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Autore: Pixel    18/07/2017    3 recensioni
"Il profumo di Tony era ancora la cosa più bella del mondo."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo scrosciare dell’acqua era ormai la colonna sonora di quella giornata grigia. Pioveva da ore ininterrottamente ma a lui non dispiaceva quel tempo uggioso finché poteva starsene al riparo dentro al garage.

Stava revisionando ogni parte della macchina, non perché ce ne fosse realmente bisogno, ma perché era il miglior modo che aveva per tenere occupata la mente. Quel Venerdì era arrivato troppo velocemente. Da quando era andato via da casa di Bryce aveva avvertito il bisogno di chiudersi in sé stesso. Aveva saltato la scuola per diversi giorni dandosi per malato e con non poca difficoltà era riuscito ad evitare al massimo i contatti con Jazmine. Si era ripetuto così tante volte che ciò che aveva fatto era il meglio per lei, ma sentiva comunque di non avere abbastanza coraggio per poterla guardare negli occhi.

La verità è che Tony si era rinchiuso nel garage per evitare di guardare ossessivamente il cellulare in attesa di un messaggio di lei. Sarebbe arrivato, era sicuro che le avrebbe scritto per dirle che Bryce si era tirato indietro, nessuno si metteva contro un Padilla più di una volta, tanto meno un codardo come Bryce Walker, ma l’attesa lo stava facendo impazzire. Così si era buttato a capofitto nel lavoro e in qualche modo la sua passione più grande stava riuscendo a salvarlo.

La sua estrema bravura in quel lavoro, però, quel giorno lo aveva svantaggiato. Aveva creduto di potersi tenere occupato di più ma in un pomeriggio aveva già finito di sistemare anche quello che era già perfetto. Aprì il cofano tanto per dare un’ultima occhiata, per la prima volta sperò di trovare qualsiasi tipo di problema all’interno della sua macchina.

“Tony…” sentì il cuore pompare battiti a dismisura, quello era effettivamente un problema, ma l’unica che non era capace di risolvere. Per qualche strano motivo non si era preparato all’idea di vederla. Si prese il tempo per respirare profondamente e ringraziò di essere coperto dallo schermo del cofano. Si vergognò di sé stesso quando si scoprì a meditare l’ipotesi di rimanere nascosto lì dietro tanto la paura di affrontarla.

“Tony, se sei qui ti prego vieni fuori, ho bisogno di parlarti.”
no seas un cobarde"i ammonì sè stesso prima di uscire allo scoperto "Eccomi, Jaz. Che succede? Non dovevi essere ad un appuntamento?" aveva sempre creduto di essere un ragazzo incapace di mentire in quel modo, ma nell'ultimo periodo stava capendo di avere ancora troppe cose da imparare su sè stesso.

Appena lo vide, come fosse il suo angelo in tuta da meccanico, Jazmine non esitò un attimo per corrergli incontro. Quando se la trovò tra le braccia lui la strinse senza pesare, ormai i loro corpi avevano preso la forma dei loro abbracci.

***

"Perchè non ti metti qui e mi racconti tutto" le consigliò il ragazzo recuperando una sgabello pieghevole che era rilegato in un angolo della stanza. Lei obbedì e si andò a sedere mentre lui rimetteva a posto alcuni attrezzi. Si incantò qualche secondo nel guardarlo, anche negli anni in cui aveva cercato di evitarlo non aveva mai potuto fare a meno di osservarlo di nascosto quando lavorava, lo trovava estremamente bello con indosso la tuta blu. Ci mise poco ad ammettere con sè stessa che non era andata lì perchè aveva bisogno di qualcuno che la consolasse ma per il semplice desiderio di vedere Tony.

"Allora?"

"Oggi sarei dovuta andare all'appuntamento con Bryce..." inizò a parlare non perchè le interessasse davvero ma perchè il momento pretendeva una storia da raccontare "Beh, anche lui come te non si è fatto vedere a scuola in questi giorni. Ma sai che sono stata molto presa dagli allenamenti durante la settimana, quindi non mi sono preoccupata di quest'assenza." Tony di tanto in tanto annuiva continuando a fare avanti e indietro con la scusa di risistemare il garage "Improvvisamente mi arriva un messaggio: è meglio lasciar perdere per stasera, non ho voglia di vedere nessuno." Effettivamente la rabbia e la delusione iniziavano a tornare a galla "E non penso di pretendere troppo quando dico di meritarmi qualche spiegazione in più di un messaggio del genere, no?"
"Lascialo perdere, Jazmine. È un idiota"
"Lo so perfettamente, ma non accetto di essere liquidata così nemmeno da un idiota. Quindi sono andata in quel quartiere di figli di papà a vedere quale biondina aveva preferito vedere al posto mio..." Per la prima volto da quando aveva iniziato a parlare il ragazzo si arrestò "Sei andata a casa di Bryce?"
"Si."

