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Autore: MaryFangirl    09/07/2017    1 recensioni
Rick è sul punto di capire cosa Michonne significhi per lui, ma questo nuovo mondo consentirà loro di trovare la felicità insieme? [Ambientata dopo la fine della 5° stagione].
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michonne, Rick Grimes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Rick si reclinò sul divano e allungò i piedi sul tavolino. Bevve un lungo sorso di birra e si guardò intorno. La giornata era stata lunga ed era bello rilassarsi a casa. Se chiudeva gli occhi, poteva fingere di tornare a tre anni prima, di essere appena tornato a casa da un turno di notte con Shane. Poteva immaginare Lori e Carl addormentati, e lui stesso sarebbe presto andato a letto. Ma non era la realtà. La realtà era che aveva trascorso tutto il giorno a bruciare cadaveri di vaganti, a rinforzare le mura, a stabilire nuove misure di sicurezza insieme agli altri per la protezione della comunità. Carl era al piano di sopra a dormire, ma non c'era Lori. Però c'era la sua bambina, sana e salva. E la sua Michonne. Era un po' più grezzo e triste rispetto a tre anni prima, ma amava tutte le persone sotto quel tetto con tanta forza come in passato. Mise giù i piedi e posà la bottiglia mezza piena sul tavolo. La birra vecchia di due anni non era buona come era sembrata qualche settimana prima. Il corpo gli doleva mentre si rimetteva in piedi. Il risultato di una dura giornata di lavoro e semplicemente l'età che avanzava. Quasi inciampò su uno dei giocattoli di Judith mentre andava verso la finestra e gli venne da sorridere. Amava che sua figlia avesse dei veri giocattoli. In quel mondo aveva imparato ad essere grato per le piccole cose. Le strada di Alexandria erano silenziose a quell'ora di sera, come al solito. Era una cosa che apprezzava e odiava al tempo stesso. Non sapeva se il richiamo della vita selvaggia se ne sarebbe mai andato, ma sapeva di poterlo addomesticare.
"Vedi qualcosa lì fuori?" Rick osservò il riflesso di Carl che scendeva le scale attraverso la finestra. Sembrava quasi un fantasma. Quelli erano i pensieri che desiderava poter esiliare dal proprio cervello, ma pensare al peggio era quasi un lavoro a tempo pieno a quel punto.
"Mi godo la quiete" disse al figlio. "Non ci sono ancora completamente abituato" Rick tornò verso il divano e indicò a Carl di raggiungerlo.
"Lo so" disse il ragazzo sedendosi. "Sembra quasi di essere di nuovo a King's County a volte"
"Prima stavo pensando a quei giorni" disse Rick. Notò il nuovo taglio di capelli del figlio, realizzato da Michonne, e il rossore sulle sue guance per essere rimasto sotto il sole la maggior parte del giorno. Era passato quasi un mese da quando era stato colpito da un proiettile, e Carl finalmente ricominciava ad essere se stesso.
"Ti mancano?" chiese Carl. Giocò con un filo sbrogliato dal suo pigiama mentre aspettava la risposta.
"Mi manca il mondo semplice" Rick tornò a reclinarsi mettendo le mani dietro il capo.
"Ti manca la mamma?"
Rick guardò il figlio. Il ragazzo lo osservava attentamente. Iniziò a domandarsi se era di quello che volesse parlare un paio di settimane prima di venire attaccati dagli Wolves. "Sì. Tua madre era una donna buona. Abbiamo trascorso molti anni belli insieme. Mi addolora che non vedrà mai crescere te e Judith"
"Quindi vorresti che fosse ancora qui?" saggiò ulteriormente.
"Certo che sì"
"E Michonne?"
Rick si mise sul bordo del divano e si voltò del tutto verso il figlio. Appoggiò i gomiti sulle ginocchia e unì le mani. "Che succede, Carl? Perché tutte le domande su tua madre e Michonne?"
Carl si mosse e imitò la posizione del padre. "E' piuttosto ovvio quanto tieni a Michonne. So che e tu e la mamma non andavate molto d'accordo prima che morisse. Pensi che staresti comunque con Michonne se lei fosse viva?"
