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Autore: Violetta_    10/07/2017    6 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Nota: OOC, demenziale.



Virus








Rei si trovava sul divano del salotto nel suo appartamento, la finestra era coperta dalle spesse tende il che creava un'illuminazione soffusa alla stanza nonostante fossero le undici del mattino.
Nel pomeriggio sarebbe dovuto andare a lavoro ma in quel momento non aveva molto da fare.

Guardò il cellulare e sbuffò seccato.

Aveva il suo numero ma non poteva contattarla. Questo si che era frustrante.


*


Qualche giorno prima Shiho gli aveva mandato un messaggio e lui aveva da subito notato qualcosa di strano.
Aveva fatto i dovuti controlli e dopo poco aveva scoperto che il cellulare della ragazza era sotto controllo.

<< Cerca di utilizzarlo il meno possibile >>

Shiho alzò un sopracciglio.

<< Come? >>
<< Sei sotto attacco di un haker... ma è praticamente impossibile che siano loro >>

La ragazza poggiò il bisturi sul tavolino e fece mente locale, poi scosse la testa e si rimise a lavorare.

<< Tranquillo credo di sapere chi è >>
<< Chi? >>
<< Un burlone... >>



*



Shiho era sdraiata sul letto della sua camera nel seminterrato.
Aveva addosso solo un top corto sportivo azzurro ed un paio di pantaloncini bianchi e guardava con aria truce il cellulare poggiato sul suo comodino.

Si morse il labbro inferiore ripensando a qualche giorno prima.

Aveva lasciato intendere a Rei che "il burlone" che fosse un collega di università. Ma la realtà era ben diversa.

Non poteva dire chi fosse il responsabile. O meglio preferiva evitarlo.

Sbuffò.

Akai doveva smetterla di hakerare i suoi apparecchi elettronici.

Già quando era nei panni di Ai la cosa le dava parecchio fastidio, figuriamoci adesso che era tornata nelle sue sembianze da adulta e che aveva un lavoro all'interno della polizia.

Doveva trovare il modo di fargli passare la voglia una volta per tutte.
Peccato che non potesse chiedere aiuto ad Agasa, troppo vicino a Shinichi, sicuramente sarebbe andato a riferirgli tutto all'istante. E Shinichi sarebbe andato immediatamente da Akai.



Perchè quel maledetto portasfiga non si faceva mai i fatti suoi?



Guardò l'orologio: era quasi ora di partire per andare a lavoro.

Si mise in piedi, scelse un paio di pandaloni dall'armadio ed una giacca cambiandosi velocemente, poi prese la borsa ed il casco ed uscì di casa.




*




Arrivò un po' in anticipo e ne approfittò per fare una deviazione in un ufficio al di fuori della sua competenza.

Bussò un paio di volte ma non ricevette alcuna risposta.

Poco male se lo aspettava.

Aprì piano la porta e vide che la stanza era completamente buia, c'erano monitor e macchinari ovunque, un poster degli AC/DC alla parete ed una figura con un paio di occhiali spessi e delle grosse cuffie addosso che digitava sulla tastiera di un pc.

<< Ehi Sumy >>

Sumire Nekoi era l'informatica del dipartimento. Una ragazza poco più giovane di lei dal carattere piuttosto particolare ma molto alla mano.

<< Sumy! >> urlò.

Se Shiho era un genio biochimico Sumire era un genio informatico...

<< Sumire! >>

...peccato fosse davvero tanto tanto particolare.

Quando Shiho le si piazzò davanti agitando la mano la ragazza alzò la testa togliendosi gli occhiali e le cuffie.

<< Ciao splendore. Che c'è? >>
<< Fammi un favore >>
<< Tutto quello che vuoi bambola >>


 

*




<< Che diavolo ci fai qui? >>

Rei si trovava in una delle basi segrete di Adachi per un meeting con i suoi colleghi.

<< Lo sai bene... >> rispose con sufficienza Akai in compagnia dei suoi colleghi dell' FBI.
<< Non mi riferivo a te >>

Il gruppo aggrottò le sopracciaglia per poi voltarsi in direzione dello sguardo di Furuya.

Akai sgranò gli occhi.

Shinichi spuntò da dietro di uno degli scatoloni da imballaggio.

<< Mi hai seguito... >>
<< Certo che ti ho seguito. Voglio sapere cos'è successo al porto >>

L'agente aveva fatto un incontro piuttosto interessante durante un apostamento.

