Il monte Fuji era sempre uno spettacolo, anche se in quel momento era parecchio distante e ne si scorgeva solo la punta.
Shiho aveva il gomito poggiato vicino al finestrino di un'auto e guardava il panorama con aria pensierosa.
Era un po' stanca, si era dovuta alzare molto presto per collaborare ad un caso di omicidio nei pressi di Chiba, aveva passato quasi tutta la giornata ad effettuare analisi ed adesso stava tornando a casa.
Non le piaceva particolarmente doversi spostare per lavoro. Preferiva di gran lunga che i corpi venissero portati nel laboratorio della dottoressa Baba ed analizzarli lì, dove sapeva esattamente dove fossero posti gli strumenti ed i macchinari.
Poi dover collaborare con agenti che non conosceva la innervosiva.
D'un tratto dalla radio udì una canzone che le piaceva molto ed alzò il volume.
<< Che cos'e? >>
La ragazza girò la testa assumendo un'espressione stranita poichè il tono di voce di Rei sembrava proprio schifato.
I due si trovavano sulla Mazda dell'agente che si era offerto di accompagnare la giovane assistente del capo della scientifica dato che dovevano svolgere le indagini per lo stesso caso.
<< L'ultima canzone di Yoko Okino >>
<< Toglila subito >>
Il ragazzo allungò la mano per poter cambiare stazione radio ma venne prontamente fermato dalla ragazza che gli diede uno schiaffo sulla mano.
<< No... ma che ti prende? >>
<< Non permetterò a quelle onde sonore di propagarsi in questa macchina >>
Si guardarono fissi per due secondi, poi il ragazzo rinunciò a premere il pulsante della radio. Tanto sapeva che Shiho avrebbe rimesso nuovamente la canzone, e se questa fosse finita avrebbe trovato il modo di fargliela pagare.
<< Hai dei gusti musicali orribili >>
<< Ehi non criticare >>
<< Si che critico... La musica pop commerciale cerca di accontentare il maggior numero di persone, sopratttutto giovani ragazzi, e quindi ha una qualità minore rispetto ad altri generi >>
Aveva alzato l'indice all'insù e parlava con un atteggiamento saccente.
Shiho alzò gli occhi al cielo, lo trovava parecchio odioso quando si comportava in quel modo.
<< Piantala professorino >>
Rei socchiuse gli occhi.
Si morse l'interno guancia e strinse le mani sul volante.
Shiho notò quello strano combiamento d'umore.
<< Mh? Ti sei bloccato? >>
Il ragazzo guardò fuori dal finestrino per due secondi, poi sorrise beffardo.
<< Sei grandicella per certe canzoncine >>
<< Canzoncine? >>
Se c'era una cosa che Shiho Miyano detestava era essere presa in giro.
Quando succedeva dava sempre una manciata di secondi al suo interlocutore, giusto una piccola chance per scusarsi.
Poi ringhiava.
Ti guardava fisso negli occhi e si metteva a ringhiare a bocca chiusa con quell'inquiestante suono gutturale di sottofondo.
Rei aggrottò le sopracciglia fisandola con la coda dell'occhio. No, quell'atteggiamento non gli piaceva affatto.
Era furba quindi non avrebbe mai dato sfogo al suo nervosismo dandogli un pugno in testa. Sapeva che sarebbe riuscito a bloccarle il polso con molta facilità.
Non si sarebbe nemmeno messa ad urlare, raramente alzava la voce.
No la sua vendetta sarebbe stata ben calcolata e a sangue freddo. Ed estremamente efficace.
<< Certo che sei permalosa... >> disse infine per sdrammatizzare.
Shiho assottigliò gli occhi in modo inquietante.
<<
Ok. Questa particolare canzone è piuttosto carina >> continuò
assecondandola.
<<
Ah. Non sei credibile Furuya >>
Il ragazzo sospirò ed ingranò la marcia.
<<
Guarda che stai sbagliando strada >> disse la ragazza severa
<<
Dovevi andare dritto >>.
<<
Non stiamo tornando al dipartiento >>
Lei inclinò la testa.
<<
Dove stiamo andando allora? >>
<<
Al
Miraikan
>>
Shiho ammutolì tornando a guardare fuori dalla finestra.
Eh si la direzione era proprio quella.
Aveva
sempre desiderato visitare il museo
nazionale delle scienze situato
ad Odaiba.
Ricordava
di aver pregato Agasa di portarla con lui quella volta che era andato
a presentare una sua invenzione, ma sia lo scienziato che Conan si
erano opposti per via di un'indagine.
La ragazza girò il viso per guardare quello, sorridente, del ragazzo.
Come faceva a saperlo?
Portò
due dita sul mento riflettendo. Si ricordò che qualche tempo prima
Shinichi le aveva fatto una battuta al riguardo mentre pranzavano al
caffè Poirot.
Lo
guardò con la coda dell'occhio sorpresa dalla sua straordinaria
capacità mnemonica.
<<
Dovremmo tornare a lavoro... >> disse severa incrociando le
braccia al petto.
Lui non si scompose continuando a guindare verso Odaiba.
<< Al rapporto penso io e il tuo turno non inizia prima di stanotte. Possiamo permetterci di ritardare qualche ora >>
Shiho scosse la testa e sorrise, questa volta in modo più evidente, prese il suo cellulare e si collegò su internet.
<< Caschi male allora. Per oggi c'è in programma un workshop sui bioreattori terapeutici. Sappi che ho intenzione di parteciparvi >>
Rei si mise a ridacchiare, le circondò le spalle con un braccio e l'attirò a se dandole un bacio sulla testa.
<< Tutto quello che vuoi >>
Shiho roteò gli occhi al cielo poi allungò la mano uscendo dalla modalità radio e selezionando un brano a caso dalla pennetta usb collegata alla macchina.
La cosa ovviamente non sfuggì all'agente che sorrise soddisfatto.
In fondo era piuttosto bravo a disinnescare le bombe.