Rick produsse un sospiro per la pesantezza della domanda. Da quando aveva ammesso a se stesso i suoi sentimenti per Michonne, aveva pensato molto a Lori e a che punto erano prima che morisse. Per quanto volesse che Lori fosse ancora viva, voleva comunque Michonne al suo fianco. "A questo non posso davvero rispondere, Carl. Non è possibile sapere cosa sarebbe successo se fosse sopravvissuta. Hai ragione sul fatto che non andassimo molto d'accordo, ma sarebbe potuto cambiare. O avremmo potuto imparare a vivere da amici prendendoci comunque cura di te e Judith"
Carl si alzò e andò verso la finestra, assumendo la stessa posizione del padre di poco prima. Guardò il cielo notturno, ma non vide stelle; solo nuvole. Non vedeva l'ora che Kudith crescesse così da poterle mostrare il Gran Carro e il Piccolo Carro e le altre costellazioni, come Lori aveva fatto con lui. "Penso di poter capire" disse infine. "E' solo che voglio che la mamma sia ancora viva, ma non vorrei affatto che la mia relazione con Michonne cambiasse. Non voglio scegliere fra di loro"
Rick sorrise un po' tristemente per il fatto che avessero avuto gli stessi pensieri su Lori e Michonne nelle loro vite. Si ricordava quotidianamente di quanto Carl stesse diventando simile a lui. Lo spaventava a morte. "Quello che Michonne ha fatto per noi...beh, non saremmo qui se lei non fosse venuta alla prigione. Amarla è così naturale per entrambi. Anche per Judith. Non potrei immaginare di aver perso quell'occasione. Non possiamo guardare al passato e pensare a 'cosa sarebbe successo se'. Dobbiamo concentrarci sul presente per assicurarci il futuro"
Carl distolse l'attenzione dal cielo e guardò di nuovo suo padre. "Hai intenzione di ascoltare il tuo consiglio?"
"Come hai detto, figliolo?" Rick fu colto alla sprovvista dal leggero e velato disprezzo nella sua voce.
"Non penso che tu ascolti sempre i tuoi consigli. Qualsiasi cosa ci fosse tra te e Jessie era una follia. Penso ti abbia riportato in mente il passato. Il nostro passato. È come se tu pensassi...non lo so...che forse Jessie era la mamma, per un po'. Cioè, non pensavi davvero che fosse la mamma, ma i ricordi che ti ha riportato hanno fatto in modo che ti fissassi per lei" emise un sospiro di sollievo per aver finalmente detto le parole che stava trattenendo.
Rick prese la sua vecchia birra e bevve. Era orgoglioso che il figlio esprimesse i suoi sentimenti, e provava anche vergogna perché fosse riuscito a leggere così bene la sua pazzia. "In un certo senso, sì. Mi ricordava dei momenti più semplici. Dei momenti con tua madre. A come avrebbe sempre voluto vivere in un posto come questo. Volevo una seconda opportunità. Volevo fare ammenda per la morte di Lori"
"Ti ho incolpato per la sua morte. Ho incolpato anche me stesso. Vorrei essere stato più gentile prima che morisse"
"Anch'io" disse Rick. Il suo cuore si appesantì ulteriormente al proseguire della conversazione. Voleva solo terminarla e correre di sopra, al santuario che ora era la stanza sua e di Michonne, ma sapeva che Carl aveva bisogno di proseguire. Sapeva che aveva bisogno di quella catarsi. "Ero così arrabbiato con lei. È buffo perché adesso a malapena ricordo il perché. Penso avesse a che fare con quello che successe con Shane, e a come ti trattò dopo. Sembra tutto così stupido adesso. Ho sprecato così tanti mesi a non essere il figlio di cui lei aveva bisogno. E in queste ultime settimane sono stato ugualmente arrabbiato con te. Forse di più. Ogni volta che ho respirato e i polmoni mi hanno fatto lievemente male. Od ogni volta che mi muovevo nella direzione sbagliata e sentivo una pulsazione al petto mi arrabbiavo di più. La mia mente continuava a tornare al fatto che se non ti fossi ossessionato tanto con Jessie, la catena di eventi che mi ha portato ad essere colpito non sarebbe successa"
Rick abbassò il capo e si asciugò gli occhi, sentendo la sensazione pungente delle lacrime che iniziavano a formarsi. "Ci ho pensato ogni giorno da quando sei stato colpito"
"Ma non voglio più essere arrabbiato con te, papà. Penso che la mamma sia morta senza aver mai davvero capito quanto l'amassi. Non voglio che capiti a noi"
Rick raggiunse suo figlio e lo attirò in un abbraccio. Appoggiò la testa su quella del ragazzo. Posò un bacio sui suoi capelli come faceva quando era piccolo. "Non devi mai preoccuparti di questo. Tua madre sapeva che l'amavi, e lo so anch'io. Non importa se rimani arrabbiato con me da qui all'eternità. Ti amo a sufficienza per tutti e due"
Carl si separò dal padre e lo guardò negli occhi. Rick non poteva credere che il ragazzo fosse alto quasi quanto lui. "Ami me, Judith e Michonne a sufficienza da promettere di non farti mai più coinvolgere così tanto?"
