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Autore: Rabbit_183    04/07/2017    1 recensioni
L’umanità ha sempre avuto bisogno di trovare qualcuno da pregare nei momenti di difficoltà e qualcuno da incolpare nei momenti di dolore, così nei secoli sono nati gli eroi e i mostri. Ma si sa il concetto di mostro ed eroe è relativo, basti pensare al gatto e al topo: il topolino vede nel gatto un mostro feroce mentre noi vediamo il nostro eroe.
Così a Doylestown tre branchi in lotta per lo stesso territorio e una serie di inspiegabili omicidi portano la cittadina sull'orlo di una guerra, riusciranno i nostri tre giovani Alpha a determinare chi è il vero mostro?
Ducke, Alpha rispettato, coinvolto in un amore proibito sarà in grado di rimanere fedele ai suoi ideali o si arrenderà ai sentimenti?
Katrina, troppo segnata dal suo passato per vivere a pieno il presente, Alpha rigida e inflessibile riuscirà a ritrovare la sua felicità perduta?
Logan, quello che perde sempre le chiavi di casa, quello che si trova a dirigere un intero branco per imposizione.
Tra amori impossibili e tante brutte figure, i nostri eroi metteranno in crisi le loro più profonde convinzioni, fino a capire che in realtà mostri ed eroi non sono poi così diversi.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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Erick camminava per il corridoio della scuola diretto verso un distributore di merendine, nessuna preoccupazione era tanto grave da non poter esser dimenticata con del sano cibo spazzatura.

Stava cercando degli spiccioli nella tasche quando qualcuno cercò di attirare la sua attenzione tossendo nervosamente.

Un ragazzo  dalla pelle scura lo stava squadrando con disapprovazione, era poco più alto di lui:

“Sei circondato da nemici e tutto quello che riesci a fare è mangiare?!” esordì stizzito

“Buongiorno Joshua, è sempre un piacere scambiare due chiacchere con te. Lo sai che  che a volte potresti anche sorridere? ” rispose Erick sarcastico

“Risparmiami queste battute da Cabaret, non abbiamo tempo per l’ Erick’s Show” il tono di Joshua era sempre più alterato , teneva le mani strette in due pugni cercando di placare la rabbia, aveva ancora qualche difficoltà con l’autocontrollo

“Calmati novellino, mi sono trasformato molto prima di te, quindi vedi di portare il dovuto rispetto; e comunque gli Alpha stanno discutendo in questo momento, conosci Ducke e Katrina , non sono degli sprovveduti.”

“Discutere?Dobbiamo agire! Una morte come quella dei cacciatori attira l’attenzione, sicuramente manderanno un altro gruppo per sostituirli molto meno collaborativo, ce la faranno pagare, la nostra tregua è finita”

Erick alzò gli occhi al cielo esasperato, perché doveva sorbirsi gli attacchi di panico di un Betha di un altro branco? Forse esisteva un codice di comportamento tra Betha di cui non era a conoscenza? Comunque non era mai stato un tipo particolarmente attento all'etichetta.

Intanto Josuha stava continuando a delirare agitando le mani con foga

. . .questa sicuramente è opera del Branco dell’Est! Cacciamoli tutti.”

“Quante volte devo ripetere che non abbiamo prove, inoltre Logan non farebbe mai niente del genere, anche se è il peggior Alpha che abbia mai conosciuto ,ma . . .”

Erick fu interrotto da un basso ringhio: Brian gli aveva raggiunti.

“Modera i termini , quello di cui stai sparlando è il mio Alpha”  esordì il nuovo arrivato.

I due si avvicinarono lentamente  fino a fronteggiarsi, Erick tenendo le spalle aperte e la mascella contratta, pronto ad attaccare; Brian invece cercava di allungare il collo per colmare la notevole differenza d’altezza con l’altro ragazzo.

Stettero in quella posizione per qualche secondo, finché Joshua non intervenne separandoli:

“Il corridoio scolastico non è il luogo più indicato per iniziare uno scontro tra branchi” disse facendo cenno al gruppo di ragazze che aveva iniziato ad osservarli con insistenza.

Brian lanciò un ultimo sguardo ad Erick per poi andarsene raggiungendo Emily Morrison ,che aveva assistito a tutta la scena, la salutò con un leggero inchino e si allontanarono insieme ridendo.