<< Cosa hai scoperto? >>

L'agente prese il pc poggiandolo sopra uno scatolone e lo accese.

Mise il video ed invitò tutti i presenti a guardare la registranzione. Lui invece si mise in disparte digitando dei tasti sul suo cellulare.

Era ormai da qualche giorno che il cellulare della principessa mostrava molta meno attività. Le comunicazioni con i suoi colleghi di università erano ridotti all'osso e sembrava aver rotto i contatti con quella dottoressa, se non ricordava male il suo nome era "Baba".
Inoltre ultimamente usciva parecchio di casa e tornava ad orari assurdi.

Premette sull'applicazione cercando di scoprire dove si trovasse adesso.

Stranamente il suo cellulare ci mise più tempo del solito a caricare.

Aggrottò la fronte.

<< Ehi ma che succede? >> domandò Jodie notando che il video al pc aveva inizato a bloccarsi mentre l'audio era decisamente sporco.

Shuichi si avvicinò allo schermo cercando di sbloccarlo.
Dopo un paio di secondi di caricamento spuntò una strana schermata rossa.

<< Mh? >>

Poi iniziarono a spuntare delle immagini che non avevano nulla a che fare con l'organizzazione.
E non lasciavano nemmeno spazio all'immaginazione.

<< Aaah. Oh si! Shu ancora... >>

Mugugnii, versi espliciti e gemiti.

Jodie si mise le mani sul viso nascondendo il rossore.

<< Uhmmm continua... >>

Le voci sembravano di persone diverse e di diverso genere.

Camel cercava di fissare lo schermo ma veniva spintonato dal collega.

<< Shuuu! >>

Gli agenti del PSB si guardarono tra di loro alcuni ridacchiando, altri portadosi una mano sul viso.

<< Aaaah >>

Shinichi era completamente paonazzo si girò tossicchiando cercando di darsi un contegno ma era veramente difficile per un adolescente controllarsi davanti a certi scenari.

Rei invece si era soffermato ad analizzare la situazione preoccupato: se era così facile per l'Akai beccarsi un virus forse non era così impeccabile come pensava.

Intanto il suddetto Akai stava premendo pulsanti come un disperato cercando di mantenere il controllo. Ma vista la sua espressione e la faccia rossa come un peperone diciamo che la cosa non gli stava riuscendo esattamente bene.

<< Siii agente dammi il tuo bell... >>

L'uomo chiuse con forza il pc ma l'audio continuava a procedere.

Dopo un momento di silenzio si udì il tipico rumore che si ha quando si inizia a registrare un suono e poi si udì una voce sorprendentemente familiare.

<< Ciao Shu. Allora che ne dici di smetterla di hakerare il mio cellulare ed il mio pc? >>

Shinichi aprì la bocca ma non riuscì ad emettere suono.

Rei spalancò gli occhi e siccessivamente portò due dita sul mento cominciando ad aferrare la situazione.

Shuichi aprì lo schermo trovando finalmente il virus. In realtà era un programmino di piuttosto blando e facilmente rimovibile.
Una finestra popup imperava sullo schermo.





Al prossimo tentativo di hakeraggio il virus sarà parecchio più dannoso e molto più umiliante. Chiaro?

Con affetto, quella-che-vuole-la-sua-privacy <3





Rei era completamente piegato in due dalle risate.
Conosceva solo una ragazza talmente pazza da orchestrare uno scherzetto simile e talmente brava da insinuarsi dentro gli strumenti di un agente dell'FBI.
Ed esisteva solo un'altra ragazza talmente sadica da commissionarle tale scherzetto.

Che accoppiata terrificante.






*







<< Sumire sei certa che il virus non intaccherà dati sensibili dell'FBI? Voglio dargli una lezione senza mettere a repentaglio il suo lavoro >>
<< Tranquilla dolcezza. A rimetterci sarà solo la sua faccia >>

Shiho aggrottò le sopracciglia e sorseggiò il suo caffè.

<< Ok mi fido. Adesso torno a lavoro >>

















***
Angolo dell'autrice.

Piccolo cameo.
Lo ammetto, mi sono voluta divertire giocando con la trama e coi personaggi a scapito di Akai.
Spero di avervi divertito. Alla prossima.
Ciao.

Violetta_
   
 
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