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Autore: Florafairy7    16/07/2017    2 recensioni
[ Sequel di "Profumo di un Fiore d'Inverno"]
Tante novità aspettano le Winx in questo nuovo anno! Dopo aver salvato per l'ennesima volta la Dimensione Magica dalla strega Yana, le sei fate possono concludere il loro percorso di studi ad Alfea. Ognuna di loro seguirà la sua strada tra dubbi e difficoltà entrando nel mondo adulto, ma resteranno divise per poco: una nuova minaccia incombe sulla Dimensione Magica e ci sarà bisogno di loro per combatterla.
{In collaborazione con Ariel99}
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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LE SOLITE FATE TERRESTRI 

"Bloom e Daphne hanno distrutto Obsidian, com'è possibile che Zvonimir sia ancora vivo?" Chiese Flora, scioccata.

"È quello che mi chiedo... è impossibile!" Replicò la fata maggiore.

"Morgana, perché non ci racconti cosa è successo con questo Zvonimir?" Chiese Brandon, Morgana allora rispose:

"È stato molto tempo fa, ero da poco diventata regina di Tír na nÓg, le mie fate erano tutte in armonia ed insieme eravamo tutte schierate contro i terrestri, che ci avevano indebolite... ma questa parte della storia la sapete già. Ebbene, Zvonimir era un terrestre, e lui si presentò alla nostra porta, a quanto pareva aveva della magia ed era riuscito a svilupparla da solo, veniva da un posto lontano della Terra, diceva che era un posto freddo ed arido e che lui lì era molto povero ma aveva imparato ad usare la propria magia attraverso le erbe ed i rituali mistici che gli anziani compivano nel suo villaggio, ci disse che uno sciamano della steppa gli aveva rivelato la nostra esistenza e lui, da solo, era riuscito ad arrivare a Tír na nÓg."

"Questo vuol dire che era molto potente." Commentò Flora, Morgana annuì.

"Ed è per questo che non lo imprigionammo subito e lo lasciammo parlare. A quanto pareva Zvonimir voleva imparare, non sapeva degli altri pianeti della Dimensione Magica e l'unico posto per farlo era Tír na nÓg."

"Lo lasciaste rimanere con voi?" Chiese Brandon.

"Sì," Rispose Morgana, "ed è stato uno degli sbagli più grandi che abbia mai compiuto come regina delle fate terrestri. Lo accogliemmo tra noi, e sbagliammo, ci siamo fidate di lui, e lui ci ha tradite. Ancora una volta gli umani ci avevano tradite e deluse, vi lascio solo immaginare la reazione delle mie fate."

"La immaginiamo, tranquilla." Replicò Brandon con una punta di sarcasmo, Morgana non sembrò notarlo ed andò avanti:

"Studiò presso di noi, gli insegnammo ciò che sapevamo, ma poi voleva di più. Iniziò a parlare di tornare sulla Terra per usare i suoi poteri, parlava di vendetta, di potere, di... sembrava che non l'avessimo mai conosciuto veramente. E sì, noi ce l'avevamo con i terrestri, ma non potevamo permettere che uno di loro che aveva imparato da noi tornasse sulla Terra per distruggere tutto."

"Volevate avere voi l'onore?" Chiese Brandon con finta curiosità, Flora lo ammonì dandogli una gomitata senza farsi notare da Klaus e Morgana.

"Quindi lo avete intrappolato in quella dimensione? Sidial? Sidian?" Chiese Klaus.

"Obsidian." Lo corresse sua moglie,"Lo intrappolammo lì solo dopo aver combattuto contro di lui. Gli impedimmo di lasciare Tír na nÓg, volevamo privarlo dei suoi poteri ma lui era diventato potente e noi eravamo sempre più deboli per colpa dei terrestri, fu una battaglia terribile e non riuscimmo a togliergli la magia. Con la magia che avevamo riuscimmo ad intrappolarlo ad Obsidian, lì ormai non c'era più nulla e da quella dimensione non si poteva né uscire né entrare, poi qualche anno fa fu distrutta dalle vostre amiche e se devo essere sincera sia io sia le altre fate terrestri abbiamo tirato un sospiro di sollievo sapendo che Zvonimir se n'era andato per sempre, per davvero... ma con quello che mi state dicendo..."

"L'unica spiegazione possibile è che la dimensione Obsidian non è stata davvero distrutta." Disse Flora.

"E la cosa mi sorprende, so che Bloom e sua sorella sono molto potenti."

"Forse non abbastanza..." Borbottò Brandon con un sospiro.

"Quindi..." Intervenne Flora, "...diciamo che in realtà Zvonimir è te che cerca e che è Roxy che potrebbe essere un modo per arrivare a te e non il contrario!"

"A questo punto direi di sì." Annuì Morgana affranta.

"Morgana, Klaus, dovete mettere Roxy al sicuro. Le ombre sono arrivate fino ad Alfea, non sappiamo come agiscono, o meglio, come Zvonimir ha intenzione di agire, quindi dovete tenerla al sicuro in qualsiasi modo." Disse Brandon.

"È sarebbe il caso se anche voi due troviate un modo per mettervi al sicuro." Aggiunse Flora.

"Ecco, appunto." S'intromise Klaus. "Sapete che io questo mondo, per quanto ci provi, non riesco bene a capirlo, ma se questo tizio vuole fare del male alla mia famiglia vorrei avere voce in capitolo."

"Certamente, tesoro." Assentì Morgana, "Come ha detto Flora, ci metteremo tutti al sicuro. Zvonimir è davvero pericoloso ed è giusto così. Siamo fortunati," Sorrise a Flora e Brandon, "abbiamo dalla nostra parte le fate e i guerrieri più potenti della Dimensione Magica, ci proteggeranno. È importante però ragazzi che parliate con Nebula, che le raccontiate tutto e che con lei pianifichiate una strategia. Sì, sarebbe la cosa migliore."

