NOTA DELL’AUTORE
Salve a tutti, e scusatemi se intervengo subito, però ci
tengo a prepararvi un attimo prima a questa lettura ^^
State per leggere due brevi e semplici componimenti poetici
che ho scritto in onore della Giornata della Terra, e che non ho mai
pubblicato, finora. Adesso, hanno il giusto spazio… anche se magari un po’ in
ritardo, ma in fondo non si è mai in ritardo quando si parla del nostro
pianeta.
Spero vi possano offrire qualche minuto di piacevole lettura.
Grazie per il supporto! Vi avviso che dovrebbero mancare
circa due aggiornamenti, che ci separano dalla fine della raccolta.
Grazie ancora, e… buona lettura ^^
POLO NORD
Polo Nord solitario
all’apice di un calvario;
banchise alla deriva
verso nuove terre.
Verso terre verdi
si sposta la tua gelida vita,
nascosta nel ghiaccio
che sta per sciogliersi per sempre.
Disagio ambientale,
disastro mondiale,
mari che si elevano
a lambire continenti emersi.
Pinguini reali,
aurore boreali,
mille colori
di una tavolozza quasi perduta.
Lapponia e renne,
assieme a loro
anche Babbo Natale
ben presto sarà un ricordo.
Tempesta di neve
diventata pioggia battente,
acida, corrosiva,
che cade su un’umanità distruttiva.
POLO SUD
Emisfero australe
al contrario di quello boreale,
continente inesplorato
e pressoché disabitato.
Raggi ultravioletti,
buchi dell’ozono
che squarciano il tuo cielo
limpido e selvaggio.
Frigoriferi, bombolette spray
che si rivelano
bombe ad orologeria
per la vita sul globo.
Lunghe notti, giorni infiniti
e gelidi, ventosi,
ma la vita no,
essa non si arresta mai.
Uccelli marini variopinti
si mescolano nell’aria fredda
di un mondo a parte,
di un angolo riservato agli estremi.
Ciò che era rimasto solo della natura
ora è reso sporco dall’umano,
da rifiuti e scorie, come se ciò
fosse ripicca
per i mille sogni perduti di
quell’essere.