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Autore: _Ouroboros_    10/07/2017    16 recensioni
[Storia interattiva. Iscrizioni aperte fino al 17 Luglio]
[Nuova Generazione]
Dal prologo.
La Congrega dei Fondatori era nata non appena erano finiti i lavori di ristrutturazione della scuola dopo la Seconda Guerra Magica. Era stata fondata dagli studenti più meritevoli e brillanti per proteggere quelle sacre mura dall'incuria di chi voleva profanarle con malevole intenzioni, generata sulle ceneri dell'Esercito di Dumbledore e destinata, almeno nei progetti, a preservare quel tempio intriso di magia antica e materna.
Da molti anni, però, le regole della Congrega erano cambiate. L'alcol aveva preso il posto degli incantesimi e le feste spettacolari quello degli incontri dei duellanti. Popolarità ed eterna gloria, questo era ciò che la Congrega offriva in quegl'anni ai suoi pochi e selezionati adepti. Essere membro della Congrega apriva porte ai piani alti del Ministero, garantiva colloqui in uffici illustri e rispetto negli ambiente dell'élite magica.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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Prologo




Aida's Tea Room, Diagon Alley, 25 Agosto 2022
 
Si diceva che la storia fosse scritta dai vincitori, che intere pagine fossero macchiate d'inchiostro per celebrare le gesta degli eroi, le loro disavventure e le loro perdite, le gioie e patimenti di una vita straordinaria e piena di luce. Dove c'era molta luce, però, l'ombra era più scura e lunga, come in certe giornate estive e afose in cui le sagome di tenebra sembravano inghiottire tutto il resto dell'universo.
Nessuna favola sarebbe mai stata scritta per la Regina Cattiva, per la spregevole Strega dell'Est, per la Morte. A nessuno importava del punto di vista di un antagonista perché si sapeva che la bontà avrebbe prevalso e che il male sarebbe stato sconfitto, assoggettato, ridotto in catene per poi essere dimenticato.
Non c'era redenzione per un malvagio.
La giovane sorrise per quel pensiero sfuggente mentre s'arricciava distratta una ciocca nera come l'ebano lungo l'indice affusolato e olivastro della mancina, lo sguardo scuro perso dinanzi a sé, annoiato da ciò che vedeva.
Catriona Nott detestava quei racconti melensi da quando aveva memoria. Mentre sua madre Pansy le narrava di streghe incantevoli come Amata che aveva scambiato un amore per un altro ancora più sciocco e insensato del primo, considerando che Sir Luckless non era che un sempliciotto senza arte né parte, la piccola si soffermava sulla miniatura dello stregone dal cuore peloso, la fiaba più inquietante e più crudele, l'unica a non avere un lieto fine, l'unica che potesse davvero apprezzare.
Ed eccola lì a progettare la sua favola oscura in una sala da tè che sembrava essere lontana dal tempo, cristallizzata nel Romanticismo, il panorama perfetto per tratteggiare la sua tela di ragno.
Una musica soffusa tratta da qualche opera lirica d'oltremanica permeava l'ambiente discreto, dai mobili di mogano intarsiati con pomelli d'oro e disegni di gigli stilizzati in argento, inframmezzata dai tintinnii dei cucchiaini contro la finissima porcellana delle tazzine decorate. I candelabri d'argento e di diamanti erano ad ogni tavolo abbellito da tovaglie candide in pizzo e merletti lavorati in Francia e un vago sentore dolciastro di biscotti al burro aleggiava nell'aria.
Era un luogo di modeste dimensioni in una via laterale di Diagon Alley, distante dal chiasso della strada principale per istillare negli ospiti un senso di quiete e pace dei sensi, per farli sentire a proprio agio. Tutto era stato costruito per quell'obiettivo e persino i camerieri facevano meno rumore possibile per non disturbare. Era un ambiente elegante e raffinato, il perfetto luogo di incontri per l'antica nobiltà del sangue perché mai nessun babbano di nascita avrebbe mai potuto conoscere la sua ubicazione se non imbattendosi per caso. Quello era esclusivo dominio dei Purosangue.
