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Autore: MonAnge    14/07/2017    1 recensioni
Kristine Adams era una ragazza diciassettenne come tutte le altre. Viveva in una famiglia ricca a Los Angeles. Ma non aveva idea che stava per avvenire un fatto che le avrebbe completamente sconvolto la vita.
I suoi genitori - Marie e Albert- erano sul punto di perdere tutti i soldi investiti. Per questo motivo Kristine accetta di sposarsi con un milionario che neanche conosceva.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sposata con un diavolo.

Capitolo 1 - Conoscenza

 

~~<>~~

 

Ciao, mi chiamo Kristine Adams e voglio raccontarvi la storia della mia vita.

Tutto iniziò da quando avevo 17 anni perchè scoprii che mi sarei dovuta sposare con una persona che non avevo visto neanche una volta.

Quello che posso dire di me è che avevo finito la scuola superiore, facevo danza, ed ero un’alta e simpatica ragazza con dei capelli neri lunghi e dagli occhi castani. Pensavo che il mio fisico fosse abbastanza buono, ovviamente chi non l’avrebbe detto, dopo le due ore al giorno in palestra e il rifiuto dei dolcetti. Ma sentivo che con i fatti che sarebbero poi avvenuti e con i miei nervi che non resistevano più, sarei diventata grassa.

Invece non posso dire che il mio carattere era (e non lo è tuttora) semplice.  Ero abbastanza testarda, decisa e coraggiosa. Per me era importante sentirmi libera. Odiavo quando qualcuno mi impartiva ordini. I miei genitori - degli imprenditori-  sono Marie e Albert. Abitavamo a Los Angeles. Io li amavo più della mia stessa vita e sapevo che anche loro mi volevano bene allo stesso modo. Erano buoni e capaci di capirmi, si prendevano sempre cura di me e mi auguravano il meglio. Dovevo a loro la mia perfetta infanzia.

Ma qualche giorno prima si era creata una certa situazione. Stavano per perdere il lavoro e tutti i soldi che investirono -a causa di un affare andato male- e per non fallire le attività e non diventare poveri, loro decisero di darmi in sposa al più giovane milionario di Los Angeles - il ventenne Jace Howard.

Non sapevo nulla di lui, avevo solamente visto le sue foto su Google e sentito su di lui molte cose. Molti dicevano che era un uomo crudele che odiava quando qualcuno o qualcosa lo disturbava. Toglieva subito di mezzo quelli che lo ostacolavano. Non l’avevano mai visto con la stessa ragazza per più di una volta. Di solito lui appariva sempre con una diversa donna. E così arrivai a dire di lui che era uno stupido donnaiolo e che cambiava le ragazze “come guanti”.

Come mi dissero i miei genitori, Jace doveva firmare un contratto che lo avrebbe portato a raddoppiare i suoi soldi. Per firmare questo contratto, gli serviva una moglie.

Quando chiesi ai miei genitori se non poteva procurarsi i documenti falsi, scossero la testa dicendo che Jace mi avrebbe spiegato tutto dopo.

Sentii che lui era arrivato ad avere questo ricco patrimonio in un modo non del tutto legale. Qualcuno diceva anche che sulla sua coscienza c’erano un paio di morti.

Scoprendolo ero caduta nel panico, provai a convincere i miei genitori a non farmi sposare con quel mostro. Ma loro neanche mi ascoltavano, dicendo che era per il mio bene.

Discussi a lungo con loro ma alla fine mamma mi disse che dovevo rimanere sposata con lui soltanto per mezzo anno. E poi avrei potuto tranquillamente divorziare e ottenere anche una grande somma di denaro.

-Eh..se sono solo 6 dannati mesi, ce la potrò fare. - pensai, sospirando pesantemente.

-Ricorda, Kristine, lo stai facendo per i tuoi genitori- ogni volta, pensando a questo matrimonio, dicevo tra me e me per rincuorarmi.

Dovevo assolutamente parlare con qualcuno e decisi di chiamare la mia migliore amica, Evelyn.

Lei era una ragazza alta con dei bellissimi capelli biondi che aveva sempre potuto ascoltarmi e aiutarmi durante i momenti difficili della mia vita. Eravamo amiche sin dall’infanzia ed era solo a lei che posso affidare i miei segreti, come lei a me. Adesso era da sua nonna e per questo motivo non potevamo incontrarci per discutere su questo argomento dal vivo.

Decisi di chiamarla. Ascoltavo i lunghi《 tuuu 》 dal telefono.

-Si?- mi rispose dopo qualche secondo.

-Ciao Evelyn!

-Ciaoo Kri.- mi salutò.

-Pesciolino, quando torni? - io la chiamavo “pesciolino” perché a volte si ricordava qualcosa di importante per 3 secondi e poi se lo dimenticava, distraendosi sulle inutili informazioni.  

-Dopodomani cara.. cos'è successo? - mi chiese.

-Allora verrai direttamente al mio matrimonio…- “se questo matrimonio ci sarà”, pensai..

-Cosa?! Sebastian ti vuole sposare?! - urlò costringendomi ad allontanare lo smartphone dall’orecchio.

-No, no, no, no. - cercando di calmarla, risposi io.

Ah si, mi sono completamente scordata di raccontarvi del ragazzo che avevo. Si chiamava Sebastian Dyce ha 20 anni ed era il mio partner di ballo. Era alto con dei capelli scuri. Era forte e aveva un fisico muscoloso. Un ragazzo intelligente che mi amava... e io amavo lui. Ci conoscemmo al ballo, 2 anni fa. Per metà anno eravamo solo amici ma poi ci accorgemmo che di amarci entrambi.

Ed ecco che eravamo fidanzati da 1 anno e mezzo ed era tutto apposto, ma non gli avevo ancora detto del matrimonio, avendo paura della sua reazione e che avrebbe potuto capirmi male. Ma stavo pianificando il nostro incontro per domani mattina.

-COSA?- urlò sorpresa Evelyn.

-Uff, è una lunga storia ma sintetizzando, i miei genitori mi hanno organizzato un matrimonio con un milionario. - dissi tutto con un respiro.

-Quale milionario?- con sospetto mi chiese.

-Jace Howard.-

-LO STESSO JACE HOWARD? IL PIÙ GIOVANE MILIONARIO DI LOS ANGELES E UN BELLISSIMO UOMO CHE OGNI RAGAZZA SOGNA?!- non credendomi mi richiese.

Si, Evelyn faceva parte di quelle ragazze che erano al corrente di tutto e sanno tutti e tutto di tutti.

Ma su Jace si sapeva solamente che era il più giovane milionario di Los Angeles e il resto era solo un sospetto e un ipotesi. Lui non parlava mai di sé e su internet si trovavano solamente le sue foto.

-Si..- sospirando chiusi gli occhi.

-Ma..come? - parlò lei rimanendo scioccata dalle parole da me dette - tu non stai scherzando?-

-Evi, non riuscirei neanche a scherzare su questo argomento. I miei genitori hanno avuto dei problemi con il lavoro e se non mi sposo con lui, possono rimanere senza soldi.- risposi io trattenendo il pianto.

-Cavolo, stai piangendo? Alloooora se la mia forte e coraggiosa amica Kristine Adams ha pianto quindi la situazione è veramente schifosa. OK, sto partendo, domani verrò da te.- e chiuse la chiamata.

Questa era Evelyn..

Guardando l’orologio, mi accorsi che era già mezzanotte. Mi misi a dormire con i pensieri sulla giornata di domani.
   
 
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