“Non credevo che la Morrison fosse il suo tipo” commentò Erick

“Ti sembra il momento adatto per fare pettegolezzi! La situazione è. . .” ma ormai l’altro Betha se ne era andato , lasciando Joshua solo davanti al distributore.

 

Scontri di quel tipo non erano una novità alla Delaware Valley University, quì erano costretti a convivere licantropi appartenenti a ben tre branchi diverse.

Infatti la scuola si trovava esattamente al confine dei tre territori in cui era stata suddivisa la Contea di Bucks : uno appartenente al Branco del Nord , uno a quello dell’Est ed uno a quello dell’ Ovest.

Questa divisione risale a circa cinquanta anni prima, allora l’intera contea era sotto la giurisdizione di un unico branco guidato da un Alpha saggio e rispettato, purtroppo questo morì in un incidente senza aver ancora designato un successore.

I suoi tre figli , Peter, Daniel e Sarah  iniziarono quindi a lottare, tutti e tre volevano avere il controllo, ma nessuno in realtà era abbastanza forte e rispettato per subentrare al posto del padre.

Molti sostenevano Peter che avendo già una moglie poteva essere una figura più affidabile, ma essendo il più piccolo secondo il regolamento non sarebbe spettato  a lui il comando.

Così una buona parte del consiglio, composto dalle famiglie dei lupi più forti, designò come erede al branco Sarah.

Ma una donna sola come Alpha sembrava, ai più conservatori una pazzia, così anche Daniel rimaneva un’opzione possibile.

Ovviamente tutte queste idee portarono scompigli e lotte all'interno del branco,i figli decisi a rimanere fermi nelle loro posizioni, pensarono che la cosa migliore fosse dividere il territorio in tre parti: a Peter rimasero i territori del Nord, a Daniel quelli dell’Ovest e a Sarah rimasero i territori dell’Est.

Questa si pensava che fosse una sistemazione temporanea, in attesa che uno dei tre ragazzi si dimostrasse il più valoroso e riunisse il branco.

Ma gli anni passavano e nessuno dei tre figli aveva voluto rivendicare il territorio, chi per paura di una guerra, chi  per timore  dell’intervento dei cacciatori; fatto sta che adesso in pochi si ricordavano di essere stati un tempo tutti sotto lo stesso Alpha.

E, dopo tutti quegli anni, i capi-branco si erano costruiti una famiglia propria, adesso il potere doveva passare ai loro figli Ducke, Katrina e Logan così:  Ducke sarebbe subentrato come Alpha del Nord, Logan come Alpha dell’Est e Katrina come Alpha dell’Ovest.

La scuola ben presto divenne territorio neutrale, nel quale  i lupi devono coesistere pacificamente, ma non sempre questo era possibile.

 

----

Logan sperava che quella giornata non peggiorasse, dopo la non-conversazione con Emily non era proprio dell’umore, ma ovviamente quella giornata poteva andare molto peggio di così…

Stava ancora cercando il suo Betha quando, la voce di sua cugina, Katrina Worren, lo fermò in mezzo al corridoio.

Katrina non era conosciuta per la sua calma e tranquillità, tutt'altro, era una ragazza molto energica e vivace,una delle più popolari della scuola; sicuramente non era un tipo che passava inosservato: adorava tingersi i capelli dei colori più stravaganti, in quel periodo aveva optato per un blu elettrico, ma probabilmente tra qualche settimana sarebbe cambiato. Aveva un fisico asciutto, di media statura e penetranti occhi neri che in quel momento gli lanciavano  saette.

Insomma oltre ad avere un bel caratterino ed essere molto popolare era anche un’ottima capo-branco, non troppo rigida ma molto rispettata .

L’uragano Katrina lo prese per un braccio,lo scaraventò,in un’aula vuota, e chiuse la porta dietro di loro:

“Brutto idiota, cosa ti salta in mente eh?! che cos'è? la tua nuova trovata per far scoppiare una guerra fra clan?” sbottò Katrina

“Ma di cosa stai parlando? E vedi di stare calma” rispose stizzito Logan,

“Stare calma? Stare calma?! con tutto quello che è successo tu hai il coraggio di dirmi di stare calma?” , Katrina era sempre più alterata.

I due ragazzi urlavano talmente forte da non accorgersi della porta che si apriva e richiudeva alle loro spalle.

Due braccia forti circondarono la vita di Katrina, e la allontanarono da Logan poi una voce calda parlò:

“Kat smettila di urlare, non risolvi nulla”.

