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Autore: Just A Little Spark    19/07/2017    2 recensioni
Perché quando va abbastanza veloce, dimentica. (Tomadashi oneshot) (Post BH6)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: GoGo Tomago
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione, questa fanfic non mi appartiene, ma è un bellissimo lavoro di Just A Little Spark, io sono solo la traduttrice. Qui c'è l'originale Speed
 
Buon divertimento ^^
 
 
GoGo Tomago amava il suo costume.
Era giallo (che era anche il suo secondo colore preferito dopo il viola), e poteva praticamente volare. Grazie a Hiro, il suo costume le dava una velocità che nessuna bici le aveva mai dato. Si sentiva sovraumana; invincibile.
Ma più di tutto il resto, il suo costume la aiutava a dimenticare.
 
Ci sono delle volte quando è troppo per lei. Quando Hiro o Fred la irritano, o quando Wasabi noiosamente la rimprovera per una delle sue stupide, piccole cose, o quando Honey Lemon accidentalmente “fa scoppiare” l’intera stanza in un’insopportabile sfumatura di rosa.
 
Ma è peggio quando ricorda lui.
 
Si rimprovera ogni giorno. Dovresti essere quella forte, tu. Dovresti essere la voce della ragione, tu. Sei forte e sei un muro, nessuno ti può rompere.
 
Ovviamente, ciò era prima che Tadashi Hamada entrasse nella sua vita e si bloccasse come una gomma da masticare sotto la sua scarpa. Le faceva sentire cose divertenti, dire cose illogiche, diventare la faccia di sfumature rosa che GoGo nemmeno pensava esistessero. Ovviamente, lei aveva smesso di sentirsi totalmente forte. Lui la faceva sentire debole.
 
Semplicemente non immaginava quanto debole fosse in realtà, quando lui se ne era andato per sempre.
 
Qualche volta, guarda Hiro e realizza che ha alcuni modi di fare che anche Tadashi aveva. Qualche volta, guarda il laboratorio che lui occupava e si chiede cosa farebbe se fosse ancora lì sulla terra.
 
Qualche volta, ricorda cose che non vuole ricordare e accelera.
 
Mentre corre per le strade di San Fransokyo, più veloce di un proiettile, forse addirittura più veloce di Superman, si lascia volare, e si lascia cadere.
 
Più veloce, forza GoGo, vai più veloce, cantilena a se stessa, non sentendo dolore quando le sue gambe provano a spingerla oltre il suo limite. Il suo sguardo è concentrato sul non schiantarsi contro le auto, evitare gli angoli per un pelo, saltare oltre cagnetti e gattini e cespugli. Il suo sguardo si sposta dal laboratorio, lontano dai suoi problemi e lontano da lui.
 
Non le serve il promemoria che lei è debole senza di lui. Non le serve il promemoria che se n’è andato. Ha solo bisogno di dimenticare. Lui. Quei sentimenti. Punto.
 
Perché quando rallenta, può sentirlo dirle di rallentare, può vedere i suoi bellissimi occhi, può sentire il suo palmo sulla guancia, può sentirlo dire che lei è importante-
 
Si ferma di colpo, il suo sguardo offuscato. Le ci vogliono alcuni secondi per realizzare che sta piangendo.
 
Scuote la testa, disgustata dalla sua debolezza, disgustata da tutto. Disgustata dall’ingiustizia che è la sua prematura morte, che le era stato portato via, che non aveva nemmeno potuto vedere il suo corpo perché era bruciato fino a diventare cenere.
 
Il suo respiro è incerto e lei è, ancora una volta, riconoscente per il suo costume. Si lascia andare solo quando è sola. Quando è con loro, con Hiro, Honey, Fred e Wasabi, non può lasciare che sappiano quanto la ferisca. Non può lasciare che sappiano quanto lui le manchi.
 
< Abbastanza > borbotta, e accelera di nuovo.
 
GoGo gira per la città, così convinta che può dimenticare, così certa che correre per le strade potrà liberarle la mente e farla rinsavire di nuovo.
Si dimentica sempre che non funziona mai, ma lo fa comunque. La velocità è la sua droga, ma anche la sua kryptonite.
 
Quando finalmente si ferma, è lontana dalla civilizzazione, in una remota, serena foresta dove può avere pace dai suoi pensieri. Si toglie l’elmetto avvicinandosi lentamente a un albero, e crolla.
Ed improvvisamente, come il giorno prima e tutti i giorni prima di quello, i ricordi arrivano di corsa e lei non può smettere di ricordare.
 
Il suo primo saluto.
 
Il suo primo sorriso rivolto a lei.
 
Il suo successo con Baymax.
 
Prenderlo per mano.
 
Farlo arrossire.
 
La sua risata.
 
Le sue labbra.
 
Il suo cuore, così aperto e volente di essere condiviso.
 
Le sue orecchie, pronte ad ascoltare.
 
La sua voce.
 
Ed è solo quando ricorda di quando lo ha sentito balbettare per la prima volta, quando sembrava così vulnerabile e denudava la sua anima davanti a lei, che si permette di piangere.
 
Mi sto innamorando di te, E non so come evitarlo.

 
 
 
NOTE DI JUST A LITTLE SPARK:
Wow, questa era cupa. Cavolo. I feels. Non riesco a credere a quello che è successo. Mi sono appena ricordata che stavo correndo e che questa idea mi si è bloccata in testa. Ah, bene. Le storie corte non sono mai state il mio forte.
 
Spero che GoGo non fosse troppo OOC per voi! Stavo solo pensando a quanto, mettendo che quei due si siano messi insieme prima di BH6, GoGo sarebbe stata devastata quando lui è morto, e quanto difficile sarebbe stato per lei, dato che tutti la guardano come la più forte.
 
Grazie per leggerla! Spero che recensiate, anche.
 
 
NOTE DELLA TRADUTTRICE:
Sto piangendo. Ma cioè! I feels di questa storia TT.TT Povera GoGo.
Non ho abbastanza lucidità per scrivere delle note degne di questo nome su questa storia. E dubito che la avrò mai. È troppo triste!!! Vado a rintanarmi in un angolino a piangere TT.TT
Ci si vede...
   
 
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