La sua ospite entrò canticchiando tra sé, sottovoce, un motivetto vagamente inquietante, com'era sua consuetudine. Sembrava che Drusilla Malfoy trovasse oltremodo divertente intonare ballate che narravano di amanti uccisi o traditi, di incesti inconsapevoli e di cavalieri senza testa. Cat poteva comprenderla, avendo ella stessa un gusto per il macabro, ma a volte sfiorava l'assurdità. La giovane Malfoy aveva lo sguardo perso nell'arredamento sontuoso della stanza, ma Catriona poteva notare la scintilla d'arguzia negli occhi chiari e sapeva che i suoi pensieri erano lontani anni luce da quel luogo terreno.
La ragazza s'avvide di dov'era seduta e si diresse a passo svelto verso il tavolino, facendo ticchettare i tacchi dei suoi stivali in pelle di drago. Indossava un paio di jeans babbani, consumati così tanto che il blu era diventato azzurro, e una maglietta delle Weird Sisters, tesa sul ventre tutt'altro che piatto. I capelli biondi erano acconciati in una treccia morbida, abilmente celata da un tricorno nero. Sembrava un incrocio tra una cantante rock e un pirata.
Cat arricciò il naso alla francese dinanzi a quell'eccessiva mancanza di buongusto, passandosi entrambe le mani sulla gonna di velluto del suo tubino stretto ed elegante, che le faceva risaltare il fisico florido e flessuoso.
Sembrava che Drusilla Malfoy facesse di tutto per rendersi impresentabile, come se volesse attirare il meno possibile le attenzioni su di sé, un comportamento che trovava ridicolo quanto deleterio, così poco conforme a un Malfoy da chiedersi se il sangue Greengrass non l'avesse del tutto rovinata. A volte si domandava come una donna di classe come Narcissa Malfoy potesse avere per nipote una ragazza talmente scialba e con un pessimo senso dell'estetica come lei.
Tuttavia, per quanto disprezzo potesse nutrire per quella ragazza, era la sua migliore opportunità di rivalsa. Drusilla sarebbe stata un'avversaria temibile se non fosse stata la prima nemica di se stessa.
La giovane scivolò con la grazia di una ballerina classica sulla sedia dinanzi alla propria, per poi sfilarsi il cappello e poggiarlo accuratamente accanto alla tazzina vuota. Profumava di fresie e olio per motori, segno che doveva essere venuta con la sua motocicletta babbana, e di un vago retrogusto di sigarette al mentolo non del tutto sgradevole. Il suo sguardo di fiordaliso, contornato da uno smokey blu scuro che lo rendeva misterioso e attraente come una calamita, era freddo e distante, privo della solita allegria e del brio che l'accompagnavano ovunque andasse come un piccolo uragano di buonumore. Aveva posato il cappello accanto alla tazzina vuota e accavallato le gambe, incrociando poi le braccia al petto, come per indurla a parlare.
« Grazie per essere venuta, splendore,» asserì cordiale, versandole il tè alla menta con uno svolazzo elegante e con accuratezza per non perderne neanche una goccia. L'arte del tè era qualcosa a cui Pansy Parkinson in Nott teneva immensamente e le aveva insegnato che dinanzi a una tazzina di Kukicha si potevano ideare le migliori strategie per vincere il proprio avversario.
La ragazza rise sprezzante per quel soprannome. Sapeva di non essere bella, o perlomeno di non essere perfetta e snella come le sue compagne. Il suo amore per la buona cucina era evidente dal velo di cellulite sulle cosce tutt'altro che toniche. Se Catriona pensava di offenderla, sicuramente non era quello il tasto da sfiorare.
