Chloe era bella soltanto come un angelo avrebbe potuto essere e Lucifer ne aveva la piena consapevolezza.
La guardava con cura, attento a captarne ogni piccolo dettaglio, la guardava come se avesse potuto perderla da un momento all'altro e memorizzava più particolari possibili per non sfuggire mai dal suo ricordo.
Chloe era inconsapevole invece di quanto il suo aspetto fosse magnetico, una bellezza lontana dalle riviste di moda, che ti lascia il fiato sospeso ogni volta che le posi lo sguardo. Allora lei sorrideva, inconsapevole e disinvolta, e nel frattempo il diavolo in persona diventava sempre più vulnerabile.
Maze dapprima gli disse che gli umani gli facevano uno strano effetto. Eppure lui sapeva bene che non erano gli umani. Era Chloe Decker, l'angelo tramutato in persona, a rendere la sua immortalità instabile e che lo rendeva così umano.

"Quel giorno, il primo giorno in cui abbiamo lavorato insieme al nostro primo caso, avrei dovuto saperlo. Avrei dovuto sapere che ci saremmo ritrovati in una notte estiva, distesi sulla sabbia fresca come degli adolescenti, con gli occhi fissi in cielo intenti a cercare la nostra stella, quella più luminosa di tutte, più distante dalle altre, che brilla più di quanto potrebbe mai brillare un diamante." Chloe sussurrò quelle parole con tono flebile, come se quello fosse un loro segreto che nessuno avrebbe potuto origliare. Continuava ad avere lo sguardo puntato in alto, ammaliata dal cielo immenso e luminoso di Los Angeles.

"Già sapevo ti saresti innamorata di me, Detective." Lucifer usò il suo solito tono loquace e brillante, eppure quella notte fu diverso.

"Non ho detto di essermi innamorata, Lucifer." Sarebbe potuta essere anche convincente, ma il modo in cui posò i suoi occhi sul viso di Lucifer e il modo in cui si strinse ancor di più tra le sue braccia erano pura contraddizione per le sue parole.

I loro volti erano come calamite che non riuscivano a non avvicinarsi, niente avrebbe potuto distogliere l'attenzione da quelle labbra rosee e delicate di Chloe che Lucifer tanto venerava e tanto bramava di sfiorare. E successe. Un bacio a fior di pelle; un bacio che ricordava il primo, che si erano scambiati su quella stessa spiaggia. Si allontanarono nuovamente ma come calamite la distanza non poté reggere e la passione li travolse, portandoli in un mondo dove le creature non avevano etichette e il loro amore era consentito.