Rick si passò una mano sul volto, insicuro di come rispondere alla domanda. Se doveva essere sincero con se stessa, doveva ammettere di avere un'instabile relazione con la propria sanità mentale fin dal giorno in cui si era svegliato in quell'ospedale, tre anni prima.
"Nonostante tutto, sei grande" continuò Carl, "Ci hai salvato dagli Wolves. Stai rendendo più sicuro questo posto. Le persone che ti evitavano ora ti guardano con molto più rispetto. Sei il mio eroe, e probabilmente lo sarai per sempre. Ma quando ti fai convolgere troppo, cadi. Ho paura che un giorno non ritornerai da noi"
"Non ti mentirò, figliolo. Non sono...non sono neanche lontanamente vicino all'uomo che ero prima che tutto questo cominciasse. Non posso promettere di non commettere più errori. Sono sicuro di averne ancora un po' da fare. Non mi scuserò per le cose che ho fatto per proteggere la mia famiglia. Ucciderei chiunque se significasse proteggere te, tua sorella e Michonne. Ma ti prometto che capirò quando sto per andare oltre e mi tirerò indietro. So che devo esserci per voi, e per la nostra famiglia allargata"
Carl tese la mano a suo padre. Rick si sorprese del fatto che sembrasse più un uomo che il suo bambino. "E io ti prometto di tirarti fuori se scoprirai di non poterti fermare"
Il sorriso di Rick si irradiò con l'enorme amore e l'orgoglio che provava per il figlio mentre stringeva la sua madre. "Affare fatto".
 
 
Michonne fu svegliata da labbra delicate che le posavano baci sul collo. Strinse ulteriormente il lenzuolo portandolo sopra la testa, ed emise un lieve gemito. "Non possono essere già le sette" disse.
"In realtà sono le sette e un quarto" disse Rick con tono quasi cantilenante. Michonne sbuffò per il divertimento che avvertì nella sua voce. Lui andò con la mano sotto le coperte per scorrere con il dito dal fianco alla coscia, tornando poi su. "Abbiamo promesso a Maggie e Glenn che saremmo stati a casa loro alle otto, e dobbiamo ancora fare colazione e preparare Judy" si abbassò per posare altri baci sulla sua spalla. Michonne gemette piano. I servizi di Rick le stavano dando ulteriore ragioni per non voler uscire dal letto. "Chi ha deciso un orario del genere?"
"Saresti stata tu, mio amore. Penso che tu mi abbia buttato addosso diverse banalità quando mi sono lamentato dell'ora. Il mattino ha l'oro in bocca. Qualcosa riguardo la salute e la saggezza"
"E' opportuno alzarsi alle prime ore del giorno, poiché tale abitudine contribuisce alla salute, al benessere e alla saggezza, lo disse Aristotele molte lune fa" borbottò Michonne, ancora nascondendosi sotto il lenzuolo.
"Sì, quella. Quindi puoi incolpare te stessa"
Michonne rotolò e inarcò la schiena stirandosi completamente. I suoi movimenti erano così aggraziati e sensuali che Rick dovette impedirsi di togliersi il pigiama e saltare nel letto con lei. Voltandosi per guardare Rick, lei gli fornì il broncio che solitamente lui trovava irresistibile. "Sei tu il leader. Avresti dovuto mettere il veto alla mia idea"
Rick la guardò incredulo. "Non sono riuscito a farti fare una sola cosa che non volevi fare fin da quando ci siamo incontrati"
Lei lo colpì scherzosamente prima di uscire con riluttanza dal letto. Rick l'osservò camminare nuda nel bagno contiguo alla camera. "Sai, se condividessimo la doccia potremmo prepararci in metà del tempo" le disse.
