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Autore: Keira Lestrange    14/07/2017    4 recensioni
Un One Shot senza alcuna pretesa scritta parecchio tempo fa.Ho immaginato uno dei tanti scenari futuri in cui Lena avrebbe potuto scoprire il grande segreto di Kara, e Ta-dannn, è venuto fuori questo! ovviamente una storia Supercorp.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era una sera come un altra, la luna era offuscata da grossi nuvoloni neri che impedivano persino alla luce delle stelle di essere intravista. La vita da Supergirl era sempre più difficile, i cattivi diventavano sempre più furbi e Kara... Kara si sentiva sempre più sola.

Aveva i suoi amici, Winn, James...Mon-el, sua sorella era sempre presente, nonostante la relazione con Meggie si fosse trasformata dopo soli due mesi, in una bellissima convivenza. Tutti erano fantastici con lei, ma nonostante questo, Kara non poteva che sentirsi irrimediabilmente vuota. Sapeva esattamente cosa le provocava quel vuoto, tenere un segreto così grande le impediva di essere felice e, nonostante fosse veramente felice per sua sorella, non poteva che invidiarla, perché sapeva esattamente che lei non avrebbe mai avuto nessuno come lei aveva Maggie.

Proprio a causa di quel vuoto, quella sera, aveva deciso si alzare il gomito.

Aveva bevuto uno dopo l’altro tutti cocktail che aveva ordinato a Mon-el e decisamente stanca e ubriaca era andata via, nonostante le proteste del ragazzo che aveva cercato in tutti i modi di trattenerla, per farla accompagnare da qualcuno. Una volta chiusa la porta del locale, si lasciò dietro la musica e l’ambiente caldo, prese un profonda boccata d’aria fredda, che le servì solo a schiarirsi leggermente i pensieri. Adorava volare, l’aria era decisamente il suo elemento, ma chissà come, preferì camminare. Aveva veramente bisogno di sgranchirsi le gambe, così un passo dietro l’altro si incamminò senza una meta precisa. Il passo era malfermo, ma nonostante tutto non si fermò, neanche quando iniziò a piovere. Con la pioggia la città era più silenziosa e trafficata del solito, l’acqua servì ancora un po' a Kara per schiarirsi le idee, ma l’alcool era abbondante nel suo corpo. Perse la cognizione del tempo, il telefono ormai zuppo nella sua giacca aveva smesso di squillare da tempo. Non era la prima sera che si riduceva così, Kara era veramente stanca, avrebbe solo voluto fare le valigie e andare via.

Era ferma ad un semaforo, stava aspettando il verde, pensando confusamente a quando sarebbe stato bello saltare sulla navicella delle Leggende e andare in giro per il mondo e per il tempo, quando una mano le si posò sulla spalla e la pioggia smise di caderle in testa, si girò lentamente e vide d’avanti a se la figura di Lena Luthor, che le sorrise dolcemente. Ah..oh! direi che questa,proprio non-non ci voleva. I pensieri di Kara anche se sconnessi, erano più tosto chiari. Sapeva che stare con Lena in quel momento non era una buona idea. Era perfettamente consapevole dell’attrazione che ormai da un po' provava per la Luthor e, quando illusa e felice l’aveva detto ad Alex, beh...Hank lo era venuto a sapere e le aveva proibito categoricamente di frequentare la ragazza. Kara aveva protestato, nonostante non fosse sicura di nulla aveva protestato, perché era un suo sacrosanto diritto dire a chi voleva il suo segreto, ma erano riusciti a convincerla. Il suo segreto non includeva solo lei, ma anche il DEO e quindi aveva dovuto ingoiare il rospo... si era allontanata da Lena, sia come Supergirl, sia come Kara. Era solo una debole.

La voce di Lena la riscosse dai suoi pensieri, “Kara, stai bene?! Vieni in macchina, ti do un passaggio!”

La povera Kara cercò di protestare, ma Lena la prese per mano, conducendola nella sua limousine e lei era troppo stanca per discutere. Si fece quasi trascinare dentro l’abitacolo e una volta dentro Lena le diede un piccolo asciugamano. “Non è molto, ma cerca di asciugarti come puoi o ti prenderai seriamente una polmonite...” La preoccupazione nella voce di Lena la fece sorridere, così iniziò ad asciugarsi alla bene meglio “Tanquilla-io-non-non mi amm-alo,mai.” La frase biascicata tolse a Lena ogni dubbio, “Kara! Ma sei ubriaca?! Come ti viene di girare ubriaca a quest’ora di notte!”

Già, come ti viene Kara! Perchè mai giri ubriaca a quest’ora di notte?!

Kara si perse per qualche attimo nei suoi pensieri osservando la figura di Lena avvolta in un elegante cappotto beige e il suo volto preoccupato, ingoiò il groppo che le si era creato in gola.

“Sono stan-ca Lena, sono stanca di tutto” Così dicendo appoggiò la testa allo schienale del sedile e prese a guardare fuori, la macchina aveva preso a camminare e le luci della città creavano una visione suggestiva. Lena era di fronte a lei e nel sentire il tono triste e rassegnato di Kara si dispiacque molto.

Kara aveva abbandonato anche ogni tentativo di asciugarsi, così Lena prese quel piccolo asciugamano e si mise di fianco a lei, iniziando a frizionarle leggermente i capelli.

“C-che stai-facendo Lena?” Il tono interrogativo di Kara la fece sorridere teneramente, “Mi sto prendendo cura di te...” Fu la risposta di Lena e Kara girò il volto piantando i suoi occhi in quelli della mora, il verde degli occhi di Lena sembrava più scuro nella penombra dell’abitacolo della macchina, Kara sospirò “No-non dovresti,” Iniziò titubante, “Non devi” finì più decisa, allontanando la mano di Lena da se.

