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Autore: shurei    13/06/2009    7 recensioni
Al nostro arrivo al suo ristorante, si è subito fiondata in cucina, dove le uniche frasi che si sentivano chiaramente erano: “Questo no!”; “Questo nemmeno!”; “Questo neppure!”; “Ma dov'è?” e alla fine un “Eccolo!”.
Dopo questa fatidica esclamazione eccola ritornare in sala, dove la stavo aspettando.
-Ecco cara! Per essere stata tanto gentile con questa vecchietta.- mi dice sorridendo.
-La ringrazio signora Nadeshiko, ma io l'ho fatto volentieri.-
-Anche io lo sto facendo volentieri. Questo è il nettare dell'amore cara, vedrai che la persona che ami cadrà immediatamente ai tuoi piedi.-
-No... non voglio che mu... muoia...-
-Ma no! Non morirà tranquilla. Ora vai... e vieni a trovarmi ogni tanto!-
-Certamente.-
-[NejiHina]
-Secona classificata al contest "Lui, lei l'altro e... il cioccolato" indetto da Red Diablo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chocolate's Bind









Tornare a casa, dopo aver compiuto con successo una missione, è sempre piacevole e gratificante.
Saltello di ramo in ramo per tornare al mio villaggio, ma, strada facendo, sento dei lamenti, quasi delle suppliche, delle richieste d'aiuto, così mi fermo ad ascoltare meglio: effettivamente le voci ci sono, ma al momento, non riesco a capire da quale direzione si trovino.
Attivando il Byakugan, non mi è difficile trovare il punto preciso, dal quale provengono: vedo un'anziana signora rannicchiata ai piedi di un albero, accerchiata da tre ninja.

Da quello che vedo non hanno delle buone intenzioni.

Senza indugio mi affretto a raggiungere quella zona, che a dir la verità non è molto lontana da qui. Una volta arrivata, quei mascalzoni avvertono la mia presenza,voltandosi nella mia direzione: mi osservano minuziosamente, si sentono minacciati e, proprio per questo, mi attaccano immediatamente. Per loro sfortuna il Juken e il Byakugan non perdonano, ed escono da questo scontro amaramente sconfitti.
Dopo essere fuggiti con la coda tra le gambe, mi avvicino alla signora che, ancora spaventata, resta rannicchiata come un riccio. Mi accuccio accanto a lei, dipingendo sul mio viso un sorriso, tendendole la mano per poi rassicurarla, dicendo:
-Stia tranquilla, ora è tutto finito. Venga che l'aiuto.-
-Grazie mille figliuola, ho avuto tanta paura. Ti ringrazio infinitamente.- mi conclude gentilmente la donna.
-Di niente, dovere.-
-Sei del villaggio della Foglia?-
-Sì.-
-Sono anni che non torno a Konoha, dev'essere molto cambiata.-
-Già! Vuole che l'accompagni a casa?-
-Oh, come sei gentile! Grazie infinite... oh, scusa come ti chiami piccola?-
-Hinata.-

Ed iniziamo a percorrere la via verso il cittadina prima della mia.
Il nome di quest'anziana signora è Nadeshiko ed una maestra nell'arte della cucina. La convocano da ogni terra ninja per preparare le sue pietanze, sempre nuove ed uniche, a base di un ingrediente che conosce solo lei.

Che sia questo il motivo per cui l'hanno attaccata

-E' possibile che quei ninja volessero il suo ingrediente segreto, signora Nadeschiko?-
-Può darsi, ma non gli avrei rivelato nulla.- mi risponde prontamente.
-Avrebbe rischiato la vita...-
-Eh si, ma ci sono abituata. Per mantenere un segreto siamo disposti a tutto. Come lo stesso vale per l'amore.-
-Capisco perfettamente.-
-Sei innamorata cara?-
-Sì... ma il mio è un amore impossibile.-
-Niente è impossibile cara! Basta solo avere fiducia in se stessi. Pensa che io, alla tua età, avevo un amico, proprio al villaggio della Foglia, che mi ha sempre scoraggiato per le mie ricette. Ma quando ho deciso di aprire il mio ristorante è stato il primo a sostenermi e a starmi accanto... quella persona è mio marito. Quindi mai dire mai.-
-Ha ragione.-

Neji chissà se io e te avremo lo stesso destino di queste due persone...
Ma forse è meglio non farsi illusioni.
Eh, a chi voglio darla a bere?
Mostro a tutti che mi piace Naruto, ma in realtà amo solo Neji: è da quando siamo bambini che non faccio altro che guardarlo da lontano, senza fare altro.
Sono veramente patetica.

