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Autore: MonAnge    06/07/2017    2 recensioni
Sanji si trova in una situazione complicata. Nami si comporta in modo strano e sembra evitarlo ogni volta. Il biondo si stancò e decise di metterla alla prova. La rossa l'avrebbe superata?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chopper, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sometimes it starts with a good test.

POV Sanji.

 

Una mattina mi svegliai, guardai l’orologio, erano già le 10. Non trovai Nami-san accanto a me, abbracciai il suo cuscino e sentii il suo odore. Quanto adoravo farlo. Mi alzai e andai a vestirmi. Girai per tutta la casa: cucina, soggiorno, camere da letto ma lei non c’era e non c’era neppure la sua borsa. Questo mi fece preoccupare e allo stesso tempo leggermente adirare. Ma più che adirare potevo dire ingelosire.

 

Sono le 10 di mattina, dove poteva trovarsi?

 

Già da qualche giorno ero afflitto da una brutta sensazione, noi eravamo fidanzati già da 4 mesi ma l’ultima settimana cominciò a comportarsi in un modo strano, spariva di casa senza dirmi niente, quando parlava al telefono si allontanava e si rinchiudeva in bagno per non farsi sentire, non parlava e non mi rivolgeva più le stesse attenzioni di prima. Era cambiata. Troppo cambiata. Mi tradiva? Questi pensieri non mi davano tregua, quindi decisi di metterla alla prova. Io la amavo. Ma lei mi amava ancora?

 

Sapevo che non fosse possibile questa mia supposizione ma non potevo più continuare a pensare di questa possibilità. L’unica soluzione era eliminarla provando alla mia mente che non era e non sarebbe mai stato così.

 

Presi un foglio di carta, lo misi sul comodino e cominciai a scarabocchiare:

 

“Nami-san...ho deciso di andarmene e di lasciarti. Ti scrivo perché non avrò coraggio di dirlo davanti ai tuoi bellissimi occhi, davanti a te. Perdonami ma mi sono stufato e non voglio più vivere con te. S.”

 

Lo lasciai lì e io mi nascosi sotto il letto. Sapevo che mi sbagliavo, io mi fidavo e credevo in lei ma non mi rimanevano altre scelte. La aspettai rimanendo sotto il letto.

 

Dopo i 5 minuti passati lì, sentii sbattere una porta. Era arrivata.

 

-Caro, sei a casa?- la sentii gridare e in seguito buttare la sua borsa sul divano del soggiorno.

 

Non risposi. Lei entrò in stanza e inizialmente non notò il biglietto.

 

Riordinò il letto disordinato da me e si avvicinò allo specchio cominciando a truccarsi e aggiustare la sua pettinatura.

 

Poi abbassò la testa e notò il foglietto. Lo prese in mano e lo lesse sorridendo. Scrisse sotto qualcosa in fretta per poi prendere il cellulare e chiamare qualcuno.

 

-Amore, mi ha lasciata lui, aspettami arrivo tra poco.- disse terminando la chiamata.

 

Avevo ragione: mi stava tradendo. La mia espressione in viso cambiò subito e una lacrima cominciò a scendere. Nami, la mia Nami-san, ha chiamato “amore” un altro. Non potevo ancora crederci. Le mie supposizioni erano vere. Quel pizzico di sospetto che era nato nei miei pensieri era diventato realtà. Lei mi tradiva.

 

Nami si tolse il vestito e se ne mise un altro. Riprese la borsa e uscì dalla camera. Decisi che mi sarei sollevato solamente dopo che sentivo lo sbattere della porta per accertarsi che sarebbe uscita.

 

Ed eccolo qua. Lo sentii e mi alzai ancora con la lacrima sul viso. Mi appoggiai al muro e infilai una mano tra i capelli.

 

Non era possibile, non era minimamente possibile. Non poteva farlo. Non ora. Non qui.

 

Per quanto sarebbe continuato se non avessi fatto questa dannata prova? Chi è? Con chi mi stava tradendo? Chiunque sia, l'avrei strozzato all'istante.

 

Presi quel foglio con l’intenzione di stroppiciarlo e distruggerlo in piccolissimi pezzettini. Ma prima notai la scritta sotto. Aveva aggiunto qualcosa.