« Penso di aver ribadito chiaramente e molte volte che la Congrega mi disgusta,» esclamò noncurante, per poi portarsi la tazzina alle labbra, ringraziandola con il solito sorriso storto ed enigmatico per la gentilezza.
La Congrega dei Fondatori era nata non appena erano finiti i lavori di ristrutturazione della scuola dopo la Seconda Guerra Magica. Era stata fondata dagli studenti più meritevoli e brillanti per proteggere quelle sacre mura dall'incuria di chi voleva profanarle con malevole intenzioni, generata sulle ceneri dell'Esercito di Dumbledore e destinata, almeno nei progetti, a preservare quel tempio intriso di magia antica e materna.
Da molti anni, però, le regole della Congrega erano cambiate. L'alcol aveva preso il posto degli incantesimi e le feste spettacolari quello degli incontri dei duellanti. Popolarità ed eterna gloria, questo era ciò che la Congrega offriva in quegl'anni ai suoi pochi e selezionati adepti. Essere membro della Congrega apriva porte ai piani alti del Ministero, garantiva colloqui in uffici illustri e rispetto negli ambiente dell'élite magica.
La maggior parte degli studenti faceva carte false per entrarci praticamente ogni anno, ma mai Drusilla che ne avrebbe avuto tutte le possibilità. Catriona s'era ritrovata a stimarla per quella sua perentorietà. A Drusilla Malfoy si potevano imputare molti difetti, ma non che fosse una persona incoerente o poco determinata.
« Allora perché sei qui? » domandò sinceramente interessata alle sue ragioni. Aveva quasi temuto che non si presentasse, che l'astio nutrito nei confronti di quella istituzione potesse provocarle un tale senso di repulsione da tenerla lontana anche dopo l'enigma che le aveva posto nella breve lettera che le aveva inviato. Gli indovinelli e i rebus agivano come il miele per le api per la giovane Ravenclaw, però.
« Sono curiosa per natura,» scrollò le spalle ampie e forti, da nuotatrice, rivolgendole poi un'occhiata talmente maliziosa e sarcastica da farla sorridere tra sé. Allora anche la Malfoy sapeva sfoderare gli artigli, « Cosa mi offre la Regina?»
« Non sono più la Regina, dovrebbe esserti noto visto che non ti sfugge mai niente,» ribatté piccata da quell'appellativo. Oramai non era più Regina di niente se non di stessa, ma, se tutto fosse andato secondo i piani, avrebbe recuperato il suo scettro.
Non avveniva nulla a Hogwarts senza che Drusilla Malfoy ne venisse a conoscenza in qualche modo. Come facesse non era mai stato chiaro a nessuno, ma la scuola e i suoi abitanti non avevano segreti per lei. Una delle tante ragioni per averla dalla propria parte.
« Davvero? Tessi le mie lodi, Kitty. Potrei anche ascoltarti,» ronfò come un gattino che faceva la fusa, gli occhi di fiordaliso resi più brillanti e talmente profondi che avrebbero incantato chiunque.
« Dominique Weasley si è presa il mio scettro, per rimanere nella tua metafora, e io lo rivoglio. Spero sinceramente che sia più originale nei tuoi racconti, Dru. Non affiderei mai la mia rinascita di fenice a una piuma scialba,» soggiunse nel tono più disinteressato e annoiato che le riuscì, soppesandola per notare la sua reazione.
Drusilla sorrise di quel ghigno enigmatico, un calore che non abbracciava gli occhi chiari.
« E perché mai dovrei preferirti a Dominique? Nessuna di voi due ha mai significato qualcosa per me,» domandò pratica, posando i gomiti sul tavolo e osservandola con un tale cipiglio da ricordarle suo nonno Lucius. I Malfoy avevano sempre avuto un senso degli affari formidabile e la ragazza sapeva riconoscere una buona occasione. Doveva soltanto presentarle un'offerta che non avrebbe potuto rifiutare.
