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Autore: Hana_Weasley    07/07/2017    4 recensioni
BTS Alcohol tolerance level ranking by 1theK:
Suga > Jin > Jimin > Rap Monster > Jungkook > V >>>>> J-Hope (a drop)
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Quello che succede quando Taehyung e Hoseok si danno alla pazza gioia con l'alcol.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene sono ufficialmente tornata. La scuola è finita e bla bla bla sono di nuovo qui per rompervi. Mi hanno chiesto di scrivere questa roba quindi per qualsiasi cosa leggerete qui non incolpate me, io volevo lavorare a qualcosa di angst (tanto per cambiare).
Vi avviso, questa robina (sono 2000 parole, per i miei standard molto poco) è completamente demenziale e senza senso. Se cercate quindi qualcosa con una trama ben sviluppata, siete sul posto sbagliato. Se invece cercate qualcosa per ridare e tirarvi su di morale allo (spero) siete nel posto giusto.
Detto ciò, buona lettura! 
Hana.


 
Blame It (On the Alcohol) 
 
A Eleonora e Eugenia, rispettivamente la mia unnie e la mia dongsaeng preferite. Ve la farò pagare per avermi fatto scrivere questa cosa, ma intanto godetevela. Love ya <3






Taehyung e Hoseok camminavano per le strade dell’isoletta tentando di non dare nell’occhio. Cosa praticamente impossibile perché dopo quello che era accaduto la sera precedente ormai tutti gli abitanti delle Hawaii li conoscevano, probabilmente. Nonostante il caldo i due si erano camuffati con sciarpe ed occhiali da sole, invano, perché a quanto sembrava erano ugualmente riconoscibili considerato che le persone per le vie li salutavano dicendo cose che loro – fortunatamente – non potevano capire.
Eppure gli altri ragazzi li avevano avvertiti di non esagerare ma loro no, imperterriti avevano dovuto averla vinta. E adesso erano diventati l’attrazione numero uno dell’isola, riuscendo a superare addirittura l’appeal che suscitavano le enormi tartarughe acquatiche.
Per sapere però cosa fosse accaduto ai due ragazzi bisogna fare un passo indietro, ritornando alla sera prima.
I manager avevano dato loro il via libera per uscire a divertirsi quella sera senza telecamere. Tutti erano entusiasti della notizia perché per quanto si stessero ugualmente divertendo a girare le Hawaii e facendo nuove esperienze, l’idea di essere costantemente ripresi rendeva un po’ meno spontaneo il tutto. Il pensare quindi di poter, almeno per quella sera, svagarsi senza avere paura di fare o dire cose sconvenienti di fronte alle telecamere era molto allettante.
Optarono, alla fine, per andare in un pub nel centro dell’isola per rilassarsi, chiacchierare e bere qualcosa tutti insieme. Una normale e tranquilla serata tra amici, praticamente.
Arrivarono e si accomodarono attorno ad uno dei tavolini mentre il cameriere lasciava loro il menù per le ordinazioni.
“Uh io penso proprio di voler provare questo mojito a base di ananas!” esordì Jimin dopo aver letto rapidamente gli ingredienti dei drink proposti.
“Io penso di aver trovato il paradiso, un drink al caffè!” a parlare era stato naturalmente Yoongi, lieto di poter unire due delle sue cose preferite: alcol e caffè.
Gli altri ragazzi discussero per ancora qualche minuto su cosa prendere e quando il cameriere tornò per annotare le ordinazioni tutti sembravano aver deciso.
“Ricapitoliamo: due Pineapple Mojito, un Hurricane, un Pineapple Expresso con liquore al caffè, due Mai Tai e due analcolici?” chiese Jin rivolgendosi interrogativo verso Hoseok e Taehyung che fino a quel momento non si erano espressi ma che tutti davano per scontato avrebbero ordinato analcolici.
Taehyung spalancò gli occhi, sconvolto. “Analcolico? Cosa siamo, dei bambini? Anche io e Hoseokie hyung vogliamo un alcolico.” Disse mentre accanto a lui Hoseok annuiva più convinto che mai.
“Taehyungie non penso sia una buona idea…” lo avvertì Jimin, posando delicatamente la mano sulla sua spalla. “Devo ricordarti com’è finita l’ultima volta che ti sei ubriacato? Hai cominciato ad intasare Twitter di tue foto!”
“È passato tanto tempo, all’epoca ero solo un ragazzino, sono cresciuto.”
A quanto sembrava Taehyung non ne voleva proprio sapere di mollare.
“Hai ventidue anni, sei ancora un ragazzino.” Ribattè Jin.
“Hoseok-ah non fare lo scemo e prenditi un analcolico, non riesci a reggere neppure un bicchiere di birra.” A tentare di far ragionare Hoseok fu Yoongi che però ricevette solo un lamento da parte del minore.
“Ho ventitre anni! Se voglio bere un alcolico e ubriacarmi lo faccio!”
Ehm… excuse me...” si intromise nel dibattito il povero cameriere che per tutta la discussione era rimasto lì senza capire nulla ed in attesa che qualcuno dei ragazzi gli confermasse gli ordini detti precedentemente.
Intervenne Taehyung, non dando neppure il tempo agli altri ragazzi di aprire bocca, che guardò il cameriere e con il suo solito sorriso squadrato e ordinò due “Painkiller” il quale nome già diceva tutto.
“La vedo male.” Mormorò uno sconsolato Jungkook.
 