"Eehm... no." Replicò Brandon, secco. Flora gli gettò un'occhiataccia e sorrise a Morgana e Klaus dicendo:

"Quello che Brandon voleva dire è..."

"... esattamente ciò che ho detto." Concluse Brandon. "Morgana, ti rendi conto che te ne stai completamente lavando le mani?"

"Come osi rivolgerti a me in questo modo?!" Esclamò Morgana indignata, riprendendo l'aria da regina che in pinocchietto e scarpe comode sembrava aver perso.

"Io..." Stava dicendo Brandon partendo in quarta ma Flora lo afferrò per un braccio e con un finto sorriso disse:

"Potreste scusarci un secondo?" Trascinò Brandon con sé al lato del palco, dove la sera suonavano le band. Accigliata, chiese:

"Brandon, ma che ti salta in mente?! Vuoi farti nemica la regina delle fate terrestri?!"

"Ex regina." Precisò lo scudiero a braccia incrociate.

"Fa lo stesso! Perché ti sei rivolto a lei in quel modo?"

"Perché..." Sospirò e cercò di calmarsi, sapeva che per parlare con lei era necessario abbassare i toni. "... noi non ci tiriamo indietro se qualcuno ci chiede aiuto, ma in questo caso potremmo avere le fate terrestri e la loro ex regina dalla nostra parte contro un tizio che pare tanto potente da aprirsi un varco da una dimensione che credevamo distrutta. Roxy è ancora inesperta ed è giusto che rimanga al sicuro, ma Morgana e il resto delle fate... lo sai come sono, se ne lavano le mani, sempre. E non devo ricordarti cosa è successo a causa di questo loro atteggiamento."

Flora capì a cosa si stava riferendo il suo amico e, con un velo di tristezza, replicò:

"Lo so, e non nego che tu abbia ragione. Ma cosa possiamo fare? Obbligare lei e le altre fate a combattere con noi?"

"In realtà era proprio quello che stavo cercando di fare prima che m'interrompessi quindi..."

Flora lo guardò male.

"Sappiamo entrambi che le tue maniere in certe situazioni sono pessime."

"Faccio quel che posso, ma se per te sono troppo irruento... beh, è per questo che qui ci sei tu." Replicò Brandon con un sorrisetto, Flora scosse la testa.

"Va bene, però non dire nulla o finirai per indispettire Morgana."

Brandon si portò una mano alla fronte come avrebbe fatto in presenza del suo maggiore, Flora sorrise ma si voltò per non farglielo vedere.

"Morgana," Esordì Flora sedendosi di fronte a lei e Klaus. "Brandon è davvero costernato, non credeva di mancarti di rispetto. Ma quello che voleva dire è che noi non possiamo affrontare tutto questo da soli. Tu conosci meglio Nebula e le altre fate, sei stata la loro regina, e poi se Zvonimir è potente quanto dici avremo bisogno del vostro aiuto per combatterlo."

"Forse non mi sono spiegata bene..." Disse Morgana, "... io non posso scendere in battaglia contro Zvonimir, e Nebula si rifiuterà di farlo, posso garantirvelo io." Al sentire quelle parole Brandon stava per replicare ma Flora, poggiandogli una mano sul braccio, lo fermò e disse:

"Morgana, credo davvero di non capire."

"Sentite," S'intromise Klaus, "se per Morgana è troppo pericoloso non potete obbligarla, anzi, si suppone che voi dobbiate proteggerla!" Brandon guardò Flora con uno sguardo del tipo: -Tra due secondi perderò la pazienza- Flora stava per dire qualcosa ma fu proprio Morgana che si rivolse a suo marito:

"Klaus, tesoro, perdonami ma l'avevo completamente rimosso: a momenti arriverà il fornitore, puoi andare ad aspettarlo?"

"Morgana, ti avevo detto di avvisarmi! Stasera c'è la festa dell'assessore!"

"Lo so, tesoro, mi dispiace!" Si scusè la fata, Klaus sospirò e si alzò.

"Scusatemi." Disse e si allontanò continuando a borbottare qualcosa su quante responsabilità avesse e quanto quel posto dipendesse da lui.

"Va bene, sentite," Disse Morgana ai due ragazzi, "Forse..."

"Evitiamo i giri di parole, ex vostra maestà." Tagliò corto Brandon, Morgana lo guardò male, lo scudiero sorrise. "Per favore."

"Okay, va bene. Tra me e Zvonimir c'è un trascorso. Ma è stato tantissimo tempo fa, molto prima che incontrassi Klaus! È davvero una storia vecchia ma il punto è che... Nebula, mia amica e consigliera, mi aveva detto di lasciar perdere e rispedire Zvonimir sulla Terra, io non l'ho fatto e... beh, il resto ve l'ho già raccontato. Zvonimir ha fatto del male a tutte noi, ha provato molto Tìr na nOg, e Nebula incolpa me di questo. Non muoverà mai le sue fate per rimediare a questo mio errore."

"Morgana, è davvero tutto questo il problema?" Chiese Flora, rilassandosi.

"Voi non capite!" Esclamò Morgana, "Nebula ha un carattere molto duro e in quel periodo c'era tutta la faccenda dei terrestri, eravamo praticamente in guerra contro di loro e... vi avverto, non vi aiuterà."

"E tu?" Chiese Brandon, guardandola, Morgana non riuscì a sostenere il suo sguardo e allora si rivolse a Flora.

"Io non posso. Non posso combattere contro di lui."

