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Autore: Ginnylbound    07/07/2017    1 recensioni
"Voglio molto bene ai bambini che ci sono qui, davvero. Ma voglio di più. Sento dentro il mio cuore che ho bisogno di qualcosa..di un posto al quale appartenere, di una famiglia, di amore puro e incondizionato."
Lettera di Anastasia, mentre si trovava ancora in orfanotrofio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cara famiglia,

Per chiunque stesse leggendo,

Cara mamma e caro papà,

Caro lettore,

 

Salve.

Mi chiamo Anya. O, almeno, questo è il nome che mi hanno dato in orfanotrofio. Non so se sia il mio vero nome. Mi svelerò un altro segreto: non so nemmeno di dove sono, chi siano i miei genitori, cosa ci faccio in un orfanotrofio. Pazzesco, vero? E' pazzesco anche che io stia scrivendo questa stupida lettera, qui, nel dormitorio, su un piccolo tavolino al buio, illuminata solo grazie alla luce smorta di una candela. Gli altri bambini stanno già dormendo da molto. Ma io non riesco a prendere sonno.

 

Credo di avere 13 anni. Così mi han detto. Sono abbastanza grande, ormai. Voglio molto bene ai bambini che ci sono qui, davvero. Ma voglio di più. Sento dentro il mio cuore che ho bisogno di qualcosa..di un posto al quale appartenere, di una famiglia, di amore puro e incondizionato.

 

Sì, perchè è così che funziona in una famiglia, giusto? Non importa chi sei, come ti comporti, le scelte che fai, loro ti voglio sempre bene e ti sostengono sempre. E' meraviglioso. E' vero, con gli amici avviene qualcosa di simile, ma non sarà mai la stessa cosa. Almeno credo. Non posso saperlo. Sarebbe molto importante per me sapere che fine ha fatto la mia famiglia. Non chiedo tanto. Da qualcuno devo pur essere nata.

 

Da queste righe risulto arrabbiata. Ma non è così ve lo assicuro. Sono solo triste. E sola. Ma a chi sto scrivendo? Chi mi leggerà? Forse quando me ne andrò da qui, qualcuno troverà questa lettera. Qualcuno che mi vuole bene mi verrà a cercare e troverà questa lettera. Però..sarebbero già dovuti venire da un pezzo. Perchè non sono ancora qui? Non mi hanno trovato? Magari non mi hanno ancora trovata, sì. O forse.. o forse è successo loro qualcosa di terribile! No, non posso di certo pensarci. Se state leggendo, state bene. Cercherò di pensare a questo adesso. Cercherò di pensare solo a questo.

 

O forse..forse vi siete dimenticati di me. Sapete, ho una catenella al collo, con un ciondolo che reca la scritta: “Insieme a Parigi”. Questo è tutto quello che so di me. Che qualcuno che mi vuole, o mi voleva, bene è a Parigi. Ma allora perchè sono in Russia? E perchè non c'è qui nessuno con me? Nessuno che mi rimbocchi le coperte e mi dia il bacio della buona notte, nessuno che mi dia consigli, nessuno che mi porti a fare le passeggiate, nessuno che mi spazzoli i capelli o mi spieghi perchè stamattina ho visto del sangue sulle mie mutandine. La signora dell'orfanatrofio me l'ha spiegato. Non mia mamma. Mi ha detto che sono diventata una donna.

 

Una donna. Ho 13 anni, sono senza una casa e una famiglia ma, visto che ho perso sangue, sono una donna. Gran bel mistero. Sembro ancora arrabbiata. Vi chiedo scusa. E' che faccio così tanta fatica a non piangere ogni notte. Davvero tanta. Questo ciondolo è la mia unica ancora di salvezza. Finchè lo porto con me, vicino al mio cuore, ho ancora speranza. Speranza che il futuro davanti a me possa essere migliore. Speranza che ci sia qualcuno là fuori che mi aspetta.

 

E se tu che stai leggendo sei quel qualcuno, cosa aspetti? Vieni a cercarmi. Sai bene dove sono.
Mi troverai a Parigi, sotto la Tour Eiffel.
Sarò lì ad aspettare.
Mi sistemerò con una coperta, un po' d'acqua, e non mi muoverò da lì.
Perchè? Beh è semplice.
Perchè se davvero un giorno doveste venirmi a cercarmi in Russia, e doveste trovare questa lettera, e il vostro cuore iniziasse a chiedervi “Dove sarà mai, la mia bambina?”..
Ecco dove sarò.
E da allora, saremo davvero insieme a Parigi.
Per sempre.  

Anya.
   
 
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