« Sappiamo entrambe che questa è una menzogna, Dru,» ribatté con voce di seta, ricordandole l'avvenimento più spiacevole della sua storia scolastica. A quell'insinuazione la Malfoy rispose mordendosi il labbro inferiore e scoccandole un'occhiata di fuoco, come se fosse stata colpa sua se Dominique Weasley le avesse rubato il ragazzo, il primo e l'unico da quanto ne sapesse Catriona, due anni prima. La bionda fu lesta a ritrovare la propria compostezza Purosangue e posò la mancina sotto il mento, una posa elegante che stonava con il suo abbigliamento dozzinale.
« Anche se fosse il problema sussisterebbe ancora, non trovi?»
« Il leitmotiv è nell'ouverture,» le ricordò. Era stato quello l'indovinello che aveva scritto nella lettera. Le toccava soltanto vedere se Drusilla sarebbe stata capace di interpretarlo.
Un lampo di comprensione illuminò le iridi di fiordaliso della Malfoy, rendendole gli occhi più grandi, come quelli di una cerbiatta. Dopotutto non era stata smistata a Ravenclaw per il suo bel viso. V'era una sola persona al mondo che la chiamasse splendore e quella rispondeva al nome di James Sirius Potter, il suo migliore amico.
« Jamie,» mormorò infine con tanto affetto e calore che quasi la turbò. Catriona non aveva mai avuto un amico, soltanto conoscenze illustri e altolocate, persone utili al momento giusto per poi essere relegate nell'anonimato.
Non capiva a cosa servisse sprecare affetto per qualcuno che avrebbe potuto tradirla e pugnalarla alle spalle. Eppure l'amicizia tra James Potter e Drusilla Malfoy era leggenda a Hogwarts sebbene nessuno avesse mai capito come due persone così diverse fossero riuscite a costruire qualcosa di tanto duraturo e solido. Un solo accenno di minaccia verso il ragazzo ebbe il potere di smuovere la Malfoy. Non che si aspettasse qualcosa di diverso. Tutto procedeva secondo i suoi piani.
« Il tuo dolce Cercatore, sì,» confermò la ragazza, riprendendosi da quell'onda d'urto di sentimenti e tornando ad essere l'algida Regina pronta a tutto per riprendersi il suo regno di maschere e macchinazioni, « Le critiche non ti sfiorano, ridi dinanzi a chi ti disprezza e sei troppo immersa del tuo mondo per curarti del giudizio altrui, ma di Jamie e Scorpius ti interessa. Amore. La ragione della caduta di una mente sopraffina e impenetrabile. Così prevedibile,» aggiunse con più astio del consueto.
« Oh, ma tu ti ritieni troppo importante per l'amore e per l'amicizia, vero, Kitty?» insinuò velenosa quanto lei, scoccandole uno sguardo di puro fuoco.
« Tutt'altro. Io desidero quello che bramano tutti quanti, ma non sono facilmente accontentabile,» replicò amabile, bevendo l'ultimo sorso di tè e posando la tazzina sul piattino in un tintinnio di porcellana cinese.
« Un pizzico di verità dalla machiavellica regina delle menzogne e delle macchinazioni? Per il sacro Y Ddraig Goch, devo ritenermi onorata. E cosa vorresti che facessi?»
« Sei una scrittrice, no? Scrivi. Le Cronache della Congrega,» sussurrò con tono sognante, sporgendosi verso di lei per non perdersi nulla della sua reazione. Gli occhi della giovane erano diventati grandi come biglie e Catriona poteva leggerci una certa brama che la fece sorridere internamente. Le aveva dato un motivo e un'opportunità per mettersi in gioco, una sfida. La Malfoy non si sarebbe rifiutata.
« Catriona, dimmi la verità. Stai per dichiarare guerra a Dominique Weasley?» le chiede ironica e canzonatoria, ridendo tra sé come se trovasse quella schermaglia semplicemente ridicola.
« Sai, inizio a chiedermi perché ti abbiano smistata a Ravenclaw,» rispose risentita. Drusilla accettò il velato insulto con eleganza, inclinando il capo come una bambina curiosa, come per studiarla.
« Se speri in un lieto fine, evidentemente non stai prestando la giusta attenzione.»
 


