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Autore: Starlow632    09/07/2017    1 recensioni
IMPORTANTISSIMO: Questa storia NON è una mia creazione originale ma la traduzione di una fanfiction americana ad opera dell'artista Dordtchild su DA.
Profilo DA dell'artista: http://dordtchild.deviantart.com/
Link del primo capitolo sul profilo di "MissBlueBee"(DA): http://missbluebee.deviantart.com/art/FWTBT-Ch-1-138230015
SINTESI DELLA TRAMA: Si pensava tutto fosse tornato alla normalità: Blumière e Farfalà erano insieme in un paradiso dove sarebbero vissuti per sempre felici, gli ex-scagnozzi del Conte vivevano in pace a Svoltadilà, Dimensio era ormai morto e nessuna minaccia era in agguato...
Sarà proprio così?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conte Cenere/Blumière, Dimensio, Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 8: Da leccapiedi a eroe



(link originale: http://images.nymag.com/images/2/daily/2008/11/20081120_keenssteakhouse_560x375.jpg​)

Pugnazzo fu il primo a svegliarsi. A stento alzò la testa dal pavimento freddo del ristorante sentendosi gli occhi pesanti. Non aveva idea di cosa fosse successo poco prima. Ricordava solo di un’imponente onda magica che era sul punto di stravolgere il ristorante e Marlin che urlò “Dimension flip now”. Dopodichè era tutto vuoto nella sua testa. Dopo essersi alzato, il guerriero si rese conto di essere solo.

"…oh? Qualcono qui? Mimì, Nastasia, Senza Faccia, dove sete?"

Mentre Pugnazzo vagava per la stanza come un’anima in pena, Nastasia apparve a mezz’aria a due piedi dalla porta del locale. L’onda le aveva provocato un forte giramento di testa. Lo skip dimensionale non era bastato ad annullare gli effetti dell’incantesimo. Di certo ha avuto un effetto su di lei.

"State tutti bene?" Disse Marlin dalla cucina.

"Diciamo," Rispose Nastasia grattandosi il capo, "Per l’amor del cielo, cosa cavolo era quell’onda?”

"Come se io ne sapessi qualcosa, sono contento che siamo riusciti a flippare in tempo…cara Ghastium…sei…”

Prima che Marlin riuscisse a finire la frase, un urlo giunse da sotto al tavolo. Mimì era felice di essere tutta intera. Ed era di per giunta tornata normale. Nastasia si avvicinò a lei e la aiutò a rimettersi in piedi.

"Nassy, sei normale anche tu!" La mutante abbracciò la segretaria.

"A quanto pare sì…Pugnazzo, sei tutto intero?"

"MANNEGG-" Si sentivano le urla di Pugnazzo da dietro, "FIGLIO DI-"

"PUGNAZZO!" Urlò l’ex-sgherro.            

Da quel che si era capito, il guerriero si era ferito con un oggetto caduto dall’alto. Subito, Nastasia e Mimì si precipitarono per controllare le condizioni di quell’ex sgherro babbione. Entrando nel retro, osservarono di come l’intera zona fosse distrutta, il che scioccò Marlin.

"Oh, no, GENERALE VOLIX!"

Mentre si dimenava tra le macerie, Nastasia e Mimì cercarono di togliere i mattoni da Pugnazzo. Quando fu liberato, i tre raggiunsero Marlin, il quale stava tentando disperatamente di togliere il blocco alla porta che conduceva a Volix e Luigi. Grazie alla spinta dei quattro, si riuscì a spaccare la porta. Era un miracolo che la stanza si regesse ancora in piedi.

Luigi, ancora tra le coperte, era immerso nella polvere. A quanto pare, Volix si era sacrificato per proteggerlo dai mattoni che cadevano. Quest’ultimo, però non era più nella stanza

"Merda, oh merda, oh merda, oh ! merda!" Marlin gridò nel panico, "Generale Volix, dove siete?"

