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Autore: _AnotherWorld_    15/07/2017    1 recensioni
Chuuya e Dazai si rivedono in un bar dopo quattro anni da quando il moro ha lasciato la Port Mafia. Tra whisky, chiacchiere e ricordi qualcuno troverà un modo per andare avanti.
Bacioni
_AnotherWorld_
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sartorialism

SOUKOKU WEEK.

Day 1 [Sartorialism]- A character study based on how Dazai and Chuuya appear before Dazai left and four years later when they meet.

SUMMMARY:

Chuuya pensa di non essere nulla senza Dazai

Dazai pensa che Chuuya sia la persona che riesce a fare le cose che lui non può

"The night you remembered about me"

Il bar era popolato come al solito, Dazai se lo aspettava.

Erano passati ormai quattro anni da quando aveva lasciato definitivamente la Port Mafia, eppure quel bar era rimasto esattamente lo stesso. I soliti suoni del ghiaccio che sbatte contro le pareti in vetro dei bicchieri e le voci di uomini troppo alte per permettere di godersi la musica di sottofondo.

Chuuya a mala pena vide Dazai che prendeva posto sulla sedia di legno davanti a lui, troppo concentrato a cercare il fondo del bicchiere. Le gote rosee per l’alcool che scorreva nel suo corpo ormai da troppe ore perché potesse accorgersi del giramento di testa che stava provando.

‘ È un problema se mi siedo? ‘

Chiese Dazai poggiando i gomiti sul piccolo tavolo in finto legno

‘ Non vedo perché ti disturbi a chiedere se ti sei già seduto ‘

Rispose Chuuya alzando gli occhi per guardare l’uomo davanti a lui. Occhi marroni, capelli neri, un uomo come tanti in quel posto affollato. Le bende erano ampiamente coperte dai vestiti che portava il moro, il solito tocco che gli permetteva di essere distinto in ogni dove venne volutamente celato.

Dazai era sempre stato bravo a far parlare Chuuya, non importa come.

Il cameriere li raggiunse al tavolo per prendere l’ordinazione del uovo cliente

‘ Lo stesso che ha preso lui ‘

Disse facendo un cenno col capo in direzione del rosso. Qualche momento dopo gli venne poggiato il bicchiere grondante di gocce d’acqua ghiacciate sul sottobicchiere

‘ Strano, non ti facevo tipo da whisky ‘

‘ E da cosa mi facevi? ‘

Chiese indispettito Chuuya immergendosi in quelle iridi marroni con un lieve tono ambrato dato dalle luci del locale

‘ Mi sembri più un tipo da vino ‘

‘ Un buon vino si dovrebbe bere per una buona occasione, e io bevo solo buon vino ‘

Le parole uscirono lente e a tratti sbiascicate con un tono di orgoglio mischiato in esse

‘ Se non c’è nessun evento per il quale bere, perché sei qui stasera? ‘

Gli occhi del rosso si abbassarono nuovamente sul fondo del bicchiere dove il ghiaccio si stava ormai sciogliendo definitivamente. Avrebbe potuto alzarsi ed andarsene, mentire o semplicemente cambiare discorso, ma Chuuya non fece nessuna di queste cose. Dazai era sempre stato bravo a predire le mosse di Chuuya sin da quando erano compagni.

‘ Uno stronzo al lavoro ha deciso di mollare ‘

‘ Se è uno stronzo non ti dovrebbe dispiacere tato ‘

‘ Era il mio partner, ed il preferito del boss. Adesso grava tutto su di me ‘

‘ Può essere un’opportunità per dimostrare il tuo valore. Sai, metterti in mostra, impressionare il boss. Cose così ‘

‘ Lo farei, se ne avessi’

Le parole caddero pesanti in quel trambusto di voci. Era come se adesso non ci fossero tutti quei rumori e che fossero rimasti solo loro due nel locale, faccia a faccia in quel discorso che sembrava non portare da nessuna parte se non a ricordi che Chuuya avrebbe volentieri seppellito

‘ Avere cosa, scusa? ‘

Gli occhi brillanti di Chuuya guardarono dritti nelle iridi del moro. Sembrava sconcertato dalla domanda e dalla conversazione in generale. Dazai voleva stuzzicarlo e ridere della confusione del suo partner come se non fosse mai successo nulla. Invece, si limitò a perdersi nel sorriso che Chuuya gli fece di rimando

