SOUKOKU WEEK.
Day 1 [Sartorialism]- A character study based on how
Dazai and Chuuya appear before Dazai left and four years later when they meet.
SUMMMARY:
Chuuya pensa di non
essere nulla senza Dazai
Dazai pensa che Chuuya sia la persona che riesce a fare le cose
che lui non può
Il bar era popolato
come al solito, Dazai se lo aspettava.
Erano passati ormai
quattro anni da quando aveva lasciato definitivamente la Port Mafia, eppure
quel bar era rimasto esattamente lo stesso. I soliti suoni del ghiaccio che
sbatte contro le pareti in vetro dei bicchieri e le voci di uomini troppo alte
per permettere di godersi la musica di sottofondo.
Chuuya a mala pena
vide Dazai che prendeva posto sulla sedia di legno davanti a lui, troppo
concentrato a cercare il fondo del bicchiere. Le gote rosee per l’alcool che
scorreva nel suo corpo ormai da troppe ore perché potesse accorgersi del
giramento di testa che stava provando.
‘ È un problema se
mi siedo? ‘
Chiese Dazai
poggiando i gomiti sul piccolo tavolo in finto legno
‘ Non vedo perché ti
disturbi a chiedere se ti sei già seduto ‘
Rispose Chuuya
alzando gli occhi per guardare l’uomo davanti a lui. Occhi marroni, capelli
neri, un uomo come tanti in quel posto affollato. Le bende erano ampiamente
coperte dai vestiti che portava il moro, il solito tocco che gli permetteva di
essere distinto in ogni dove venne volutamente celato.
Dazai era sempre
stato bravo a far parlare Chuuya, non importa come.
Il cameriere li
raggiunse al tavolo per prendere l’ordinazione del uovo cliente
‘ Lo stesso che ha
preso lui ‘
Disse facendo un
cenno col capo in direzione del rosso. Qualche momento dopo gli venne poggiato il
bicchiere grondante di gocce d’acqua ghiacciate sul sottobicchiere
‘ Strano, non ti facevo
tipo da whisky ‘
‘ E da cosa mi
facevi? ‘
Chiese indispettito
Chuuya immergendosi in quelle iridi marroni con un lieve tono ambrato dato
dalle luci del locale
‘ Mi sembri più un
tipo da vino ‘
‘ Un buon vino si
dovrebbe bere per una buona occasione, e io bevo solo buon vino ‘
Le parole uscirono
lente e a tratti sbiascicate con un tono di orgoglio mischiato in esse
‘ Se non c’è nessun
evento per il quale bere, perché sei qui stasera? ‘
Gli occhi del rosso
si abbassarono nuovamente sul fondo del bicchiere dove il ghiaccio si stava
ormai sciogliendo definitivamente. Avrebbe potuto alzarsi ed andarsene, mentire
o semplicemente cambiare discorso, ma Chuuya non fece nessuna di queste cose.
Dazai era sempre stato bravo a predire le mosse di Chuuya sin da quando erano
compagni.
‘ Uno stronzo al
lavoro ha deciso di mollare ‘
‘ Se è uno stronzo
non ti dovrebbe dispiacere tato ‘
‘ Era il mio
partner, ed il preferito del boss. Adesso grava tutto su di me ‘
‘ Può essere un’opportunità
per dimostrare il tuo valore. Sai, metterti in mostra, impressionare il boss.
Cose così ‘
‘ Lo farei, se ne
avessi’
Le parole caddero
pesanti in quel trambusto di voci. Era come se adesso non ci fossero tutti quei
rumori e che fossero rimasti solo loro due nel locale, faccia a faccia in quel
discorso che sembrava non portare da nessuna parte se non a ricordi che Chuuya
avrebbe volentieri seppellito
‘ Avere cosa,
scusa? ‘
Gli occhi brillanti
di Chuuya guardarono dritti nelle iridi del moro. Sembrava sconcertato dalla
domanda e dalla conversazione in generale. Dazai voleva stuzzicarlo e ridere della
confusione del suo partner come se non fosse mai successo nulla. Invece, si limitò
a perdersi nel sorriso che Chuuya gli fece di rimando
‘ Nessun merito.