-Qualcosa non va cara?- mi chiede preoccupata Nadeshiko, vedendomi sovrappensiero.
-Pensavo al mio amore... che non si realizzerà...-
-Uhm... vediamo se posso fare qualcosa per te...-
-In che senso?-
-Appena arriviamo al mio ristorante, vedrai.-
-D'accordo...-

Per il resto del viaggio non abbiamo aperto bocca, la osservavo e basta: ebbe l'aria pensierosa per tutto il tragitto, quasi fosse indecisa su qualcosa, infatti lo era.
Al nostro arrivo al suo ristorante, si è subito fiondata in cucina, dove le uniche frasi che si sentivano chiaramente erano: “Questo no!”; “Questo nemmeno!”; “Questo neppure!”; “Ma dov'è?” e alla fine un “Eccolo!”.
Dopo questa fatidica esclamazione eccola ritornare in sala, dove la stavo aspettando.
-Ecco cara! Per essere stata tanto gentile con questa vecchietta.- mi dice sorridendo.
-La ringrazio signora Nadeshiko, ma io l'ho fatto volentieri.-
-Anche io lo sto facendo volentieri. Questo è il nettare dell'amore cara, vedrai che la persona che ami cadrà immediatamente ai tuoi piedi.-
-No... non voglio che mu... muoia...-
-Ma no! Non morirà tranquilla. Ora vai... e vieni a trovarmi ogni tanto!-
-Certamente.-

La saluto con un sorriso sulle labbra ed un inchino mentre esco dal suo ristorante.

Ristorante “La Perla” me ne ricorderò... e poi la signora Nadeshiko davvero una brava persona.
Così, con questi pensieri, ritorno sulla via di casa, pensando che, dopo tanto tempo, potrò finalmente rivederlo e, il solo pensiero, mi aiuta ad arrivare più velocemente a Konoha.
Una volta arrivata, chiedo udienza all'Hokage per fare rapporto sulla missione affidatami e, una volta terminato il colloquio, torno alla residenza degli Hyuuga, casa mia.
Al mio rientro, mio padre e Hanabi si stanno allenando e mi salutano appena, dicendomi che più tardi, Neji sarebbe venuto per allenarsi con noi. Inizialmente, non ho fatto molto caso alle loro parole perché sono curiosa di vedere cosa mi ha dato la signora Nadeshiko.
Apro l'involucro bianco che tiene protetto quell'oggetto e vedo una tavoletta nera come la pece.

Ma cos'è? Carbone?

Lo annuso ed ha un'odore forte, ma non mi sembra carbone.
Ne spezzo un pezzetto e, ricordandomi che è un ingrediente preso da una cucina, lo assaggio. È buono ed ha un sapore particolare, che non ho mai sentito prima, ma ha un unico difetto: è amaro.

Come farò a conquistare Neji con questo?

Francamente non so dove mettere le mani.

Se mangiato così, non è molto gradevole e se facessi una torta? Sì, ma come? Con questo componente, non l'ho mai fatto.

Mi siedo a lato del tavolo della cucina e medito sul da farsi. Medito in continuazione su cosa utilizzare, su come procedere, ma non mi viene in mente nulla... so solo che devo addolcirlo, perché è immangiabile e poi, l'illuminazione scende dal cielo: toccando le mie dita mi accorgo, che sono velate da una piccola crema nera. Assaggiandola mi sono accorta che ha lo stesso sapore amaro di quel pezzetto di quella strana cosa che ho mangiato prima.

E se sciogliessi la tavoletta? Potrebbe essere un'idea.

Prendo due tegami, uno con l'acqua e l'altro senza. Essendo un composto molto denso, quando si scioglierà, sarebbe meglio aggiungere del burro per renderlo più fluido.
Mentre questa “cosa”si disfa io prendo farina, uova e zucchero ed inizio a montare le uova con lo zucchero, facendoli raddoppiare. Una volta ottenuta la “crema nera” la unisco alle uova e lo zucchero montati e mescolo bene dall'alto verso il basso. Quando è tutto ben amalgamato, aggiungo la farina e continuo a mescolare sempre dall'alto verso il basso, ottenendo così, un composto omogeneo, che metto poi in una teglia, imburrata e infarinata, e poi in forno.
Controllo attentamente la cottura, visto che quel dolce non l'ho mai fatto, e non appena lo stecchino che uso per sentire la consistenza della torta risulta secco estraggo la teglia e lascio raffreddare.

Mi sembra nero come prima... ho paura che mi dicano che è bruciato... idea!

Prendo lo zucchero a velo e lo metto su di essa.

Almeno è presentabile.