"Morgana, c'è qualcos'altro che devi dirci?" Chiese Flora.

"Mi sono fidata di lui, gli ho insegnato tutto ciò che sapevo e... l'ho potenziato. È colpa mia se lui è diventato tanto potente, se se l'è presa con noi, se ha distrutto Tìr na nOg... e poi, annullerebbe la mia magia, l'ho potenziato con i miei poteri."

Brandon si appoggiò allo schienale della sedia, demoralizzato, Flora sospirò.

"E quindi noi cosa dovremmo fare, combattere da sole? Non abbiamo idea di come fermarlo. Si serve di ombre... neanche Faragonda sa come fare."

"Ragazzi, mi dispiace, ma io non posso aiutarvi, tutto quello che posso fare è mettere al sicuro la mia famiglia." Concluse Morgana alzandosi.

"Non puoi neanche parlare con Nebula?" Chiese Flora.

"Non credo di averne il coraggio... scusatemi, Klaus sta aspettando un fornitore che non arriverà." Detto ciò la fata si allontanò lasciando da soli i due ragazzi.

"Brandon, adesso che facciamo?" Chiese Flora, girandosi verso di lui.

"Non lo so... per prima cosa cerchiamo di capire come faccia Zvonimir ad avere contatti con la Dimensione Magica dalla Dimensione Obsidian, poi dobbiamo parlare con Nebula e convincerla ad aiutarci, e poi dobbiamo mettere Roxy al sicuro e lontano da Morgana, è sua madre ma stare con lei sarebbe troppo pericoloso."

"Oh... mi sembra davvero un buon piano."Annuì Flora, sebbene un po' stupita. Dopo un "non lo so" era uscito fuori un piano piuttosto organizzato. Appoggiò la testa sulla mano e guardò di fuori, Brandon se ne accorse e seguì il suo sguardo.

"Che succede?"

"Niente." Rispose lei facendo spallucce.

"Dimmelo." La incalzò lui.

"Niente, è solo che... con tutto quello che sta succedendo, e il fatto che ora sono una keimerina, beh, lo sono sempre stata, e tutte queste preoccupazioni mi manca essere una semplice fata della natura, controllare gli elementi, stare sempre a contatto con la natura in maniera spensierata."

Brandon si alzò e le disse:

"Vieni."

"Dove?" Chiese Flora, spaesata.

"Andiamo a connetterci un po' con la natura." Non le diede il tempo di replicare che la prese per mano e la portò con sé. Scesero in spiaggia, non c'era molta gente anche perché non era ancora piena stagione, c'era solo qualcuno che giocava col suo cane, o qualcuno che come loro passeggiava.

"Brandon, non ce n'è bisogno, su, torniamo su Eraklyon." Disse Flora, sposandosi i capelli dal viso mossi dal vento.

"Devo insegnarti io come connetterti con la natura?" Chiese lui con un sorrisetto, poi ci rifletté. "Beh, in fondo non farebbe una piega..."

Non le piaceva quella situazione, così replicò:

"Dico sul serio, andiamo." Fece per andare ma Brandon la fermò e la voltò verso il mare poggiandole le mani sulle spalle. Si avvicinò a lei e le disse:

"Guarda."

Il suo cuore palpitò quando sentì la sua voce sussurrarle all'orecchio, la presa che le teneva sulle spalle, il suo profumo che la invadeva.

"Flora?"

"Cosa c'è?" Chiese lei con la voce tremante.

"Mi è venuta una di quelle idee che mi dirai di no."

"Se già sai che ti dirò di no allora..." Disse la fata rimanendo immobile, prese un respiro solo quando lui la lasciò andare e passò davanti a lei.

"È che..." Esordì Brandon con un sorriso, "... sai quando non riesci a dire di no a quella vocina nella tua testa?" Cominciò a sbottonarsi la camicia.

"Brandon, no. Non è il momento, non è la situazione, no."

"Andiamo!" La pregò lui gettando la camicia sulla sabbia, Flora arrossì terribilmente. "Non posso farlo senza di te." Disse indietreggiando e i suoi piedi toccarono il mare.

"Allora non farlo!" Insistette Flora, fece per andare ma lui la raggiunse e le prese la mano, Flora lo guardò male, ma davvero male, ma lui non importò e sebbene lei provò a rifiutarsi, lui la portò con sé gettandola tra le onde. Quando Flora riemerse era furiosa.

"Tu sei matto! Questa te la faccio pagare!" Esclamò saltandogli addosso e facendolo cadere sott'acqua. Risero, si schizzarono, e risero ancora. Quando smisero di ridere si guardarono, ma nessuno dei due disse nulla. Flora tremava leggermente.

"C'è solo una cosa che voglio sapere: hai paura?"

Lei annuì.

"Non devi."

"Non ci riesco." Replicò Flora, alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi.

"Non vuoi neanche provarci."

Flora appoggiò una mano sul suo petto, sulla cicatrice lasciata da Vymarna, e Brandon avrebbe potuto giurare che stava per dire qualcosa di diverso da quello che in realtà disse:

"Torniamo a riva, si sta alzando la marea."

Quando tornarono sulla spiaggia Flora esclamò:

"Guarda, siamo tutti bagnati!"

"Che ti aspettavi?" Chiese Brandon, Flora lo guardò di bieco.

"Va bene, va bene. Su, aspetta, tieni." Le diede la sua camicia.

"E tu come fai?" Chiese Flora, Brandon le rispose guardando il mare:

"Tesoro, io sono un uomo, io non sento freddo e il vento mi asciuga!"

Flora ridacchiò.
"Sì, va be'..." E s'infilò la sua camicia asciutta, entrambi sedettero sulla sabbia per aspettare che si asciugassero.
Flora s'intrecciò i capelli bagnati, Brandon seguì con lo sguardo ogni movimento delle sue dita. Poi Flora non poté starsene in silenzio e chiese:

"Credi che per me sia semplice?"

