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Autore: Elly Malfoy    14/06/2009    6 recensioni
spesso pensiamo che la vita si stia prendendo gioco di noi, ma forse è un insieme di più fattori. perchè spesso immaginiamo le cose migliori di come sono realmente, perchè non perdiamo mai la speranza sebbene sappiamo che l'ennesima delusione è vicina, perchè spesso fare tutto quanto è in nostro potere non basta per cambiare le cose...
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi siete mai chiesti perché ci aspettiamo sempre che accadono le cose più meravigliose e invece ogni volta è tutto diverso e deludente

Eccomi di nuovo… non so se mi attendevate, ma fatto sta che ora sono qui…

Ciò che segue è, a mio parere stupendo, ma non perché l’ho scritto io, sarebbe un motivo troppo banale e peccherei di superbia. Ma perché è un testo che rimasto nel mio computer solo pochi giorni e non posso fare a meno di leggerlo e rileggerlo. Spero che farà anche a voi la stessa impressione… e per questo spero anche che mi lascerete un po’ di recensioni…

Mi permetto di dedicarvela; di dedicarla a tutte le persone che leggeranno, tutte quelle che amano o che vorrebbero essere amate, a quelle che sono disposte ad essere sincere ed oneste sebbene sappiamo che spesso non è la cosa più conveniente, a coloro che lottano, sempre, e non smettono mai di sognare…

Buona lettura!

 

 

Vi siete mai chiesti perché ci aspettiamo sempre che accadono le cose più meravigliose e invece ogni volta è tutto diverso e deludente?

E ti senti una stupida perché sai di aver preteso troppo, di esserti spinta con la fantasia oltre il limite e di non poter più tornare indietro perché ormai il tempo è passato e l’occasione, l’ennesima, è andata perduta per sempre.

Tutto questo lascia l’amaro in bocca e non conta quanto tu possa bere o zuccherare il caffè. Ti senti sempre una stupida perché sai che non sarebbe mai potuto succedere quello che ti era immaginata, ti sei solo illusa per l’ennesima volta in questo tentativo patetico di dare un senso alla tua vita, ai tuoi gesti, ai tuoi sogni che ormai stanno anch’essi svanendo.

Lo so, è brutto da dire e fa male più di quanto uno possa immaginare…nel momento in cui ti illudi sai che la possibilità che succeda quello che tu vedi nella tua mente è pari a nulla, ma non riesci a fare a meno di sperare.

Incassi colpo dopo colpo facendo buon viso a cattiva sorte, e va tutto bene, o per lo meno questo è quello che deve apparire.

 

Ma poi quando sei a casa sul tuo letto, magari mentre una lacrima solitaria e ingenua quanto i tuoi sogni da ragazzina solca il tuo profilo, ricordi i sorrisi donati e ricevuti, quelli degli Amici con la A maiuscola. Quelli che quando sorridi con loro, il sorriso viene dal cuore e giunge al cuore. Perché sono loro a riempire il vuoto creatosi, quello che andrebbe riempito da qualcosa che ora non c’è. Ricordi i loro occhi quando sorridono, la felicità che vi brillava. E li ringrazi mentalmente perché solo loro hanno il potere di distoglierti da quei pensieri che fanno solo male, solo loro è il potere di strapparti un sorriso sincero, di farti bere un sorso in più, di distoglierti dai pensieri grigi causati da chi probabilmente non ti merita. Ma poi torna sempre la stessa domanda: ammesso e probabilmente non concesso che l’altro non mi meriti, allora io? Io cosa cavolo mi merito?

 

Non lo so, non ho risposta a queste domande. So solo che su questo letto bianco la mia unica speranza è quella di smettere presto di essere così, di stare così male, di illudermi e disilludermi sempre nello spazio di un giorno e tutto da sola.  Spero di riuscire un giorno a ridere su queste lettere. Perché ormai mi sono resa conto che gli Amici hanno un potere purtroppo limitato.  

 

Poi però un sorriso affiora timido sulle tue labbra. Perché ogni volta capita ciò che non avevi preventivato, quello che non avevi neanche lontanamente considerato. Ti rendi conto che altri possono donarti un respiro, più puro, proveniente da un qualcosa al di sopra di quest’aria satura di te. Che con una sola parola, poche lettere messe le una vicine alle altre quasi per gioco, quasi senza darci peso, possono portarti più in alto, in quel mondo dove loro vivono che, anche se probabilmente non lo è, ti sembra migliore di quello in cui vivi ora.

 

Anche se poi ritorni con i piedi per terra quel ricordo è ciò che ti rimane, quella ventata d’aria fresca che riesce a farti sopportare l’ennesima disillusione. Forse un giorno imparerò a scegliere meglio le mie illusioni, sarò in grado di dare il giusto peso a ciascuna cosa e a ciascuna persona, ora non è nelle mie facoltà, non ci riesco neanche impegnandomi. La mia natura da giovane donna non mi ha ancora fornito le armi giuste per sopravvivere inerme in questo campo, perché possa rendermi conto di come volare – o meglio sorvolare –,di come passare oltre queste stupide aspettative da adolescente.