Angolo autrice
Salve a tutti e benvenuti nel futuro.
Mentre aspettavo le schede per la mia altra interattiva, mi è venuta in mente questa piccola idea sulla Nuova Generazione e non ho esitato a metterla su carta.
La Congrega dei Fondatori è una specie di gruppo nato dopo la seconda Guerra Magica con lo scopo di preservare la scuola e di aiutare i professori a gestirla al meglio. Peccato poi che le cose siano sfuggite un po' di mano. È diventato un gruppo elitario, fatto da studenti popolari, spesso cinici e viziati, dedito a feste occasionali e a giochi di potere per assicurarsi un futuro florido nel Mondo Magico; una specie di Lumaclub fatto da adolescenti ribelli.
Ci sarà presenza di occasionale linguaggio scurrile nei dialoghi (qualcosa che aborrisco usare, ma necessario).
Avendo letto la saga in lingua, userò i nomi originali.


Regolamento


 
  1. Le schede vanno inviate esclusivamente per messaggio privato entro il 16 Luglio;
  2. Come da regolamento, le recensioni con su scritto “voglio partecipare con...” non sono affatto recensioni. Quindi vi chiedo, per favore, di articolare il commento sul capitolo. Mi piacerebbe davvero tanto avere un parere costruttivo;
  3. Potete inviarmi un massimo di 3 schede;
  4. Non accetto Lupi Mannari, Veela, Vampiri, Animagus e simili;
  5. Non accetto personaggi imparentati con i Canon, se non alla lontana;
  6. Non accetto Mary Sue, Gary Stu e personaggi con gravi problemi psicologici;
  7. Nel rispetto dell'interattiva, chiedo alle autrici dei personaggi scelti di non sparire.
  8. Accetto professori/esse di Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure, Divinazione, Pozioni, Antiche Rune e Babbanologia.
     
Scheda (studenti)

Nome:
Nome:
Secondo nome:
Soprannome:
Cognome:
Età:
Casa e Anno:
Stato di Sangue:
Aspetto fisico:
Prestavolto:
Carattere (molto dettagliato):
Famiglia e rapporti con essa:
Amicizie:
Inimicizie:
Orientamento sessuale:
Relazione sentimentale (con chi potrebbe avere un flirt/con chi potrebbe avere una storia seria):
Materie amate/odiate:
Ruolo (Quidditch, vari Club scolastici, Prefetto, Caposcuola):
Altro (curiosità sul vostro OC: hobby, ciò che ama od odia, animale domestico, fobie, debolezze, tutto ciò che vi viene in mente):
Fa parte della Congrega dei Fondatori? Se no, vorrebbe farne parte? Cosa ne pensa?


Scheda (insegnanti)

Nome:
Secondo nome:
Soprannome:
Cognome:
Età (dai 25 anni in su):
Ex- Casa:
Aspetto fisico:
Prestavolto:
Carattere:
Materia che insegna (anche da quanto tempo):
Storia personale e famiglia:
Abilità particolari:
Altro (curiosità sul vostro OC: hobby, ciò che ama od odia, animale domestico, fobie, debolezze, tutto ciò che vi viene in mente):

In corsivo sono segnati i punti non obbligatori. Per le amicizie, le inimicizie e la relazione vi chiedo una breve descrizione dei caratteri. Potete nominare anche gli OC o i Canon.


 
Canon e Ocs


Alice Longbottom, figlia di Neville Longbottom e Hannah Abbott. VI anno, Tassorosso. Eterosessuale.

Dolce, allegra, altruista e tremendamente goffa, Alice adora rendersi utile ed è l'amica che chiunque vorrebbe al suo fianco: leale, giudiziosa e spiritosa, un concentrato di buonumore e ottimismo.



Cassiopeia Drusilla Malfoy, figlia di Draco Malfoy e Astoria Greengrass. VII anno, Corvonero. Bisessuale.

Drusilla ha una risata contagiosa e tanti sogni nel cassetto. È perpetuamente immersa nel suo mondo di draghi e favole. È una persona sagace, brillante ed estremamente intuitiva.


Scorpius Hyperion Malfoy, figlio di Draco Malfoy e Astoria Greengrass. VI anno, Serpeverde. Eterosessuale.

Scorpius è un ragazzo intelligente, comprensivo e abbastanza solitario e silenzioso. È un grande osservatore e sa diventare molto empatico. È ironico e caustico, furbo e anche molto orgoglioso, ma è capace di dimostrare una dolcezza inaspettata con le persone a lui più vicine.



Aidan Theodore Nott, figlio di Theodore Nott e Pansy Parkinson. VII anno, Corvonero. Bisessuale.

Aidan è fascinoso e arrogante, freddo e scostante, sarcastico e con una buona dose di malizia a illuminargli gli occhi di ghiaccio. È un dandy moderno, elegante e raffinato, ironicamente distaccato dal resto del mondo.