‘ Nessun merito. Voglio dire, sono forte in combattimento, me la so cavare. Anche senza usare il mio potere posso combattere. Però, era lui che mi tirava sempre fuori dai guai e organizzava tutto. Adesso cosa devo fare? ‘

Lo sguardo di Chuuya penetrò nello sguardo di Dazai. La disperazione nella voce di Chuuya riportò a galla questioni che Dazai non voleva risollevare

‘ Sono sicuro che tu sia più che in grado di riuscire a fare le cose da solo ‘

Fu tutto quello al quale Dazai riuscì a pensare

‘ Nah, tutti pensano che io sia un cane fedele. Buono soltanto a seguire gli ordini di qualcuno con un cervello e pronto ad intervenire dove c’è bisogno. Ed hanno ragione ‘

Chuuya chiamò il cameriere per chiedergli di riempirgli ancora il bicchiere voto da troppo tempo

‘ Non pensi di aver bevuto abbastanza per oggi? 

‘ Mi piace pensare di essere in una fase della mia vita dove non ho bisogno che qualcun mi dica cosa devo o non devo fare ‘

Dazai, conoscendo i mdi di fare del rosso lasciò perdere per non iniziare una lite. Il bicchiere venne presto riempito del liquido freddo richiesto

‘ Tu sai come ci si sente? A fidarti di qualcuno ciecamente, a credere in lui più di quanto tu faccia con te stesso, ed essere tradito? ‘

Dazai era più interessato a sapere cosa il suo vecchio partner pensasse che a dare una vera e propria risposta. Mentre Chuuya prese a girare il bicchiere facendo ondeggiare il liquido in esso contenuto, rispose

‘ Non puoi affidarti ciecamente ad un’altra persona. Devi avere un minimo di fiducia nelle tue abilità ‘

Chuuya sentì un tono di apprensione in queste parole

‘ È difficile credere in te stesso quando ogni parola che ricevi è contro di te. Io sono solo un oggetto utile nelle mani di chi lo sa usare. Adesso che quelle mani se ne sono andate cosa dovrei fare? ‘

‘ Per qualcuno che è sempre stato uno stronzo, devi avere una bassa opinione di te stesso. Andiamo, sappiamo che sei meglio di lui ‘

Cercò di provocarlo Dazai. Per un istante. La nebbia che avvolgeva la mente d Chuuya sembrò dissiparsi. Occhi azzurri cercavano di mettere bene a fuoco il mondo che lo circondava.

Dazai non poteva biasimarlo per aver avuto difficoltà a riconoscerlo. Il suo solito, amato, abito da trincea fu sostituito da un completo nero che il compagno non gli aveva mai visto addosso

‘ Dazai? ‘

Le labbra del moro si curvarono lievemente in un sorriso leggero, ma era stanco e triste e non raggiunse i suoi occhi

‘ Hei, Chuuya ‘

Quello che si aspettò fu un pugno. Più Chuuya si avvicinava non curante del tavolo che li separava e più a Dazai venne l’istinto di pararsi la faccia non riuscendo tuttavia a muoversi. Quello che ricevette fu un bacio. Fu confuso e impacciato ed aveva il retrogusto di alcool. Per non più di un secondo, Dazai desiderò che quell’istante potesse durare per sempre. Che il calore provato in quel momento, le gote rosee del compagno potessero rimanere invariate per un sacco di tempo. Ma Chuuya si staccò da quell’unione e tutto ciò che Dazai riuscì a vedere fu un ammazzo di capelli rossi coperti da un cappello accasciati al suo petto.

‘ Forza, andiamo a casa ‘

Dazai si infilò sotto il braccio del rosso sostenendolo per il fianco. Lasciò il conto sul tavolo, e nessuno notò i due che uscirono dal locale fuori nella fredda città.

Le insegne luminose contornavano quella piccola parte di città nel buio della notte. Il breve lasso di lucidità era passato e Chuuya aveva bisogno di una mano per poter camminare. Dazai, dal canto suo, cercava di ricordarsi in che direzione fosse l’appartamento del giovane che, nel frattempo, aveva rincominciato a fare domande

‘ Sei mai stato lasciato da solo? ‘

Chiese Chuuya dopo un momento di silenzio. Appariva come se tutto il peso del mondo stesse gravando sulle sue spalle, troppo pesante perché potesse essere sostenuto da una sola persona. Dazai conosceva bene quel peso.

