnandoli.
- Eccoci qui! Noi siamo arrivati.  Salutate e andate dentro
I bimbi obbedirono, salutarono dopodiché sparirono in casa. Lui rincasò 30 min dopo
- Carina!!!! - dissero le sue mamme appena lo videro rientrare
- Ci avete spiato? 
- Diciamo! - risero - Mi raccomando Henry - disse Emma - Testa sulle spalle in tutto ciò che fai!
- Emma?!? Non gli starai facendo il discorso che penso vero? 
- Conoscendo le mie esperienze adolescenziali turbolente, credo che questo discorso là me del futuro già glielo abbia fatto, ma è meglio rinfrescargli la memoria.
- È ancora un bambino!
- Io quando ero una bambina come lui avevo già un figlio di due  o tre anni, non l'ho tenuto ok, ma l'ho procreato.
- Scusate io sono qui se non ve ne foste accorte! E tranquilla mamma, non vi farò diventare nonne così presto. Mi bastano zii e sorelle terribili per ora! 
- Meglio così!
- Comunque al parco Leila ha avuto nuovamente paura dei pirati. Abbiamo incontrato  Spugna ed successo il putiferio. 
- Che ha fatto spugna? - chiese Killian scendendo le scale
- Niente,  ha semplicemente salutato Leila e lei ha avuto paura. Era inconsolabile poverina! Mi si è spezzato il cuore. 
- La figlia di un pirata che ha paura dei pirati! Ha dell'incredibile! 
- Senti Killian - disse Emma prendendolo da parte - Io sono preoccupata, non so se lo abbiano già fatto i nostri noi del futuro, ma penso che sia giunto il momento di fare un  salto da Hopper. Che ne sai... magari siamo bloccati qui perchè abbiamo paura di non saper fare i genitori. Non so te, ma io almeno questa paura ce l'ho.
- Io anche ho paura. Mi sento impotente di fronte questa cosa. Non so come aiutare mia figlia.
- Andiamo da Hopper. Lui può aiutarci. - Presero Leila e insieme si decidessero dal grillo. Li fece accomosare subito in studio.
- Ciao Leila! - disse Hopper
- Ciao - rispose lei sorridendo
- Perché non vai a giocare mentre io parlo con mamma e papà? - disse indicandogli un tavolino per bimbi pieno giochi.  La bimba non se lo fece ripetere due volte. - Allora? Che succede?Ancora gelosa della sorellina?
- Guarda... qualche giorno da segni di gelosia ma la maggior parte delle volte è tranquilla e vuole partecipare nelle cose che riguardano questa nuova bimba. Siamo qui per la questione del rapimento. Ha paura, non riesce più a parla con nessuno della ciurma di Killian, strano che parli ancora con suo padre a questo punto. Pensavamo che potessi aiutarla. Io sono preoccupata! 
- Emma... devi stare tranquilla già te l'ho detto in passato, sta benissimo e la paura con il tempo sparirà. Non evitate di portarla al porto e in barca anzi...  fatelo spesso. Il primo giorno piangerà, il secondo anche il terzo comincerà a calmarsi. E' un po' come quando si ha paura dell' acqua, la paura si affronta nuotando. La stessa cosa vale per lei.... se vuoi le sarete accanto supererà tutto. E poi è ancora una bambina è normale che sia spaventata dopo quello che ha passato. State tranquilli. Sopratutto tu con quella pancia. Ok?
- Grazie infinite! Faremo del nostro meglio per aiutarla! Leila andiamo? 
- Nooo! Voglio disegnare! 
- Amore dobbiamo tornare a casa!
- Sto disegnando la nave! 
Il dottor Hopper si avvicinò alla bimba, diede uno sgardo veloce al  disegno dopodichè tornò da Emma e Killian:
- Lasciarmela un'oretta così ci faccio due chiacchiere dai! 
- Leila amore, mentre tu finisci il disegno io e papà andiamo a prendere qualcosa per cena ok? Dubito che zia regina si sia messa a cucinare
- Nooo! State qui! 
 Emma chiese il consenso al dott. Hopper che annuì facendoli accomodare
- È un buon segno! Significa che non si vergogna a manifestare le cose davanti a voi!