"E' la ragione per cui è così difficile alzarmi. Mi hai tenuta sveglia oltre la mia solita ora ieri sera" disse tornando in camera con i capelli legati e che le lasciavano libero il viso. Ancora nuda e con lo spazzolino in mano, Rick pensò di non aver mai visto niente di più sexy in vita sua. "Perché non sei pronto" gli fece. "Sei sveglio abbastanza da aver potuto fare la doccia"
Rick si appoggiò alla testiera. "La signora di casa fa la doccia per prima. Sono le regole"
Michonne rise e roteò gli occhi. "Sai che non sei affatto divertente come pensi"
"Ma hai riso, quindi almeno un po' devo esserlo"
Lei roteò gli occhi di nuovo. "Come ti pare, Grimes. Sai che sarebbe stato bello avere una casa con quei bagni separati per ciascun coniuge. Potremmo prepararci allo stesso tempo" tornò in bagno. Rick udì l'acqua essere aperta mentre si lavava i denti.
Michonne che diceva "ciascun coniuge" gli fece sorgere qualcosa dentro. Il suo amore per lei era sprofondato nella sua anima. Vivevano insieme e stavano crescendo i loro bambini insieme. Lei era, a tutti gli effetti, sua moglie. Si alzò dal letto e si diresse al cassettone dove conservava la sua fede. Il pensiero di avere un'altra signora Grimes gli sarebbe stato estraneo un paio di mesi prima. Ma ora il pensiero gli faceva correre il cuore per la bellissima previsione. Proprio allora Michonne tornò nella stanza avvolta in un asciugamano. La sua pelle brillava per la doccia. Rick non si era reso conto di aver trascorso così tanto tempo lì in piedi a contemplare il matrimonio. Si sedette ai piedi del letto e la osservò cospargersi la pelle di una lozione alla lavanda che lui aveva trovato per lei nell'ultima ricerca.
"Hai mai pensato di sposarti?" chiese.
Lei smise di massaggiarsi la coscia e gli lanciò un'occhiata curiosa. "E' una proposta?"
"No, beh, forse?" la guardò con un mix di timidezza e paura. Lei sorrise per quanto fosse adorabile. Sembrava un ragazzino spaventato. "Sei carino" si avvicinò a lui baciandolo sulle labbra. Lui si allungò istintivamente per afferrarle i fianchi.
"Un carino del tipo, 'Sì Rick, voglio sposarti' o significa 'E' carino che tu pensi che voglia davvero sposarti?'" tentò di scherzare, ma la sua voce tradì il suo nervosismo.
"Sai quanto ti amo. Non devi mai dubitarne. Il matrimonio non è mai stato nel mio radar. Nemmeno nella vecchia vita. Mike lo voleva, ma non lo trovavo necessario. Non sono religiosa. Il mio amore per Mike o il fatto che fossimo genitori di Andre non dipendevano da un certificato rilasciato dallo stato. Non ci rendeva meno impegnati in quanto famiglia"
"Sicura di essere una ragazza del sud? Parli come uno Yankee, come avrebbe detto mio nonno"
"Ero una donna molto moderna. Penso di esserlo ancora" si mise sulle sue gambe e gli tolse i riccioli dal viso prima di baciarlo ancora sulle labbra. "Domani mi amerai di più se ci sposiamo oggi?"
"Ti amerò ogni giorno di più nonostante tutto" disse Rick seriamente. Le strinse intorno maggiormente le braccia.
"Ecco. Quei titoli non significano più niente. Marito. Moglie. Non ha importanza. Quello che importa è Rick. Carl. Judith. Michonne. Siamo una famiglia. Niente e nessuno può dire altrimenti"
Rick la baciò sulla spalla, sul collo, la guancia prima di raggiungere le labbra. Inalò il suo profumo e si crogiolò nell'intimità delle loro pelli a contatto. "Suppongo che per me sia difficile lasciare andare il vecchio mondo" disse quando finalmente separò le labbra dalle sue.