I cocktail arrivarono poco dopo e in un primo momento i ragazzi furono occupati ad assaggiare ciò che avevano acquistato e a scambiarsi i bicchieri per provare un po’ tutti gli alcolici. Dovevano ammettere che erano davvero buoni, forse tra i drink più gustosi che avessero mai bevuto, e l’alcol – nonostante si sentisse abbondantemente – non copriva tuttavia gli altri sapori. Erano quindi tutti soddisfatti del loro acquisto.
Anche Taehyung e Hoseok sembravano tranquilli e soprattutto sobri in un primo momento, nonostante il loro drink contenesse una quantità spropositata di alcol. Chiacchieravano insieme agli altri ragazzi scambiandosi impressioni su quei giorni di libertà che gli erano stati regalati e su alcuni aneddoti divertenti avvenuti durante le escursioni a gruppi.
Tutto sembrava stesse andando liscio come l’olio ma naturalmente avevano parlato troppo in fretta perché ad un certo punto della serata le cose iniziarono a precipitare.
Hoseok si era improvvisamente calmato – cosa rara per lui che era sempre molto energico e rumoroso –  e osservava rapito il bicchiere di Yoongi che gli lanciava delle occhiate, perplesso, non avendo idea di cosa l’altro stesse osservando così concentrato.
Hoseok prese ad accarezzare il bicchiere e a sorridere in modo inquietante, mentre gli occhi vennero animati da una strana lucina sinistra, per poi dare ufficialmente inizio a quella che sarebbe stata la serata più imbarazzante della sua vita con l’affermazione che con leggerezza sputò fuori.
“Com’è lungo questo bicchiere. Taehyungie, pensi che sia più lungo del tuo cazzo?”
Silenzio.
Sul tavolo scese un gelo da far invidia agli eschimesi, rotto solo dagli schiamazzi e risolini di Taehyung in risposta.
Il più piccolo si spalmò sul tavolo e si avvicinò ad Hoseok sussurrandogli nell’orecchio – o almeno così sembrava a lui – che in realtà il suo bestione era molto più grosso.
Gli altri ragazzi osservavano la scena sconvolti e disgustati al tempo stesso, date le immagini poco caste che la loro mente stava riproducendo e a cui avrebbero volentieri preferito non pensare.
Tutti erano naturalmente a conoscenza della relazione tra i due ragazzi, erano piuttosto ovvi e non era stato difficile capirlo e tutti sapevano anche quanto Hoseok fosse tutto tranne che pudico ed innocente, ma decisamente non avevano intenzione di sentire altre cose che riguardavano lunghezze e i due ragazzi.
Nell’imbarazzo del momento, Namjoon si schiarì la gola e tentò di cambiare argomento, nella speranza che Hoseok si cucisse la bocca per il resto della serata.
Lentamente ripresero a chiacchierare del più e del meno stando attenti a quello che avrebbe potuto combinare o dire Hoseok da un momento all’altro. Cosa che non tardò ad avvenire.
“Sai, ti si addice proprio il soprannome V.” disse rivolto al diretto interessato, mentre tutti trattenevano il fiato spaventati da quello che avrebbe potuto dire.
“Per V per Vendetta?” chiese Taehyung. Cosa c’entrasse poi quel film nel contesto, era un mistero.