Voglio dire, sono forte in combattimento, me la so cavare. Anche senza usare il
mio potere posso combattere. Però, era lui che mi tirava sempre fuori dai guai
e organizzava tutto. Adesso cosa devo fare? ‘
Lo sguardo di
Chuuya penetrò nello sguardo di Dazai. La disperazione nella voce di Chuuya riportò
a galla questioni che Dazai non voleva risollevare
‘ Sono sicuro che
tu sia più che in grado di riuscire a fare le cose da solo ‘
Fu tutto quello al
quale Dazai riuscì a pensare
‘ Nah, tutti
pensano che io sia un cane fedele. Buono soltanto a seguire gli ordini di
qualcuno con un cervello e pronto ad intervenire dove c’è bisogno. Ed hanno
ragione ‘
Chuuya chiamò il
cameriere per chiedergli di riempirgli ancora il bicchiere voto da troppo tempo
‘ Non pensi di aver
bevuto abbastanza per oggi? ‘
‘ Mi piace pensare
di essere in una fase della mia vita dove non ho bisogno che qualcun mi dica
cosa devo o non devo fare ‘
Dazai, conoscendo i
mdi di fare del rosso lasciò perdere per non iniziare una lite. Il bicchiere venne
presto riempito del liquido freddo richiesto
‘ Tu sai come ci si
sente? A fidarti di qualcuno ciecamente, a credere in lui più di quanto tu
faccia con te stesso, ed essere tradito? ‘
Dazai era più
interessato a sapere cosa il suo vecchio partner pensasse che a dare una vera e
propria risposta. Mentre Chuuya prese a girare il bicchiere facendo ondeggiare il
liquido in esso contenuto, rispose
‘ Non puoi
affidarti ciecamente ad un’altra persona. Devi avere un minimo di fiducia nelle
tue abilità ‘
Chuuya sentì un
tono di apprensione in queste parole
‘ È difficile
credere in te stesso quando ogni parola che ricevi è contro di te. Io sono solo
un oggetto utile nelle mani di chi lo sa usare. Adesso che quelle mani se ne
sono andate cosa dovrei fare? ‘
‘ Per qualcuno che
è sempre stato uno stronzo, devi avere una bassa opinione di te stesso.
Andiamo, sappiamo che sei meglio di lui ‘
Cercò di provocarlo
Dazai. Per un istante. La nebbia che avvolgeva la mente d Chuuya sembrò
dissiparsi. Occhi azzurri cercavano di mettere bene a fuoco il mondo che lo
circondava.
Dazai non poteva
biasimarlo per aver avuto difficoltà a riconoscerlo. Il suo solito, amato,
abito da trincea fu sostituito da un completo nero che il compagno non gli
aveva mai visto addosso
‘ Dazai? ‘
Le labbra del moro
si curvarono lievemente in un sorriso leggero, ma era stanco e triste e non
raggiunse i suoi occhi
‘ Hei, Chuuya ‘
Quello che si
aspettò fu un pugno. Più Chuuya si avvicinava non curante del tavolo che li
separava e più a Dazai venne l’istinto di pararsi la faccia non riuscendo tuttavia
a muoversi. Quello che ricevette fu un bacio. Fu confuso e impacciato ed aveva
il retrogusto di alcool. Per non più di un secondo, Dazai desiderò che quell’istante
potesse durare per sempre. Che il calore provato in quel momento, le gote rosee
del compagno potessero rimanere invariate per un sacco di tempo. Ma Chuuya si
staccò da quell’unione e tutto ciò che Dazai riuscì a vedere fu un ammazzo di
capelli rossi coperti da un cappello accasciati al suo petto.
‘ Forza, andiamo a
casa ‘
Dazai si infilò
sotto il braccio del rosso sostenendolo per il fianco. Lasciò il conto sul
tavolo, e nessuno notò i due che uscirono dal locale fuori nella fredda città.
Le insegne luminose
contornavano quella piccola parte di città nel buio della notte. Il breve lasso
di lucidità era passato e Chuuya aveva bisogno di una mano per poter camminare.
Dazai, dal canto suo, cercava di ricordarsi in che direzione fosse l’appartamento
del giovane che, nel frattempo, aveva rincominciato a fare domande
‘ Sei mai stato
lasciato da solo? ‘
Chiese Chuuya dopo
un momento di silenzio. Appariva come se tutto il peso del mondo stesse
gravando sulle sue spalle, troppo pesante perché potesse essere sostenuto da
una sola persona. Dazai conosceva bene quel peso.
