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Autore: shinigami di fiori    05/07/2017    0 recensioni
Un giorno...Tu capirai.
Capirai perché il mondo non meriti la pietà di nessuno...Poiché persino un eroe altri non è che una vittima dell'ingiustizia.
La Strega Blu, dopotutto, è tornata davvero in circolazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non aveva un'unicità…
Non era speciale...Sapeva solo utilizzare bene il cervello quando voleva.


In quell'epoca nascere senza unicità era davvero raro, anzi...Davvero penoso.
Se non avevi un'unicità, allora a cosa servivi?
Gli eroi avevano un Quirk, i cattivi...Persino i cassieri dei supermercati.
Lei no...Non aveva nessuna unicità.
Era perfettamente normale.


Fin da piccola, in quell'asilo, mentre tutti i bambini cominciavano a dimostrare le loro potenzialità già dai loro quattro anni, tutto quella che faceva lei era semplicemente starsene in un angolo a disegnare.
Quando i suoi genitori l'avevano portata a fare la visita specializzata delle unicità, alle parole del medico lei aveva risposto con un semplice “peccato”.
Circa tre settimane dopo la visita, alla piccola venne diagnosticata una malattia cardiaca in stadio minimo...Ma comunque una malattia.
Non le aveva dato problemi, solo un piccolo dolorino ogni tanto.
Ma a questo lei non importava...Non aveva davvero idea di cosa potesse significare avere una malattia cardiaca.
Almeno fino al giorno in cui sua sorella maggiore morì.
Lei era ancora piccola...Molto piccola.
Sua sorella venne aggredita da alcuni malfattori che, inizialmente, volevano solamente impaurirla con una pistola per farsi consegnare i suoi averi.
Ma alla fine scappò il colpo, dritto al cuore.
Per lei non ci fu niente da fare e i soccorsi potere solo stringere i denti, frustrati.
Fu con quell'episodio che la piccola comprese la parola “Morte”
Fu in quell'episodio che la madre, fuori di senno, uccise quegli stessi malfattori.
Non era qualcosa di cui andare fieri...Ma la piccola divenne, con gli anni, la figlia di uno dei peggiori cattivi della città...Poi della nazione...E infine uno dei criminali più ricercati al mondo.
La madre, dopo aver ucciso i ladri che le avevano portato via la figlia...Capì qual'era il suo posto.
A quegli omicidi se ne susseguirono altri, e atri ancora.
Avrebbe spazzato via il genere umano? Probabile.
Divenne così famosa da scontrarsi persino con il grande All Might, l'eroe numero uno al mondo, uscendone ovviamente sconfitta.
Non fu abbastanza per arrestarla, però.
La vita della piccola non era più solo normale...Era difficile, cupa.
Non riusciva a parlare con nessuno a causa del suo essere figlia della “Blue Witch”...Così cominciarono a chiamarla i mass media.
Non riuscì nemmeno a farsi un amico...Nemmeno uno.
Ogni volta che stava male, o voleva piangere c'era solo suo padre.
Ma anche egli, una volta ceduto lo spirito, si abbandonò sempre di più all'alcol e al gioco d'azzardo.
Cercò sempre di essere presente per la bambina...Ma avrebbe ceduto molto, molto presto.
Di conseguenza, la piccola non avrebbe potuto resistere a lungo.
Riuscì a passare l'ultimo anno all'asilo grazie all'ignoranza dei bambini e al comportamento comprensivo delle maestre che, dopo quell'anno, non l'avrebbero più rivista e, di conseguenza, non saprebbe più stato un loro problema.
Alle elementari fu davvero difficile difendersi: i bambini erano più svegli di quanto avesse immaginato.
Divenne lo zimbello della scuola e non poteva difendersi contro le loro unicità.
Ogni volta, durante la pausa pranzo, la ragazzina si rifugiava nel “bagno della strega”, così soprannominato per la sua continua presenza.
Si sedeva dentro uno dei gabinetti e piangeva.
Capitava spesso che qualche ragazzino prendesse la cosa come una prova di coraggio e, seguito dalla sua banda, andasse nel bagno per fare dispetti alla discendente della Strega Blu.
-La strega sta piangendo-
-Che fai? Chiami la tua mammina e ci fai fare tutti a fette-?

La piccola non rispondeva mai, rimaneva con il suo viso nascosto tra i lunghi capelli neri e le ginocchia.
Rimaneva ferma, accumulando tutti quegli insulti dentro di sé per poi bruciarli tutti con una grande fiammata di pianto.
Usciva dal bagno solo pochi secondi prima che suonasse la campana.
I suoi occhi color nocciola erano rossi e gonfi ogni volta.
-Bene bambini...Cosa vorreste fare da grandi-? Aveva chiesto la maestra con un sorriso.
-Io sarò un poliziotto- aveva detto un bambino dagli aguzzi capelli neri.
-Io una panettiera- Disse una ragazzina dai biondi capelli e dagli enormi occhioni blu.
-Una panettiera? Patetico- Aveva detto un'altra, scostandosi i capelli dalle spalle con aria altezzosa.
-Che c'è di male scusa-? Chiese la biondina, triste.
-Una panettiera è solo una panettiera...Io sarò un'importante donna d'affari- Sorrise la biondina.
-Su, su bambini….E tu, Eva-chan? Cosa vorresti fare da grande-? Le chiese la donna.
-Le streghe sono streghe dopo tutto...Diventerà una cattiva proprio come sua madre- Disse un ragazzino comodamente sdraiato con e gambe sul banco.
-Ehi, Kyota- Lo rimproverò la maestra.
-Ma è la verità, cosa mai potrà fare lei, che non ha nemmeno un'unicità-? Ribattè.
-Un eroe…- Sussurrò una vocina.
-Eh…-?
-Ah…-?
-Io...Voglio diventare un eroe- Aveva sussurrato.

 
  
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