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Autore: Katty Fantasy    19/07/2017    2 recensioni
Sul pianeta di Cybertron vivevano due razze aliene robotiche in conflitto: gli Autobot, coloro che lottano per la libertà, e i Decepticon, coloro che vogliono la tirannia; a causa della guerra, Cybertron venne devastato, Autobot e Decepticon partirono alla ricerca di Energon per sopravvivere, finché giungono sul nostro pianeta Terra: la guerra è destinato a riprendere.
Ma questa guerra coinvolgerà molte persone tra cui un’adolescente molto speciale: Mariangela Sharon Witwicky Bianchi, orfana di entrambi i genitori, viene affidata dalla zia, Rodhy Witwicky, assieme alla figlia adottiva Zoe, anche ella orfana e nata muta. La famiglia Witwicky si trasferisce a Jasper, in Nevada, dove le due ragazze faranno amicizia con tre coetanei: Jakson “Jack” Darby, Miko Nakadai e Raphael “Raph” Equivel. La vita di Sharon cambierà radicalmente quando lei e i suoi amici si imbattono con i Decepticon ma riescono a scappare e, in seguito, salvati dai Autobot….
Ora, Sharon e Zoe saranno coinvolte in questa guerra, dovranno superare molti ostacoli e le loro paure, nuovi Transformer, nemici e nuove avventure.
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(la storia ci sarà anche su Wattpad)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Transformers: Prime
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Prologo

 
 
Prima dell’alba dei tempi, in una lontana galassia sconosciuta, un pianeta dai colori grigi e solo delle strisce azzurre e delle voragini concentrici che arrivano in profondità. Un pianeta spoglio di vegetazione, solo esclusivamente di puro metallo. Cybertron, il pianeta in cui vivono esseri giganteschi dello stesso materiale dello stesso pianeta, organismi robotici completamente autonomi.
Nessuno sa cosa siano creati, molti dicono che siano nati da una fonte potente di energia chiamata Allspark, situato nel cuore del pianeta, per tutti era impossibile controllare il suo potere, ma uno sì, il suo nome era Primus.
Primus era il creatore della sua razza, saggio e responsabile, che egli visse all’interno del pianeta per mantenerlo in vita. Solo tredici cybertroniani che avevano conosciuto il loro Creatore vennero chiamati Prime, coloro che avevano il compito di proteggere Allspark e i suoi abitanti, facendo così che i prossimi discepoli possano continuare il loro compito.
Cybertron visse in armonia… ma quell’armonia venne spezzata.
Uno di loro, un mech dalla corazza scura, non predestinato a essere un Prime, diede inizio un conflitto di gigantesche proporzioni. Una guerra si abbatte sul loro pianeta natio fino a distruggerlo.
Fu così che si divisero in due frazioni: gli Autobot, coloro che lottano per la libertà, e i Decepticon, coloro che vogliono la tirannia; la guerra aveva devastato il pianeta finché venne consumato dalla morte e di infettare la fonte… ma la fonte d’energia venne trasferita in un oggetto che si disperse nelle profondità dello spazio.
Autobot e Decepticon si dispersero nella galassia sperando di trovarlo e di far rivivere la loro Patria, esplorarono ogni stella, ogni pianeta e proprio quando ogni speranza sembrava perduta, un messaggio di una nuova scoperta li attirarono su un pianeta… sul nostro pianeta Terra.
Ma era già troppo tardi….

 
 
 
 