‘ Sì, sì mi è capitato
‘
‘ Mi dispiace, fa
schifo ‘
‘ Mi dispiace anche
a me ‘
‘ Non ho bisogno di
nessun bastardo che mi dica cosa fare ogni volta ‘
Affermò Chuuya
convinto cercando di mettere quelle parole in una frase che avesse senso
provocando un sorriso divertito sulla faccia del moro.
‘ No, non penso te
ne abbia bisogno’
Dazai si caricò
Chuuya in braccio
‘ Pensavo che finalmente
potessi permetterti un appartamento con un ascensore ‘
Chuuya disse
qualcosa a proposito del fatto che stesse bene e che aveva solo del lavoro da
finire, ma Dazai capì meno della metà di quelle parole. Quell’ultimo drink era
salito abbastanza male a Chuuya. Dazai prese le chiavi che il rosso stava
cercando di forzare all’interno della serratura per inserirle facilmente all’interno
della serratura. Una volta dentro, lasciò le chiavi sul tavolino n soggiorno e
portò Chuuya nel letto. Ridestatosi per qualche attimo dalla sua sonnolenza,
Chuuya prese a spogliarsi degli indumenti che aveva addosso: cappello, giacca e
camicia finirono sulla sedia vicino all’armadio. Dimostrando di essere in grado
di gestire le cose da solo, Chuuya si lasciò cadere, sfinito, sul letto.
‘ Buonanotte,
Chuuya ‘
‘ Come sai il mio
nome? ‘
‘ Me l’hai detto te
prima, non ricordi? ‘
Rispose Dazai non
volendolo provocare ulteriormente quella sera
‘ Mmh ‘
Chuuya chiuse
finalmente gli occhi e in pochi minuti stava già russando addormentato in un
sonno profondo. Per un secondo Dazai fu preso dall’irresistibile desiderio di
scattargli qualche foto per ricattarlo, ricordandosi poi che non aveva più
nessun senso ormai.
Con Chuuya sano e
salvo nel letto, Dazai andò in giro per la cucina alla ricerca di un bottiglia
d’acqua ed un bicchiere individuati nel solito posto. Li prese e li lasciò sul
comodino affianco al letto del rosso. Chuuya non poteva permettersi di
ritrovarsi nello stesso stato di incoscienza alla mattina. Per sicurezza Dazai
gli lasciò anche un cestino nel caso avesse avuto il bisogno di vomitare l’indomani.
Nessuno poteva dirgli di non essere un buon partner.
Dazai uscì dall’appartamento
richiudendolo con il suo mazzo di chiavi. Una volta ritrovatosi di nuovo per le
strade non poté non pensare a tutti i modi con i quali Chuuya lo aveva sorpassato.
Nonostante tutti i problemi che Dazai gli aveva dato, Chuuya era sempre stato
in grado di trovare un modo per uscirne, lasciando che Dazai si chiudesse nel
suo guscio. Ha trovato la sua vita in un posto nel quale Dazai ha trovato soltanto
disperazione. Non solo, ha bruciato in quella vita tra disperazione e
sofferenza, morte e distruzione. Si è illuminato con essa. Dazai credeva
fermamente che Chuuya potesse fare cose che lui non avrebbe mai potuto fare. Sapeva
che Chuuya poteva essere meglio di lui e trovare il modo di essere migliore rispetto
a quella spazzatura della mafia. Sì, il suo partner sarebbe stato bene.
Adesso, Dazai avrebbe dovuto trovare un modo per esserlo anche lui.
N.d.A.
Eccoci qui, dopo così tanto tempo non avrei mai creduto di tornare a pubblicare qualcosa onestamente. Maaaa questi due mi hanno preso troppo, lo ammetto. Comunque, grazie a tutti per essere arrivati fino a fine lettura. In realtà, come avete potuto intuire dal titolo, sarebbe dovuta essere una soukoku week però ho deciso di non fare una storia unica e pubblicanre un po per volta ^^. Spero vi incuriosica, lasciate recensioni per farmi sapere se vi è piaciuta o anche per eventuali correzioni. Grazie!
Grazie mille del sostegno a tutti! Un bacio
_AnotherWorld_