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Autore: Class Of 13    09/07/2017    2 recensioni
[Okabe Centric... Circa. || Accenni non accennosi (?) OkaKuri || Ambientata durante il film "Fuuka Ryouiki No Déjà Vu]
Okabe, i pensieri sul destino che lo attende e il suo confronto con Kurisu al riguardo.
È certo che i suoi occhi lo stiano tradendo, in realtà. “Cerca di capire", la supplicano. “Per me sei troppo l'importante, non voglio che tu faccia la mia stessa fine”.
Eppure, nel suo disperato tentativo di farsi da parte per il bene di tutti, non ha tenuto conto di quanto Kurisu Makise sia tremendamente fragile e forte allo stesso tempo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dovrebbe essere una magnifica notte estiva. Una di quelle notti di quiete assoluta in cui la brezza fresca offre sollievo dalla calura infernale del mattino. Le notti così sono le sue preferite, gli permettono di liberare la mente dai pensieri che la occupano durante la frenesia della giornata.

Eppure questa notte è diversa. I pensieri lo opprimono con una forza che sembra essere dieci volte quella della gravità. E il silenzio di colpo diventa soffocante e la sua volontà, seppure per un istante, vacilla.

È in qualche modo ironico che a sparire dall’ esistenza questa volta debba essere lui, ma il pensiero d’altro canto non lo sconvolge più di tanto. Dopo essersi intromesso troppe volte nel corso degli eventi dell’universo è normale che questo, o il qualsivoglia dio che ne ha creato le leggi, trovino la sua presenza come un impiccio.

Da un lato lo consola infinitamente la consapevolezza del fatto che Mayuri e Kurisu - bella nella sua rabbia e nel suo dolore davanti ai suoi occhi - abbiano la garanzia di un futuro sereno, dall’altro qualcosa nel suo petto si contorce e si agita gridando ciò che le sue corde vocali non tradiranno mai: “Non voglio lasciarti andare. Non quando finalmente c’è un futuro che potremmo scrivere assieme davanti a tutti noi”.

È un pensiero egoista e si vergogna profondamente dei sentimenti che lo hanno causato. Per questo ribadisce con ancora più convinzione la terribile verità: nessuno potrà davvero capire Kurisu quando questa soffrirà per la sua scomparsa.

È inevitabile, lo ha sperimentato. Essere il solo a ricordare qualcuno, a ricordare scene e sentimenti che lo legano ad una persona la cui esistenza è ormai vera solo per lui. Se sei il solo a ricordare qualcosa puoi davvero dire che sia accaduto?

Per lui, che quell’esperienza l’ha vissuta innumerevoli volte, ogni linea di universo, ogni ricordo che appartiene loro e che è marchiato a fuoco nella sua memoria, è reale quanto il mondo in cui sta vivendo. È una cosa involontaria, ma, dopo aver visitato linee temporali così simili e al contempo così diverse tra loro, a volte fatica a rendersi conto di quale sia la realtà, si sente spaesato, come se non appartenesse al luogo in cui si trova.

Ma tutto ciò Kurisu non lo vivrà mai e, almeno questa, è una consolazione. Vederla soffrire è l’ultima cosa che vorrebbe e quasi si detesta per la durezza con cui le chiede di dimenticarlo. L'espressione ferita, le lacrime che minacciano di bagnare il suo viso così dolce gli procurano un dolore fisico pari a quello di un salto temporale.

«Kurisu».

È certo che i suoi occhi lo stiano tradendo, in realtà. “Cerca di capire", la supplicano. “Per me sei troppo importante, non voglio che tu faccia la mia stessa fine”.

Eppure, nel suo disperato tentativo di farsi da parte per il bene di tutti, non ha tenuto conto di quanto Kurisu Makise sia tremendamente fragile e forte allo stesso tempo. Piccole perle trasparenti le inumidiscono le guance pallide mentre i singhiozzi scuotono silenziosamente le sue spalle.

«Tu devi esistere!», la sente gridare mentre le sue mani sottili si stringono sul suo camice portandogli alla mente ricordi agrodolci di un giorno di pioggia. «Rimanimi accanto e ascolta ciò che ho da dirti!».

Rivede in lei la disperazione con cui lui stesso, in una linea di universo lontana, aveva cercato di salvarla. Rivede se stesso in lei e capisce: Kurisu lo ama.

Vorrebbe gridare, arrabbiarsi con tutto se stesso per quella sorte crudele determinata a strappargli il prezioso sentimento che possiede, ma si ritrova a sussurrare parole gentili alla fragile donna tra le sue braccia. Cerca di razionalizzare e di consolarla, ma l’acume di Kurisu non si smentisce mai e vede subito dietro alle sue menzogne. Sa bene cosa volevano dire le sue parole e, razionalmente parlando, darle la risposta che merita renderebbe l’addio ancora più insopportabile.

Ma gli scienziati pazzi come lui della ragione non se ne sono mai fatti nulla, o forse sono gli occhi così tristi di Kurisu a farlo uscire di senno. Le loro labbra si toccano e la nostalgia lo riporta ad una linea di universo lontana, ad un momento in cui aveva desiderato fermare il tempo e rimanere così per sempre.

Profuma ancora di agrumi.

«Sei… Crudele», mormora Kurisu con la voce rotta dal pianto.

E, anche se sa che le sue parole mancano di sincerità, non può che darle ragione. Dopotutto l’ha condannata alla tortura del ricordo in mondo in cui lui non sarà mai esistito.

Le mani di Kurisu tirano giù il collo del suo camice e, improvvisamente, la pioggia scende dal cielo d’estate.


 


~ Welcome to the madness.

Presa dall'hype per l'annuncio della Dynit del doppiaggio di questo film, alla fine me lo sono rivisto. Inutile dire che ho sofferto indecentemente e tutto il resto. Il momento, per chi non lo avesse intuito, è quello in cui Okabe e Kurisu si confrontano di notte davanti alla stazione di Akihabara dopo che Suzuha ha spiegato loro perché Okabe è destinato a scomparire. La faccia di Okabe nel momento in cui Kurisu gli dice "Tu devi esistere!" mi è sembrata più l'espressione di qualcuno che realizza qualcosa di importante (e che purtroppo arriva nel momento sbagliato) piuttosto che sorpresa. Insomma, i miei soliti film mentali.
Per il resto, se ci sono errori, dubbi o quant'altro non esitate a farmelo sapere, non mordo! 

PS: Il compito di capire a cosa si stia riferendo il titolo lo lascio a voi. Non è un indovinello difficile.


 
   
 
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