Lena si sentì leggermente ferita, ma non più di quando la ragazza d’un tratto aveva chiuso ogni rapporto con lei. “Non mi importa quello che pensi, io devo.” Lena riprese a frizionarle i capelli sempre con delicatezza e Kara la osservò ancora.

Lena non era solo bella, Lena era incantevole. La luce fioca della città illuminava la pelle pallida del suo viso, i suoi denti bianchi sembravano piccole perle in quella penombra e i suoi occhi... ah... i suoi occhi, erano semplicemente indescrivibili. Kara distolse lo sguardo, puntandolo sul pavimento.

“Pechè sei sparita così? Da un giorno all’altro? Sono passata anche alla CatCoo... ma...” Kara non lasciò nemmeno finire la frase a Lena. “Mi dispiace,mi-dispiace-Lena davvero... ma non posso-non posso”

Lena la fissò confusa e arrabbiata, “Perchè non puoi Kara?! Non mi sembra di averti chiesto il mondo, solo amicizia!”

Kara chiuse gli occhi, l’ennesimo coltello aveva centrato il suo cuore ormai quasi insensibile negli ultimi tempi, ma questo... questo colpo l’aveva sentito. Sentì gli argini della diga cedere e le lacrime presero a scorrere copiose sul suo volto. Lena le si avvicinò allarmata, ma Kara ancora una volta le biascicò di allontanarsi e così la mora lo fece. Dopo diversi minuti Lena lesse negli occhi di Kara, una determinazione già conosciuta, ma che non aveva mia visto...in lei... Guardò la ragazza ancora più stranita assottigliando gli occhi “Lena, tu per me stavi diventando-più-di una semplice amica, mi piac-i.. come persona,come-donna. E io non posso.”

Lena ci mise diversi secondi a comprendere il significato della frase, solo un po' biascicata di Kara. E quando questo significato la colpì, vide Kara stringere il bordo del sedile, distogliendo lo sguardo.

Lena era sorpresa... anche lei provava quest’attrazione nei confronti di Kara, ma perché la ragazza continuava a dire che non poteva?!

“Kara, ti prego, guardami.. perché non puoi?”

All’ennesima domanda di Lena, Kara sarebbe voluta scoppiare, ma sospirò sconfitta, era così stanca..

“Ho un segreto Lena, un segreto a cui sono vincolata da tutta la vita, ma non posso dirtelo, adesso non posso dirlo più a nessuno.” La frase uscì sconfitta ma chiara dalla bocca della giovane e Lena storse il naso, afferrò Kara dalle spalle scuotendola leggermente. “Kara! Sai che puoi dirmi tutto! Qualsiasi cosa! Manterrò il segreto.”

Kara guardò Lena sconfitta, “Lo so Lena, lo so... ma il mio segreto non coinvolge solo me... mi dispiace.” Detto questo aprì la porta e l’autista fu costretto a fermarsi. Scese dalla macchina dando le spalle a Lena e si incamminò diretta chissà dove, sotto la pioggia battente. Lena la lasciò andare, si prese qualche minuto per ricomporsi, ma i pensieri non le davano tregua..cosa poteva tormentare così Kara? Perché non poteva dirglielo? Si trattava ancora una volta del suo cognome?!

Mentre pensava frustrata a queste cose, le cadde il telefono dalle mani, così accese la luce del abitacolo e si sporse sotto il sedile per cercare il cellulare, quando la luce illuminò qualcosa. Esattamente dove prima Kara stringeva il sedile, beh, il sedile era deformato! Come se qualcuno con troppa forza l’avesse stretto troppo.

La mente di Lena venne attraversata fulminea da quel pensiero! Ecco perché tutto quel casino! Tutte le coincidenze venivano a galla, tutte le sue impressioni, tutte le sue sensazioni! Kara Danvers era Supergirl, ne era più che sicura!

Quando la mattina dopo si diresse alla CatCoo, trovò Kara alla sua scrivania, mentre si teneva la testa tra le mani. “Vedo che i sintomi dell’emicrania si fanno sentire eh?!” La voce scherzosa di Lena attirò l’attenzione di Kara, che alzò lentamente il viso guardandola un po' dolorante, “C’è chi dice che me lo sono meritato...” Il mezzo sorriso di Kara raggiunse Lena, che si preparò comunque al suo attacco, doveva colpire Kara adesso che era ancora provata, nel pieno delle sue forze sarebbe stato più difficile, ma in amore e in guerra è tutto lecito no?! “Vorrei suggerirti di prendere un aspirina, ma probabilmente con voi non funziona.” Il sorriso di Kara scomparve in un baleno e la ragazza la guardò storto, “Si può sapere che stai dicendo Lena?!” La mora ignorò il via vai di gente che c’era nella redazione e avvicinò le sue labbra all’orecchio di Kara. “Io so, so tutto... non negare.” L’espressione sorpresa di Kara la fece gongolare, “Come?” chiese soltanto Kara.

E fu allora che Lena seppe di avere vinto! “Te lo dirò solo a una condizione.” Kara assottigliò gli occhi, guardinga.. “Quale?”

“Devi venire a cena con me.” E il sorriso accattivante fece il resto, Kara capitolò con un sospiro e un bellissimo sorriso.

Angolo autrice
Come ho detto un one shot senza pretese, ma se dovesse piacere potrei farne un seguito, quindi fatemi sapere cosa ne pensate. 

 

  
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