 

Perché le vite degli altri sembrano sempre migliori delle nostre? Perché consideriamo le ingiustizie in modo diverso e così facciamo per le sofferenze? Come sempre non ho risposta, solo poche parole che potrebbero identificarsi come componenti di tale cosa, ma non ho la conoscenza della vita giusta per metterle insieme. La vita, è una strana cosa sapete? Non sono mai riusciti a spiegarla, ma forse è inutile cercare di spiegare una tale grandiosità. Essa ha una tale padronanza di ogni essere umano, lo caratterizza e lo fa crescere, proprio come stiamo facendo noi, allo stesso tempo si prende gioco di noi, proprio come facciamo fra di noi senza che essa intervenga direttamente, e ti distrugge. Non so se è destino, ultimamente sto cominciando a dubitare di molte cose. Sto cercando una spiegazione a tutto questo, ma non la trovo, almeno per ora.

 

E ora la lacrima non è più una sola, è un fiume in piena che non accenna ad arrestarsi. E una lacrima coraggiosa si tuffa dalla mia guancia su questo foglio bianco davanti a me lasciando una piccola macchietta rotonda. Segno compresso di dolore profondo. Fortuna che ora sogno poco, perché forse sarebbe ancora più doloroso.

Sai che tu sei l’unico che può salvarmi, che può strapparmi dal pericolo di una vita vuota e senza amore. Eppure non so quando ti deciderai a venire, non so neanche se verrai. Volevo che tu lo sapessi, volevo che sapessi che ti aspetterò.
Perché non posso fare altro, perché oltre ai pochi Amici, sei tutto quello che ho…

 

E a chi si chiedeva come potesse Hermione Jane Granger scrivere cose così belle giunse presto una risposta. Ella aveva sempre desiderato che non si venisse a sapere, ma un giorno queste righe vennero rese pubbliche nella loro forma originaria, alcuni anni dopo la loro pubblicazione nel libro a cui erano destinate. Si poteva ancora scorgere la piccola macchia da lei descritta. Era una storia autobiografica. Ecco come poteva quella giovane donna di appena vent’anni scrivere cose così toccanti da commuovere persone di tutto il mondo e ricevere complimenti dai più grandi scrittori. Tutto ciò che lei scriveva, era passato sulla sua pelle di orgogliosa Grifondoro e vi aveva lasciato un segno.

Un altro segno le era rimasto più profondo. A lato di ogni paragrafo un nome, anzi due nomi che si ripetevano. Ron Weasley. Draco Malfoy. Il primo era colui da cui voleva essere salvata, colui il quale era l’oggetto delle sue illusioni. Il secondo era colui che aveva il potere di salvarla. Il primo era colui che ormai l’aveva distrutta portandola all’esasperazione. Il secondo era colui che avrebbe potuto ridarle la vita in una notte soltanto.

 

Questa lettera, se così si può chiamare, venne scritta nel Giugno 2000 e pubblicata il 9 Giugno dell’anno successivo. Quando Blaise Zabini regalò a Draco Malfoy il libro che la conteneva, il giovane uomo non dormì per leggerlo interamente. Capì tutto ciò che doveva fare. Ma allora erano già passati tre anni dalla prima pubblicazione. Tre anni durante i quali la vita di Hermione Granger non era migliorata. Nessuno era giunto a salvarla. Il giovane Malfoy capì che era compito suo e la mattina del 22 maggio 2004 prese il primo volo da New York a Londra che trovò. Erano le quattro di mattina quando l’aereo decollò.

Hermione Jane Granger nel suo appartamento londinese non sopportava più la sua situazione e si tolse la vita. La donna da salvare non poteva più attendere.
L’aereo a bordo del quale c’era il giovane signor Malfoy non giunse mai a destinazione. Il salvatore era partito troppo tardi. E mai era arrivato.

Il 23 maggio la prima pagina dei giornali londinesi venne completamente rifatta. Due titoli  capeggiavano a lettere gigantesche. “Suicidio della più grande scrittrice moderna: causa d’amore. Le ultime parole accanto al suo letto” e “tragedia in mare, perdono la vita quattro persone, fra di esse il giovane rampollo Malfoy”. In prima pagina le due foto erano state ingenuamente poste l’una di fianco all’altra. A chi avesse prestato l’adeguata attenzione sarebbe forse stato visibile il fatto che sembrava quasi i due coetanei si stessero guardando negli occhi. L’amore aveva sbagliato.

 

Forse ora i due giovani avrebbero potuto trovare la pace. Insieme.

 

Perché l’amore è cieco, tonto e a volte pure un po’ stronzo

E perché il tempo gli somiglia.

 

 

Elli

Alla fine vi chiedo un altro po’ di tempo. Vorrei tanto sapere cosa ne pensate perché è una cosa nata in una notte, precisamente quella fra il 9 e il 10 giugno, data non casuale quindi quella nel testo. È nata in poco tempo, ma ho continuato a scriverla fino alle 3 di notte perché pensavo che andasse finita.

Beh, fatemi sapere

Un abbraccio

  
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