Tony posò gli attrezzi sul carrello e si diresse verso di lei con sguardo allarmato "Ti ha fatto qualcosa di male?" le chiese rendendosi subito conto che la sua eccessiva preoccupazione poteva apparire strana agli occhi dell'amica che gli stava rivolgendo uno sguardo quasi stupito “No, cosa avrebbe dovuto farmi?”

“Niente, lascia stare.”
“A volte sei davvero strano...”
“Dai continua a raccontare” la esortò lui capendo che se non si fosse rilassato Jazmine avrebbe sicuramente iniziato a sospettare di qualcosa, era brava a capire i suoi stati d’animo e a questo Tony non era ancora abituato. Così lasciò perdere qualsiasi cosa stesse facendo e si andò a posizionare davanti a lei per ascoltarla mentre con un panno iniziò a pulirsi le mani macchiate di nero dal grasso.

“Stavo dicendo che sono arrivata convinta di trovarlo in compagni di qualche altra ragazza, invece quando mi ha aperto la porta di casa era irriconoscibile…”
“In che senso irriconoscibile?”
“Aveva la faccia completamente tumefatta, ho pensato che si vergognasse di farsi vedere in quello stato, magari non voleva che in giro si sapesse che qualcuno è in grado di conciarlo così male, così ho provato ad essere gentile e dargli un’altra opportunità. Ma lui mi ha cacciata via, capisci? Mi ha cacciata via da casa sua come fossi una ladra.” Era semplice intuire che il motivo del suo sdegno derivasse semplicemente dall’orgoglio ferito e Tony si sentì sollevato nell’apprendere di non aver danneggiato in alcun modo i veri sentimenti dell’amica.

“Meglio così, non credi?” Jazmine non ripose e gli rimandò indietro una domanda che lo colse alla sprovvista.


“Cos’hai fatto alle mani?”


 

Il ragazzo allontanò il fazzoletto, rendendosi conto in quel momento che le ferite che si era procurato sulle nocche non erano ancora guarite. Mantenne la calma, dopotutto si trattava semplicemente di mentire come aveva già fatto.

“Queste?” disse stringendo il pugno destro e guardandolo dissimulando una certa noncuranza “nulla, ho solo...”

“Perché sei sparito in questi giorni?” chiese incalzante senza dargli il tempo di finire la frase precedente

“Non sono stato bene” rispose cercando di essere il più conciso possibile per evitare di inciampare nelle sue stesse parole, ma Jazmine sembrava non avesse nessun interesse ad ascoltare le risposte alle domande che gli stava ponendo, si alzò di scatto dal suo sgabello puntando gli occhi neri in quelli quasi intimoriti di lui.

“Guardami e dimmi che tu non centri niente con quello che è successo a Bryce.” disse prima di prendere il suo viso tra le mani per impedire alle sue pupille di cercare dei punti di fuga.

“Guardami e dimmi che tu non centri niente e io sono la solita ragazzina paranoica.” ripeté

“Io…” iniziò la frase convinto di poter reggere ancora per un po’ quel peso come aveva fatto fino a quel momento “Io l’ho fatto per te.” concluse completamente arreso.

Sentì la mano della ragazza impattare violentemente contro la sua guancia. Ebbe giusto il tempo di rimanere sbalordito per qualche attimo prima che lei riprendesse a colpirlo.
“Tu non puoi, non puoi, non puoi...” Continuava solo ad urlargli addosso mentre gli si scagliava contro “Calma, Jaz, calmati!” disse invano finché non capì che ogni tentativo di farla ragionare sarebbe stato inutile. Le prese i polsi sottili e li strinse con la massima attenzione a non farle alcun male.

¡Déjame,déjame ahora!ii urlava con la voce, urlava con gli occhi, urlava col corpo tremante. Incapace di sopportare tutto quella rabbia Tony l’attirò a sé e fece l’unica cosa che si sentiva in grado di fare, l’unica cosa che non pensava avrebbe mai fatto. Rapì le labbra di Jazmine nelle sue e le baciò con una passione tale da far scomparire ogni altra cosa. Lei rispose al suo gesto senza esitazione, come se si fosse preparata per tutta la vita ad accoglierlo. Schiuse le labbra e ricambiò ogni goccia di quella travolgente passione.

