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Autore: Becky Auror    06/07/2017    0 recensioni
Breve stralcio del funerale di Cedric Diggory.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amos Diggory, Megan Jones, Nimphadora Tonks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Due vere Hufflepuffs'
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L’azzurro del cielo era difficile da scorgere anche se, quel giorno, le nuvole erano del tutto assenti. Il sole sembrava intenzionato ad invadere l’intera volta celeste con i suoi raggi e il suo splendore, non che qualcuno, almeno in quel fazzoletto di terra, fosse intenzionato a sollevare lo sguardo.
Nonostante il numero di maghi e streghe venuti ad assistere fosse considerevole, l’unico rumore era la voce profonda, misurata, di una mago intento a parlare da una buona mezz’ora, ormai. Portava una lunga veste, di un viola talmente oscuro da risultare nero al primo sguardo. Quando però alzò il braccio in modo lento, un gesto cerimoniale, per indicare la bara di fianco a lui, ci fu un singhiozzo triste e straziante da parte di una donna seduta in prima fila. Provò a soffocare il pianto sulla spalla dell’uomo che le stava accanto, ma il suo sussultare lasciava capire quanto il suo sfogo fosse disperato.
Dietro i due coniugi, sul manto erboso, erano state disposte numerose sedie bianche, e se ne erano aggiunte delle altre quando le prime erano state tutte riempite. I presenti portavano tutti vesti e mantelli scuri, ma anche così si poteva distinguere chiaramente la macchia di divise scolastiche che occupava quasi un’intera colonna. Gran parte degli studenti portava ricamato il tasso giallo-nero degli Hufflepuff sul mantello nero, c’era però anche un buon numero di Gryffindor, qualche Ravenclaw e Slytherin. Nessuno aveva osato commentare la loro presenza così come nessuno aveva proferito parola sulla scelta dell’abbigliamento scelto. Anzi, venne considerato un ulteriore omaggio alla memoria del primogenito dei Diggory.
Il mago in piedi si interruppe e, come se tutti avessero ricevuto uno stesso segnale, i presenti si alzarono. Ci fu un momento di solenne silenzio. Poi, due maghi si posizionarono ai lati della bara e agitando in modo sincrono la bacchetta, pronunciarono poche parole. Una luce intensa costrinse tutti a serrare le palpebre, mentre un forte rumore, di terreno squarciato, investiva le loro orecchie. Pochi istanti dopo, al posto della lucida bara, c’era soltanto della terra smossa e una lapide bianca, sulla quale si poteva leggere:
 
Cedric A. Diggory
Figlio amato e amico fidato.
1978 – 1995
 
Poco dopo le persone cominciarono ad andare via, chi in silenzio e chi cercando goffamente di confortare con qualche parola i coniugi Diggory. In mezzo alla piccola folla che pian piano cominciava a disperdersi, una giovane strega rimase seduta al proprio posto, col capo chino e le guance bagnate. Megan Jones, una delle studentesse Hufflepuff presenti, la vide e istintivamente andò verso di lei. Quando le fu vicino e fece per porgerle un fazzoletto appena estratto dalla borsa, si accorse che un’altra strega stava facendo la stessa cosa. Alzò gli occhi, che vennero subito attratti dai capelli della donna che le stava di fronte: erano rosa. Portava anche lei la divisa Hufflepuff, sebbene Megan non ricordasse di averla mai vista ad Hogwarts e tanto meno in Sala Comune, ma non vi badò. Si osservarono, entrambe nella medesima posizione, tenendo ancora la mano tesa, porgendo un fazzoletto alla ragazza che singhiozzava seduta e, per un breve istante, si scambiarono un sorriso.

 
 
 
 
 
{ Esquina de Becky }
Questa flash (forse un po’ inconcludente) era in realtà il prologo per una long alla quale penso da tempo e della quale ho scritto tanto, senza però pubblicare mai nulla. E questo perché, per una lunga serie di motivi, non posso garantire costanza e perciò mi scoraggio sempre e rimando.
Ho deciso però che, dal momento che non sono portata per le long, di ricominciare magari con una serie di One Shot. In particolare, amo scrivere sulle mie due tasse preferite perciò spero di riuscire a raccogliere qualche stralcio della loro vita (ovviamente come la immagino io) e rendere partecipi anche voi.
   
 
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