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Autore: Elinacrisant    07/07/2017    1 recensioni
Ieri, riguardando l repliche di OP, ho beccato l'ultima puntata della saga di Thriller Bark; quella in cui si parla delle Vivre Card di Ace e della madre di Laura. Come sappiamo quella di Ace sta bruciando e quando la nostra ciurma protagonista chiede al suo capitano se vuole andare dal fratello, Luffy risponde dicendo che se si preoccupasse troppo e andasse dal suo fratellone non farebbe altro che farlo arrabbiare finendo col farsi sgridare. Inoltre aggiunge che quando lo rivedrà accadrà per caso e che sicuramente Ace avrà già risolto i suoi problemi. Allora mi sono chiesta che cosa avesse spinto Luffy a dire così ed ho anche cercato di darmi una spiegazione.
E' la mia prima storia, spero vi piaccia!
Dal testo: "Mi sporgo al lato della strada, verso quello che sta tornando ad essere il Grey Terminal; dei tizi trattengono qualcuno che cerca di divincolarsi, aguzzando la vista noto che quel qualcuno ha gli stessi vestiti di Ace! Aspetta ma è Ace! "
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Portuguese D. Ace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a Tutti,
sono Eli e questa è la mia prima storia, spero vi piaccia!
Inoltre i personaggi citati non appartengono a me, ma all'autore del manga Eiichiro Oda.

Il compito di un fratello maggiore e quello di un fratello minore.