"Così sembra." Rispose Brandon, la guardò, "Non è così?"

"Non possiamo... andare avanti e basta?"

"Fingere che non sia successo nulla?"

"Perché, è successo qualcosa?"
Brandon la guardò, Flora sapeva che quelle parole erano state dure, ma con ciò che era successo quel giorno, e ciò che aveva sentito quel giorno, erano le parole giuste da usare. Non si sarebbe mai aspettata che Brandon dicesse:

"Non ti credo."

"Smettila." Disse Flora, guardando il mare.

"Non è giusto che solo perché è qualcosa che non riesci a controllare tu..."

"No, Brandon, non è giusto che tu continui ad insistere!" Lo interruppe Flora, alzandosi, lui la imitò. "Ne abbiamo già parlato, credo di essere stata chiara su Sakoma e tu devi smetterla di..."

"... di fare cosa? Se ti fossi tanto indifferente come dici non staresti così!"

Flora alzò gli occhi al cielo esclamando:

"Egocentrico che non sei altro!"

"Certamente! Certamente che sono egocentrico ma tu non sei sincera, Flora."

"Io non sarei sincera? Mi conosci, sai quando mento ed ora è chiaro che non è così."

"Infatti non stai mentendo a me ma a te stessa!" Replicò Brandon, col viso duro. Flora, basita, abbassò lo sguardo. "Vuoi convincerti che ami Helia. Per carità, gli vorrai anche un gran bene, ma io e te sappiamo bene che quello non è amore, lo sarà stato, magari, ma ora non lo è più."

"Ma cosa ne sai tu? Eh? Io ed Helia... Helia mi ama, ed io quando sono con lui mi sento così serena, così protetta, posso leggere il suo cuore come un libro aperto e..."

"...per favore, basta. Credimi, non riesco a sopportarlo." La fermò Brandon scuotendo la testa, poi la guardò. "Vuoi convincerti davvero che sia la cosa giusta ma sai che è solo perché non hai il coraggio di affrontare le cose. Sarebbe davvero tanto terribile fare un tuffo nel vuoto?"

"Perché mai dovrei farlo?" Chiese Flora con un sorrisetto ironico, incrociando le braccia e distogliendo lo sguardo.

"Perché potrebbe stravolgerti la vita." Rispose lui, che al contrario di Flora era molto serio.

"Basta, andiamo a casa." Concluse Flora, quasi arrabbiata. Fece per andare ma Brandon la fermò prendendola per il polso.

"Sei una delle persone più sensibili che conosca, forse la più sensibile, e riesci ad essere davvero tanto fredda e razionale con me? Come pretendi che ti prenda sul serio? Negli ultimi tre mesi non ho fatto che chiedermi cos'avesse lui che io non ho, ma forse sono io che ho qualcosa in più. Ti spaventa tanto il mio modo di fare, il mio essere tanto diverso da te, ma solo perché non provi a conoscerlo. Anche se non te ne sei accorta tu da me ti sei fatta conoscere, e anche se mi hai spezzato il cuore, è stata la cosa più incredibile che mi sia mai capitata."

Flora sostenne il suo sguardo, tanto sincero e tanto intenso che fu costretta a guardare altrove.

"Che bella cosa che hai detto." Disse Flora, sciogliendosi dalla sua presa. "Una di quelle cose che direbbe Helia." Brandon, esterrefatto, la guardò togliersi la camicia asciutta con un'aria del tutto indifferente. Gliela porse e disse:

"Torniamo su Eraklyon, gli altri non immagineranno mai quello che abbiamo scoperto."

Gli altri effettivamente erano tornati su Eraklyon senza alcun risultato da quelle ricerche e non si sarebbero mai aspettati che invece i loro amici avessero scoperto qualcosa. Erano tutti nella sala di incontri al terzo piano, seduti intorno al tavolo facendo il punto della situazione ed erano un po' abbattuti.

"Com'è possibile che non si sappia niente di questo tizio?!" Esclamò Nex sbuffando.

"È davvero strano..." Rifletté Bloom.

"Quindi adesso cosa facciamo? Non sappiamo niente di lui, né da dove viene, né quale sia la sua magia... né cosa voglia da Roxy!" Disse Stella.

In quel momento Brandon irruppe nella stanza seguito da Flora.

"Non immaginerete mai cos'abbiamo scoperto!" Esclamò Brandon, tutti lo guardarono con aria interrogativa, lui e Flora allora sedettero con i loro amici e raccontarono tutto ciò che avevano saputo da Morgana.

"Quindi vuole vendetta da Morgana!" Concluse Tecna.

"Le fate terrestri hanno coperto tutto, Zvonimir è un terrestre e non è mai più tornato sulla Terra." Aggiunse Timmy.

"Morgana e Zvonimir hanno avuto una storia!" Commentò Stella, incredula. Tutti la guardarono, poi Sky disse:

"Comunque Brandon ha ragione, e dobbiamo trovare un modo per proteggere Roxy."

"E in più ancora non sappiamo quel che volevamo davvero sapere..." Disse Tecna, "... com'è possibile che Zvonimir stia tornando? Come fa ad inviare le ombre? E se, come ha detto Morgana, è intrappolato nella Dimensione Obsidian com'è possibile che si stia liberando? Bloom e Daphne non l'avevano distrutta?"

"Grazie, Tecna, per averci ricordato quanto siamo rovinati! Ci hai rallegrato la giornata!" Disse Stella con sarcasmo, Tecna sbuffò, Timmy prese le sue difese:

"Ragazzi, Tecna ha ragione. Per quanto ora sappiamo chi sia questo Zvonimir non sappiamo davvero con chi abbiamo a che fare."