“No, per V voglio scoparti.”
“Mhm mi piace come suona.”
“Vi prego mettetela!” implorò il povero Jungkook, sconvolto dalle parole dei suoi hyung.
Mentre Hoseok continuava a sparare doppi sensi a raffica anche Taehyung sembrava aver raggiunto il suo limite perché l’eccessivo alcol all’interno del suo corpo sembrava averlo trasformato in un cucciolo bisognoso di attenzioni perché prese ad appiccicarsi – ancor più di quanto non facesse già normalmente – al braccio di Yoongi che circondò con le braccia e sul quale poggiò la testa che rivolse poi verso il viso del suo hyung.
“Yoongi hyung, ti amo.” disse con il tono più innocente del mondo.
“Attento a quello che dici, ragazzino. Il tuo ragazzo potrebbe sentirti.”
“Ma è la verità.” Disse, singhiozzando in modo adorabile. “Io vi amo tutti, siete la mia famiglia!”
Yoongi tentò di non sorridere alle parole del più piccolo e si limitò a lasciargli una leggera carezza tra i capelli. Almeno Taehyung sembrava essere il più innocuo tra i due ubriachi, limitandosi solo a divenire sdolcinato e non un maniaco come Hoseok.
Taehyung si staccò e poi si avvicinò a Jungkook. “Jungkookiee!” gli urlò nell’orecchio.
Quello si girò ma inaspettatamente si ritrovò il suo hyung a fare le fusa sulla sua spalla. Tentò di scollarsi di dosso l’amico ubriaco, soprattutto quando, voltandosi, vide Hoseok fulminarli con lo sguardo, probabilmente geloso delle attenzioni che il suo ragazzo stava riservando a tutti tranne che a lui.
“Hyung.” Chiamò Jungkook.
Nessuna risposta, solo Taehyung che singhiozzava allegramente e si spalmava sempre più su di lui.
“Hyung penso che dovresti staccarti, Hoseok hyung ci sta guardando male.”
“Lui è uno hyung cattivo perché non mi vuole dare il culo.” Disse con nonchalance, facendo spalancare gli occhi di Jungkook per lo shock.
A quel punto Hoseok si alzò e raggiunse con uno scatto i due ragazzi, prendendoli per la maglia e staccandoli uno dall’altro in modo brusco. Jungkook si allontanò il prima possibile mentre Taehyung prese a lamentarsi della sua camicia di Gucci sgualcita.  
“Sei un bugiardo! Che ne è dei nostri giochi di ruolo? Che ne è di J-Horse?!” Urlò, facendo girare incuriosito anche persone dei tavoli vicini.
“Ti sei dimenticato di tutte le volte che ti faccio giocare alla cavalcata?” continuò imperterrito Hoseok, non rendendosi conto di star rivelando i dettagli più oscuri della sua vita sessuale a tutti gli abitanti delle Hawaii.
“Ehm, scusate ragazzi ma io non ci tengo a sapere delle vostre perversioni! Che schifo!” si intromise Jimin che stava tentando di non pensare cosa implicasse la “cavalcata” anche se ne aveva una vaga idea.
“Oh fidati Jiminnie, non fa affatto schifo.” Ribattè Taehyung che si rivolse poi a Hoseok.
“Stasera fai J-Horse?”
“Tutto per il Baby V del mio TaeTae.” disse il maggiore, ridacchiando e buttandosi a peso morto sul suo ragazzo.
“Siete disgustosi.” Esclamò Jin, sconvolto da quanto quei due potessero dire quelle cose con così tanta leggerezza.