-E quindi la Vivre Card di Ace sta bruciando … Vuol dire che Ace è in pericolo … Nah, Ace è molto forte: sarà sicuramente una cosa passeggera! Non devo preoccuparmi, il mio fratellone se la caverà sempre e quando lo rivedrò gli farò vedere quanto sono diventato forte: stavolta lo batterò! -“Forza ragazzi! Verso l’Isola degli Uomini Pesce!!” “Siii!”. Festeggiammo tutta la sera, fino a tarda notte brindando per le nostre nuove avventure, l’arrivo di Brook e la vittoria a Thriller Bark; fino a quando, chi perché mezzo ubriaco e chi perché quasi del tutto addormentato, vanno tutti a letto lasciando a me, su ordine di Nami, il turno di guardia. Come mio solito mi siedo sulla polena; stasera il cielo è pieno di stelle e il mare è calmissimo, chissà se anche Ace sta guardando lo stesso spettacolo, magari proprio come quella sera.
---------------------------------------10 Anni prima nel Regno di Goa------------------------------------------------
“Ace! Aspettami!” inseguivo il mio fratellone da un sacco di tempo, ma come sempre non decide mai di aspettarmi! “Dai Luffy! Sei lento!” Ride lui, mentre io velocizzo la mia corsa per raggiungerlo. “Così non arriveremo mai in tempo! Guarda che se non ti sbrighi ti lascio qui!” Dice, sbuffando . Dopo poco lo raggiungo, ma lui ricomincia a correre più veloce di prima; provo ad inseguirlo ma lo perdo di vista e mi ritrovo da solo nel bosco. Dei rumori dietro di me mi costringono a girarmi – magari è Ace!. Ma neanche a dirlo: davanti a me non c’è Ace,ma il gigantesco gorilla da cui ero scappato l’altro giorno! Indietreggio per allontanarmi furtivamente, ma camminando all’indietro inciampo su una radice e vado a sbattere la testa contro il tronco di un albero. Ecco, mi ha visto. Inizia a ringhiarmi contro avvicinandosi a me, non ho neanche il mio bastone - è tutta colpa di Ace che mi ha detto che non sarebbe servito! Non posso spostarmi, questo coso occupa tutto lo spazio intorno a me! Ecco, sono finito: si sta avvicinando a me …
“E’ mai possibile che devi sempre metterti nei guai, testone!” “Aaacee!!” Il mio fratellone si para davanti a me sorridendo malignamente. “Ohi, Luffy; non avevi detto che l’avevi sconfitto con un colpo solo l’altro giorno?” Deglutisco a fatica. “Ahh!” Sospira “Non sei proprio capace di mentire decentemente! Per colpa tua ho dovuto rifare il giro del bosco! Mi sbarazzo di questo ciccione e poi ti do una bella lezione!” Nel giro di cinque minuti il gorilla è a terra ed Ace sopra di lui si gira verso di me, per poi avvicinarsi e tirarmi un pugno in testa “Ahia! Ace! Mi hai fatto male!” “Ti sta bene, così impari!” Distoglie lo sguardo da me per rivolgerlo al gorilla “Beh almeno abbiamo guadagnato la cena, ma non so se te la meriti … - si porta una mano sotto al mento a mo’ di pensatore - No, non te la meriti affatto!Aspetta qui, vado a recuperare una corda per portarlo dalla Strega.” Mi ha lasciato di nuovo qui?! Meglio seguirlo! Inizio a correre lungo la strada di casa, ma delle urla e degli strani rumori mi distraggono. Mi sporgo al lato della strada, verso quello che sta tornando ad essere il Grey Terminal; dei tizi trattengono qualcuno che cerca di divincolarsi, aguzzando la vista noto che quel qualcuno ha gli stessi vestiti di Ace! Aspetta ma è Ace! “Lasciatemi andare subito!” Che ci fa il mio fratellone con quelli?Non doveva prendere una corda?! Mi avvicino, sempre restando nel bosco. “Come osi rubare a noi, moccioso?” Ace ghigna tirando una gomitata a quello che lo trattiene,riuscendo a liberarsi, ma viene riacciuffato dal più grosso dei cinque, che lo immobilizza. Iniziano ad insultarlo, picchiandolo , ma come al solito il mio fratellone è irremovibile: devo fare qualcosa! Ma cosa?! Se arrivassi così prenderebbero anche me e non potrei aiutarlo, ma se invece riesco a salvarlo non potrà dirmi niente e sarà costretto a ringraziarmi! Devo trovare un modo per non farmi vedere. Esco dal bosco, nascondendomi dietro ad un cumolo di rifiuti posti proprio davanti a dov’è il mio fratellone; ma una folata di vento inizia a far volare il mio cappello, che recupero subito allungando un braccio. Punto gli occhi fissi su Ace, ha gli occhi sgranati e la faccia più arrabbiata che gli abbia mai visto, deve avermi notato: speriamo che nessun altro si sia accorto di me! “Va’ via!” Urla Ace, sono certo che sia riferito a me, ma quelli che lo accerchiano iniziano a ridere fragorosamente pensando che stia parlando da solo, tranne quello più grosso che tiene Ace. Guarda nella mia direzione, per poi indicarla con un cenno della testa agli altri, che si zittiscono. “Andate a guardare se c’è qualcuno lì, tengo io il ladruncolo.” Ecco e adesso? Come faccio a salvare Ace. Mi faccio ancora più piccolo dietro al mio nascondiglio, sentendo le voci di ‘sti tipi che si avvicinano. Temo il peggio, ma nessuno arriva vicino a me, ed è impossibile che non mi vedano. “Ohi Luffy?! Forza esci!” “Ace?” Esco dal mio nascondiglio, uscendo in strada, dove quei cinque energumeni stanno a terra agonizzanti affianco al mio fratellone. “Forza, Luffy: andiamocene, non abbiamo altro da fare qui.” Mi dice indicando il sacchetto di monete che tiene in mano. “Ace ma io…” “Non avrai certo creduto che mi sarei fatto battere da quegli scimmioni senza cervello?!” Abbasso rapidamente lo sguardo, ma prima di rispondere ricevo un altro pugno in testa. “Ahiiiiaaa!! Aaaaaceeee!” “Forza, torniamo a casa.” Lo seguo in silenzio, di solito corre così veloce da farmelo perdere di vista, ma stavolta mi cammina a fianco, seguendo il mio passo. Ormai è notte e il cielo è pieno di stelle. “Ace?” “Che c’è?” “Grazie per avermi salvato …” “Se sei uno stupido la colpa non è mica mia, piuttosto che ci facevi lì?” “Non volevo restare nel bosco e così ti ho seguito … poi ho visto quei tizi e volevo aiutarti, ma mi sono fatto scoprire … scusa”Mi becco un altro pugno in testa;io mi lamento, Ace sbuffa “Se tu mi salvassi sarebbe un disonore per me; non lo sai che è il compito di un fratello maggiore il salvare il fratello più piccolo?” Sorrido chiedendo “E qual è il compito del fratello minore?” Sorride furbo il mio fratellone tirandomi un altro pugno in testa “Evitare di far preoccupare il maggiore e di obbedirgli in ogni cosa!” Ricomincia a correre “Ohiii! Aceeee! Aspettami!” “E meno male che eri tu che volevi salvarmi! Muoviti Luffy che sto morendo di fame!”.
Un buon profumino mi riscuote, sono sulla polena della Sunny ed è già mattina … stavo sognando, eh?! La mia pancia inizia a lamentarsi, dopotutto non posso certo far preoccupare il mio fratellone: devo essere in forze, no? “Ohi Sanji! Sto morendo di fame! Cosa stai preparando?” Dico scendendo dalla polena ed avvicinandomi alla cucina, mentre anche gli altri iniziano a svegliarsi. Sta tranquillo fratellone, non ti farò preoccupare più del dovuto!
   
 
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