"E, ragazzi, abbiamo anche il problema che per tornare e ottenere la sua vendetta Zvonimir sta letteralmente squarciando in due l'universo." Aggiunse Tecna.

"Quindi credete che io e Daphne non abbiamo davvero distrutto la Dimensione Obsidian?" Chiese Bloom, perplessa.

"Beh, è quello che i fatti ci portano a credere." Rispose Brandon, incrociando le braccia. Bloom abbassò lo sguardo, Flora poggiò una mano sulla sua e con un sorriso disse:

"Questo non vuol dire che abbiate fallito."
Bloom le sorrise, poi però Stella si accorse che al polso della sua amica mancava il bracciale che lei aveva mostrato proprio quella mattina.

"Dov'è finito?!" Chiese Stella, più agitata della stessa Flora.

"Credo di averlo perso... comunque, dobbiamo convincere Nebula ad aiutarci, e dobbiamo scoprire come faccia Zvonimir ad inviare le ombre."

"Flora ha ragione." Dichiarò Sky, "Tecna, tu tieni d'occhio quella fessura, e stiamo tutti attenti, queste ombre sono imprevedibili e non sappiamo come potranno muoversi, o meglio, come Zvonimir vorrà muoverle."

"Non dovremo avvertire Faragonda?" Chiese Musa, Bloom rispose:

"Me ne occupo io, domani andrò a Magix per sbrigare una faccenda importante."

"Le bomboniere!" Tossì Stella e gli altri risero.

"E, proprio perché domani andrò ad Alfea, chiederò a Faragonda se Roxy può stare un po' con me su Domino."

"Ottima idea!" Sorrise Sky, "Beh, ragazzi, ci sentiamo presto per decidere quando andare su Tìr na nOg, in questi giorni io e Brandon non possiamo e suppongo anche voi abbiate i vostri impegni."

Gli altri furono d'accordo con Sky, ognuno di loro aveva il suo bel da fare e decisero che si sarebbero sentiti. Dopo essersi salutati tornarono sui propri pianeti, Flora però andò su Andros dopo che lei ed Aisha avevano avuto una breve chiacchierata. Il portale le fece arrivare direttamente nel cortile del palazzo di Andros, Nex raggiunse i suoi commilitoni, Flora ed Aisha invece andarono nelle camere della principessa.

"Innanzitutto mi racconti un po' com'è andata sulla Terra e perché odori di mare." Esordì Aisha, accavallando le gambe come se si preparasse ad ascoltare un lungo ed interessante racconto. Flora fu sorpresa, la sua amica aggiunse: "Sono la fata dei fluidi e il mio pianeta è fatto del 65% d'acqua, credi che non riconoscerei il profumo del mare? Ora parla."

Flora esitò, poi però rispose:

"Aisha, è complicato. Non avrei voluto più parlarne, non avrei voluto più avere di questi problemi... credevo avessi risolto tutto... fortuna che Chatta è a Selvafosca, avere anche lei qui a chiacchierare avrebbe reso tutto più difficile."

"Ma ancora non mi hai detto cosa è successo."

"Beh, dopo che abbiamo parlato con Morgana siamo andati in spiaggia perché... perché lo sai com'è fatto, e poi si è tolto i vestiti e ha spinto anche me in acqua, ed io... era parecchio che non passavamo del tempo insieme, era parecchio che non parlavamo... lui non ha dimenticato."

"Neanche tu." Precisò Aisha.

"La smettete di dirlo?! Io sono andata avanti! Sì, magari tra me e Brandon sarà successo qualcosa ma... ma cosa? Insomma, non era neanche un 'qualcosa'!"

"Ma c'era una cosa o nessuno dei due sarebbe in questo stato ora."

"Io non sono in nessuno stato, è lui che continua a girarci su. Si crede il centro del mondo, è quello il punto. A detta sua mento a me stessa solo perché Helia è la scelta più facile!"

"E non è così?" Chiese Aisha, alzando un sopracciglio.

"Aisha, guardami bene: sono felice. Io sto bene, sto alla grande, e sai perché? Perché gli ultimi tre mesi con Helia sono stati fantastici. Helia è esattamente ciò di cui ho bisogno. Hai mai visto due anime tanto in sintonia? Ne dubito perché Helia è perfetto e anche se tu e Brandon la pensate diversamente lui per me è davvero importante."

"Sta' zitta, con Helia ti senti solo in colpa." Tagliò corto Aisha, Flora le rivolse uno sguardo scioccato, Aisha scrollò le spalle dicendo:

"Andiamo, Flora, è così. Hai scelto di stare con Helia perché così era più semplice, non avresti dovuto rendere le cose complicate perché con Helia è sempre tutto sereno mentre Brandon, se gli gira, ti fa fare un tuffo in acqua, e tu, cara mia, hai solo paura di rischiare! Sì, è vero, Helia ha dato tutto per te, ora è su Unamuno, ma Brandon ha dato la sua essenza vitale per te!"

"Per quello ci sto già lavorando." Biascicò Flora ignorando la prima parte del discorso di Aisha.

"Che vuol dire?"

"Vuol dire che ho intenzione di aiutarlo. Per quanto io non ami  Brandon ci tengo a lui e voglio sollevarlo da questo peso, sto cercando un modo per fargli avere la magia del cuore della natura. Il ciondolo mi protegge dalle ripercussioni che potrebbe avere Linphea su di me, voglio che per lui sia lo stesso."

"Oh... e come hai intenzione di fare?"

