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Autore: Eddygiak97    10/07/2017    2 recensioni
Una nuova vita sta per iniziare! Brian si arrende alla cocciutaggine di Justin, disposto a rinunciare al suo avvenire a New York per stare con lui. Finalmente potranno coronare la loro storia d'amore e vivere una vita serena e tranquilla o forse no: grandi eventi scuoteranno le loro esistenze nel profondo. Riusciranno a superare ogni ostacolo grazie al loro amore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Brandon, Brian Kinney, Justin Taylor, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
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Capitolo 3°

Pov. Brian

Appena finite le analisi mi accomodo con il mio piccolo Raggio di sole in sala d'attesa, molto impaziente di sapere cosa stia capitando alla persona più importante per me e restando seduto continuo a fissare l'orologio appeso alla parete di questa piccola stanza. I risultati arrivano dopo una decina di minuti e noto subito la faccia molto perplessa e preoccupata del medico, una volta che ci ha raggiunto e chiesto a Justin di seguirlo per condurlo nel suo ambulatorio per consegnargli i primi risultati dalle analisi, comincio a temere che possa essere qualcosa di molto grave e a causa di questa ipotesi comincio a pensare al peggio come una malattia o ancora peggio un tumore che possa portarmelo via. Comincio a capire come si sia sentito il mio compagno quando ha scoperto che avevo il cancro, un'angoscia insopportabile, e prego che dalle analisi non risulti qualcosa di serio.  Ormai si è fatto tardi per cui decido di chiamare Ted e Cynthia per avvertirli che non andrò in ufficio e li informo che sono in ospedale con Justin per via di un suo malore e che ci rivedremo domattina per chiudere il contratto con la Brown Athletics.

 

Pov. Justin

Come cazzo faccio a dire a Brian e ai miei amici che sono incinto, Brrrr... mi sento rabbrividire al solo pensiero di una reazione negativa di chiunque di loro e non voglio perdere la mia famiglia. Immagino se venisse a saperlo mio padre, già un patetico omofobo di suo, sarebbe la volta buona che mi ammazza. Il problema non è quel patetico stronzo di genitore che mi ritrovo, ma come il mio Brian prenderà la possibilità che diventi padre per la seconda volta, già ha fatto fatica con Gus, adesso che ne avrà un altro tutto suo di cui occuparsi è la volta buona che mi butta fuori di casa. Magari potrebbe esserne felice e decidere di ripropormi il matrimonio, per ogni evenienza al momento non gli dirò nulla cercando di capire se vorrebbe un bambino da crescere se no c'è una sola soluzione... l'aborto. Al solo pensiero del dover abortire la piccola vita che si è generata miracolosamente grazie al nostro amore sento i miei occhi cominciare ad inumidirsi e cosi comincio a riflettere su tutto quello che è successo: “Ma porca miseria, con tutto il tempo che ciò messo a conquistarlo, dopo averlo quasi perso per il mio capriccio amoroso con Ethan, il cancro di Brian, l'esplosione al Babylon… Quella è stata la serata più brutta e più bella della mia vita, la prima volta che Brian mi ha dichiarato il suo amore… e poi mi ha chiesto di sposarlo e poi abbiamo annullato il matrimonio per evitare che Brian sacrificasse se stesso per la mia felicità. “Non immaginavo che poi avrebbe cercato di spingermi ad andare a New York per inseguire una promettente carriera. Per fortuna sono rimasto… ma adesso… questo! Che faccio!?”

Le lacrime avevano cominciato a scorrermi sulle guance senza che me ne accorgessi al solo pensiero di quanto avevo lottato per lui.

— Che devo fare? — singhiozzo con le mani sulla testa in cerca di una risposta.

Il dottore mi ha lasciato solo nell’ambulatorio per darmi il tempo di riflettere sulla questione. Le analisi sembrano definirmi un abominio, ma io sono così felice di potermi costruire una famiglia tutta mia, senza che qualcuno altro debba portare in grembo mio figlio, ma continuo a pensare a Brian. Immagino la sua espressione cambiare mentre gli spiego la situazione. Quando mi decido ad uscire sono passati almeno quindici minuti e Brian viene verso di me con... lo sguardo preoccupato, e adesso che gli dico?

 

Pov. Brian

È passata più di mezzora da quando Justin è entrato e intanto il medico è uscito dicendomi di stare calmo, che Justin sta bene, ma ha bisogno di qualche minuto. Beh, è passato più di qualche minuto, come faccio a restare seduto e rilassami!?

Eccolo. L’angoscia che pesava sul mio cuore come un masso si scioglie davanti al suo sorriso. Non deve essere nulla di grave se mi sorride ancora così e, infatti, Justin mi tranquillizza dicendo che ha avuto soltanto un calo di pressione e che possiamo tornare a casa. Una volta in macchina, però, mi torna in mente che stamattina non mi era sembrato per nulla in forma. Possibile che sia stato un calo di pressione?

Ma se mi dice che va tutto bene perché non dovrei fidarmi di Justin?

 

Pov. Justin

Appena l'ho visto non ho potuto che fingere che tutto vada bene, sperando che non capisca che quello che gli ho detto è esattamente il contrario di quello che sta succedendo, ma che potevo fare? Appena usciti dall'ospedale andiamo alla macchina per andare a casa e durante il tragitto noto che è molto pensieroso e spero non si sia accorto di nulla. Arrivati a casa mi dice di riposarmi a letto, che mi avrebbe fatto sentire meglio, ma appena mi addormento comincio ad avere che incubi in cui sono solo io ad affrontarla, e questo mi terrorizza!

Il mio sonno tormentato continua fino all’ora di cena, quando scopro che Brian è rimasto a letto con me per controllare come sto e mentre revisionava alcuni progetti della Kinnetik. Quando si volta a guardarmi scopre che lo sto osservando e mi informa che mia madre ci ha invitati a cena. Anche se abbiamo annullato il matrimonio, lei considera ormai Brian un membro della famiglia.

Annuisco e vado a fare una doccia mentre mi preparo psicologicamente alla serata. Mentire a Brian è una cosa, ma mentire a mia madre non sarà per nulla facile: le madri fiutano le bugie meglio dei segugi e sconsolato penso: “Sarà una lunga cena”.

   
 
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