Katrina si calmò all'istante e le due braccia la lasciarono andare.

Ducke Worren era appena entrato nella stanza e la sua “aura” di positività e calma avevano immediatamente tranquillizzato la situazione.

Logan lo invidiava profondamente,era il classico ragazzo perfetto, era un amico perfetto, era un Alpha perfetto, era perfino un cugino migliore di lui e ,come se non bastasse, gran parte, per non dire tutte,delle lupe del suo branco tra i diciassette e i ventidue anni si erano proposte a lui come sue compagne, ma lui le aveva gentilmente rifiutate, insomma Ducke era semplicemente perfetto.

“Ducke, tu sai la gravità di quello che è successo stanotte” rispose allibita Katrina,

“Si Kat lo so, ma picchiando tuo cugino, non risolvi nulla.”

“Ma di cosa state parlando?” chiese Logan sempre più confuso, guardava i suoi cugini come se fossero impazziti.

“Seriamente Logan, non sai nulla?” chiese Ducke allibito,

“No, non so nulla.”

“Perfetto, nella notte hanno ucciso una squadra di cacciatori, o meglio un branco di licantropi ha sbranato un’intera squadra di cacciatori.”

“Co-cosa?”

Logan era scioccato, non si aspettava una notizia del genere

“Hai capito bene Logan, e questo sai cosa vuol dire no?”

“N-no che vuol dire?” chiese Logan sempre più preoccupato

“Come fai a cadere sempre dalle nuvole eh?  Vuol dire che manderanno un’altra squadra di cacciatori, che ovviamente non si limiteranno solo ad osservarci da lontano.”

“Ma come faremo? Dobbiamo attaccarli!” Esclamò Logan convinto

“Noi non faremo proprio nulla, non voglio scatenare una guerra.” Rispose tranquillamente Ducke.

“Stanno per invadere il nostro territorio e tu vuoi stare fermo?, ma non ha senso”

 

“Si che ce l’ha , e tu cosa vorresti fare eh?! Iniziare una guerra, e per cosa? il nostro  territorio è già debole, un’altra guerra lo indebolirà ancora di più, e poi a che prezzo? Nei nostri branchi ci sono bambini e donne, gli vorresti mettere tutti in pericolo? Tu sei un leader dovresti pensare a queste eventualità!”.

Ducke aveva finito il suo monologo con il fiatone, era raro che perdesse il controllo  in questo modo. Per Logan invece quelle parole furono una doccia fredda, rimase scioccato,non aveva affatto pensato a questa eventualità.

“Scusami Ducke, ma non tutti siamo Alpha perfetti come te”. Dette queste ultime parole prese il suo zaino e uscì dalla classe, andando alla ricerca del suo Betha.

“Dici che ho esagerato?” chiese Ducke a Katrina, erano rimasti soli nell'aula.

“No, Ducke, non hai esagerato, ma ho paura, non mi fido nè di lui né tanto meno del suo branco.”

“E di me ti fidi Kat?” chiese Ducke

“No, non mi fido neanche di te, ma so che questa non è opera tua, sei troppo buono anche solo per pensare ed un atto simile. Quindi per ora sei salvo Dukey, ma non sperare di esserlo per sempre.”

Ducke rise e osservò Katrina uscire dalla stanza, in fondo stimava molto i suoi cugini.

Appena fuori dalla porta trovò Erick che lo aspettava paziente, mentre mangiava un pacchetto di patatine:

“Allora com'è andata?” chiese il suo Erick curioso,

“Meglio del previsto, Kat non ha sbranato Logan e sono riuscito a farli ragionare, per ora non faranno nulla.”

“Mmm.. sono contento, anche se la prematura dipartita di quell'incompetente di Logan non mi sarebbe dispiaciuta”

Ducke scoppiò in una sonora risata

“No, Ducke seriamente, tua cugina è una bomba, sei proprio sicuro che non possa farci nulla?” chiese speranzoso Erick cambiando totalmente discorso, tipico di lui.

“Oh, Erick non credo, a meno che tu non voglia perdere il tuo amico dei piani bassi”

Il suo Betha lo guardò avvilito.

“Andiamo playboy, sono sicuro che troverai un giusto rimpiazzo”.

I due amici scoppiarono a ridere, consapevoli che se Katria gli avesse ascoltati, gli  avrebbe fatto passare un brutto quarto d’ora.

