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Autore: workingclassheroine    15/07/2017    2 recensioni
A soli vent'anni ha passato così tanto tempo tra i fiori, Paul, che ne ha imparato perfettamente il linguaggio.
E ha dimenticato quello degli uomini.
Non gli interessa, poter vantare solo degli amici che seccano e inaridiscono con il passare del tempo.
Anche per le persone in fondo è così, gli dice ogni tanto Ben, solo che loro non ti abbandonano per dispetto.
Non ci si può arrabbiare, con una corolla che appassisce.
È un amore che non comporta alcun tipo di rischio, e questo va bene, questo non fa male.
"Non ci perdiamo nulla" dice ogni tanto Ben "Credimi, non ci perdiamo nulla".
Non c'è neanche bisogno di spiegarlo, perché Paul è ormai rassegnato al fatto di aver dimenticato il linguaggio degli esseri umani, e la cosa non gli pesa.
Se non che, presto, John si rassegnerà al fatto di dover imparare quello dei fiori.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tulipa liniifolia
 

Le dita lunghe e leggere di Paul lisciano la corolla stropicciata di una giovane rosa con la dolcezza di una madre che ravvia i capelli alla figlia prediletta.

"Cosa ti è successo?" mormora il ragazzo, dolce e pacato come un soffio di brezza, recidendo con attenzione una fogliolina secca dal gambo, "Devono averti molto maltrattata durante il trasporto, non è così? Sarai stanca". 

Lo scampanio che accompagna l'entrata di un nuovo cliente lo fa sussultare, e con un ultimo sguardo gentile al nuovo carico di fiori Paul si alza in piedi. 

Due ragazzi, non troppo più grandi di lui, si guardano distrattamente intorno, a disagio, e Paul si prende qualche secondo per studiarli, prima di fare un passo avanti.

Uno dei due, indiscutibilmente affascinante, si sfila gli occhiali da sole neri, appendendoli con un gesto automatico al collo della T-shirt bianca.

"C'è qualcuno?" chiede poi, con una voce cortese e decisa che spinge Paul a rivelarsi.

"Buongiorno, posso aiutarvi?" sorride gentilmente, togliendo i guanti da lavoro per stringere la mano dei due.

"Stuart" si presenta il giovane, prendendo la mano di Paul nella propria "E lui è John, un amico".

"Un amico che non ha la più pallida idea di perché è qui" precisa il suo accompagnatore, spostandosi accanto a Stuart e sottoponendosi finalmente allo sguardo attento e indagatore di Paul.

Una rapida occhiata all'espressione annoiata, ai terribili occhiali dalla spessa montatura nera e alla camicia bianca e costosa del ragazzo e Paul ha già deciso che no, non gli piace per nulla.

"Perché faresti carte false per il tuo migliore amico" gli ricorda Stuart, con un sorriso smagliante, per poi tornare a rivolgersi a Paul, "Per farla breve, ho litigato con la mia ragazza. Dei fiori potrebbero aiutare?".

Paul sorride, "Dipende. Quanto è arrabbiata?" chiede, ed è quasi sicuro che alle spalle dell'altro John abbia sorriso a sua volta. 

"Molto arrabbiata" ride Stuart, e si volta per incrociare gli occhi dell'amico con familiare complicità, "Ha bruciato le mie ultime due tele". 

"Stu ci lavorava da sei mesi" conferma John, con una smorfia divertita che gli ingentilisce per un attimo la voce e i lineamenti.

"È esatto" Stuart ride ancora, con la fiducia di chi crede che ogni cosa si sistemerà, "Ma io la amo da impazzire, e devo fare in modo che mi creda". 

Paul annuisce, e inizia a guardarsi attorno, concentrato nel tentativo di scegliere la composizione giusta.

"Un mazzo di rose rosse?" suggerisce, con un'occhiata affettuosa al gruppetto di steli che ha abbandonato poco prima.

"Scontato" commenta John, glaciale, prima ancora che Stuart possa rispondere.

Paul affonda gli incisivi nel labbro inferiore, tentando di mantenere la calma, ma la sua voce è ancora fredda e pungente quando chiede "Avete dei suggerimenti?".

"Prendi quelli, qualunque cosa siano. Sono belli" interviene John, indicando a Stuart un ampio mazzo di girasoli.

"I girasoli" e stavolta il tono di Paul è così velenoso che John alza un sopracciglio, incuriosito e divertito da quella reazione "Indicano un amore non ricambiato".

"D'accordo, i girasoli sono decisamente bocciati" interviene Stuart, rivolgendo un sorriso di scuse all'amico "Però è vero, Astrid non è il classico tipo da rose rosse. Vorrei qualcosa di speciale, per lei". 

