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Autore: Lucky_May    05/07/2017    0 recensioni
" Lo sai che le streghe muoiono a 23 anni? "
L'inizio delle scoperte che segnano la vita di Seraphina.
Un ragazzo misterioso che non può toccarla- e lei non può toccare lui;
Una maledizione dal passato; la corruzione che diventa una lama a doppio taglio: li salverà o li ucciderà?
Una storia d'amore che va oltre i confini del normale.
Una battaglia che aspetta solo due ragazzi al confine con la terza dimensione.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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Capitolo 2

 

«Seraphina, mi chiamo Adrien, ho la tua stessa età ed ho un compito per te, o per meglio dire, per noi.»



Ma Seraphina non voleva crederci. Con la testa tra le mani si rivolse a lui con tono freddo e distaccato.

«Sparisci immediatamente dalla mia vista, dalla mia testa, dalla mia casa.»

«Seraphina devi farmi parlare, devo raccontarti la ragione per cui sono qui, ascoltami, non fare la bambina.»

«Non se ne parla. Sono solo stanca, è stata una giornata pesante e la mia mente mi sta giocando brutti scherzi. Andrò a dormire.»

 

Seraphina istintivamente scansò il fantasma di Adrien e si diede della stupida da sola. Aprì le ante del suo armadio per cambiarsi la camicetta ancora umida ed indossare qualcosa di più comodo e caldo. Stava cominciando a sbottonare i primi bottoni quando Adrien imbarazzato prese la parola.

 

«So che per te non sono reale ma ti prego non spogliarti davanti a me... è-- è imbarazzante.»

 

Adrien si girò verso la finestra in modo da non guardarla, poggiando le mani sul vetro freddo della finestra di quella stanza. Un contrasto con le sue guance tinte di un leggero rosa a causa della sua circolazione sanguigna che in quel momento stava mantenendo una temperatura corporea troppo alta per i gusti di Adrien.

 

«Questa è la semplice prova che non credo nella tua esistenza e che perciò tra pochi minuti svanirai.»

«Ascolta Seraphina, la mia esistenza non è pari a quella di Babbo Natale, questa tua sfiducia nei miei confronti mi offende. Ma ti rispetto ed in qualche modo dovrò convincerti ad ascoltarmi perciò se ti guardassi mentre ti cambi aggraverei la situazione. In ogni caso rimarrò qui per i prossimi tre anni se non mi ascolterai adesso.»

«Mi stai dicendo che se ti ascoltassi adesso mi libererei della tua "presenza"? Se così possiamo definirla...»

Quasi si mise a ridere Seraphina, per come l'ironia del destino avesse intaccato la sua realtà.

«No, ma potremmo cambiare il nostro destino e potresti liberarti di me prima di tre anni.»

 

Seraphina stava indossando il suo vecchio maglione verde militare ed un pantalone largo.

I suoi capelli lisci e rossi cadevano perfettamente sulle sue spalle e incorniciavano il suo viso annoiato e irritato. Incrociò le braccia al petto con sguardo di sfida e finalmente decise di dare una possibilità al povero Adrien.

 

«Okay, raccontami tutto, Adrien. Ma non ti assicuro che dopo il tuo racconto ti crederò, probabilmente andrò a dormire.»

 

Adrien sbuffò alla testardaggine di Seraphina, ma ringraziò il cielo che almeno stesse provando ad ascoltarlo.

Si sedette a gambe incrociate sul suo letto e sistemò i libri dentro la sua borsa controllando ancora una volta che le scritte fossero veramente scomparse. Ma di loro non c'era traccia.

 

«So che ti sembrerà strano ed impossibile ma io esisto realmente...» Adrien non aveva terminato nè la frase nè il suo discorso ma Seraphina lo interruppe.

«Cavolate, se tu esistessi veramente noi potremmo toccarc-» A sua volta anche Seraphina venne interrotta.

«Ti prego non interrompermi, odio quando accade.» Disse Adrien cercando di mantenere la calma respirando profondamente, portando le mani in avanti mimando il movimento del suo respiro entrare ed uscire dalle sue vie respiratorie e con gli occhi socchiusi.

 

Seraphina lo guardò con gli occhi spalancati.

 

«Interromperti? Non mi hai appena permesso di finire la mia frase!» Disse infuriata.