"E' il momento di lasciarlo andare, tesoro. E poi chi ci sposerebbe? Padre Gabriel?"
Rick quasi rabbrividì al pensiero. "Qui hai ragione" la guardò negli occhi come aveva fatto tante volte da quando si erano incontrati. Spesso aveva distolto lo sguardo perché aveva paura di cos'avrebbe visto nel suo e di ciò che lei avrebbe potuto vedere nel proprio. La gratitudine per aver finalmente trovato il coraggio di guardare in quegli occhi senza inibizioni era senza misura.
"Posso comunque pensare a te come a mia moglie a volte. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Lo sai"
Michonne appoggiò la fronte alla sua. Sospirò contenta sentendosi a sua volte grata per tutto quello che aveva ottenuto nell'ultimo anno. "Suppongo che te lo consentirò".
 
 
L'inverno non era più in arrivo. Era giunto. Piccoli turbinii di neve colpivano l'aria mentre Rick teneva stretta una Judith infagottata mentre Carl e Michonne camminavano davanti a loro. Erano passate da poco le otto. Dopo la loro chiacchierata, lui e Michonne avevano trascorso un po' di tempo a riconsumare il loro non-matrimonio. Sorrise tra sé ascoltando il suo amore e suo figlio parlare su chi avrebbe vinto in una lotta tra Iron Man e Captain America. A volte si sentiva un po' escluso quando sprofondavano ingarbugliandosi nei loro fumetti. Perfino a Judith faceva piacere che Carl glieli leggesse.
"Non sapevo ci fossero altri supereroi a parte Batman e Superman" li interruppe.
"Ci sono un sacco di supereroi, papà" disse Carl.
"Oh, sì. Un sacco" disse Michonne. "C'è Thor, Storm, Captain Marvel, Misty Knight, Rick Grimes" gli lanciò un occhiolino. Rick sorrise e abbassò il capo per tentare di nascondere il caloroso rossore che gli stava trapelando in viso. "Oh, sì, papà è decisamente un supereroe. Quale potere pensi che avrebbe?"
"Forse possiamo trasformare la sua mano in una gigantesca pistola?" disse Michonne mimando l'atto di usare il braccio come un fucile.
"Grande" disse Carl entusiasta. "Gli servirà un partner"
"Io, ovviamente" disse Michonne.
"Fidati, tesoro. Non sei il partner di nessuno. Sei tu a comandare tutto" disse Rick ricambiando l'occhiolino. "Oooh, mi piace" il suo viso si aprì in un sorriso enorme. "Quale sarebbe il mio nome da supereroe?"
"Michonne. Non c'è un nome più tosto di Michonne" disse Carl con enfasi.
"Abraham è tosto. È nella Bibbia, e ha visto cespugli che bruciavano e cose varie" disse Abraham mentre insieme a Rosita raggiungeva il gruppo per dirigersi da Glenn e Maggie.
"Quello era Mosè, tesoro" disse Rosita. "Ignoratelo. È stato ancora impegnato con la sua scorta di liquori ieri sera"
"Se l'alcool va bene a Gesù tanto da trasformare l'acqua in vino, allora va bene anche per me" muggì l'energumeno. Il gruppetto finalmente giunse a destinazione. Entrarono nel cortile attraverso il cancello laterale e videro il resto della famiglia già presente. Carol e Daryl stavano parlando a bassa voce sotto uno degli alberi. Glenn, Maggie e Sasha erano seduti sui gradini. Tara e Eugene stavano bevendo caffè contro la recinzione sul retro. Glenn fu il primo a notare i nuovi arrivati.
"Grandioso, ci sono tutti. Cominciamo"
Maggie offrì a tutti del caffè poco forte e diluito con acqua. I momenti per parlare, farsi visita e divertirsi insieme erano rari. Ogni giorno era speso a tenere sicura la comunità. Era bello rilassarsi per un po' e godersi la riunione di famiglia. Una volta terminati le piccole ciambelle stantie, Maggie raggiunse Michonne e le carezzò con fare confortante la schiena. "Tu e Carl siete pronti?"