"Questo non lo so ancora, ma ho in camera mia mezza biblioteca di Alfea più il diario di Nikolai, quindi spero di riuscire a trovare presto una soluzione."

"Bene, buon per voi..."

"Aisha, sinceramente, credi davvero che ci sia qualcosa di male a... a cercare di rendere le cose facili?"

"In che senso?"

"Nel senso che per me Helia è davvero tutto quello che possa mai desiderare, per me lui è una certezza, con lui va sempre tutto bene. È un male sceglierlo anche per questo?"

"No, non lo è, se solo in tutte queste cose avessi detto che lo ami."
Flora abbassò lo sguardo, Aisha poi disse:

"Flora, io invece devo chiederti un consiglio."

"Dimmi." Disse Flora, facendole cenno di proseguire.

"Si tratta di Nex..."

"Che succede?" Chiese Flora, preoccupata.

"Vedi, tra di noi non è ancora niente di ufficiale ed io sono l'erede al trono, è per questo che l'ho fatto venire qui su Andros e ho messo una buona parola con mio padre, oggi è un soldato semplice e un giorno chissà... Flora, per sposare Nex ho bisogno che si faccia un nome."

"Aisha, ma..."

"... e non è finita qui." Disse Aisha tristemente. "Nex sta pensando di andarsene."

"D-di andarsene?!"

"Sì, pare che Thoren lo voglia su Domino."

"Ma non può andare su Domino, tu sei qui!"

"Dillo a lui! Crede che qui non potrà mai avere davvero i suoi meriti per colpa mia, insomma, ha paura di sembrare 'raccomandato'."

"Aisha, ma è assurdo!"

"Non so che fare, Flora!" Esclamò Aisha quasi piangendo, Flora andò da lei e l'abbracciò.

"Ehi, ehi, ehi, shh, va tutto bene, troveremo una soluzione anche a questo, non devi preoccuparti."

Brandon invece, su Eraklyon, era in camera di Sky.

"Lo sai che dovresti occuparti della mia preparazione militare?" Chiese Sky, annoiato, seduto sulla sedia della sua scrivania, con la mano che gli reggeva la testa.
Brandon invece non stava fermo, camminava su e giù per la stanza.

"Per quello avrò tempo, tanto morirò solo e abbandonato!"

Sky alzò gli occhi al cielo.

"Brandon, per favore..."

"Eh, per favore... dovevi vederla, un pezzo di ghiaccio. Tanto sembrava che stava per sciogliersi e poi se n'è uscita con Helia... non la sopporto quando fa così!"

"Io credo..."

"... per un attimo è sembrato che stessimo così bene! Mi era mancata tantissimo! E vederla ridere... wow! ... sai cosa mi basterebbe, Sky? Sapere che mi ama. Se sapessi, se fossi certo che mi amasse, allora... allora non mi fermerei davanti a niente... ma ora non lo so più, su Sakoma mi disse che amava Helia, e okay, ci stavo provando ad accettarlo, ma ora che l'ho rivista, ora che... io non lo so più, o forse sono solo io che cerco di darmi una speranza da solo."

"Flora ti ama." Dichiarò Sky, Brandon lo guardò, basito.

"Come... cosa... come fai ad uscirtene con un 'Flora ti ama'?"

"Senti, io ne sono sicuro. Potrei sbagliarmi, ma non mi sto sbagliando..." Brandon sembrò confuso, "... insomma, io credo che tu abbia ancora qualche possibilità. E poi, sinceramente, amico, lo spero davvero perché innamorato sei davvero insopportabile!"

"Cosa ti fa pensare che Flora provi qualcosa per me?"

"Il fatto che per quanto ci provi non riesce a starti lontana, e poi è una sensazione." Sky moriva dalla voglia di rompere la promessa fatta a Flora, ma non poteva, credeva nell'onore.

"Spero che tu non ti sbagli... solo che ora dobbiamo sbarazzarci di quel principe che la riempie di regali." Rifletté Brandon.

"Andiamo, Flora non è certo il tipo da farsi abbindolare da un paio d'orecchini!"

"Sky, è facile dirlo per te. Se hai voglia di fare Bloom contenta tu le compri un castello o dai il suo nome ad una stella... le mie possibilità sono piuttosto limitate ed è... beh, non è il massimo... e mi sento un po'... lascia perdere."

"Non perdere la speranza, non l'hai mai fatto... sono contento però che tu abbia superato quella fase depressiva, eri persino peggio!"

"Scusa tanto se mi ha fatto male sapere che amasse Helia, le ho aperto il mio cuore, mi ha ferito." Replicò Brandon mettendo il muso.

"E vuoi tentare ancora? Davvero?"

Brandon sedette sul letto con un sospiro, rispose:

"Beh, sì. Vedi, sento che ne vale la pena, anche se ricevessi un'altra delusione io... non ne ero così convinto fino a qualche settimana fa, ma forse era perché avevo ripetuto le sue parole nella mia testa troppo a lungo e ci eravamo evitati per troppo tempo... ma poi l'ho vista alla festa, e poi ad Alfea, ed oggi e io sento che non posso fare a meno di lei. Non sono mai riuscito ad essere davvero me stesso con qualcuno e allo stesso tempo cercare di essere migliore, lei mi fa sentire così, lei... credi che me ne sia accorto troppo tardi? Intendo, ci conosciamo da tanto, se solo mi fossi accorto prima di quello che poteva essere per me io avrei potuto averla e..."

"... io credo che le cose avvengano quando devono. Gli anni che avete passato come amici non sono da buttare, anzi. Cogli la rosa quando è il momento, amico, e cerca di muoverti. Ricorda che Flora farà di tutto per ostacolarti, ne hai avuto la prova oggi, sta a te non abbatterti. E ricorda anche che Helia è il suo pensiero fisso, non si dà pace perché è su Unamuno per lei, e tu ed io sappiamo che è troppo buona per fargli del male, quindi per te sarà davvero dura."