 

----

Katrina intanto aveva raggiunto Joshua che la stava aspettando al suo armadietto:

“Allora com’è andata?” chiese curioso Joshua,

“Logan non sapeva nulla, e Ducke per ora ha proposto di non attaccare, che ne dici?”

“Dico che non sopporto quelli del Nord, ma hanno ragione una guerra non porterà a nulla, ma la mia domanda è ci possiamo fidare di loro?” chiese di nuovo Joshua,

“Non lo so, Josh, so solo che Ducke in queste situazioni ha un fiuto particolare, per ora aspettiamo, poi vedremo. Magari in questi giorni vedrò qualcosa.” rispose Katrina.

“okay Alpha, andiamo a lezione adesso.”

E con un cenno si diressero nelle loro classi.

 

----

Logan prese a calci una lattina, era infuriato, come aveva osato Ducke parlargli in quel modo?

Chi si credeva di essere?Suo padre?

Si passò furiosamente una mano tra i folti capelli biondi continuando a sbuffare rumorosamente. Aveva ormai raggiunto il cortile quando vide Brian seduto su una panchina.

 

Finalmente! Brian tendeva ad essere difficile da rintracciare, probabilmente l’unico Betha sempre irraggiungibile era toccato a lui.

 

“Ehi amico, perchè quella faccia?” lo salutò l’altro

“Questa è stata una pessima mattinata, ho dovuto prendere un mezzo pubblico e sorbirmi le isterie dei miei cugini! A proposito hai sentito cosa è successo ai cacciatori?”

“Certo ne parlano tutti, ho saputo che tra qualche giorno arriveranno dei nuovi poliziotti per sostituire quelli morti, probabilmente anche loro cacciatori”

I problemi lo assalivano e pensare che le lezioni erano appena iniziate, doveva ancora giocare la prima partita del Campionato di basket !Per non parlare dei suoi genitori che premevano perchè fosse più presente all'interno del branco, più affidabile, più maturo, più come Ducke in poche parole.

Era stanco di vivere in quel modo, voleva passare un pomeriggio tranquillo.

“Bowling?” propose a Brian

“Io veramente. . .” si interruppe incerto se continuare, si alzò in piedi di scatto e poi si rimise a sedere velocemente puntando lo sguardo ai suoi piedi

“. . .stasera dovrei studiare con Emily, ci è stato assegnato un compito di gruppo sul ruolo dei pastori  in Irlanda durante il diciassettesimo secolo”

“Sembra interessante” commentò Logan in tono neutro

“Sicuro che non ti dà fastidio? Eravate amici . . .” sussurò Brian guardandolo di traverso

“Eravamo amici, ma ora non lo siamo più, perchè dovrebbe darmi fastidio? Infondo stiamo solo parlando di pastori Irlandesi” cominciò a balbettare Logan cercando di suonare convincente, ma il suo amico non sembrava credergli.

Allora, per togliersi dall'imbarazzo se ne uscì con una banale scusa, blaterando qualcosa a proposito dei doveri di un capitano e se la filò a gambe levate verso il bagno più vicino.

 

Dopo essersi sciacquato il viso Logan si guardò allo specchio attentamente, come ormai non faceva da un pò di tempo.

Era una bel ragazzo, sapeva di esserlo, occhi verdi, capelli biondo, fisico sportivo, sicuramente attirava l’attenzione, forse Dio aveva deciso di compensare il suo bell'aspetto con una serie di effetti collaterali?

Era per questo motivo che adesso si stava nascondendo in bagno, tentando di sfuggire all'occhiata inquisitoria del suo Betha.

Ma era stato sincero,  non gli importava di Emily, come non gli importava di suo fratello Will, non sentiva assolutamente la mancanza dei due umani. o meglio lui era convinto che non gli importasse più di Emily, di Will e della loro vecchia amicizia.

Anche se un tempo alle superiori erano stati migliori amici inseparabili, anche se avevano partecipato insieme alle olimpiadi della fisica, anche se era stato a casa dei Morrison un centinaio di volte, guardando sul loro divano l’intera  Prima Trilogia di Star Wars in un pomeriggio.

Ora era cresciuto, ora aveva il branco a cui pensare.

 

 

 

 

Angolo autrici:

Ecco a voi il nuovo capitolo…

baci

C&F

 
   
 
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