Detto questo, faccio una doccia veloce e mi cambio, prima dell'arrivo del nii-san. Una volta pronta, mi dirigo verso il cortile, dove trovo Neji seduto sul cornicione.
-Bu... buona sera... Neji nii-san. Sei in anticipo...-
-Già. Non avevo altro da fare.- mi dice con la sua solita calma ed impassibilità.
-Ho capito.-
-Lo zio?-
-E' uscito un attimo con Hanabi, torneranno questa sera. Nel frattempo...-
-Nel frattempo?-
-Ti... ti andrebbe di...-
-Di?-
-Di assaggiare un... un dol... dolce?-
-Perché no.-

Coraggio Hinata, ce la puoi fare... almeno credo...

Taglio due fette di quel dolce nero come il carbone, mettendole su un piatto; preparo due tazze di latte, perché il tè non mi sembra appropriato in questo caso e li metto sul vassoio, raggiungendo il nii-san dove l'avevo lasciato.
Mi siedo accanto a lui e lo osservo. Guarda con aria diffidente quella fetta di torta, dalla faccia si direbbe addirittura disgustato, tanto che non la tocca nemmeno con un dico.
-Senti Hinata... ma da quando bruci il cibo?- mi chiede con un pizzico di sarcasmo.
-Beh ecco io... io no... non...-

Non so proprio cosa rispondergli. So solo che dopo tanta fatica per realizzare qualcosa, che potesse risultare commestibile, un attimo presentabile, per poi sentirmi dire questo... mi viene da piangere. Senza che me accorga dai miei occhi cadono calde lacrime, mentre guardo Neji, che per me è sempre più irraggiungibile.

Sembro quasi in trans ed osservo passivamente ciò che mi sta intorno. Addirittura sogno ad occhi aperti che Neji mangi quello che ho portato nel vassoio, come anche la sua mano che si avvicina al mio volto.
Quando sento il tocco, il tocco vero e proprio della sua mano a contatto con la mia pelle, che scosta le mie lacrime e, con questo gesto, mi desto riuscendo a sentire anche la sua voce.
-Scusa, non volevo essere scortese.- mi dice flebilmente.
-M... ma...-
-E' molto buono... mi sono fatto ingannare dal colore...-
-Da... davvero?-
-Sì.-

Vedo il suo volto avvicinarsi al mio e le sue labbra posarsi sulle mie. Sgrano gli occhi a questo suo inaspettato gesto.
Mi sento impotente, imbarazzata, ma tanto felice, che alla scissione di quel contatto, avverto come un attimo di abbandono, che però non dura molto perché i suoi occhi mi rapiscono, come non mai.
-Ni... nii-san...-
-Ti amo.- pronuncia lievemente.
-Co... come?-
-Ti amo.-

Parole che mi fanno sentire la persona più felice al mondo e che mi fanno scendere di nuovo lacrime, di gioia.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiede il nii-san, spiazzato dalla mia reazione.
-No, è... è che sono... sono così felice.-

Avverto il calore delle sue braccia avvolgermi, il suono del suo cuore nelle mie orecchie appoggiate sul suo petto, una sensazione di protezione.
-Sei la solita... mi chiedo come ho fatto ad aspettare tutto questo tempo per dirti che ti amo.- mi rivela imbarazzato.
-No... non lo so.-

Alza il mio mento con due dita, facendo unire, come prima, le sue labbra alle mie. È una bella sensazione, che riempie il cuore di calore e affetto... non so nemmeno io come definirla, ma è estremamente piacevole.
Grazie signora Nadeshiko... se non fosse stato per lei, sarei rimasta la solita tartaruga che, in casi di paura si richiudeva nel guscio.
Invece ho affrontato tutto e ho scoperto che il mio amore non era poi tanto impossibile come credevo.


Grazie...











Eccoci qui^^ c'est la fin de l'historie.
Ok la smetto di parlare francese, scusate ma stavo studiando ^^''

Questa fic si è classificata 2 al contest "Lui, lei l'altro e il cioccolato.". Francamente l'ho proposta come fosse una favola, un po' perché ultimamente mi è capitato di rivedere le favole Disney con i miei cuginetti e mi sono rivista nei panni di una bambina che sognava guardando le favole (bei tempi quelli), un po' perché per l'amore “impossibile” di Neji e Hinata ci stava a pennello, poi io amo gli amori impossibile.

Tra le righe della fic ho messo a grandi linee una ricetta di cui sono maestra e addirittura il mio prof di cucina mi fa i complimenti per quanto la faccio buona (anche meglio della sua e del suo collega pasticcere). Non per vantarmi ovviamente, ma voglio rendervi partecipi di questa mia soddisfazione ^^.

Ps chi volesse la ricetta mi contatti con un messaggio privato, quanto prima, appena riesco a respirare dai libri mi farò sentire.

A presto un bacione
Shurei.

  
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