‘ Sì, sì mi è capitato ‘

‘ Mi dispiace, fa schifo ‘

‘ Mi dispiace anche a me ‘

‘ Non ho bisogno di nessun bastardo che mi dica cosa fare ogni volta ‘

Affermò Chuuya convinto cercando di mettere quelle parole in una frase che avesse senso provocando un sorriso divertito sulla faccia del moro.

‘ No, non penso te ne abbia bisogno’

Dazai si caricò Chuuya in braccio

‘ Pensavo che finalmente potessi permetterti un appartamento con un ascensore ‘

Chuuya disse qualcosa a proposito del fatto che stesse bene e che aveva solo del lavoro da finire, ma Dazai capì meno della metà di quelle parole. Quell’ultimo drink era salito abbastanza male a Chuuya. Dazai prese le chiavi che il rosso stava cercando di forzare all’interno della serratura per inserirle facilmente all’interno della serratura. Una volta dentro, lasciò le chiavi sul tavolino n soggiorno e portò Chuuya nel letto. Ridestatosi per qualche attimo dalla sua sonnolenza, Chuuya prese a spogliarsi degli indumenti che aveva addosso: cappello, giacca e camicia finirono sulla sedia vicino all’armadio. Dimostrando di essere in grado di gestire le cose da solo, Chuuya si lasciò cadere, sfinito, sul letto.

‘ Buonanotte, Chuuya ‘

‘ Come sai il mio nome? ‘

‘ Me l’hai detto te prima, non ricordi? ‘

Rispose Dazai non volendolo provocare ulteriormente quella sera

‘ Mmh ‘

Chuuya chiuse finalmente gli occhi e in pochi minuti stava già russando addormentato in un sonno profondo. Per un secondo Dazai fu preso dall’irresistibile desiderio di scattargli qualche foto per ricattarlo, ricordandosi poi che non aveva più nessun senso ormai.

Con Chuuya sano e salvo nel letto, Dazai andò in giro per la cucina alla ricerca di un bottiglia d’acqua ed un bicchiere individuati nel solito posto. Li prese e li lasciò sul comodino affianco al letto del rosso. Chuuya non poteva permettersi di ritrovarsi nello stesso stato di incoscienza alla mattina. Per sicurezza Dazai gli lasciò anche un cestino nel caso avesse avuto il bisogno di vomitare l’indomani. Nessuno poteva dirgli di non essere un buon partner.

Dazai uscì dall’appartamento richiudendolo con il suo mazzo di chiavi. Una volta ritrovatosi di nuovo per le strade non poté non pensare a tutti i modi con i quali Chuuya lo aveva sorpassato. Nonostante tutti i problemi che Dazai gli aveva dato, Chuuya era sempre stato in grado di trovare un modo per uscirne, lasciando che Dazai si chiudesse nel suo guscio. Ha trovato la sua vita in un posto nel quale Dazai ha trovato soltanto disperazione. Non solo, ha bruciato in quella vita tra disperazione e sofferenza, morte e distruzione. Si è illuminato con essa. Dazai credeva fermamente che Chuuya potesse fare cose che lui non avrebbe mai potuto fare. Sapeva che Chuuya poteva essere meglio di lui e trovare il modo di essere migliore rispetto a quella spazzatura della mafia. Sì, il suo partner sarebbe stato bene.

Adesso, Dazai avrebbe dovuto trovare un modo per esserlo anche lui.

N.d.A.

Eccoci qui, dopo così tanto tempo non avrei mai creduto di tornare a pubblicare qualcosa onestamente. Maaaa questi due mi hanno preso troppo, lo ammetto. Comunque, grazie a tutti per essere arrivati fino a fine lettura. In realtà, come avete potuto intuire dal titolo, sarebbe dovuta essere una soukoku week però ho deciso di non fare una storia unica e pubblicanre un po per volta ^^. Spero vi incuriosica, lasciate recensioni per farmi sapere se vi è piaciuta o anche per eventuali correzioni. Grazie! 

Grazie mille del sostegno a tutti! Un bacio

_AnotherWorld_

   
 
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