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Autore: SailorDisney    20/07/2017    0 recensioni
Tutti e tre erano seduti al tavolo, Jessie sorseggiava beata la sua tazza di caffè. Mentre i due si guardavano da un capo all'altro con odio.
"E quindi, mi dica, difensore della galassia, quali crimini ha sventato oggi?" chiese Woody con fare antipatico.
"Oh, glielo racconterei ma sembrerebbe un vanto e non sia mai, a confronto con la sua reputazione poi..." cercò di rispondere risultando superiore.
Jessie aggrottò le sopracciglia guardandoli.
"E' sicuro di non voler narrare le sue prodezze?!" Woody alzò un sopracciglio.
"Almeno io avrei qualcosa da raccontare!" disse Buzz portandosi avanti.
"Ehm... ragazzi, è tutto ok?" Jessie li guardava incerta.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bo Peep, Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nell'ultimo periodo ho scritto una valanga di storie, davvero. E non riuscivo a pubblicarle, le leggevo e rileggevo per me. Ma oggi credo sia il giorno giusto per ricominciare a condividerle. E ho notato come l'universo con i personaggi umani sia l'ambientazione più apprezzata tra tutte le mie storie precedenti quindi... Buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate e se volete sapere come ho immaginato i personaggi delle mie storie, trovate il mio profilo di illustratrice su:

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Buzz, Jessie e Woody


 

"Jessie, prendi le patatine?" chiese un bel ragazzo, alto, castano, basette curate ma barba leggermente incolta, con i piedi sul tavolino.

"Ma sei matto? Sono troppo rilassata! Non mi alzerò mai da questo divano." rispose una ragazza dai lunghi capelli rossi raccolti in una coda lenta sulla spalla.

"Non si trattano così gli ospiti..." la rimproverò il ragazzo con tono ironico voltandosi verso di lei.

"Che razza di ospite é uno che dorme qui da giorni?!" rispose lei non cogliendo l'ironia.

"Jessie... Abbiamo cominciato una trilogia e ti addormenti a metà film ogni volta! Di questo passo uscirà al cinema un quarto capitolo..." continuò lui prendendola in giro sorridendo.

"Uff..." sbuffò lei a braccia conserte. "Vorrei arrivare alla fine ma lo sai che a una certa ora perdo le forze!" provò a giustificarsi sorridendo anche lei.

"Si lo so... quando eri ragazzina non reggevi nemmeno un film al cinema..." mormorò a bassa voce cercando il suo sguardo.

"Come ti permetti?!" si voltò verso di lui in ginocchio sul divano. "Io sono ancora una ragazzina!"

"Ehm... non si direbbe proprio..." continuò a prenderla lui in giro toccandole i capelli e cercando qualche capello bianco.

Jessie tirò un calcio a Woody e lo spinse giù dal divano.

"Ohi... mi hai fatto male..." si lamentò lui massaggiandosi la schiena.

"Ti sbagli... ti ho dato una mano a prendere le patatine in cucina!" lo guardò lei ridendo dal divano."

Lei aveva uno splendido sorriso, lui assecondava ogni suo desiderio solo per il piacere di farlo e ogni giorno era così. Ogni giorno era un buon motivo per ridere e scherzare. Woody e Jessie erano da sempre sempre l'uno al fianco dell'altra, un'amicizia coltivata e cresciuta come una pianta forte, capace di resistere a qualsiasi intemperia... Ne avevano passate tante insieme ma alla fine erano sempre su quel divano di quella grande casa in campagna di Jessie a prendersi in giro e tirare le somme delle loro giornate.

"Ti ordino una pizza?" cambiò lui discorso alzandosi in piedi.

"Sono ancora offesa... mi hai dato della vecchia!" rispose lei a braccia conserte.

"Non ti ho dato della vecchia! Ho solo detto che... non sei più una ragazzina. Anche sei hai la testa di una mocciosa..." sorrise alzando il sopracciglio.

"Cosa?! Come osi?! Non le vorrai prendere di nuovo?!" gridò.

"Ma é vero! Guardati, hai la femminilità di un rinoceronte." disse cercando di convincerla.

Jessie indossava una maglietta larga ed era buttata sul divano a testa in giù.

"Non so di che parli."

Scoppiarono a ridere nello stesso momento.

"Dai, pizza." concluse lei alzandosi e dirigendosi verso la cucina.

"In realtà ho da fare stasera." disse lui, leggermente in imbarazzo.

"Da fare? E cosa? Al cinema siamo già andati questa settimana!" chiese lei non riuscendo a capire.

"Beh... in realtà... Ricordi la ragazza al pub, venerdì? Mi ha chiesto di vederci e.. le ho detto di si." confessò lui, guardando da un'altra parte.

"Stai dicendo che hai un appuntamento?!" tirò fuori la testa dalla cucina. "Ahah!" Jessie gli scoppiò a ridere in faccia.

"Che c'è da ridere??" disse lui cercando di farsi sentire.

"Niente... ahhahahaha!" Jessie continuò a ridere a crepapelle appoggiandosi al muro.

"Tsè, sciocca." E andò via a pugni serrati.

Lei, come sempre, corse alla sua macchina per salutarlo, si appollaiò al finestrino, sapeva che lui l'avrebbe aspettata prima di partire.

"Buona fortuna..." Sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.

"Grazie..." rispose al sorriso, mise in moto e partì.

Eppure, c'era qualcosa che non le tornava. Un formicolio nella pancia che si agganciava ai polmoni, al cuore, alla gola mentre la macchina si allontanava nello stradone. Una sensazione di vuoto, una sorta di dimenticanza, una partenza improvvisa, un regalo dimenticato. Jessie guardò la macchina allontanarsi e si toccò lo stomaco.

"É chiaro, ho bisogno di una pizza." pensò.

 
   
 
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