Brandon si stese sul letto coprendosi la faccia con le mani, disperato.
Su Sakoma Musa era tornata senza Flora e si era subito dedicata al suo Polaris che stava già tutto contento nel suo paddock.

"Tra un po' cominceremo e sarà fantastico! Vedrai, tantissimi animali fatati avranno bisogno di noi!" Esclamò Musa seduta sulla staccionata accarezzando il suo drago di ghiaccio.

"Musa!"

La ragazza quasi non cadde quando si girò verso il principe che si avvicinava.

"Jackson, ciao." Salutò Musa con un sorriso.

"Ciao, ehm... mi chiedevo dove fosse finita Flora."

"Sì... beh, è su Andros, da Aisha, una delle nostre amiche."

"Aisha? Ah, sì, mi presentai a lei alla festa, mi ricordo..." Rifletté Jackson ma con un po' di amaro in bocca.

"Va tutto bene?" Chiese Musa, scendendo dalla staccionata e ritrovandosi di fronte al principe, fece un passo indietro.

"Sì, è solo che ho l'impressione che Flora mi stia evitando."

"Oh... cosa te lo fa pensare?"

"Il fatto che sembra avere sempre tanto da fare e rifiuta sempre le mie proposte. Lei mi ha detto di essere romantica, io sto facendo del mio meglio per esserlo!"

"Posso farti una domanda?" Chiese Musa, appoggiandosi alla staccionata.

"Sì, certo." Assentì il principe passandosi una mano fra i capelli biondi. Musa prese una respiro, poi chiese:

"Tu sei innamorato di Flora?"

Jackson fu un po' spiazzato da quella domanda ma rispose lo stesso, sebbene un po' in imbarazzo.

"Beh, è davvero bella ed ha uno di quei sorrisi che ci metterebbero un secondo a farti innamorare. È gentile, è buona. Non la conosco molto bene ma... vedi, per me e come per tutti i reali il matrimonio è una semplice unione politica, che ti piaccia oppure no. È davvero difficile trovare quella giusta nonostante tu sia obbligato. Il regalo di Nikolai mi aveva fatto pensare che avrei potuto sposare chi volessi, ma ora c'è Flora, e posso dirti che voglio davvero provarci con lei perché per quello che ho potuto sapere di lei mi piace, mi piace davvero molto, e spero davvero che tra noi possa essere amore. Quando ho saputo della keimerina il primo pensiero fu proprio quello, sarei stato obbligato a sposare lei. Poi però alla festa conobbi Flora e, beh, d'un tratto la cosa non sembrò tanto terribile."

"Già... Flora sembra perfetta, vero? Non s'innervosisce mai, ha pazienza con tutti, è intelligente... già, davvero perfetta." Sospirò Musa.

"Musa, posso ritenerti una mia amica?" Chiese Jackson.

"Sì, certo." Rispose Musa tirandosi su.

"Posso chiederti allora di cercare di capire cosa pensa Flora di me? Già è strano di questi tempi... insomma, per quanto ne sappia io al momento dovrei avere un valletto e lei una dama e sarebbero loro a gestire la cosa, a capire come vanno le cose, invece ora..."

"Insomma vorresti che ti facessi da intermediaria con Flora?"

"Non potrebbe farlo nessun altro." Jackson si strinse nelle spalle.

"V-va bene, certo, perché siamo amici." Annuì Musa con un sorriso.

"Oh, grazie Musa!" Esclamò Jackson sorridendo.

Polaris sbuffò, un po' agitato, Jackson fece un passo indietro, Musa lo tranquillizzò sotto lo sguardo perplesso del principe, poi Jackson disse:

"Ora sarà meglio andare, devo incontrare mio zio. Musa, grazie ancora, non me l'aspettavo ma ho trovato un'amica sincera in te." Jackson le baciò la mano e Musa arrossì, il principe andò via e solo allora la fata poté tornare a respirare regolarmente.

"Che situazione, eh?" Chiese al suo drago che sbuffò nebbia dalle narici.

Il giorno dopo Bloom si recò su Magix con Daphne e Stella per occuparsi della scelta delle bomboniere per il matrimonio e quel giorno non c'era persona nella Dimensione Magica più felice della principessa di Domino. Dopo una mattinata estenuante le tre amiche andarono ad Alfea e si recarono nell'ufficio della preside Faragonda.

"Ragazze, che piacere vedervi. Avete qualche notizia?" Chiese Faragonda, seduta alla sua scrivania. Bloom raccontò alla preside tutto ciò che avevano scoperto e Faragonda sembrò piuttosto perplessa.

"È terribile quando non ho una soluzione da darvi, ma di questa faccenda non ne ho mai saputo nulla, e come me neanche Saladin o la Griffin. Bloom, quella di portare Roxy su Domino mi sembra un'ottima idea, Alfea è troppo grande e potrebbe essere pericoloso, starti accanto invece la farebbe stare più al sicuro."

"Sono contenta che sia d'accordo." Sorrise Bloom, "Preside Faragonda, lei crede che potremmo convincere Nebula?"

"Non lo so." Sospirò la preside, "Ma dovete tentare, l'esercito delle fate terrestri è molto forte, sarebbe un aiuto prezioso."

Quel giorno stesso Roxy si recò su Domino insieme a Bloom senza fare storie, forse perché sperava che stare al fianco della principessa avrebbe potuto darle la possibilità di introdursi in qualche combattimento, cosa che invece tutti cercavano di evitare. Bloom le fece avere una stanza e si mise a sua disposizione.