- Io ho paura invece che soffra di crisi di abbandono...
- Il dibbio ce lo toglieremo a fine disegno non preoccuparti. 
- Finito!!!!! - disse la bimba dopo una diecina di minuti
 il dottore osservò il disegno con attenzione - Leila vieni a sederti qui. Che hai disegnato? 
- La nave!
- Quale nave? La Jolly Roger?
- No! Quella dei pirati.
- E chi sono tutti queste persone colorate di nero? 
- Sono i pirati cattivi che mi hanno portato via! - disse tristemente. Emma stava per iniziare a piangere per il nervoso...  "maledetti ormoni" pensò, ma cerco di trattenersi
- E questa bimba piccola sei tu? 
- Si... 
- sai dirmi come ti sei sentita in quei giorni? Avevi paura?
- Si tanta...
- E poi che è  successo? Vedo altre due persone qui disegnate
- Poi sono arrivati i miei eroi a salvarmi!
- E chi sono questi eroi?
- Mamma e papà! 
- Quindi mamma e papà ti hanno salvato dai pirati cattivi? 
- Si
- E adesso quindi non hai più paura!
- Si che ho paura... ma mamma è papà mi proteggeranno sempre e con loro non devo avere paura. 
- Ok! Vuoi fare un altro disegno?
Siiii!!!!! 
- Disegnami la tua famiglia tesoro! - la bimba sorridendo corse al tavolinetto per bimbi e iniziò il suo disegno
- Avete sentito no? Non dovete temere nulla... sta bene su questo punto di vista. Ha ancora paura ma è normale ha quattro anni, è piccolina però sa di poter far affidamento su di voi ed è la cosa più importante. Avete fatto un bellissimo lavoro con lei fino ad ora... e tu che pensavi di non essere una buona madre all'inizio ricordi? 
"Veramente lo penso anche adesso" - penso tra se...
- Finitooo! - disse la bimba correndo! 
- Vieni fammi vedere... Raccontami un po' chi sono e cosa stanno facendo 
- Qui ci sono nonno e nonna che sgridano Neal che ha fatto il cattivo come sempre, poi ci sono zia Regina e zio Robin che si baciano, qui invece c'è Henry con la sua fidanzata che camminano mano nella mano e qui al centro ci siamo io mamma e papà. 
- È un disegno davvero molto bello tesoro ma voglio farti una domanda, chi hai disegnato qui all'angoletto? 
- Ah! Quella è la mia sorellina. - disse con poco entusiasmo come se non fosse importante 
- E perché non l'hai disegnata vicino a te mamma e papà?
- Perché loro sono solo miei e forse un pochino di Henry.... ma poco poco però!
- Mmmh... non ti piacerebbe giocare con questa sorellina?
- Ci gioco già
- Adesso giochi con la pancia della mamma, io parlo di quando nascerà... non ti piacerebbe giocarci? 
- Non lo so... non ho mai avuto una sorellina però ci posso provare e se poi non mi piace la daremo a qualcuno.
- Leila! - la rimproverò Emma 
- Tranquilla! rispose Hopper per poi tornare a parlare con la bimba - E a chi vorresti darla? 
- Boh a qualcuno!
- Non pensi che mamma è papà poi sarebbero tristi a non vederla più? È un po' come se non potessero più vedere te. Come pensi si sentirebbero se tu te ne andassi via di casa.
- Sarebbero tristi!
- Quindi sarebbero tristi anche per la sorellina.
- Facciamo così! La daremo a zia Regina così ogni tanto possono vederla! Non sempre però!
- Ok! Parlami di Henry  ora!
- Lui è il mio fratellone... gli voglio tanto bene! 
- Giocate insieme?
- Si! Lui è bravissimo ad inventare giochi, mi fa giocare anche con i suoi videogiochi, mi copre se faccio i guai e mi racconta le favole ogni sera. 
- Ti piacerebbe essere come lui?
- Si! 
- Con la sorellina che arriva potrai esserlo lo sai? Gli racconterai le storie, giocherete insieme e farete tantissime altre cose  
- Va bene... quando sarò grande però!  Non adesso!
- È già un passo avanti! Vai pure ad appendere questi disegni li alla parete. 
