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Autore: Colpa delle stelle    16/07/2017    1 recensioni
Così com'era accaduto quando Cho aveva rifiutato, le viscere di Harry smisero di agitarsi come serpenti e sparirono.
Un'inaspettata calma lo invase ed Harry sorrise, inconsapevole.
Se sapeva che era Hermione la ragazza che voleva invitare sin dall'inizio, che non c'era modo più semplice di quello per farlo, che lei avrebbe accettato subito senza tentennamenti, glielo avrebbe chiesto molto prima.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Persi in quell'attimo di pura felicità

 

 

La sala comune dei Grifondoro era immersa nel silenzio quel giovedì sera e l'unico seduto sulla poltrona, davanti al caminetto acceso, era Harry. Non riusciva a dormire e il motivo non era l'eccitazione per la vigilia di Natale e per i regali che avrebbe trovato il giorno dopo impilati infondo al letto.
La frustrazione che lo aveva accompagnato per giorni da quando la professoressa McGrannitt aveva annunciato quella cosa del Ballo del Ceppo, non aveva intenzione di mollarlo e di lasciarlo in pace, nemmeno per un istante. Lui e Ron non avevano ancora trovato una dama, ma quella ricerca sembrava ad Harry di gran lunga più terribile della sua battaglia contro l'Ungaro Spinato. Per l'amico almeno.
Perché lui la dama l'aveva trovata, ma aveva paura addirittura di dirlo ad alta voce.

 

 

«Neville mi ha invitato al ballo» lo informò Hermione.
La sua piuma si muoveva rapida sulla pergamena, ad ultimare il saggio di Pozioni che il professor Piton aveva assegnato per le vacanze di Natale e che Harry non aveva ancora nemmeno iniziato. Aveva passato la sua prima settimana di vacanze a divertirsi quanto aveva potuto, con Ron, Seamus e Dean, e non gli era mai passato in mente di dare un'occhiata ai compiti. Per Hermione invece, sembrava impossibile separarsi per qualche secondo dai suoi amati libri.
«E tu che gli hai risposto?» domandò Harry, appoggiandosi con il mento alla mano.
Di certo avrebbe chiesto un aiuto a Hermione per quel saggio di Pozioni.
«Che ci andavo con un altro».
Se solo ci fosse stato lì Ron, avrebbe strabuzzato gli occhi e si sarebbe chiesto com'era possibile che Hermione, la loro amica dai capelli cespugliosi e dai denti sporgenti, avesse trovato un cavaliere prima che loro avessero potuto trovare una dama.
«Posso sapere chi è?»
«In realtà deve ancora chiedermelo».
Quando Hermione posò la piuma sul tavolo e sollevò gli occhi, i loro sguardi si incontrarono e Harry sentì le viscere pericolosamente in subbuglio, esattamente com'era successo quando aveva provato ad invitare Cho al ballo e lei gli aveva risposto che ci sarebbe andata con Cedric.
«Si tratta di Ron?» domandò Harry, deglutendo.
Hermione scosse la testa e sospirò.
Ad Harry ci volle poco per notare che qualcosa nei denti di Hermione non andava. Erano di gran lunga più piccoli dall'ultima volta che li ricordava.
Hermione si accorse della sua occhiata e abbassò gli occhi, cercando di nascondere il rossore che le aveva colorato le guance.
«Herm» esordì, fissandola dritta in viso. «Vuoi venire al ballo con me?»
«Si».
Così com'era accaduto quando Cho aveva rifiutato, le viscere di Harry smisero di agitarsi come serpenti e sparirono.
Un'inaspettata calma lo invase ed Harry sorrise, inconsapevole.
Se sapeva che era Hermione la ragazza che voleva invitare sin dall'inizio, che non c'era modo più semplice di quello per farlo, che lei avrebbe accettato subito senza tentennamenti, glielo avrebbe chiesto molto prima.
 

 

In quel momento, Harry si era sentito talmente felice che non aveva preso in considerazione le conseguenze. E si era ricordato di Ron, della sua cotta per Hermione che lui stesso si ostinava a negare, solo quando l'amico li raggiunse in biblioteca un istante dopo e gli sorrise, come se nulla fosse accaduto.
Non sapeva ancora niente.

 

 

«Ho trovato una ragazza» esclamò, con un sorriso enorme. «Ho invitato Padma Patil».
Il sorriso di Hermione diventò, se possibile, ancora più grande di quello di Ron.
«Sono contenta per te, Ronald».
La sua felicità tuttavia non sfuggì a Ron, che la guardò sospettoso.
«Tu con chi ci vai, Herm?».
Lei sorrise.
«È un segreto».

 

 

Non avrebbe saputo niente finché non li avrebbe visti, la sera del Ballo del Ceppo, entrare mano nella mano nella sala e aprire le danze, com'era da tradizione per ogni campione.
Ron non sarebbe stato l'unico triste. Ginny avrebbe smesso di sorridere a Neville e li avrebbe guardati, chiedendosi com'era possibile che Harry non si accorgesse dei suoi sentimenti per lui. Malfoy li avrebbe presi in giro o forse sarebbe stato troppo stupito per trovare l'insulto più adatto a quella situazione.
In ogni caso, non sarebbe finita bene.
Per nessuno.
 

 

Hermione aveva fatto davvero qualcosa ai denti ed Harry se ne convinse quando la vide venirgli incontro, con un meraviglioso abito azzurro e i capelli lisci e lucenti annodati sopra la testa. Erano più piccoli.
«Cos'hai fatto ai denti, Herm?»
«Ti ricordi la fattura che mi ha lanciato Malfoy?»
Quando Harry annuì, Hermione si concesse un sorriso soddisfatto.
«Madama Chips me li ha messi a posto » spiegò. «L'ho solo fatta continuare un po' più del dovuto».
Scoppiò a ridere e Harry si ritrovò ad ammirarla, in silenzio.
«Sei bella stasera, Herm».
La risata di Hermione si spense. I suoi occhi cercarono quelli di Harry e quando li trovò, tornò a sorridere.
«Solo stasera?»
Si sentiva così contenta quella sera, che si permetteva il lusso di fare l'audace, di parlare come mai avrebbe fatto prima, e per una volta non le importava quello che sarebbe successo dopo.
Voleva solo godersi la serata.
Con Harry.
E per quello, quando entrarono nella sala mano nella mano e incontrarono lo sguardo di Ron, continuarono a
sorridere.

Persi in quell'attimo di pura felicità.

 


Angolo autrice:
Ritorno nel mondo di EFP con una storia che avevo scritto tempo fa e che non avevo mai trovato occasione di pubblicare. Manco da molto, troppo, e non nascondo che sono davvero felice di essere tornata. Non avevo perso la passione per scrittura, quello mai, semplicemente quando la mia vita ha iniziato a complicarsi, come succede a tutti crescendo, non sono riuscita a coinciliare i miei hobby con gli impegni e la scuola. Ora, finita la maturità, ho finalmente il tempo che vorrei da dedicare alle storie e lo colgo al volo!
Ho in cantiere molti progetti, che spero di riuscire a portare avanti per tutta l'estate e anche durante l'università, tra un esame e un altro.
Per il momento vi saluto e vi auguro buona lettura.
A presto!
Colpa delle stelle

 

   
 
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