"Signor Luigi," Nastasia si diresse verso Luigi e gli pose una mano sul capo,”…sembra stia bene, ma per il potere della Stella Oscura, che cavolo è successo qui?”

"Sarà stata l’onda, Nassy." Disse con sconforto la mutante, "Questo posto è messo male oh.”

"…guardate là!" Marlin puntò il dito.

Gli sgherri si girarono in quella direzione dove c’era un grande buco nel muro. Nastasia fu sconvolta nel vedere che loro non erano stati gli unici su cui aveva avuto effetto l’onda. Non aveva mai visto tanti Senza Faccia dal giorno della loro estinzione. Velocemente, la segretaria si nascone dietro Marlin e tremò. Ancora una volta, lui si dispiaque per lei.

"C cos è success agli altr?" Pugnazzo sbirciò dalla crepatura per poi rigirarsi verso gli altri, "Non se’ l’oneco Senza Faccia qui."

"Lo so," Marlin non riusciva a distogliere lo sguardo dagli umani trasformati per le strade,  “I miei soldati non rinunciano ai propri doveri salvo comando del Generale Volix…mi chiedo-“

"Chi sono quei pazzi in mezzo alla strada?” Disse Mimì ad alta voce sopraffando il cuoco-soldato.

"Mimì, non si dice così!" Nastasia la rimproverò.

"No, no, ha detto bene la ragazza invece…Quelle persone…non sono Senza Faccia…quell’incantesimo li ha trasformati in una versione malvagia della mia razza. Sono dei pazzi." Marlin si rabbrividì, "Chiunque sia stato, riceverà la lezione della sua vita quando lo incontrerò.”

Marlin e gli altri sgherri uscirono dal ristorante attraverso la parete. Nastasia notò che…Marin non volava come gli altri Senza Faccia. Era il primo Senza Faccia che vedeva camminare. Vedendo che la ghastium non smetteva di guardarlo, disse lentamente: "In caso ti stessi chiedendo come mai cammini e non voli come gli altri è perché non so volare. Sono nato senza magia.”

"Come è possibile?”

 "E’ una condizione molto rara, è una malattia genetica conosciuta come S-Mag...nonostante i miei genitori fossero nobili e avessero la magia, sono affetto da questo disturbo raro.”

"Oh…cavolo. Quindi secondo la vostra legge-“

"Dovevo essere messo a morte, sì. Ma c’è un però, sono eternamente grato alla regina Ophelia Zebus per avermi risparmiato dato che sapevo nascondere bene il mio difetto da bambino.”

"Straordinario…mi rendo conto che avevo ancora molto da imparare sulla vostra Tribù.”

 "Lo stesso per la Tribù dell’Oscurità…vorresti parlarmene?"

Mimì e Pugnazzo intanto fissavano confusi i due. Nonostante le loro razze non siano mai andate d’accordo, stavano avendo un dialogo civile e interessante, quasi non curandosi di ciò che stesse accadendo intorno a loro.

Si sentì uno sbadiglio. Mimì sentì Luigi stiracchiarsi mentre si alzava da terra. Portando Pugnazzo con lei, corse subito dall’uomo in verde, il quale con grande fatica aveva appena aperto i suoi occhi azzurri. Ripreso coscienza, riuscì a vedere la faccia della mutante ad un centimetro da lui.

"Finalmente sveglio, scemino?" Chiese Mimì.

"Mimì," Luigi si alzò lentamente e si strofinò gli occhi, "Mamma mia, cosa cavolo è successo?”

"Vo’ sapè, vero?" Disse Pugnazzo mettendosi a braccia conserte, "Tutt’u mond è a immagine e somiglianza de’quel pazzoide de Dimenzio.”

"Ci sei mancato, Luigi.”

Luigi scese dal letto e provò a reggersi in piedi, ma si sentì male e cadde nuovamente di soppiatto su quelle coperte piene di polvere. Avendo notato il mancamento dell’idraulico, Marlin e Nastasia corsero di nuovo da lui.