"Bloom, i miei genitori staranno bene, non è vero?" Chiese Roxy, poggiando a terra la borsa con le sue cose.

"Ma certo, ma per stare loro al sicuro è necessario che ci stia anche tu. Sta' tranquilla, quelle ombre qui non ti troveranno."

"Quali ombre?" Chiese Roxy confusa, Bloom sembrò più confusa di lei.

"Le ombre inviate da Zvonimir."

"Oh... sai che ora come ora non le ricordo? Forse quando me ne hai parlato mi dev'essere sfuggito." Sorrise Roxy. Bloom, perplessa, ricambiò il sorriso ma capì che doveva parlarne urgentemente con i suoi amici.

Quei giorni passarono in fretta tra Musa che allestiva il Centro di Riabilitazione per animali fatati "Music Health", Brandon che finalmente preparava Sky militarmente e si occupava del suo squadrone mentre Millicent chiamava e lui, tornato alla carica intenzionato a (ri)avere Flora, ignorava le sue chiamate. Stella che non passava giorno che non rilasciava un'intervista e stava diventando la reggente più ammirata della Dimensione Magica, Bloom dal canto suo poco s'interessava di politica a causa dei preparativi per il matrimonio mentre Aisha, che si preparava a diventare regina, era piuttosto determinata anche se a livello personale non mancavano le discussioni con Nex. Tecna continuava il suo lavoro su Eraklyon, con lei Judy faceva un ottimo lavoro e più volte Tecna notò che anche il dottor Alexander, finalmente, riconosceva i meriti della ragazza, anche se non sempre. Timmy su Zenith se la cavava alla grande, grazie al padre di Tecna era riuscito ad avere un'udienza con il re e quest'ultimo era rimasto affascinato dalle idee del giovane.
Quella settimana si concluse benissimo, più o meno.

Bloom chiamò tutti i suoi amici appena poté e si ritrovarono tutti in conferenza, dunque raccontò loro quello che era successo con Roxy.

"Tutto questo non ha senso! Come può averle dimenticate?" Chiese Brandon.

"Questa faccenda è un mistero dietro l'altro." Sospirò Aisha.

"Dobbiamo capire cosa sta succedendo." Disse Flora, "Tecna, tu ricordi l'ombra che ti ha attaccata?"

"Certo che me la ricordo!" Rispose Tecna annuendo, poi però ci rifletté. "Io... ricordo che ero in laboratorio, e... beh, poi sono andata a raccontare tutto a Sky."

"Tecna, tutto cosa?" Chiese Musa in cerca di conferma, Tecna non rispose non avendo nulla da dire.

"Ragazzi," Disse Sky, "la cosa è più pericolosa di quanto crediamo. Per ora stiamo attenti, non ho altre soluzioni per voi."

La connessione interplanetaria s'interruppe lasciando spiriti piuttosto affranti. Lasciati i suoi amici, Flora si rimise sui libri ma una pixie la interruppe recapitandole una lettera.

"Grazie Livy." Sorrise Flora.

"Di nulla!" La pixie fece per scomparire in un Puff ma Flora la fermò:

"Come vanno le cose a Selvafosca? Non vedo Chatta da un po'."

"Siamo tutte piuttosto impegnate, è piena primavera, ma Chatta non smette di chiacchierare come al solito! Le dirò che hai chiesto di lei ma non credo che Ninfea le permetta di lasciare il villaggio con tutto quello che c'è da fare."

"Va bene, tranquilla, Livy, e non preoccuparti."

"Ciao Flora!" La pixie scomparve e la ragazza poté a aprire la lettera.

"Carissima Flora,
sentirti è stato davvero come prendere una boccata d'aria fresca. Non passa momento che non pensi a te e a quello che faremo una volta che sarò tornato! Ho tanti progetti per noi, Flora.
Qui non ci sono molte novità, ma l'importante è che ogni giorno che passa sono un giorno più vicino a te! Ti amo, Flora, e ti prego che qualsiasi cosa ti stia preoccupando in questo momento tu me ne scriva affinché possa portare quel peso insieme a te.
Ti mando un bacio,
Helia" 
Flora sorrise malinconicamente, poi sospirò. "Sei davvero perfetto." Poggiò la lettera e cominciò a sfogliare il libro davanti a lei come per cercare una soluzione a quel groviglio di pensieri, poi però qualcosa attirò la sua attenzione e si fermò.

"Ma cosa...?" Guardò con più attenzione, peccato però che solo alcune iscrizioni erano in linpheiano antico, il resto era di una lingua a lei sconosciuta. L'illustrazione però bastò per farla sorridere speranzosa, quella sera stessa Flora avvisò la servitù che il giorno dopo non ci sarebbe stata, sarebbe andata ad Alfea per vedere il professor Avalon.

Coucou, miei dolcissimi germogli! Come state? Rieccomi con un nuovo capitolo dove finalmente facciamo un po' di chiarezza su questo Zvonimir, ma come abbiamo visto ci causa forti dubbi, primo fra tutti: com'è possibile che Tecna e Roxy abbiano dimenticato le ombre? Nel gruppo i cervelloni non mancano e presto troveremo una risposta, nel frattempo l'universo si sta aprendo, ma let's stay positive!!
Non ho molto da dire, solo che per un po' di azione dovrete aspettare un pochetto, questa storia ha molto da dare e le cose devono mettersi prima al loro posto, e poi, dato che qui i ragazzi affrontano una nuova parte della loro vita, sto cercando di concentrarmi sulle loro vite sui loro pianeti e le impressioni e le emozioni che provano...
Direi che è tutto, vi ringrazio ancora per come seguite questa storia, aspetto con ansia di sapere cosa ne pensate, vi mando un bacio,
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

   
 
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