Doomworld is not so bad at all

Nella breve lista di cose che Sara Lance amava c’erano la sua ragazza, uccidere gli eroi e la musica. I suoi generi preferiti erano cambiati nel corso degli anni: da piccola le piaceva quella classica, da adolescente prediligeva il rock, e adesso le bastava qualcosa che la aiutasse a mantenere i muscoli caldi.
Anche ora, sulle note dei Black Eyed Peas, Sara si stava muovendo a ritmo di musica, e la donna che stava baciando sembrava apprezzarlo. Soprattutto perché Sara era sopra di lei.
Con la melodia di “Boom Boom Pow” nelle vene, Sara sapeva di essere imbattibile. Era nata per fare la ballerina, anche se alla fine aveva scelto di diventare un’assassina e di lavorare per Damien Darhk ‒ la paga non era niente male.
I movimenti di Sara erano leggiadri e sensuali al tempo stesso, tanto che la donna dai capelli scuri sotto di lei si chiese quanto avrebbe resistito ancora. E senza rendersene conto, quest’ultima aveva iniziato a stringere le lenzuola del letto tra le mani per cercare di non cedere. Ma entrambe sapevano perfettamente che Sara avrebbe vinto anche questa volta.
Le sue labbra si fecero strada sul corpo dell’altra donna, dapprima provocandole il solletico nel collo per poi stuzzicarle il seno. A quel punto, la bionda la vide trattenere il respiro. Sarai anche forte, pensò Sara, ma mai quanto me.
Decise di scendere ancora e ancora, fino a giungere a destinazione. Era l’unico modo che aveva per far arrivare la mora all’apice del piacere, e si decise a giocare il suo asso nella manica. Quando la mora la sentì entrare in lei si irrigidì, bloccata dal forte brivido che l’aveva scossa, ma dopo non molto si lasciò andare con parecchia facilità. Fu allora che Sara, compiaciuta, risalì fino al suo viso, si bloccò a un soffio dalle sue labbra e…
«Boom.»
La donna rilassò finalmente i muscoli e si lasciò andare sul materasso, con Sara che la osservava divertita. Mentre attendevano la canzone successiva, entrambe approfittarono di quel momento di pace per riprendere fiato.
«Devo ammettere che l’Ohio non è poi così male» sussurrò Sara, affondando le mani nei capelli dell’altra donna.
«È bello solo perché ci sei tu.»
«Oh, Nyssa, andiamo. Non fare la romantica. Lo sai che mi fai arrossire.»
La donna dai capelli scuri rise, per poi tirare via il nastro che teneva legati i capelli di Sara con un movimento fulmineo.
«E sai anche che odio lasciare i capelli sciolti. Si infilano dappertutto. E sono fastidiosi.»
«Ma a me piacciono di più così.»
Erano rare le volte in cui Nyssa cercava di far impietosire Sara ‒ erano entrambe due donne forti e spietate, anche se forse Sara lo era un po’ di più ‒, ma quando lo faceva sapeva di essere l’unica in grado di poter sciogliere, seppur per qualche breve istante, il gelido cuore della donna che amava.
Sara le rispose con uno sbuffo, che fece comparire un sorriso divertito sul volto di Nyssa. La bionda si accoccolò su di lei, poggiando la testa sul suo petto e lasciandola giocare con i suoi capelli per un po’; ma dopo non molto si ritrovò a pancia in su e con i polsi bloccati ai lati della testa, e capì che i giochi non erano ancora finiti.
«Adesso è il mio turno.»

Sì lo so, è penoso da parte mia aver inserito "Sorpresa" nei personaggi al posto di Nyssa, visto che era palese che avrei scritto qualcosa su di lei e Sara (anche se ho omesso la frase "donna dai capelli scuri" nell’introduzione volutamente per vedere se riuscivo a depistarvi), ma mi andava di sorprendervi xD