 

Adrien roteò gli occhi, prese la sedia vicina a lui e vi sedette a gambe incrociate.

 

«Seraphina, io esisto realmente in un'altra dimensione. In quella dimensione sono te, siamo due facce della stessa medaglia. Ci sono molte cose in cui siamo uguali, ma essendo di una dimensione parallela ci sono altrettante cose in cui siamo l'esatto contrario.»

 

L'espressione di Seraphina offriva un miscuglio di tutte le emozioni esistenti. Aspettò di essere sicura che Adrien avesse terminato la sua frase e parlò.

Si aspettava che la ragazza non avesse capito una sola parola del suo discorso, a giudicare dall'espressione crucciata donata dalle sopracciglia perfettamente simmetriche.

Tuttavia l'aveva sottovalutata.

 

«Quindi sei mio fratello?» Chiese con voce flebile.

 

Sul volto di Adrien si fece spazio un mezzo sorrisetto.

 

«No, sono la tua anima gemella.»

 

A Seraphina sembrava tutto ridicolo e si rifiutava di crederci. Continuò ad ascoltarlo ma prendendo tutta quella pagliacciata come una favola della buonanotte.

Una favola che vedeva Seraphina ed Adrien come protagonisti.

Trovava letteralmente più interessante il suo soffitto bianco.

 

Ma Seraphina deglutì al sentire quella frase particolare.

Costrinse se stessa a cambiare discorso, perchè che senso aveva dare peso a quelle parole se tanto erano tutte falsità?

 

«Invece potresti spiegarmi come hai fatto a far apparire e sparire le frasi sui miei libri?»

«Nella dimensione in cui sono ospite acquisisco dei poteri che sono il controllo dei fluidi e la creazione di acqua. Questo è perchè sono riuscito a scrivere con dell'inchiostro e riuscivo anche a farlo sparire. Ma anche l'episodio della bottiglietta d'acqua è opera mia.»

«Perchè lo hai fatto?»

«Quell'Aaron mi irrita. Non mi fido molto di lui, era troppo interessato. Dovresti stargli alla larga.»

«Forse non ci siamo capiti, tu non mi dici cosa fare e cosa no.»

«So che non lo sopporti in realtà.»

«E' un rapporto amore-odio.»

 

Seraphina si distese sul letto, la discussione non le interessava, erano tutte falsità ed assurdità.

 

«Ma non sono venuto qui per parlarti di Aaron, sono qui per convincerti ad allenarti con i tuoi poteri.»

«Che poteri? Io non ho nessun potere.»

 

Seraphina chiuse gli occhi dalla disperazione.

Quanto ancora andrà avanti questa situzione? Forse dovrei davvero dormire.

Pensava Seraphina.

 

«Oltre la mia dimensione e la tua dimensione vi è una dimensione intermedia, vuota, utilizzata esclusivamente per il nostro passaggio. Tuttavia vi è una crepa all'interno e se non verrà risanata entro 3 anni causerà il crollo delle nostre due dimensioni.»

 

Seraphina sentì un nodo allo stomaco.

Non ci credeva, tutto era impossibile, ma se non lo fosse stato?

Voleva condannare davvero in quel modo la sua stessa vita e quella del resto degli abitanti della Terra?

 

Seraphina si sistemò sul letto e si sedette di nuovo a gambe incrociate.

 

«Come faccio a sapere se tutto questo è vero?»

 

Adrien fissò attentamente il volto di Seraphina.

Era davvero strana, come lui.

E come sua madre l'aveva descritta.

 

 

"La riconoscerai subito, ha i capelli rossi come il fuoco e gli occhi neri come il carbone. Tutto di lei ti ricorderà le fiamme. Ha un carattere particolare, tu sei un mare in tempesta e lei è un fuoco che arde."

 

Adrien si alzò dalla sedia e si avvicinò allo specchio sul muro della camera di Seraphina.

 

Appoggiò una mano sullo specchio e tese l'altra verso Seraphina.

 

 

«Ti va di venire a fare un giro con me nella mia dimensione

 

Angolo scrittrice-
Eccomi una settimana dopo. Spero vi piaccia anche questo capitolo e se sì fatemelo sapere attraverso una recensione ♥
Alla settimana prossima! (o prima)
-Lucky_May

  
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