 

“Tesoro, mi dispiace ma il tuo piano ha fallito. Io amo unicamente e incondizionatamente te, sappi che non potrei e non oserei mai tradirti… oltre tutto questo...ti sei nascosto male, si vedeva il tuo piede e nessun tesoro può nascondersi agli occhi della Gatta Ladra. Sono andata da Chopper, ti aspetto lì.♡”

 

….lessi ancora una volta quelle parole rimanendo completamente scioccato.

Mi vergogno di me stesso ora. Come potevo dubitare di lei? Come potevo averlo fatto?

 

Ora però avevo un altro dubbio che mi annebbiava la mente... Cosa ci faceva Nami-san da Chopper? Si sentiva per caso male? E perché voleva che andassi pure io?

 

Non mi feci più domande e corsi velocemente all'ospedale dove lavorava il nostro dottore preferito.  

 

Raggiunsi l'ingresso principale e un’infermiera si avvicinò a me.

 

-Signor Vinsmoke?- mi chiese gentilmente.

 

-Si, sono io. - risposi confuso. - Sto cercando Nami Cocoyashi. Mi saprebbe indicare dove si trova attualmente?-

 

-Oh, certamente. Dovrebbe salire al quarto piano.-

 

-La ringrazio di cuore. - risposi gentilmente e corsi verso le scale. Non avevo tempo per aspettare l’arrivo dell’ascensore. Dovevo rivederla in questo preciso momento. Dovevo capire cosa stesse succedendo...e chiedere scusa per aver dubitato di lei.

 

Cominciai a correre e potrei giurare che non sono mai salito sulle scale con questa velocità. Avrò battuto il mio record.

 

Davanti a me c'era un lungo corridoio e in una di quelle stanze si trovava la mia adorata. Vidi un’altra infermiera e decisi di raggiungerla attirando la sua attenzione.

 

-Oh, signor Vinsmoke. Posso aiutarla in qualche modo?-

 

-Sì, grazie, potrebbe dirmi dove si trova Nami?- chiesi di fretta.

 

-Nella stanza numero 437. - rispose.

 

-La ringrazio. - dissi e corsi a cercare quella stanza.

 

Guardai ogni porta...ero solamente al 402. Corsi più in fondo. 435, 436 ed ecco la 437!

 

Aprii di scatto la porta senza bussare e trovai Nami coricata sul lettino con la maglietta alzata e Chopper che stava scrivendo qualcosa.

 

-Nami-san!- camminai verso di lei e la abbracciai fortemente. - Scusami,  amore, non avrei dovuto farlo. - dissi essendo colpevole.

 

-Shh...lo senti?- disse posizionando le mie mani sulla sua pancia scoperta e indicandomi un immagine sul computer, attirandomi a sé.

 

Pum Pum. Pum Pum. Pum Pum.

 

-N-Nami...è....un bambino?- dissi senza credere a ciò che ho appena sentito e visto. - Nami-san, rispondimi…- le lanciai uno sguardo impaziente e poi un altro alla pancia accarezzandola.

 

Aveva le lacrime negli occhi. Cercava di fermarsi ma era impossibile. Sentivamo il battito e la presenza del nostro bambino. Sarei diventato padre. Saremmo diventati una vera famiglia.

 

-Si, Sanji-kun. Sono incinta.






 

 

 

ANGOLO DELLE AUTRICI.

Ciaooooooo,

ringraziamo a tutti quelli che non hanno schiacciato “indietro” e hanno continuato a leggere questa pazzia di due shipper SaNamiste.

Questa ff è nata per sbaglio… ci era venuto in mente di arricchire il nostro archivio di storie SaNa e abbiamo deciso di scriverne un’altra. Speriamo tanto che vi sia piaciuta!


P.S. chi segue le nostre altre storie…

Scusateci per la ff “An impossible love ” che è rimasto mezzo completo per tanto tempo ma vi promettiamo di aggiornarla il più presto possibile.

Il prossimo aggiornamento della ff “Sposata con un diavolo" sarà l'8 luglio.

 

Vi ringraziamo ancora una volta e alla prossima!

 

MonAnge.

   
 
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