"Sei sveglio," sospirò la segretaria, "buono a sapersi. Grazie al cielo, non sei morto.”

"Raga, mi dite cosa mi sono perso?" Disse Luigi mettendosi un guanto sugli occhi, “Oh, mi sento come se fossi stato preso a pugnazzi.”

"Non fa ridere, idraulico." Ribattè Pugnazzo.

"Ok, prima di tutto, ci puoi dire cosa cavolo hai visto nello Specchio dell’Agonia?” Chiese Marlin con tono inquisitorio.

"Marlin, prima di tutto deve sapere cosa sta succedendo nel mondo."

Agli sgherri ci volle una buona mezz’ora per far riprendere all’uomo in verde le fila della faccenda. Hanno anche spiegato di come Mario, Blumière e Darla non siano più tornati da quando sono partiti ore fa. Luigi, a quanto pare, l’aveva presa abbastanza bene. Non che non avesse ricevuto notizie peggiori di questa nella sua vita.

"Quindi, mi state dicendo che…Dimensio avrebbe trasformato tutti quanti in Senza Faccia, Mario non si troverebbe più, e saremmo tutti fottuti? Nah, ho sentito di peggio. Niente che io e il mio fratellone non sapremmo gestire. Ne abbiamo passate di peggiori.”

"Stai scherzando…vero?" Marlin era impressionato dal fatto che Luigi non avesse avuto alcuna reazione.

"Beh, provate a campare nelle interiora del vostro peggior nemico per salvare un regno da un fagiolo pazzo.” A Luigi vennero i brividi, “E’ stato orribile.”

"Non me la sento di chiedere su questa cosa.” Mimì sembrava disgustata.

"Ah, ok tutto bello, ma Signor Luigi, ora che sai tutto…ci puoi dire come cacchio hai fatto a vedere il distruttore dell’universo nello Specchio dell’Agonia?” Il cuoco era ancora curioso di sapere.

Prima che Luigi avesse avuto la possibilità di parlare, un violento terremoto scosse la terra. Portando Luigi con sé, Marlin e tutti gli altri si precipitarono  fuori, prima che il ristorante cadesse in pezzi. Alcuni vecchi edifici crollarono per effetto di questo violento terremoto…poi tutto si silenziò. Quando tutti pensarono che fosse finita, un urlo demoniaco invase i cieli. Insieme sopraggiunsero urla di persone dalla voce famigliare, ma poi vi fu di nuovo silenzio.

Ma non era finita là…ciò che venne dopo scosse tutti i presenti. Nell’aria aleggiava un forte odore di sangue. Per Luigi, Pugnazzo e Mimì fu parecchio strano. Per quanto riguardava Marlin, invece, una situazione del genere amplificò i suoi timori. Di corsa, il soldato si precipitò per le strade. I tentativi dei suoi compagni di fermarlo furono vani.

"Marlin, aspetta, torna qui!" Nastasia lo inseguì.

"Nassy, vengo anch’io!" Mimì le corse dietro.

"Mims!" Pugnazzo rincorse gli altri portando Luigi sulle spalle.

Più si addentrava per quelle vie, più Luigi si sentiva male. L’uomo in verde sapeva di non essere solo…sapeva che qualcuno li stava guardando. Un forte odore di sangue dilagava nei distretti. Appena riuscirono a raggiungere Marlin, tutti si fermarono. La sua faccia si poteva descrivere con due parole: orrore e lacrime. Il gruppo volse lo sguardo verso la sua direzione. Nastasia e Mimì urlarono.