Catriona Tatiana Nott, figlia di Theodore Nott e Pansy Parkinson. VII anno, Serpeverde. Omosessuale.

Machiavellica, calcolatrice e gelida, Catriona adora vincere e manomettere la realtà a proprio vantaggio. È una persona orgogliosa e una Regina di ghiaccio, disposta a tutto per raggiungere i propri obiettivi.


Albus Severus Potter, figlio di Harry Potter e Ginevra Weasley. VI anno, Grifondoro. Bisessuale.

Albus è coscienzioso e molto timido, coraggioso e leale con i suoi affetti. È intelligente e intraprendente, irriverente, con un forte senso dell'onore e determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Ha un talento per cacciarsi in guai più grandi di lui.


James Sirius Potter, figlio di Harry Potter e Ginevra Weasley. VII anno, Grifondoro. Eterosessuale.

James è l'anima della festa: divertente, brillante e coraggioso, con un forte sprezzo per le regole. Talentuoso, ribelle e impudente, dal temperamento focoso e sempre pronto a lasciare una scia di guai ovunque passa, James è leale con i suoi amici e molto protettivo nei loro confronti.


Lily Luna Potter, figlia di Harry Potter e Ginevra Weasley. V anno, Serpeverde. Eterosessuale.

Mostrati come il fiore innocente, ma sii la serpe che si nasconde sotto. All'apparenza dolce e ingenua, Lily nasconde l'anima di una serpe astuta, sagace e pronta a tutto per ottenere quello che vuole, incurante degli ostacoli sul suo cammino.


Lorcan Scamander, figlio di Rolf Scamander e Luna Lovegood. VII anno, Corvonero. Eterosessuale.

Lorcan è un sognatore abbastanza eccentrico e fuori dalle righe, bizzarro e anche buffo molte volte. È un anticonformista che non ha paura di mostrarsi per quello che è. È un inventore e non manca di una generosa dose d'ingegno che lo rende uno dei ragazzi più intelligenti della scuola.


Lysander Scamander, figlio di Rolf Scamander e Luna Lovegood. VII anno, Tassorosso. Bisessuale.

Lysander è un ragazzo gentile e facilmente amabile, con un cuore d'oro e una passione smisurata per le creature magiche. È molto empatico e capisce sempre quando qualcuno ha un problema. Cerca sempre di aiutare il prossimo. È paziente e non perde mai il controllo, ispirando fiducia in chiunque incontri.



Dominique Weasley, figlia di Bill Weasley e Fleur Delacourt. VII anno, Corvonero. Bisessuale.

Dominique è bella quanto astuta, una Regina disposta a tutto per mantenere alta la corona del suo prestigio. È manipolativa, imprevedibile e dotata di un ingegno smisurato per le macchinazioni e i giochi di potere.




Louis Weasley, figlio di Bill Weasley e Fleur Delacourt. VI anno, Grifondoro, Eterosessuale.

Louis è dotato di una smisurata dosa di fascino che non esita a utilizzare per proprio tornaconto. Ha un carattere sensibile e accorto, molto galante e può definirsi un cavaliere d'altri tempi, sempre pronto a correre dei rischi e a gettarsi a capofitto nei problemi e nei guai.


Hugo Weasley, figlio di Ron Weasley e Hermione Granger. V anno, Tassorosso. Eterosessuale.

Hugo è un ragazzo studioso e gentile, portato al duro lavoro ed è estremamente leale. Sebbene sia facile alla collera, immaturo, e sia dotato di ben poco buonsenso, è una persona dal cuore d'oro, molto divertente e sempre pronto a fare battute.


Rose Weasley, figlia di Ron Weasley e Hermione Granger. VI anno, Grifondoro. Eterosessuale.

Rose è una ragazza intelligente e molto sicura delle proprie doti di strega. Peccato sia insicura e timida in tutto il resto, estremamente goffa e silenziosa, sempre con un libro tra le mani e un commento al vetriolo, sagace e sarcastico, sulla punta della lingua. È una ragazza coraggiosa che non si fa intimidire facilmente. 
   
 
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