Michonne alzò un sopracciglio verso Carl, ponendogli silenziosamente una domanda. Lui annuì, e tirò fuori due sassi lisci dalla tasca del cappotto. Camminarono fino alle nuove pile di sassi poste nel giardino di Glenn e Maggie. Rick e il resto del gruppo rimasero indietro mentre osservavano Michonne e Carl aggiungere i sassi alle pile.
"Ora sono al completo" disse Michonne a Carl.
"Sì" disse lui, asciugandosi le lacrime che iniziavano a formarsi nei suoi occhi.
"Adesso mi fai piangere, ragazzino"
"E' come se questo fosse l'ultimo addio" disse Carl.
"Non è l'ultimo. Lori e Andre saranno sempre nei nostri cuori. Vivranno sempre attraverso di noi"
I due si strinsero in un abbraccio laterale. La neve cadde con più forza intorno a loro. Amore e smarrimento si irradiarono nell'aria. Il resto della famiglia si avvicinò, ognuno silenzioso nei propri pensieri personali su tutto ciò che avevano perso e guadagnato.
 
 
Rick aveva fretta di portare Judith a casa. Le sue piccole guance erano rosse per via dell'aspro vento. Gli veniva da ridere per come teneva fuori la lingua nel tentativo di catturare la neve che cadeva. Aveva preso quell'abitudine dal fratello. Olivia aveva cercato di catturare la sua attenzione per l'ultimo isolato, e finalmente riuscì a raggiungere i suoi lunghi passi.
"Rick, scusa se ti disturbo ma..." la donna era ancora un po' intimidita dall'uomo che ora era il loro leader.
"Ma cosa?" chiese Rick impaziente. Tirò il cappuccio della figlia stringendoglielo intorno al viso.
"Beh, le scorte iniziano a diminuire molto. Abbiamo cibo per mangiare senza problemi per altre due settimane circa. Dopodiché non so cosa faremo"
Rick si grattò dietro l'orecchio e guardò Michonne. "Ero preoccupato di questo. Non riusciremo a piantare niente fino a primavera. Penso sia il momento per programmare di allargare la nostra ricerca. Cominceremo con le aree intorno alla comunità, poi ci spingeremo oltre"
"Ma abbiamo già setacciato quelle aree" disse Olivia. Si stava tormentando le mani per il freddo e i nervi. Pensò di avvertire il proprio cuore fermarsi quando Rick la fissò.
"Non hanno cercato come facciamo noi" disse Michonne. "Possiamo preparare un gruppo per domani"
"Un'altra delle cose che volevo dirti. Spencer ha riunito delle persone per uscire. Dice che non vuole più aspettare. Ora sono al cancello"
Rick porse Judith a Carl. "Porta tua sorella a casa. Falla scaldare. Arrivo non appena sbrigo questa faccenda"
Insieme a Michonne camminò rapidamente fino al cancello. Spencer sapeva di dover concordare tutte le uscite con Rick. Sapeva che quell'uomo era aperto a rompere le regole per protestare contro sua madre che aveva lasciato la maggior parte del controllo su Alexandria a Rick.
Rick serrò i denti e iniziò a correre quando vide il gruppo preparare una macchina al cancello.
"Spencer" esclamò. La voce giunse più alta di quanto avesse voluto, ma era incazzato. "Cosa cazzo stai..." si fermò quando sentì una mano di Michonne sulla spalla. Guardò in basso e la vide indicare verso il cancello. C'era uno sconosciuto in piedi e sorrideva verso di loro. Non c'era un W incisa sulla sua fronte, ma sia lui che Michonne erano altamente all'erta comunque. Lo sconosciuto aveva lunghi capelli che cadevano da un berretto fatto a maglia, per il quale Rick si ricordò di come Tyreese lo indossasse sempre. Aveva la barba e un sorriso amichevole. Sollevò le mani in segno di difesa quando sia Rick che Michonne tirarono fuori le armi.
"Wow, tranquilli amici. Vengo in pace. Il mio nome è Jesus, e ho buone notizie per voi".
 
 
La fanfiction finisce qui...l'autrice ha lasciato spazio a un possibile sequel, ma per ora questo è quanto, dopotutto il tema centrale della storia era trovare l'amore nel nuovo mondo e i nostri Rick e Michonne ce l'hanno fatta. Ringrazio come sempre chi ha recensito, Miky2911 e SaraLincoln. 
  
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