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Autore: Athelye    07/07/2017    2 recensioni
Continuava a slacciarsi e allacciarsi il primo bottone della camicia, indeciso su come stesse meglio. Inoltre non riusciva sicuramente a vedere quale delle due versioni fosse la migliore, perché senza occhiali vedeva meno di un cieco di notte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sono abbastanza sicuro che non mi piaceranno. Ivan, ripetimi un po’ come mi hai convinto a venire là?”
“Perché potresti entrare in una band e perché avrai mille ragazze ai tuoi piedi, Paul.”
Il ragazzo un po’ paffuto sbuffò, scuotendo la testa mentre camminava.
“Dai, ti divertirai, ne sono certo. In più la madre di Pete, uno del gruppo, è riuscita a convincere quel vecchio prete a fargli fare il concerto. Ne varrà la pena, fidati.”
“Fa caldo.” Sospirò, beccandosi un’occhiataccia. “E poi se dovessero essere bravi non mi vorrebbero, e se non lo fossero non avrebbe senso per me provarci.”
“Suvvia, sei un bravissimo musicista per quanto mi riguarda. Non appena ti sentiranno ti vorranno a bordo.”
Paul alzò gli occhi al cielo con un altro sospiro.
“D’accordo..”
 
Era una dannatamente calda giornata di luglio quella, e quando arrivarono c’era già qualche persona che cercava di sventolarsi come poteva.
I ragazzi stavano sistemando gli strumenti sul palco improvvisato, dato che fino a poco prima erano in movimento sul retro del camioncino.
John era abbastanza nervoso. Continuava a slacciarsi e allacciarsi il primo bottone della camicia, indeciso su come stesse meglio. Inoltre non riusciva sicuramente a vedere quale delle due versioni fosse la migliore, perché senza occhiali vedeva meno di un cieco di notte.
Verso le quattro, quando tutto era pronto, John si avvicinò al microfono, la chitarra al collo e l’aria spavalda, guardò verso il pubblico. Ancora quattro gatti, ma non gli importava.
“Buon pomeriggio a tutti, signori e signore, noi siamo i Quarrymen, e oggi vi faremo divertire come mai era successo prima a uno spettacolino di paese. Segnatevi il nostro nome, perché diventeremo famosi!”
Dopodiché sorrise e si allontanò di poco per sentire chi dava il tempo, per poi riavvicinarsi e suonare e cantare insieme agli altri.
Non appena era cominciata la musica, gli occhi di Paul si illuminarono.
Si era reso conto perfettamente che fra tutti azzeccavano una nota ogni tre, e che John non sapeva bene il testo delle canzoni che stavano suonando (nonché l’unico che forse si impegnava davvero a suonare decentemente), ma, come disse più tardi, era stato proprio il modo in cui quel ragazzo con la camicia a quadri inventava le parole, come con Come Go With Me, cantandole con convinzione, che l’aveva affascinato.
A un certo punto accanto a lui comparvero Julia e Mimi, la madre e la zia di John. Quando lui le vide ebbe un attimo di esitazione, ma si riprese subito, modificando il testo di Maggie Mae in onore della zia, che invece era scioccata.
Oh-oh, here comes Mimi down the aisle now..
La madre invece, una giovane donna con i capelli rossicci, sorrideva e si vantava con la sorella, applaudendo e fischiando più forte di tutti gli altri spettatori presenti, strappando un sorriso a Paul che ogni tanto la guardava.
 
Alla fine dell’esibizione, John ringraziò a nome di tutto il gruppo e tutti scesero dal palco, lasciando gli strumenti com’erano, tanto dovevano esibirsi di nuovo alle otto.
Paul era completamente innamorato dell’esibizione che aveva visto, tanto da insistere per andare da loro e provare a convincerli che dovevano prenderlo a bordo.
Era esaltato all’idea di esibirsi davanti al gruppetto, ma soprattutto di farlo davanti a John.
 
“Ehilà Lennon, vorrei presentarti una persona. Questo è Paul McCartney.
John lo squadrò, per il momento tenendosi per sé il pensiero che quel ragazzo paffuto gli ricordasse un po’ Elvis, poi gli tese la mano con un sorriso beffardo.
“Piacere, John Lennon.”
“Paul.”
Si strinsero la mano, anche se Paul sembrava già un po’ nervoso per l’imminente esibizione.
“Allora, Paul.. Sei venuto per un autografo?” La domanda suscitò qualche risata alle spalle del maggiore, da parte dei suoi amici.
Paul prese un bel respiro e continuò a guardarlo negli occhi, sostenendo il suo sguardo. “Voglio entrare nella tua band.”
John lo squadrò ancora, cominciando a girottolare lì intorno. Prese la sua chitarra e la passò al minore.
“Sentiamo che sai fare, figliolo.”
Gli fecero fare un provino coi fiocchi.
Suonò Twenty Flight Rock, sotto lo sguardo attento, e un po’ appannato, del ragazzo, che si stupì di sentire degli accordi particolari e il testo cantato alla perfezione. Poi il minore eseguì Be-Bop-A-Lula, insieme a qualche pezzo di Little Richard.
Paul si sedette anche al piano, e John gli andò vicino, appoggiandogli la mano destra sulla spalla, subito prima che cominciasse a suonare A Whole Lot Of Shakin’.
Tutti erano in silenzio quando Paul terminò anche l’ultima nota, guardando poi John, in attesa di un responso.
Il ragazzo si passò la mano fra i capelli e annuì a se stesso, pensieroso.
L’unica cosa che disse fu “Se ti va, ci esibiamo anche stasera alle otto, puoi venire a vederci e ballare un po’ di buona musica.”
 
Sulla strada del ritorno Paul era convinto di aver fatto del suo meglio, ed era certo che in poco tempo quel ragazzo con il ciuffo alla Elvis e la camicia a quadri si sarebbe fatto sentire, descrivendo l’emozione che aveva provato suonando davanti a lui per convincerlo.
“Sai Ivan, quando mi si è avvicinato sono rimasto stordito, ma non tanto per l’emozione.”
“E come mai, allora?”
“Perché mi ha dato un’alitata di birra che non dimenticherò mai in vita mia..!” Mi confessò ridendo.









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Note dell'Autrice
MACCIAAAAOOOO
Come va la vita? *mastica una carota*
Ok, lo giuro, non sono fatta di qualcosa, ho solo finito con la maturità e tutto, e finalmente sono LIBERA. Quindi ho pensato di tornare a scrivere, per il vostro dispiacere, dato che ora ho di nuovo tempo.
Della storia qui sopra non sono proprio totalmente soddisfatta, avrei voluto avere più tempo per prepararla, ma volevo provare a partecipare al contest della pagina facebook Two of Us (potete trovare il link sia al contest sia alla pagina cliccandoci direttamente sopra).

E quindi niente, non vi do scadenze su alcune cose a cui sto lavorando, perché potrei non rispettarle.
So, ci si legge presto gente, un abbraccio gigante e a presto!

Athelyè ~♥
   
 
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