Sul freddo cemento giaceva uno dei Senza Faccia del ristorante, o almeno ciò che era rimasto di lui. La sua gabbia toracica era aperta con tanto di organi interni che uscivano dal corpo. La sua testa era piena di morsi e il cervello era in bella vista. Il terreno era colmo di sangue e viscere del malcapitato. I suoi occhi esprimevano la consapevolezza di stare per morire. Precedentemente aveva provato ad aggrapparsi al cemento, ma è stato comunque raggiunto ed ammazzato.

Purtroppo non fu l’unico Senza Faccia ad essere stato ucciso. Molti altri giacevano per terra gravemente feriti. Le loro viscere erano sparse per tutto il vicinato, come se chiunque fosse stato ad ucciderli si sarebbe divertito a giocare con il loro sangue. Tutti avevano la testa mozzata e presa a morsi. Pezzi di testa erano sparsi sul suolo. Molti della brigata non riuscivano a reggere questa orribile visione. Mimì e Nastasia si avvicinarono a Luigi. Stranamente Pugnazzo non si impressionò più di tanto. Essendo stato un generale, conosceva bene gli effetti delle guerre sanguinose. Nonostante ciò gli scappò una lacrima per il povero Marlin.

"R-r…Ruben…" Marlin guardava il vuoto iperterrito, "Lucas, Nathaniel, Eli…sono tutti morti."

Pugnazzo gli pose una mano sulla sua spalla per consolarlo. Sapeva cosa vuol dire perdere delle persone molto care. Sapeva cosa vuol dire perdere dei compagni di lotta.

"Me dispiace. Davvero."

Marlin non disse nulla. Crogiolava nel pensiero che Volix e Lady Darla avessero fatto la stessa fine. A quel punto sarebbe stato davvero l’ultimo esemplare della sua specie. Chiuse gli occhi…e pianse. Pugnazzo lo abbracciò forte. Si sentiva completamente solo e impotente. A Mimì non piaceva assistere a tutta questa atmosfera di dolore, perciò si appartò in fondo alla sala con Luigi e Nastasia, aspettando che il cuoco avesse finito di piangere.

"…M…Marlin…" Uno dei Senza Faccia mutilati presero parola.

La voce scosse molto Pugnazzo e Marlin. Quest’ultimo realizzò che era stato Ruben a parlare e di corsa andò a soccorrerla sollevando il capo.

"Ruben, Ruben, dimmi oh!"

"…s….sca…scappa M...Marlin," Poichè i suoi polmoni erano sfracellati, non riusciva a parlare bene.

"Scappa? Ma Ruben, non posso lasciarti da sola! Chi è stato a farti questo?”

"…V…vai via…E’….a-ancora…q-qui…"

"Cos’è ancora qui? Ruben, non mi abbandonare!"

"..D-Dim…Dim…a…leck…" Cominciò a tremare.

“E che sarebbe?"

"Ah, Marlin," Disse Pugnazzo fissando il vuoto, "Non semo soli."

"…Dimaleck…" Disse nel suo ultimo respiro.

Marlin guardò in alto e un senso di paura lo sopraffece. Nell’oscurità si intravedeva un grande occhio giallognolo. Un ringhio flebile si udì di striscio. Il suo alito sapeva di sangue e morte. Prima che il mostro potesse raggiungerli, fece eco una risatina maligna.

"Oh, mio piccolino, che ti avevo detto riguardo a non giocare col tuo cibo? Non sporcarti il mantello, eh?”

Con quella voce nell’ombra, la bestia scomparve. Fece la sua comparsa Ren, seduta sul bordo dell’edificio che incombeva su Pugnazzo e Marlin. Da sotto la maschera, rise sguaiatamente. I due all’inizio credettero fosse Dimensio.





 

ANGOLO DELLA TRADUTTRICE (IN VACANZA)

FINALMENTE CON UN NUOVO CAPITOLO, LE COSE SI FANNO INTERESSANTI HIHIHI (ATTENZIONE, TANTA GORE QUI).

A PRESTO CON LA CONTINUA (TRA DUE SETTIMANE SICURO)

CIAO <3

Starlow632

 

  
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