- Dobbiamo preoccuparci?
- No... non sa cosa significa avere una sorellina. Per ora la vede come qualcuno di estraneo che prenderà il suo posto i suoi spazi. Vedrai che quando nascerà impazzirà per quel batuffolo e vorrà aiutarti in tutto. Poi sta a voi non farla sentire esclusa. Non preoccupatevi, Leila ragiona come ogni bimbo della sua età.
- Grazie infinite, mi sento meglio
- E' stato un piacere!
- Andiamo amore? 
- Siii ciao Archie! 
***
- Ce ne avete messo di tempo! dove siete stati? - chiesero Snow e David vedendoli rientrare
- È una lunga storia, lascia stare. Tutto bene comunque.
- Venite a tavola che è pronto!
Cenarono e si rilassarono un po' sul divano tutti insieme, verso tarda serata Regina prese da parte Emma:
-  Da stasera ognuno tornerà nelle proprie abitazioni, abbiamo constatato che Robin è all'oscuro di tutto e farebbe troppe domande se rimanessimo qui anche oggi. Se ti serve una mano con Leila o altro chiamaci a qualsiasi ora, non farti scrupoli.
- Tranquilla, so badare a me stessa.... ci vediamo domani. - Rimasero in quattro in quella grande casa:  lei killian Leila e Henry. Misero la bimba a letto e killian notò Emma preoccupata
- Che hai?
- Killian sono preoccupata per lei. Non voglio si senta esclusa... ho quasi paura ad andarmene e lasciarla con la mia me del futuro. Lo so che è ridicolo, che lei è la sua vera madre ecc ecc, ma è come se la lasciassi a qualcuno che non conosco, sicuramente a qualcuno meglio di come sono adesso, ma per me è comunque una persona estranea.  Oggi non sembrava per niente gelosa, abbiamo finito la cameretta ed era felicissima, oggi pomeriggio da Hopper non era vero più nulla....
- Te lo ha spiegato... è piccola e non sa cosa le sta capitando, ha alti e bassi, vedrai che le cose tra un mesetto si sistemeranno e avremo la nostra famiglia felice.
- Mamma! - disse Henry sottovoce affacciandosi nella cameretta - venite fuori, ho un aggiornamento. 
- Su come tornare a casa?
- No purtroppo no... il nonno dice che finché ognuno di noi non capirà pienamente il suo lieto fine rimarremo qui. Volevo dirvi un'altra cosa. Ho parlato con Robin e ho capito che un po' di giorni fa è stato il compleanno di Leila, ma tra il rapimento e tutto è stato impossibile festeggiarlo.  I nostri noi del futuro avevano organizzato una festa di compleanno per lei per domani. Credo che toccherà a noi presenziare.
- Grazie Henry! - poi torno a guardare Killian - Non so neanche quando è nata mia figlia te ne rendi conto? Da quando sono qui mi sarei dovuta documentare non trovi? - disse agitata
- Respira! Vedi che vai in panico per nulla? Abbiamo avuto altro a cui pensare, il rapimento, la gelosia, come tornare a casa! Non devi sentirti in colpa. Pensiamo a darle una festa con i fiocchi. 
- Va bene! Grazie, sai sempre come calmarmi -  si scambiarono un tenero bacio dopodiché lui andò al piano di sotto. Lei andò nella sua stanza e si mise a cercare il certificato di nascita di sua figlia e le sue vecchie foto, voleva sapere qualcosa in più di lei. Trovò il tutto in un grande album bianco a pois rosa con su inciso il nome Leila. Sulla prima pagina vi era il suo certificato di nascita. Lo lesse e da lì qualcosa iniziò a frullare nella sua mente...

 
Nota dell'autore:
Nuovo aggiornamento! Scusate se ci ho messo tanto! Amo la piccola Leila...lei, Emma e Killian sembrano il ritratto della famiglia perfetta fatta eccezione per le mille preoccupazioni. Ma anche questo fa parte dell'essere genitori giusto? Sembrano essersi davvero affezionati alla piccolina... e sono consapevoli che ben presto ne arriverà un'altra. cos'è allora che li tiene ancora ancorati nel futuro? lo scopriremo strada facendo! Alla prossima! 
  
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