 
Terra, Circolo Polare Artico, 7 settembre  1895
 
In una parte sperduta tra i ghiacciai del Polo Nord, il vento che continuava a soffiare a raffica nella bufera di neve. Questo no era un buon segno. Tutti lo sapevano che prima o poi dei piccoli intoppi arrivassero... ma non in mezzo al mare! Questo se lo aspettava del capitano Archibald Witwicky, dopotutto era lui che aveva iniziato la spedizione, no?
La nave era rimasta bloccata tra gli icerbag per impedirgli di proseguire, per via del problema con il timone il quale la cortina di ghiaccio lo bloccasse e si schiantare tra i bassi icerbag. Fortuna non c'era nessun ferito e nemmeno gli aski non si fecero niente.
Tutti i marinai scesero a prua per scrossare tutto il ghiaccio e di liberare la strada per la calotta polare, le voci dei uomini sovrastarono a quella del vento, il loro superiore patirono ordini su ordini per liberare il più possibile la nave. Alcuni rimasero sulla nave per liberare il timone, mentre gli altri battevano con i loro picconi sul ghiaccio. Per quanto ci provassero, il ghiaccio continuava ad aumentare e a continuare a bloccare il loro passaggio; il buon capitano non si lasciò scoraggiare da questo, lui era un Witwicky e anche il più famoso navigatore manco fosse stato Marco Polo. Era un uomo rispettabile sui suoi marinai e l'unico tra di tutti di fare spedizioni folli e strambi per arrivare a destinazione.
<< Niente sacrificio niente vittoria! Raggiungeremo il Circolo Polare Artico, tenete i denti stretti e continuate e battere! Il ghiaccio non ci fermerà proprio adesso, voi avete il coraggio e la tenacia di continuare a lottare e lotterete fino alla fine! >> Archibald Witwicky incitò ai suoi uomini con grande tenacia, come farebbe un buon leader per dare fiducia ai suoi soldati per andare in guerra, e così fu.
Durarono ore e ore per liberare la nave dal ghiaccio, lavori duri e pesanti, molti di loro si fecero il cambio per tenere a bada i cani; Archibal vorrebbe tanto aiutarli ma la sua avanzata età non lo permetteva, le lenti dei suoi occhiali cominciavano da appannarsi e continuando a sfregarli sul suo giubbotto, mentre al suo fianco il cane che continuava a girare il muso al suo padrone e poi ai uomini che continuavano a lavorare.
Uno di loro corse via a un punto indefinito.
Seguirono anche i suoi compagni, correndo ed abbagliando.
Sentendo i cani abbaiare e il custode che li teneva a bada, i marinai smisero il loro lavoro e lo seguirono con il loro capitano nel punto indefinito, vedendo il cane che cominciava ad affondare il muso nella neve e a scavare.
<< Credo che i cani abbiano fiutato qualcosa, signore! >> disse un uomo, mentre i suoi compagni e il loro superiore si misero in cerchio.
Archibald rimase perplesso. Cosa avranno attirato i cani? Che cosa c'è in mezzo ai ghiacciai oltre a loro? Non poteva di certo essere un orca assassina dato che il ghiaccio era il doppio, di certo non sarebbe capace di spaccarlo con un colpo secco. E se invece sia sepolto qualcosa? Impossibile.
Uno scricchiolio fecce allarmare il gruppo.
<< Il ghiaccio si sta sciogliendo! >> gridò uno di loro.
Sotto i loro piedi, una parte di ghiaccio cedette per troppo peso, molti uomini si aggrapparono ai bordi con i loro picconi che si sono portati con se e prendendo anche i cani, il ghiaccio sotto i suoi piedi si ruppe e cadde giù nella voragine in cui si era creata, scivolando chissà dove nella calotta polare. La caduta fu breve di quanto pensasse, pensò il capitano che ringraziavo il cielo che era ancora vivo.
<< Capitano! Dove siete!? >> gridarono i suoi uomini, preoccupati.
<< Sto bene, ragazzi! >> rispose lui, alzandosi da terra.
Non appena alzato lo sguardo per capire dove si trovasse, quello che vite intorno a sé furono delle strane colonne di metallo che gli arrivano fin sopra la testa. Cosa ci fanno queste? si chiese l’uomo, aggiustandosi gli occhiali per vedere meglio, si rese conto che una lente degli occhi si era spaccata durante la scivolosa caduta. Quando si volta… rimase sbalordito. << Uomini, abbiamo fatto una scoperta!! >>
All'interno della calotta, un enorme grotta sotterranea alta sette metri e profonda di venti metri, le pareti compatte e lunghe stalattiti che fanno da colonne per supportare il peso, ma la cosa che fece rimanere stupefatto l’uomo era ben altro: due figure di enormi dimensioni, il primo era di un grigio metallizzato con delle sfumature nere mentre l’altro un giallino sbiadito con delle strisce bianche, erano ammassati uno sopra l’altro come se stessero lottando per qualcosa. L’uomo non riuscì a vederli in volto per via del troppo buio e dei strani elmi che gli coprivano il capo.
Archibald aveva abbassato lo sguardo per vedere su dove sia appoggiato: era su una mano gigante!? Quindi quelle non erano colonne, ma bensì delle dita!
Il Witwicky si faceva molte domande nella sua testa senza risposta: che cos’erano? A giudicare dalle dimensioni sembrano due persone di gigantesche proporzioni, questo lo fece capire del busto e dalle braccia, uno era maschio mentre l’altra era una femmina. Dedusse che non era costruito da un essere umano, nessuno sarebbe stato in grado di creare una cosa del genere, quello che aveva capito sia fatto di ferro, non quello si fabbricano le armi, ma di un ferro al quanto sconosciuto. Che provengono dallo spazio?
Incuriosito, l’uomo si era avvicinato a una delle dita della mano gigante del maschio, si tolse un guanto per capire di che materiale era fatta, aveva toccato una piccola rotellina con un dito: metallo puro!
<< Impressionante! >> esclama l’uomo.
Al suo delicato tocco sulla rotellina, questa aveva emanato delle piccole scariche violacee, sembra sia funzionante nonostante il freddo. Una strana luce fece emanare sul volto della creatura di metallo, due lucette rossi come rubini che sembravano dei occhi, divenne sempre più accecante e incandescente, l’uomo non fece in tempo a realizzare cosa stia accadendo che lo colpisce violentemente ai occhi. Lui cadde a terra da una misteriosa forza invisibile, la luce cessò subito dopo di averlo colpito, rimase disteso sulla neve da un forte emicrania e rimase così fino a quando non scesero i suoi uomini.
 
Il mistero delle creature trovate tra i ghiacci rimase un mistero, nessuno aveva raccontato cosa successe dopo la spedizione del capitano Archibal Witwicky… alcuni dicono che dopo quella traumatica esperienza smise di fare altre spedizioni e di andarsene via, altri dicono che divenne pazzo e rinchiuso in un manicomio.
L’incontro con loro aveva cambiato completamente la sua vita, sconvolgendo anche la famiglia Witwicky che non sapevano dell’accaduto. L’unica traccia che poteva ipotizzare che Archibal Witwicky scomparve erano i suoi occhiali rotti recuperati dopo il suo soccorso. Nessuno ci fece caso a quel piccolo oggetto che venne dimenticato per molti anni… nessuno degnava di uno sguardo sulle lenti dei occhiali che nascondono un segreto…
















Angolo Autrice
Salve a tutti, questa è la mia prima storia sui Transformers. fin da piccola vedevo ogni saga del cartone animato fino a vedere i film. Il mio preferito è Transformers Prime. Perchè questa pazza idea di mettere alcuni pezzoni del primo film? Beh, semplice: i film di Micheal Bay sono fantastici!! Dovrò ancora vedere il quinto film e il regista a già lanciato un sesto film... Che bello, la saga non è ancora finita! I personaggi non mi appartengono, solo i miei oc e la trama non seguirà del tutto il cartone.
Beh, detto tutto, bua lettura!
Katty Fantasy
   
 
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