Il pub, poi, sembrò improvvisamente animarsi perché la musica venne alzata e i tavoli infondo sgomberati, lasciando così lo spazio per una pista da ballo. Già numerose persone si accalcarono per ballare e quando Hoseok e Taehyung si guardarono negli occhi e sorrisero in modo inquietante tutti gli altri seppero di essere fottuti.
Hoseok afferrò il braccio di Taehyung e lo trascinò proprio al centro della pista, giusto per essere ancora di più al centro dell’attenzione e gli circondò la vita con le braccia. Taehyung a sua volta poggiò le mani sulle spalle dell’altro ragazzo ed i due ragazzi presero a muoversi in modo a dir poco scandaloso.
Tutto il pub si radunò intorno a quei due strambi ragazzi che si muovevano in modo più scoordinato che mai, barcollando a destra e sinistra e palpandosi il sedere senza alcuna vergogna.
Hoseok fece fare una piroette a Taehyung e poi lo afferrò facendogli fare un casquet. Continuarono a ballare in questo modo strambo per ancora un po’, mentre intorno a loro tutti si divertivano ad osservarli e facevano loro video ricordo. Il resto dei Bangtan invece osservavano impotenti la scena di fronte a loro, desiderando che quella serata finisse al più presto e sentendosi loro stessi in forte imbarazzo per i due ragazzi che si scatenavano in pista.
L’assurda situazione raggiunse l’apice quando Hoseok e Taehyung caddero a terra, Taehyung sul maggiore, e i due presero a baciarsi con tanta foga da far vergognare chiunque nel raggio di cinque chilometri. I due ragazzi parevano esplorarsi le tonsille a vicenda, mentre intorno a loro scoppiò un boato che li incitava a continuare quello spettacolo.
Naturalmente i due non se lo fecero ripetere due volte e cominciarono a rotolarsi sul pavimento senza staccare le bocche, neanche fossero delle sanguisughe.
Poco più in là, Yoongi ritenne fosse abbastanza. Si avviò verso il centro della pista e con poca grazia separò i due ragazzi per poi farli alzare da terra, prendendoli per l’orecchio mentre Taehyung sorrideva con leggerezza, non capendo cosa stesse accadendo.
“Sto volando, hyung. Sono una farfalla!” disse, con tutta la convinzione che aveva.
“Vedi dove te la infilo la farfalla.” Ribattè Yoongi, seccato dalla situazione.
“Oooh, bondage, mi piace.” Si intromise Hoseok. “TaeTae, non ho una farfalla ma il pitone va bene comunque?”
“Hyungie ricordati che stasera stai tu sotto.” Gli ricordò Taehyung.
“E chi dice che non possiamo fare più di un round?” chiese ammiccando il maggiore.
Yoongi, che si trovava in mezzo a loro e che quindi era stato costretto a sentire tutto la conversazione, si chiese cosa avesse fatto di male nella sua vita passata per meritare una simile punizione. E si chiese anche perché quei due parevano perfettamente sobri quando parlavano di cose sconce.
Fece segno agli altri ragazzi e tutti e sette uscirono dal pub ridacchiando per la situazione. Tranne Yoongi che non rideva proprio mentre si stava trascinando dietro i due ubriachi intenti ancora a ridacchiare come due ragazzine in preda agli ormoni.
Alla fine arrivarono sani e salvi nella loro abitazione seppur con qualche difficoltà, vista la situazione.
I ragazzi non vedevano l’ora di mettersi a letto per poter finalmente dormire ma non avevano fatto i conti con due ubriachi ed eccitati Hoseok e Taehyung che appena arrivati in casa presero tutti gli effetti personali di Jungkook – sotto lo sguardo sconvolto di quest’ultimo che osservava impotente la scena – e li portarono nella camera che condividevano Jimin e Jin. Sfrattarono con una velocità mai vista prima tutti i ragazzi e senza smettere di ridacchiare chiusero la posta che collegava il soggiorno con le stanze, rimanendo finalmente soli e liberi di dar sfogo alla loro libido.
Lo sconsolato Jungkook venne accolto pietosamente da Jimin e Jin che gli fecero un po’ di spazio sul letto e quando sentirono arrivare dal soggiorno il primo dei numerosi gemiti che avrebbero animato la notte, tutti finirono per optare di utilizzare i tappi per le orecchie allo scopo di preservare la loro sanità psico-fisica.









Scusate davvero per questa...cosa.
  
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