Il tono accorato e dolce di Stuart è talmente sincero che Paul ne viene rabbonito all'istante, e con un sospiro fa scorrere nuovamente lo sguardo sui fiori.

"Ci sarebbe, forse-" accenna, sparendo per un attimo in mezzo alle proprie creature.

Quando riemerge, ha stretto al petto un esile vaso di plastica celeste da cui strabordano delicate corolle dorate. 

"Tulipani gialli" annuncia serenamente, facendo spazio sul bancone per posarli e lasciare che Stuart li ammiri "Ideali per una donna forte che si è chiusa in se stessa. Significano "c'è il sole nel tuo sorriso"" spiega, sorridendo all'aria convinta e soddisfatta del giovane. 

"Splendidi. Cosa ne dici, John?"

Gli occhi dell'interessato accarezzano i petali con studiata e lasciva lentezza, fino a posarsi sulle mani eleganti di Paul, che sorreggono prudentemente il vaso.

"Li adorerà. Sono biondi come lei" mormora distratto, spostando lo sguardo su Paul e sorridendo leggermente quando il giovane distoglie il suo, quasi irritato da quelle attenzioni.

"Siamo d'accordo allora" Stuart si sfrega le mani, "Venti possono andar bene?". 

"I fiori si regalano in numero dispari" gli ricorda John, attingendo alle poche reminiscenze rimaste dalle lezioni di galateo di Mimi, e di fronte alla perplessità di Stu anche Paul interviene.

"È vero. I numeri dispari sono indivisibili, come gli innamorati" spiega, rivolgendo a John un sorriso che gli fa naufragare la voce nello stomaco. 

"Allora ventuno" si corregge Stuart, di buon grado, e tira fuori il portafogli per pagare. 

Paul sorride anche a lui, e sceglie accuratamente i fiori da radunare nel mazzo, senza rendersi conto che John, ora, lo guarda incantato. 

La suoneria di un cellulare turba la quiete creatasi fra i tre, e dopo qualche borbottio di scuse e un'occhiata allo schermo Stuart molla il portafogli in mano a John.

"È Astrid" si giustifica, preoccupato e speranzoso insieme, ed esce in tutta fretta dal piccolo locale.

John sospira, divertito, e torna a voltarsi verso Paul, che solleva automaticamente lo sguardo verso di lui.

"Qualcosa non va?" chiede, candido come un giglio, e al cenno di diniego di John torna a lavoro, scegliendo le piante più indicate per la composizione finale. 

John osserva con attenzione le lunghe, lunghissime dita di Paul che intrecciano ai tulipani delicati germogli grondanti piccole corolle bianche e rami di quello che, non ne è certo, potrebbe essere alloro, e senza rendersene conto schiude le labbra, pronto a parlare. 

"E dimmi, a te piacciono gli uomini o le donne?" 

Nel momento in cui la domanda lo raggiunge, Paul, lontano anni luce dal disagio che John si aspetterebbe, sorride, sinceramente divertito.

"A me piacciono i fiori" 

Ma John, questo il giovane è riuscito a capirlo, non è davvero tipo da lasciar perdere, così non si sorprende più di tanto quando lo vede posare i gomiti sul bancone, gli occhi ancora piantati nei suoi. 

"I fiori maschi o i fiori femmine?"

Paul arriccia appena il naso, "Ad esempio?"  

"Ad esempio, le rose sono fiori femmine, i tulipani sono fiori maschi"

"Da cosa lo deduci?" 

"Dall'articolo"

Paul sorride di nuovo, e completa il mazzo con un grande fiocco bianco, "Sono cinquantasei sterline".

John sbuffa, più divertito che infastidito, e inizia a rovistare nel portafogli di Stuart.

"Non mi hai risposto" gli fa notare, lasciandogli cadere in mano la cifra richiesta.

"No, infatti. Arrivederci" 

"Potrei tornare per avere risposte" lo avverte John, restio a lasciare la soglia del negozio. 

Paul sorride, ancora.

"Correrò il rischio".


Note

Sono tornata! (Più presto del solito, mi sto comportando veramente molto bene).
Sono felicissima del fatto che la storia vi stia piacendo, e ora che siamo arrivati alla storia vera e propria posso spiegarvi un po' quella che sarà la struttura: ogni capitolo avrà il nome di un fiore, il cui significato sarà spiegato durante il capitolo. Iniziamo con il tulipano (giallo, per essere precisi), con questo colore, appunto, il significato è "C'è il sole nel tuo sorriso".
Riuscite a indovinare quale sarà il prossimo fiore? E soprattutto, cosa ne pensate dei personaggi? Vi piacciono? Ci tengo tanto al vostro parere!
Ora corro a rispondere alle vostre recensioni, un bacio!

  
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