Sto camminando per la strada guardando verso il basso, c'è un vento pazzesco in quel di Londra, ho il mio montgomery blu allacciato fino all'ultimo bottone e una sciarpa chiusa arrotolata mille volte sul collo. Sembro un fagottino, eppure mi arriva lo stesso il vento sulla faccia e non posso fare altro che camminare a testa bassa per non rischiare che mi venga male agli occhi. Mi scontro con uno sconosciuto. "Ops, scusami! Non ti avevo vista!" Mi dice una voce che sembra miele prima che possa scusarmi io. Alzo leggermente lo sguardo ed è Louis Tomlinson, intendo dire proprio il Louis Tomlinson dei One Direction. Non-ci-posso-credere! "Scusami tu, non stavo guardando dove andavo..." rispondo non smettendo di fissarlo in quegli occhi che incantano. "Ma io stavo correndo guardando in giro, quindi è più colpa mia" insiste "Vieni, per farmi perdonare ti offro un caffè...persona di cui non conosco neanche il nome. Louis, sei veramente un asino!" si insulta da solo ridendo, ma mi prende sotto braccio come se mi conoscesse da sempre. "Oh, io sono Y/N! Piacere di conoscerti Louis Tomlinson" dico arrossendo un po' imbarazzata. "Y/N, ma è un bellissimo nome!" E pronunciato da lui è ancora più bello, giuro! "Andiamo?" e mi trascina verso un bar lì vicino. "...che sto vento mi sta già facendo venire il mal di testa..." si lamenta mentre entriamo nella caffetteria.

"...quindi tu sei qui per studiare?...interessante..." mi chiede dopo una buona mezz'ora spesa a farmi domande su di me. Annuisco. "Non mi dire che stavi andando a fare l'esame della tua vita e io ti ho incastrata con questa storia del caffè rubandoti il futuro..." "Come sei melodrammatico" sorrido "No, stavo tornando a casa dopo una lezione in realtà...e mi sta facendo piacere spendere del tempo con te, soprattutto visto che sei Louis Tomlinson!" "Wow! Una mia fan! Ma ti garantisco che non sono un granchè, da quel che mi hai raccontato sei molto più interessante tu Y/N" "Coosa? Ma se tu sei un vulcano di entusiasmo!?" gli dico con la voce che mi si altera e nella mia mente aggiungo anche un 'e sei pure figo da far paura!' ma non lo dico, mi limito a guardarlo negli occhi e a perdermici. "Se lo dici tu...comunque, stasera hai da fare? No, perchè mi piacerebbe presentarti i ragazzi. Potremmo andare al bowling, o anche solo a berci una birra..." "Il bowling sarebbe perfetto, non ho ancora avuto tempo di farmi molti amici qui, tra lo studio e il resto, il bowling è una bella alternativa a restare a casa e guardarmi un film da sola" sorrido felice della proposta. "Allora è deciso!" prende il cellulare e me lo passa "scrivimi il tuo numero, così più tardi ti chiamo per passarti a prendere" Io segno il mio numero, e alla fine del mio nome aggiungo un cuoricino, lui lo vede e sorride divertito. "Non c'è bisogno che passi a prendermi, basta che mi dici ora e posto e mi faccio trovare lì, non voglio disturbarvi troppo." "Figurati. Nessun disturbo. Ora scappo, ci sentiamo più tardi appena mi accordo con gli altri." si alza, lasciando i soldi sul tavolo e mi scocca un bacio distratto sulla guancia. Io spalanco gli occhi rimanendo pietrificata, e porto automaticamente la mano sulla guancia. Lui è già uscito correndo. Ma quanto sono fortunata? 

Mi dirigo veloce verso casa, faccio una doccia e mi vesto. Meglio, svuoto l'armadio per cercare un vestito adatto ad uscire con Louis Tomlinson, non ce l'ho, ovviamente! Opto per un paio di leggins a righe bianche e nere, con degli stivaletti col tacco di 12 cm, tanto poi al bowling li tolgo e non rischio figuracce. e sopra una canotta fucsia più lunga dietro e leggerissima. Soffrirò un po' il freddo ma non importa, e poi sopra metterò il Montgomery compagno di mille avventure. Sto infilando la canottiera quando mi squilla il cellulare. "Hei, ciao! Sono Louis" l'avevo già riconosciuto all' Hey! "Se mi dai il tuo indirizzo passiamo a prenderti alle 8" mi lamento ancora per un attimo che non c'è bisogno ma lui insiste, così alla fine gli do l'indirizzo e attacco. Li aspetto davanti alla tv mangiando un po' di riso freddo. Alle 8 in punto suona il campanello. Vado ad aprire e c'è Louis davanti a me, con un paio di jeans scuri e un giubbotto di pelle beige. "Andiamo? Gli altri sono già in macchina" Scendiamo e in macchina ci sono Harry, Liam e Niall. Liam è alla guida e di fianco a lui c'è Niall. Io mi siedo dietro con Louis e Harry. Ci dobbiamo stringere un po' perchè Harry occupa un sacco di spazio. Ci presentiamo tutti e dopo meno di mezz'ora arriviamo al bowling.

"Ecco le squadre! Y/N starà con me e Harry" comanda Louis "Noi uno in più perchè abbiamo una ragazza!" "Pensavo che era perchè ti sei preso Harry" ridono Liam e Niall "Comunque ok..." Iniziamo la partita e, non per vantarmi, ma sono molto brava. Anche Liam gioca bene, gli altri non tanto. Alla fine la partita è tra noi due praticamente. La mia squadra vince per un soffio. "Andiamo a festeggiare?" mi sussurra Louis all'orecchio trascinandomi lontano dagli altri. "Ma gli altri?" chiedo subito io. "Si divertiranno anche senza di noi" mi dice prendendomi per mano e trascinandomi via mentre non ho ancora finito di infilare gli stivaletti. "Tieni le scarpe da bowling, dai! Se no sei più alta di me!" si lamenta Louis. In effetti coi tacchi sono di qualche centimetro più alta. "Ma non si può! E' illegale!" dico scherzando mentre finisco di mettermi gli stivali. "Andiamo!" aggiungo non appena ho finito. Usciamo dal bowling ed entriamo in un piccolo pub lì vicino. Ordiniamo una birra e parliamo un po' mentre aspettiamo che la cameriera ce la porti. Non appena arriva Louis alza il bicchiere per fare un brindisi. "A una nuova e duratura amicizia" brinda schiacciandomi l'occhio, alzo il bicchiere verso il suo e, dopo averli fatti toccare, faccio per bere, ma lui mi ferma e mi mostra che dopo il brindisi si deve battere il bicchiere tre volte sul tavolo "Se no non si scopa per un anno!" mi dice malizioso ammiccando. Io arrossisco, abbasso un po' lo sguardo ma lo seguo ridendo. Oddio! Louis Tomlinson ci sta provando con me. Appena finiamo la birra mi dice che dobbiamo tornare dagli altri, così ci alziamo per andare a pagare, lui insiste per pagare per entrambi, lo lascio fare. Poi, mentre ci dirigiamo verso la porta, si ferma di colpo, mi trascina verso di sè e mi bacia. "Scusa, dovevo farlo, spero non ti dispiaccia" mi dice poi tutto d'un fiato. "Neanche un po'" rispondo io, e ci avviamo di nuovo verso il bowling.

spazio autrice

vi piace???? spero ardentemente di sì
ho adorato scrivere questa storiella

Louis è troppo dolcioso!!