Tony non aveva mai lottato con qualcuno come la sua bocca stava facendo con quella di Jazmine in quel momento. Lasciò andare la presa sui suoi polsi ma solo per poterle afferrare il viso e premerlo con forza contro il suo. Lei affondò le mani sul suo petto e iniziò a liberarlo dalla parte superiore della tuta, lui fremette sotto il suo tocco come non aveva mai fatto con nessuno quando sentì le unghie premere nella pelle delle spalle lasciate scoperto dalla canottiera bianca che ancora indossava.

Le cinse i fianchi e senza mai smettere di tormentarsi di baci si trovarono stesi sul cofano dell’auto che stava al centro del garage. Jazmine avvertì il freddo del metallo mentre il corpo di Tony sovrastava il suo premendole la schiena contro il telaio della Mustang rossa, quel contatto parve svegliarla dalla lunga ipnosi in cui le labbra del ragazzo l’avevano trascinata.

¡Parar, parar, parar!”iii lo interruppe bruscamente mettendo entrambe le mani sul suo petto per allontanarlo

“Scusami, Jaz. Io non so…scusa.” disse indietreggiando con le braccia aperte come un criminale appena colto in flagranza di reato. Quella reazione le parve la conferma che fermarsi era stata la cosa più giusta che potesse fare, oltre che la più difficile.

“Tranquillo”

“Non so che mi è preso”

Sentì le lacrime pizzicargli gli occhi ma le ricacciò dentro. Era stanca di piangere.

“Tranquillo” disse ancora con tutta la freddezza possibile, sentendosi come se si fosse strappata il cuore dal petto e lo avesse lanciato su quel pavimento grigio contro cui Tony aveva piantato il suo sguardo affranto.

“È meglio se vado via adesso”

“Aspetta” notò che per la prima volta da quando si erano allontanati lui aveva ripreso il coraggio di sfiorarla con gli occhi, ma improvvisamente per lei non era più abbastanza.

“Voglio andare a casa, Tony” affermò voltandogli le spalle per dirigersi il più in fretta possibile verso una via d’uscita
“Okay, ma tra di noi è tutto normale, vero?”

Jazmine sentì la piccola goccia colmare il vaso ricolmo. Arrestò i suoi passi e girò la testa per tornare nuovamente a guardare il ragazzo “Normale?”
“Si, noi, la nostra amicizia...”
“Io e te non possiamo essere amici.” Sentenziò.

“Jaz...” provò a replicare andandole incontro “Non ti muovere, non ti avvicinare.” gli ordinò mettendo una mano avanti come ad ergere una barriera “Yo no voy a ser como el ruiseñor...”iv fu l’ultima cosa che disse prima di scappare via.


NOTE:

iNon fare il codardo

iiLasciami, lasciami subito!

iiiFermo, fermo, fermo

ivIo non sarò come l'usignolo

 

Nda:
Salve a tutti voi lettori meravigliosi che siete arrivati alla fine di questo capitolo, stiamo per giungere al termine, posso annunciare con una certa sicurezza che il prossimo capitolo sarà conclusivo. Veramente grazie per avermi accompagnata in quersto piccolo viaggio nel rapporto tra due adolescenti confusi. Questo sicuramente è il capitolo clou, finalmente è arrivato questo bacio che è per essere coerenti con tutto il resto della storia ha portato ancora più confusione. Se vi dicessi che sono convinta di come ho scritto questo capitolo a livello stilistico mentirei, ma posso dire che mi è piaciuto questo episodio e spero che sia lo stesso per voi. Tony si sente in difficoltà ma non si rende conto la sua indecisione rischia di distruggere i sentimenti della povera Jazmine che ogni volta ne esce sofferente ma con l'orgoglio di donna sa quando è il momento di dire basta e andarsene via. Ama tantissimo Tony, è evidente, ma ama anche sè stessa. Sembra che per i due sia meglio andare ognuno per la loro strada, almeno per ora. 
Non so ancora quello che succederà, sicuramente mi prenderò un pochino in più di tempo per scrivere l'ultimo capitolo e dargli l'epilogo che entrambi si merito, insieme o divisi che sia. 
Grazie ancora, 
a presto!

 

  
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